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Telegrammi. 107
- Subject: Telegrammi. 107
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sat, 20 Feb 2010 00:55:45 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 107 del 20 febbraio
2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino
proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche
della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero:
1. La catastrofe quotidiana
2. Osvaldo Ercoli, Peppe Sini: Una lettera aperta alla societa' civile ed
alle forze democratiche di Viterbo
3. Un messaggio di saluto e di sostegno al comitato "Fuoripista"
4. Una lettera ai partecipanti all'incontro "In prima persona"
5. Una lettera aperta ad Emma Bonino in occasione della sua visita a
Viterbo
6.
Paola Pisterzi presenta il "Diario 1941-1943" di Etty Hillesum
7. "Azione nonviolenta"
8. Segnalazioni librarie
9. Indice dei numeri 1009-1039 (agosto 2005) de "La nonviolenza e' in
cammino"
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. EDITORIALE. LA CATASTROFE QUOTIDIANA
1. Il razzismo
Se solo si volesse informarsi, chiunque saprebbe facilmente che oggi in
Italia la violenza razzista sta dilagando, avallata, anzi: organizzata,
dall'alto: dal governo del colpo di stato razzista, schiavista, squadrista. Si
stanno uccidendo delle persone, si stanno perseguitando milioni di innocenti, si
assiste a una feroce sequenza quotidiana di riduzioni in schiavitu', di pestaggi
ed ogni genere di umiliazioni e violenze, di devastazioni e pogrom, di illegali
internamenti in campi di concentramento, di deportazioni nelle mani di aguzzini,
di torturatori, in veri e propri Lager.
Ed il presidente del Consiglio dei Ministri in persona si esibisce in
abominevoli gag a favore dello schiavismo sessuale, razzista e femminicida; con
la sua maschera ridanciana fa l'elogio delle mafie schiaviste e della violenza
sessista; incita al fascismo maschilista e misogino, alla violenza di genere,
alla dittatura patriarcale e prossenetica. In un paese civile simili personaggi
subirebbero l'ostracismo sociale e finirebbero in galera dopo regolare
processo come favoreggiatori degli schiavisti, dei mafiosi, degli
stupratori, del fascismo. Invece qui ed ora sono al governo del paese, sono il
governo: il governo del regime della corruzione, il governo del colpo di stato
razzista, il governo del nazismo e del femminicidio.
*
2. La guerra
Cosa bisogna fare perche' il popolo italiano si decida ad aprire gli occhi
e veda quale catastrofe della civilta' umana sta avvenendo con la guerra afgana?
Un diluvio di orrori senza fine; una guerra terrorista e stragista, mafiosa e
totalitaria, imperialista e razzista, patriarcale e onnicida; una
guerra cui l'Italia criminalmente partecipa in violazione della legalita'
costituzionale e del diritto internazionale; una mostruosita'
indicibile.
Cosa bisogna fare perche' il popolo italiano smetta di essere complice
degli assassini dell'umanita'?
*
3. Che fare
Insorgere occorre. Insorgere. Con la forza della verita', con la scelta
della nonviolenza.
Insorgere contro il colpo di stato razzista.
Insorgere contro la guerra assassina.
Insorgere contro la dittatura nazista, mafiosa e femminicida.
E' l'ora dell'insurrezione nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti
gli esseri umani.
E' l'ora dell'insurrezione nonviolenta in difesa della civilta'
umana.
E' l'ora dell'insurrezione nonviolenta.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
2. APPELLI. OSVALDO ERCOLI, PEPPE SINI: UNA LETTERA APERTA ALLA SOCIETA'
CIVILE ED ALLE FORZE DEMOCRATICHE DI VITERBO
A poco piu' di una settimana dalla presentazione
delle liste per le elezioni provinciali di Viterbo le persone oneste e le forze
democratiche sembrano non aver ancora trovato una candidatura autorevole e
rappresentativa per la presidenza della Provincia, una candidatura intorno a cui
unire una coalizione delle forze sane e vive della societa' viterbese, una
candidatura da contrapporre al candidato del regime berlusconiano.
Eppure una candidatura che ha tutte le
caratteristiche per unire le forze democratiche ed i cittadini onesti c'e': e'
quella della dottoressa Antonella Litta, che si
e' caratterizzata in questi anni per un limpido e generoso impegno per il bene
comune, in difesa dell'ambiente e della salute, nella solidarieta' concreta e
per la legalita'.
Invitiamo la
societa' civile e le forze democratiche viterbesi a candidare alla presidenza
della Provincia la dottoressa Antonella Litta.
*
Postilla. Breve notizia sulla dottoressa Antonella
Litta
La dottoressa Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi. E'
specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca
scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla
realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla
prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47,
1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente
(International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa
associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su
"Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E'
referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta
Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un
ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione
internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E'
stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di
solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la
pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla
nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si
oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto
aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti.
3. INCONTRI. UN MESSAGGIO DI SALUTO E DI SOSTEGNO AL COMITATO
"FUORIPISTA"
[Riceviamo e
diffondiamo]
Care amiche e cari amici del comitato "Fuoripista"
che si oppone all'insensato ampliamento dell'aeroporto di
Fiumicino,
in occasione della vostra iniziativa pubblica che
si svolge a Fregene sabato 20 febbraio 2010, nell'impossibilita' di essere
fisicamente presenti a causa di impegni che ci trattengono a Viterbo, vi inviamo
un cordiale saluto, un forte sostegno e vivissimi auguri per il miglior successo
del vostro incontro-dibattito e della comune lotta contro la devastazione
ambientale, contro ogni attentato alla salute, contro tutte le manovre
speculative, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Una e la stessa e' la lotta che i nostri comitati
stanno conducendo a Fiumicino contro l'ampliamento del sedime aeroportuale, a
Ciampino per l'immediata e drastica riduzione dei voli, a Viterbo e a Frosinone
contro la minaccia di nuovi illegali mega-aeroporti.
Una e la stessa e' la lotta per il diritto alla
salute, contro la devastazione del territorio, per un modello di mobilita'
sostenibile, per un uso corretto delle risorse pubbliche nel rispetto della
biosfera e del bene comune, per il diritto delle generazioni presenti e future a
un pianeta ancora vivibile, a una vita degna di essere vissuta.
Un forte abbraccio a tutte e tutti,
il comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 19 febbraio 2010
Per contattare direttamente la portavoce del
comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
4. INCONTRI. UNA LETTERA AI PARTECIPANTI ALL'INCONTRO "IN PRIMA
PERSONA"
[Riceviamo e
diffondiamo]
Care amiche e cari amici partecipanti all'incontro
su "In prima persona" che si terra' a Roma la mattina del sabato 20 febbraio
2010,
per impegni a Viterbo ci e' impossibile prendere
parte a questo incontro cui sono invitati i rappresentanti di vari comitati
impegnati nel Lazio "in prima persona" in difesa dell'ambiente, della
salute, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ma anche se non possiamo essere fisicamente
presenti vi esprimiamo la nostra ovvia solidarieta' e piena condivisione
dell'impegno contro la speculazione, contro la devastazione ambientale, contro
l'avvelenamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, contro il razzismo, lo
schiavismo e lo squadrismo.
Un impegno nitido e coerente, un impegno di lotta,
con la forza della verita' e la scelta della nonviolenza, per un'umanita' di
persone libere e solidali, ognuna unica nella sua diversita' e
tutte eguali in diritti.
Un impegno comune per i diritti di tutte e tutti
che da ogni persona chieda secondo le sue capacita' e ad ogni persona dia
secondo i suoi bisogni. Un impegno comune per uscire dalla preistoria
dell'umanita' ed entrare nel regno della liberta' attraverso la prassi concreta
della resistenza, della solidarieta' e della liberazione che tutte e tutti
raggiunga, che salvi la civilta' umana e la biosfera unica casa
comune.
Un abbraccio a tutte e tutti
dal comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti
Viterbo, 19 febbraio
2010 5. RIFLESSIONE. UNA LETTERA APERTA AD EMMA BONINO IN OCCASIONE DELLA SUA
VISITA A VITERBO
Gentile senatrice Emma Bonino,
in occasione della sua visita a Viterbo prevista
per sabato 20 febbraio 2010 di apertura della campagna elettorale per la Regione
Lazio vorremmo porle una semplice, dirimente richiesta: di prendere una
esplicita, inequivocabile posizione in difesa dell'area naturalistica,
archeologica e termale del Bulicame; una esplicita, inequivocabile posizione in
difesa del diritto alla salute della popolazione dell'Alto Lazio; una esplicita,
inequivocabile posizione in difesa della legalita'.
In breve: una esplicita, inequivocabile posizione
contro la realizzazione del mega-aeroporto nocivo, distruttivo,
fuorilegge.
Diversi mesi fa, in un appello che lei gia'
conosce, il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per
la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti di tutti, scriveva: "L'area archeologica e termale del
Bulicame a Viterbo, un'area di preziose emergenze e memorie storiche e
culturali, e di altrettanto preziosi beni naturalistici e risorse terapeutiche,
e' minacciata di distruzione dalla volonta' di una lobby speculativa di
realizzarvi un mega-aeroporto. La realizzazione del mega-aeroporto avrebbe come
immediate conseguenze: a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni
ambientali e culturali che vi si trovano; b) la devastazione dell'agricoltura
della zona circostante; c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e
sociale delle risorse termali; d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico
ed elettromagnetico che sara' di grave nocumento per la salute e la qualita'
della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi
quartieri della citta'); e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto
Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu'; f) uno sperpero colossale di
soldi pubblici; g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei
vincoli di salvaguardia presenti nel territorio".
Parole chiare e nette, inconfutabili
e definitive.
Gentile senatrice,
una lobby speculativa di estrema destra vuole
realizzare il mega-aeroporto devastando il territorio ed i suoi beni ed
avvelenando i viterbesi.
In passato politicanti e pubblici
amministratori insipienti ed irresponsabili (quando non esplicitamente
corrotti - e' in corso in merito un'inchiesta della magistratura che configura
la commissione di questo reato al Comune di Viterbo in relazione alle modifiche
al piano regolatore nelle aree investite dal mega-aeroporto -) sono stati
complici di questo disegno criminale.
Una sua chiara e forte presa di posizione
gioverebbe alla chiarezza e farebbe cessare nel campo democratico ogni
complicita', ambiguita', irresponsabilita'.
Un mega-aeroporto nella preziosa area
naturalistica, archeologica e termale del Bulicame e' nocivo, distruttivo,
fuorilegge. A questo crimine e a questa follia e' doveroso opporsi.
Gentile senatrice,
qualora le potesse essere utile a fini di
documentazione alleghiamo in calce alla presente lettera il testo
dell'interrogazione parlamentare presentata mesi fa da vari deputati suoi
compagni di partito, interrogazione che lei gia' conosce e che riassume alcuni
termini essenziali della questione.
Cordialmente,
Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo
Viterbo, 19 febbraio
2010
*
Allegato. Interrogazione parlamentare dei deputati Rita Bernardini, Marco
Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco ed
Elisabetta Zamparutti
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-03656
presentata da Rita Bernardini
Rita Bernardini,
Marco Beltrandi, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio
Turco ed Elisabetta Zamparutti.
- Al Presidente del Consiglio dei ministri,
al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere
- premesso che:
a Viterbo moltissimi cittadini riuniti nel
Comitato "coipiediperterra" e sostenuti da illustri scienziati, cattedratici,
personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla
decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle
dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di
passeggeri all'anno;
si tratterebbe di un'opera che, a giudizio
del suddetto Comitato, e' del tutto priva dei requisiti di legge e del
tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli
paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa
presenti;
in una recente comunicazione agli
amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha
elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area
termale del Bulicame a Viterbo:
- impatto locale sull'ambiente: devastazione
dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale,
terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e
insostituibile;
- impatto sanitario sulla popolazione
viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della
vita;
- impatto sanitario sulla popolazione
dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime
servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico
Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera'
danni, disagi e patologie;
- impatto sanitario globale: essendo il
trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno
certo alla salute;
- impatto sociale su Viterbo: il
mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla
sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita'
della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave
danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del
trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni
ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi,
scientifici;
- impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo
di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e
degrado del territorio e della sua economia;
- impatto politico locale: la devastazione
del territorio, l'avvelenamento dei cittadini, la distruzione di fondamentali
beni comuni, la violazione di fondamentali diritti della popolazione, sommati
alla palese illegalita' dell'opera, esporranno ancor piu' il territorio e la
comunita' locale al degrado civile e alla violenza di poteri speculativi e
criminali;
- impatto globale sull'ambiente: essendo il
mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso
contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra, responsabile dei
mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e
gli equilibri della biosfera;
- costo dell'opera: non solo il
mega-aeroporto a Viterbo e' del tutto in contrasto con le norme vigenti, ma
per realizzarlo verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto
verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin
indispensabili per la popolazione);
il suddetto Comitato,
gia' lo scorso anno in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto
2008 (disponibile, come molti altri documenti, nel sito internet
www.coipiediperterra.org) segnalava, tra l'altro, che: "la realizzazione a
Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti
inaccettabili e disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della
popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of
Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del
Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e
sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed
elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene
archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare
Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio
Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto
botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca
e didattico di cospicua rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture
agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente
investita;
f) grave danno economico per la città con
deprezzamento di attivita', esercizi ed immobili;
g) conflitto con attivita' ed esigenze di
interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da
ultimo dal 'Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile' in
un recente documento diffuso il 2 agosto 2008, in cui si afferma testualmente
'l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la
permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza
strategica (come fissato da un recente decreto)' e come gia' precedentemente
puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25
luglio 2008;
h) immenso sperpero di fondi pubblici per
un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di
ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno
a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un
forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la
linea Viterbo-Capranica-Roma);
i) aggravamento di una condizione di servitu'
per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche,
militari e speculative e da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale
alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita dei
cittadini;
l) concreto pericolo che l'opera veicoli
interessi ed affari non trasparenti, conflitti di interessi in figure investite
di ruoli e funzioni istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione
dei poteri criminali, come segnalato da autorevoli figure
istituzionali;
m) infine, poiche' il punto di riferimento da
parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che
in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia
insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione
locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler 'ciampinizzare'
un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su
Ciampino)".
Inoltre, sempre ad avviso del suddetto
Comitato:
- l'opera e' tuttora priva di adeguata
progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e
dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte
narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma
testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la
lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo
orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di
un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilità oggettiva -
dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno
altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti
dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o
sud";
- l'opera confligge con il Piano territoriale
paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto
dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25
luglio 2008;
- l'opera e' totalmente priva di
fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione
italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione
ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute;
- il "Centro studi Demetra" nella sua ampia
ricognizione del 18 gennaio 2008 ha rilevato come la relazione ministeriale del
novembre del 2007 presenta vistose lacune in punto di diritto e di fatto che
hanno dato luogo ad una serie di atti ministeriali che "risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso
di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione
istituita presso il Ministero dei Trasporti";
- la citata relazione ministeriale ignora del
tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del
Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche,
culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere
l'opera ipso facto irrealizzabile;
- la compagnia aerea Ryan Air - che nelle
dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto
imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha
esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita'
nell'eventuale scalo viterbese (intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile
2008, nell'ambito del programma "Report") -:
se quanto rilevato e denunciato dal Comitato
dei cittadini che si oppongono alla costruzione del mega-aeroporto abbia
elementi di fondatezza e, in tal caso, quali iniziative intenda assumere il
Governo per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici
ed economici dell'area termale del Bulicame siano fortemente pregiudicati dalla
costruzione dell'opera.
(4-03656) 6.
LIBRI. PAOLA PISTERZI PRESENTA IL "DIARIO 1941-1943" DI ETTY
HILLESUM
[Ringraziamo
Paola Pisterzi (per contatti: paola87 at hotmail.it) per questa
recensione.
Paola Pisterzi
studia all'Universita' di Roma e fa parte della redazione di "Viterbo oltre
il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri
di formazione nonviolenta che si svolgono settimanalmente a
Viterbo.
Etty
Hillesum e' nata a Middelburg nel 1914 e deceduta ad Auschwitz nel 1943, il suo
diario e le sue lettere costituiscono documenti di altissimo valore e in questi
ultimi anni sempre di piu' la sua figura e la sua meditazione diventano oggetto
di studio e punto di riferimento per la riflessione. Opere di Etty Hillesum:
Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1985, 1996; Lettere 1942-1943, Adelphi, Milano
1990, 2001. Opere su Etty Hillesum: AA. VV., La resistenza esistenziale di Etty
Hillesum, fascicolo di "Alfazeta", n. 60, novembre-dicembre 1996, Parma; Nadia
Neri, Un'estrema compassione, Bruno Mondadori Editore, Milano 1999; Pascal
Dreyer, Etty Hillesum. Una testimone del Novecento, Edizioni Lavoro, Roma 2000;
Sylvie Germain, Etty Hillesum. Una coscienza ispirata, Edizioni Lavoro, Roma
2000; Wanda Tommasi, Etty Hillesum. L'intelligenza del cuore, Edizioni
Messaggero, Padova 2002; Maria Pia Mazziotti, Gerrit Van Oord (a cura di), Etty
Hillesum. Diario 1941-1943. Un mondo 'altro' e' possibile, Apeiron, Sant'Oreste
(Roma) 2002; Maria Giovanna Noccelli, Oltre la ragione, Apeiron, Sant'Oreste
(Roma) 2004]
Etty
Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi, Milano 1985, 1996.
* Etty Hillesum nacque a Middelburg il 15 gennaio 1914, da una famiglia della borghesia intellettuale ebraica. Mori' ad Auschwitz il 30 novembre 1943. La stesura del Diario ha inizio il 9 marzo 1941. Etty si trova ad Amsterdam, dove conosce Julius Spier, psicochirologo tedesco, del quale si innamora. Al suo diario confessa i suoi sentimenti, le sue paure e i suoi pensieri piu' profondi. Parla dell'emancipazione femminile, del matrimonio, del suo rapporto con Spier. Via via i temi cambiano, il suo pensiero si evolve. Subentra la preoccupazione per il destino comune del popolo ebraico, nel momento delle limitazioni poste da leggi razziste e delle prime deportazioni. I suoi sentimenti per Spier si trasformano, Etty convoglia il suo amore verso l'umanita', emerge il suo forte altruismo e ormai si rivolge sempre piu' spesso a Dio. Il 15 luglio 1942 ottiene un impiego come dattilografa nell'ufficio per gli affari culturali del Consiglio Ebraico. Tra il 29 luglio e il 5 settembre la sua attivita' di scrittura si interrompe. In questo periodo Etty riceve l'ordine di partenza per il campo di Westerbork, ma riesce ad ottenere il permesso di tornare per un breve periodo ad Amsterdam dove arriva molto indebolita e malata. Qui assiste all'improvvisa morte di Spier. Nonostante tutto, Etty non perde mai la sua forza interiore, continua ad amare la vita e desidera tornare presto nel campo per aiutare chi si trova ancora laggiu'. Il libro si conclude con una raccolta di lettere. Nell'ultima, del 6 settembre 1943, un suo amico, Jopie Vleeschouwer, scrive della partenza di Etty e della sua famiglia per il campo di sterminio di Auschwitz. Il libro, oltre ad essere una forte testimonianza e un importante documento della Shoah, che rafforza in noi la memoria dello sterminio di milioni di esseri umani, puo' essere considerato un rilevante punto di riferimento. Etty si sofferma spesso sul valore della vita, la sua ricerca della felicita' e' incessante e riesce a conquistarla nonostante tutte le difficolta' e le perdite che si trova ad affrontare. E' notevole la sua forza, anche se non mancano i vacillamenti, superati anch'essi con fede e coraggio. Consapevole di quello che accade in Europa, vorrebbe essere una “piccola cronista”, che racconti il “destino di massa” del suo popolo. Pur definendosi "una donnetta”, Etty ha un animo ricco, forte, raggiante, passionale. Spesso si chiede se continuera' a cercare un unico uomo da amare o se sia possibile donare il proprio amore all'umanita' intera: “eppure mi domando se non continuero' a cercarmi il mio unico uomo. E mi domando fino a che punto questo sia un limite della donna: fino a che punto cioe' si tratti di una tradizione di secoli, da cui la donna si debba affrancare, oppure di una qualita' talmente essenziale che una donna farebbe violenza a se stessa se desse il proprio amore a tutta l'umanita' invece che a un unico uomo” (p. 52). Nel suo percorso interiore cresce la sua fiducia nella vita, riesce a superare e ad accettare ogni istante, ma non mancano i momenti di scoraggiamento: “Dobbiamo trovare posto per una nuova certezza: vogliono la nostra fine e il nostro annientamento, non possiamo piu' farci nessuna illusione al riguardo, dobbiamo accettare la realta' per continuare a vivere” (p. 138). Si insinua in lei l'idea della morte, vissuta come completamento della vita. Riflette sulla possibilita' di essere deportata in un campo di lavoro, ma non ne e' spaventata. Vuole lasciare che gli eventi facciano il loro corso, senza fuggire dal suo destino, sentendosi accolta tra le braccia di Dio, nella consapevolezza che i nazisti potranno distruggerla fisicamente, ma non potranno abbattere il suo spirito. “E la mia accettazione non e' rassegnazione, o mancanza di volonta': c'e' ancora spazio per l'elementare sdegno morale contro un regime che tratta cosi' gli esseri umani” (p. 167), Etty non vuole correre in braccio alla morte, ma e' convinta di non doversi sottrarre alla sorte del suo stesso popolo, per questo anche quando avrebbe la possibilita' di salvarsi, vi rinuncia e viene deportata. L'infinita forza di Etty e' testimoniata infine dal suo allegro “ciaaao” dal vagone numero 12, al momento della partenza per Auschwitz. Etty nel suo diario ci ricorda instancabilmente quanto sia meravigliosa la vita, fatta di “tante cose belle e tante cose difficili. E quelle difficili si sono trasformate in belle ogni volta che ero disposta a sopportarle” (p. 194). 7. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
"Azione nonviolenta" e' la rivista del
Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione,
informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel
mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna
8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax:
0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 30 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando
una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo
nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Ludovico Ariosto, Orlando furioso, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1974, 2010,
2 voll. per pp. 518 + 552, euro 7,50 + 7,50 (in supplemento al "Corriere della
sera").
- David Ricardo, Note a Malthus e Saggi e note, Utet, Torino 1975, 2005, De
Agostini - Il sole 24 ore, Novara-Milano 2010, pp. 896, euro 12,90 (in
supplemento al quotidiano "Il sole 24 ore").
9. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 1009-1039 (AGOSTO 2005) DE "LA NONVIOLENZA
E' IN CAMMINO"
* Numero 1009 del primo agosto 2005: 1. Susan Moller Okin: Multiculturalismo e femminismo. Il multiculturalismo danneggia le donne? 2. "Un ponte per...": Una spesa che non serve alla democrazia irachena; 3. Letture: Erasmo da Rotterdam, Il lamento della pace; 4. Letture: Erasmo da Rotterdam, Per una libera educazione; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 1010 del 2 agosto 2005: 1. Giulio Vittorangeli: Questa fragilita' interdipendente; 2. Paul Ricoeur: L'identita' fragile. Rispetto dell'altro e identita' culturale; 3. Enrico Peyretti: La sposa siriana. Un film; 4. Riletture: Fatema Mernissi, Islam e democrazia; 5. Riletture: Fatima Mernissi, La terrazza proibita; 6. Riletture: Fatema Mernissi, L'harem e l'Occidente; 7. Riletture: Fatema Mernissi, Karawan. Dal deserto al web; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1011 del 3 agosto 2005: 1. Maria G. Di Rienzo: Noorzia che non si arrende. E il secondo striscione; 2. Nando dalla Chiesa: La vergogna della legge S. P.; 3. Una frettolosissima lettera; 4. Il movimento dell'Arca; 5. Deborah Sorrenti: Alcuni recenti libri pubblicati a cura del Cemiss; 6. Letture: Elena Loewenthal, Eva e le altre. Letture bibliche al femminile; 7. Riletture: Sergio Quinzio, Lettere agli amici di Montebello; 8. Riletture: Sergio Quinzio, L'esilio e la gloria. Scritti inediti 1969-1996; 9. Riletture: Sergio Quinzio, Leo Lestigi, La tenerezza di Dio; 10. Riletture: "Bailamme", Sergio Quinzio in memoriam; 11. Riletture: "Humanitas", Sergio Quinzio. Le domande della fede; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 1012 del 4 agosto 2005: 1. Una immodesta proposta; 2. Enrico Peyretti: Un'idea feconda; 3. Carol Gilligan: Un paradigma di connessione; 4. Ali Rashid: Tra nord e sud; 5. Le donne di "Via campesina" contro il neoliberismo; 6. A Verona lanterne sull'Adige a sessant'anni da Hiroshima; 7. Guglielmo Ragozzino: Breve un profilo di Rossana Rossanda; 8. Omero Dellistorti: Breve un commento ad un profilo breve; 9. Francesca Di Donato presenta "Le donne e la giustizia" di Susan Moller Okin; 10. Ida Dominijanni: Il volto, il velo, la galera; 11. Un codice etico per viaggiatori; 12. Riletture: Tahar Ben Jelloun, Le pareti della solitudine; 13. Riletture: Tahar Ben Jelloun, L'estrema solitudine; 14. Riletture: Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia; 15. Riletture: Tahar Ben Jelloun, L'Islam spiegato ai nostri figli; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 23 del 4 agosto 2005: 1. Federica Giardini legge "Speculum" di Luce Irigaray; 2. Wanda Tommasi: L'intelligenza dell'amore: Simone Weil e Etty Hillesum. * Numero 1013 del 5 agosto 2005: 1. Guenther Anders: Tesi sull'eta' atomica; 2. Mao Valpiana: Introduzione a "Fare la pace" di Alexander Langer; 3. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 4. Per saperne di piu'. * Numero 1014 del 6 agosto 2005: 1. Riletture: Guenther Anders, Amare, ieri; 2. Riletture: Guenther Anders, Discorso sulle tre guerre mondiali; 3. Riletture: Guenther Anders, Essere o non essere; 4. Riletture: Guenther Anders e Claude Eatherly, Il pilota di Hiroshima; 5. Riletture: Guenther Anders, Kafka. Pro e contro; 6. Riletture: Guenther Anders, L'uomo e' antiquato (I); 7. Riletture: Guenther Anders, L'uomo e' antiquato (II); 8. Riletture: Guenther Anders, Noi figli di Eichmann; 9. Riletture: Guenther Anders, Opinioni di un eretico; 10. Riletture: Guenther Anders, Patologia della liberta'; 11. Riletture: Guenther Anders, Stato di necessita' e legittima difesa; 12. Riletture: Guenther Anders, Tesi sull'eta' atomica; 13. Riletture: Guenther Anders, Uomo senza mondo; 14. Riletture: Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione; 15. Omero Dellistorti: "No al nucleare, civile e militare"; 16. Vittorio Capecchi: Perche'? 17. Enti locali per la messa al bando delle armi nucleari; 18. Da una lettera di Margite all'amico suo Misone, a proposito delle prossime elezioni politiche; 19. Wanda Tommasi presenta "The psychic life of power" di Judith Butler; 20. Chiara Zamboni presenta "Weltliebe" di Andrea Guenter; 21. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 22. Per saperne di piu'. * Numero 1015 del 7 agosto 2005: 1. Il "Cos in rete" di agosto; 2. Una petizione popolare contro i "Centri di permanenza temporanea", per i diritti umani di tutti gli esseri umani; 3. Guliana Sgrena: Senza testimoni; 4. Chiara Zamboni: Bellezza e differenza sessuale; 5. Rossana Rossanda presenta "Dare l'anima" di Adriano Prosperi; 6. Daniela Padoan presenta "Il ballo" di Irene Nemirovsky; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 33 del 7 agosto 2005: 1. Lidia Menapace: Fuori la guerra dalla nostra storia; 2. Guenther Anders: Comandamenti dell'era atomica; 3. Assia Djebar: Tutte le mattine; 4. Michele Boato, Giannozzo Pucci, Gianni Tamino, Mao Valpiana: Un invito il 10 settembre a Firenze; 5. Dopo Hiroshima: una minima bibliografia essenziale. * Numero 1016 dell'8 agosto 2005: 1. Ernesto Balducci: Le tre verita' di Hiroshima; 2. Giulio Vittorangeli: La rosa di Hiroshima; 3. Quello che resta; 4. Marina Graziosi: Infirmitas sexus. La donna nell'immaginario penalistico (parte prima); 5. Riletture: Lidia Menapace, Chiara Ingrao (a cura di), Ne' indifesa ne' in divisa; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 1017 del 9 agosto 2005: 1. Rasha Elass: Le parole per ricostruire un paese; 2. Ernesto Milanesi: Albino Bizzotto, un prete contro tutte le bombe; 3. Marina Graziosi: Infirmitas sexus. La donna nell'immaginario penalistico (parte seconda); 4. Norberto Bobbio presenta "Pasqua di maggio" di Goffredo Fofi; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 1018 del 10 agosto 2005: 1. Da Aviano per la messa al bando delle armi nucleari; 2. Enrico Peyretti: Al bando le armi nucleari; 3. Maria G. Di Rienzo: Notizie; 4. Leonardo Boff: Il dilemma di Lula; 5. Marina Graziosi: Infirmitas sexus. La donna nell'immaginario penalistico (parte terza); 6. Riletture: Margarete Buber Neumann, Da Potsdam a Mosca; 7. Riletture: Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler; 8. Riletture: Margarete Buber-Neumann, Milena, l'amica di Kafka; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1019 dell'11 agosto 2005: 1. Bertrand Russell: Un decalogo liberale; 2. Una ragionevole proposta; 3. Ida Dominijanni intervista Elena Paciotti; 4. Marina Graziosi: Infirmitas sexus. La donna nell'immaginario penalistico (parte quarta e conclusiva); 5. Letture: Maurizio Chierici (a cura di), Favelas e grattacieli; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 24 dell'11 agosto 2005: 1. Maria Chiara Pievatolo: Postfazione a "Le donne e la giustizia" di Susan Moller Okin; 2. Chiara Zamboni: Tra visibile e invisibile; 3. Dominique Vidal: Le donne della Rosenstrasse. * Numero 1020 del 12 agosto 2005: 1. La prima lettera di Guenther Anders a Claude Eatherly; 2. La prima lettera di Claude Eatherly a Guenther Anders; 3. Nicole Itano: Fortunata; 4. Tullio De Mauro ricorda Emilio Garroni; 5. Chiara Zamboni: Jacques Derrida tra lingua materna e lingua dell'altro; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 1021 del 13 agosto 2005: 1. Enrico Peyretti: Polizia ed esercito: una distinzione essenziale; 2. Lidia Menapace: Laicita', riproduzione e differenza di genere; 3. Carla Ravaioli: Al bivio; 4. Francesco M. Cataluccio ricorda Mauro Martini; 5. Stefano Catucci ricorda Emilio Garroni; 6. Adriana Zarri ricorda Gina Lagorio; 7. Riletture: Marguerite Yourcenar, Ad occhi aperti; 8. Riletture: Josyane Savigneau, Marguerite Yourcenar; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1022 del 14 agosto 2005: 1. Della mitezza; 2. Cindy Sheehan: Perche' mio figlio e' morto? 3. Marco Deriu: La decrescita dell'immaginario; 4. Umberto Galimberti: Perche' siamo tutti figli di Eichmann; 5. Riletture: Maria Antonietta La Torre, Ecologia e morale; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 34 del 14 agosto 2005: 1. Johan Galtung: Una conferenza a Roma del giugno 2004; 2. Donne e uomini di cultura musulmana: Un manifesto delle liberta'; 3. Mariuccia Salvati presenta "Camillo Berneri" di Carlo De Maria. * Numero 1023 del 15 agosto 2005: 1. "Lo straniero" intervista Anna Bravo; 2. Ivan Illich, Lee Hoinacki, Sigmar Groeneveld: Dichiarazione sul suolo; 3. Serge Latouche: Sopravviveremo allo sviluppo? La proposta della decrescita; 4. Elena Loewenthal: Teshuvah; 5. Riletture: Robert Nozick, Anarchia, stato e utopia; 6. Riletture: Jean Starobinski, Tre furori; 7. Riletture: Sergio Quinzio, Diario profetico; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1024 del 16 agosto 2005: 1. Severino Vardacampi: Come vorrei che fosse scritto questo notiziario; 2. Lalla Romano: Rigano l'aria le rondini; 3. Edoarda Masi: Il sistema della violenza; 4. Umberto Galimberti: Responsabili; 5. Brunella Casalini presenta "Nei limiti della ragione" di Francesca Di Donato; 6. Benito D'Ippolito: Da una lettera al caro amico Gioffredo Rudello; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1025 del 17 agosto 2005: 1. Amelia Rosselli: Questo e' il mare oggi; 2. Nicole Itano: Troppo povere per vivere; 3. Giobbe Santabarbara: Come fare un buon notiziario in dieci facili lezioni; 4. Domenico Jervolino: Filosofia e liberazione; 5. Jean Chesneaux: Quando uno stato uccide un fotografo; 6. Lida Menapace: La sinistra europea tra complessita' e frammentazione; 7. Stefania Astarita presenta "L'harem e l'occidente" di Fatema Mernissi; 8. Alessandro Marescotti presenta "Breve storia del pacifismo in Italia" di Pietro Pastena; 9. Tiziano Tissino presenta "Truth against truth" di Uri Avnery; 10. Riletture: Elisabeth Burgos (a cura di), Mi chiamo Rigoberta Menchu'; 11. Riletture: Rigoberta Menchu' Tum, Rigoberta i maya e il mondo; 12. Riletture: Ufficio dei diritti umani dell'arcivescovado di Guatemala, Guatemala: nunca mas; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 1026 del 18 agosto 2005: 1. E allora? 2. Lorella Pica: Notizie dal Guatemala; 3. Peppe Sini: Lo stile, lo stilo; 4. Giulio Vittorangeli: Le vacanze, l'amicizia, il sorriso; 5. Elena Loewenthal: Come; 6. Maria Luigia Casieri presenta i "Dialoghi sulla conoscenza" di Paul K. Feyerabend; 7. Goffredo Fofi presenta il "Dizionario critico delle nuove guerre" di Marco Deriu; 8. Cesare Segre presenta "Azione e reazione" di Jean Starobinski; 9. Elsa Morante: Sheherazade; 10. Riletture: Enrica Collotti Pischel, Gandhi e la nonviolenza; 11. Riletture: Liana Fiorani, Dediche a don Milani; 12. Riletture: Emilia Rensi, Atei dell'alba; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 25 del 18 agosto 2005: 1. Franco Pantarelli: La domanda di Cindy Sheehan; 2. Margarete Durst: La forza della fragilita'. La nascita in Hannah Arendt. * Numero 1027 del 19 agosto 2005: 1. Ruggero, fratello; 2. Pio D'Emilia intervista Song Shin-do; 3. Marco Deriu: Nemici su fronti opposti, uniti contro le donne; 4. Maria G. Di Rienzo: Uranio; 5. Maria Luigia Casieri presenta "La testa ben fatta" di Edgar Morin; 6. I paradossi di Strambotto: Indovinala grillo; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1028 del 20 agosto 2005: 1. Flavio Lotti e Grazia Bellini: Otto giorni contro la miseria, la guerra e il terrorismo; 2. Enrico Peyretti: Sulla violenza verbale dei pacifici; 3. Maria G. Di Rienzo: Notizie dal Pakistan; 4. Luisa Morgantini: Donne a Gerusalemme per la pace e la giustizia; 5. Marco Revelli: Il nostro dopoguerra; 6. Giobbe Santabarbara: Un anno e mezzo dopo; 7. Maria Luigia Casieri presenta "Cattiva maestra televisione" di Karl R. Popper e John Condry; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1029 del 21 agosto 2005: 1. Giacomo Alessandroni ricorda frere Roger; 2. Da Gerusalemme le Donne in nero solidali con Cindy Sheehan; 3. Marco Deriu: Il dono in una societa' di mercato; 4. Margarete Durst presenta "Le filosofie femministe" di Franco Restaino e Adriana Cavarero; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 35 del 21 agosto 2005: 1. Emilia Rensi: Del singolo; 2. Elena Liotta: Operare la vita sotto le ombre della morte; 3. Le fisime di Strambotto: Qualche delitto di lesa maesta'; 4. Letture: Thomas A. Szlezak, Come leggere Platone; 5. Riletture: Dacia Maraini, Isolina. * Numero 1030 del 22 agosto 2005: 1. Lidia Menapace: Guerra e pace; 2. Paola Pavese: Violenza verbale e sopraffazione; 3. Antonio Vigilante: Nonviolenza senza miti; 4. Simone Weil: Un pezzo di pane; 5. Giobbe Santabarbara: Minima una postilla su femminismo e nonviolenza; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 1031 del 23 agosto 2005: 1. Francesco Comina: Sosteniamo la campagna per il si' al referendum brasiliano contro il commercio delle armi; 2. Flavio Lotti e Grazia Bellini: Dieci cose da fare in preparazione della marcia Perugia-Assisi; 3. Peregrino Valmelaina: La poesia onesta; 4. Emily Wax: Una prigione al posto di un'altra; 5. Elena Liotta: Cure e culture, dialogare con l'islam. La psiche femminile tra anima e terra; 6. Enrico Peyretti: Fratelli avvelenati; 7. Vittorio Strada ricorda Mauro Martini; 8. Vivian Lamarque: Non parla; 9. Riletture: Ingeborg Bachmann, Invocazione all'Orsa Maggiore; 10. Riletture: Ingeborg Bachmann, Poesie; 11. Riletture: Maria Teresa Mandalari, Poesia operaia tedesca del Novecento; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 1032 del 24 agosto 2005: 1. Marjorie Cohn: Perche Bush non puo' rispondere a Cindy Sheehan; 2. Kamala Sarup: Nepal, guerra e aids; 3. Renato Briganti intervista Arturo Paoli; 4. Vittorio Strada ricorda Irina Alberti; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 1033 del 25 agosto 2005: 1. Cominciamo dal Brasile; 2. Enrico Peyretti: Una discussione su alcune obiezioni critiche di Norberto Bobbio alla nonviolenza; 3. Therese Kulungu: La nostra visione della pace; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 26 del 25 agosto 2005: 1. Maria G. Di Rienzo: Di Amleto, perche' no? 2. Elena Liotta: L'harem tra stereotipo e archetipo. Un luogo dell'identita' femminile; 3. Cindy Sheehan: Non me ne vado, presidente. * Numero 1034 del 26 agosto 2005: 1. Alcuni dati sul referendum per la proibizione del commercio delle armi in Brasile; 2. Jan Oberg: Combattere il nuclearismo, terrore supremo; 3. Dietrich Fischer: La vera minaccia e' il terrorismo nucleare; 4. Renato Solmi: Una breve nota di commento al testo di Dietrich Fischer; 5. Paolo Candelari ricorda frere Roger; 6. Dacia Maraini: La tua faccia non ha nome; 7. Maria Luisa Spaziani: Sanno il volto profondo del rancore; 8. Renee Vivien: Il palo della gogna; 9. Maria Luigia Casieri: L'educazione fuori dalle gabbie; 10. Le desolazioni di Scontentone: Daemmerung; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 1035 del 27 agosto 2005: 1. Susan Sontag: Pensare; 2. Yigal Schleifer: Donne e commercio equo. Un diverso mercato globale; 3. Flavio Lotti: Gli Stati Uniti, l'Onu e noi; 4. Giulio Vittorangeli: Rompere la realta' di morte; 5. Edoarda Masi: Conoscere, sapere; 6. Roberto Ciccarelli: "Guerra al terrorismo" e barbarie giuridica; 7. Letture: Heinrich Boell, Prigioniero a Parigi e altri racconti; 8. Letture: Mario Lancisi, No alla guerra! 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1036 del 28 agosto 2005: 1. Una piccola antologia gandhiana; 2. I compiti dell'umanita' nell'eta' atomica; 3. Gli ossimori di Strambotto; 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 36 del 28 agosto 2005: 1. Margarete Durst: Mondo e mondi nella riflessione di Hannah Arendt; 2. Marcello Cini: Idee per una vita sostenibile. * Numero 1037 del 29 agosto 2005: 1. Una persona, un voto; 2. Clotilde Nyssens ricorda frere Roger; 3. Rosa Luxemburg: Il risultato; 4. Benito D'Ippolito: En arche'; 5. Sergio Sinigaglia: Julia Hill; 6. Massimiliano Fortuna: Liquidita' e solitudine: scorci sul pensiero di Zygmunt Bauman; 7. Celebrato il LXII anniversario del martirio di Franz Jaegerstaetter; 8. Riletture. Neera, Le idee di una donna; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1038 del 30 agosto 2005: 1. Disarmare vuol dire salvare vite umane; 2. Luciano Bonfrate: Per l'abolizione dei cosiddetti "Centri di permanenza temporanea"; 3. Maria Grazia Giannichedda ricorda Franco Basaglia; 4. Una lettera di frere Roger ai familiari di Paul Ricoeur in occasione della scomparsa del filosofo; 5. Marina Forti: Il "modello" Wal-Mart; 6. Giulio Vittorangeli: agosto in Iraq; 7. Simone de Beauvoir: Bisogna cambiare la vita; 8. Cecilia Meireles: Nel mistero; 9. Riletture: Betty Reardon, Militarismo e sessismo; 10. Da tradurre: Michel Brossard et Jacques Fijalkow (sous la direction de), Apprendre a' l'ecole: perspectives piagetiennes et vygotskiennes; 11. Le amarezze di Strambotto: Societa'; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 1039 del 31 agosto 2005: 1. Manuela Dviri: Dietro il filo spinato; 2. Il primo settembre a Bolzano per sostenere il referendum brasiliano contro il commercio delle armi; 3. Lorenzo Milani, lettera ai cappellani militari; 4. George Lakey: La spada che guarisce: una difesa della nonviolenza attiva (parte prima); 5. Una postilla al saggio di George Lakey; 6. Emilia Ferreiro: L'altro che pensa. Il bambino come interlocutore intellettuale; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. 10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO
NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della
violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello
locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere
che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento
persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che
promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti:
azionenonviolenta at sis.it
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possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 107 del 20 febbraio
2010
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal
Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della
nonviolenza
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