Telegrammi. 49



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 49 del 24 dicembre 2009
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it
 
1. L'impossibile perdono. Delle vittime della guerra e del razzismo
2. Associazione "Respirare": La scellerata scelta nucleare
3. Peppe Sini: Trent'anni dopo (un promemoria tra noi poveri vecchierelli)
4. "Azione nonviolenta"
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
 
1. EDITORIALE. L'IMPOSSIBILE PERDONO. DELLE VITTIME DELLA GUERRA E DEL RAZZISMO
 
Le persone che muoiono abbandonate in mare mentre in fuga da guerre e dittature cercano di venire in Italia per salvarsi la vita.
Gli uccisi, i feriti, i mutilati dell'infernale guerra afgana.
I migranti che in Italia subiscono persecuzioni razziste e finanche la piu' feroce delle schiavitu'.
Sono le vittime del nostro paese, del governo del nostro paese, del ceto politico del nostro paese.
Sarebbe il caso di smettere di ucciderli, ferirli, mutilarli, torturarli, deportarli, schiavizzarli.
E dopo aver cessato la carneficina e la persecuzione, allora, e solo allora, sarebbe il caso che l'Italia, ovvero coloro che la rappresentano ed amministrano il pubblico potere e le risorse comuni, chiedessero loro perdono. Ma per chiedere sinceramente perdono dovrebbero anche prima rinunciare a tutte le loro cariche istituzionali, di cui hanno cosi' oscenamente abusato a fini di male. Allora, solo allora, potrebbero chiedere perdono.
Ai sopravvissuti.
Poiche' gli uccisi, essendo stati uccisi, non possono piu' perdonare i loro assassini, gli assassini che tuttora governano il nostro paese. I cui crimini restano pertanto imperdonabili. Per sempre imperdonabili.
 
2. RIFLESSIONE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": LA SCELLERATA SCELTA NUCLEARE
[Riceviamo e diffondiamo]
 
La decisione governativa di imporre la realizzazione in Italia di nuove centrali nucleari e' un crimine ed una follia.
Non solo per l'enorme pericolo di catastrofici incidenti in un territorio ad elevata sismicita' come quello italiano.
Non solo per l'evidente nesso tra nucleare civile e nucleare militare.
Non solo per i danni alla salute e i pericoli per la sicurezza che la mera presenza e attivita' di una centrale nucleare implica.
Non solo per l'irrisolto problema della gestione delle scorie radioattive e per la contaminazione che si lascia in eredita' alle generazioni future.
Ma anche per il il modello di societa', la militarizzazione del territorio e della vita quotidiana, il modello di sviluppo insostenibile ed antidemocratico che la scelta nucleare implica e veicola.
*
Negli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso l'Alto Lazio, nel cui territorio si trova Montalto di Castro, fu teatro di una vasta e profonda presa di coscienza morale e civile, alfabetizzazione scientifica popolare e mobilitazione sociale che nel corso di un decennio di lotte antinucleari contribui' a fermare i dissennati piani atomici. Quando avvenne la catastrofe di Cernobyl, che drammaticamente confermo' le nostre preoccupazioni e le nostre ragioni, fu anche in virtu' della consapevolezza sedimentata in quel decennio di impegno antinucleare che si addivenne all'esito referendario con cui il popolo italiano disse no al nucleare e difese ambiente, salute e diritti umani con la forza della verita', della democrazia, della legalita'.
*
A questo si aggiunga che ormai tutti sanno - lo attesta la comunita' scientifica mondiale e lo confermano tutti i vertici internazionali da Kyoto a Copenhagen - che per l'approvvigionamento energetico (e per evitare una catastrofe climatica planetaria) la scelta da fare, necessaria ed urgente, e' quella della valorizzazione delle fonti rinnovabili e pulite, esse e solo esse adeguate e compatibili con la difesa dell'ambiente e della salute, la democrazia, il riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future.
*
Allo sciagurato tentativo governativo di riproporre oggi la follia nucleare ancora una volta sapremo opporre la ragione e il diritto, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
La difesa della biosfera e la difesa della civilta' e della dignita' umana sono una sola cosa.
*
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 23 dicembre 2009
L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
 
3. SCORCIATOIE. PEPPE SINI: TRENT'ANNI DOPO (UN PROMEMORIA TRA NOI POVERI VECCHIERELLI)
 
Sono contento che l'assessore regionale del Lazio Giuseppe Parroncini, con trent'anni di ritardo, ora mi da' ragione sulla nocivita' ed inammissibilita' del nucleare.
Meglio tardi che mai.
Perche' una trentina d'anni fa io ero tra gli oppositori e lui tra i propagandisti della centrale nucleare di Montalto.
*
Detto questo, mi permetta di dargli un consiglio franco, da amico: mi dia retta anche sul fatto che il mega-aeroporto a Viterbo e' un crimine e una follia. Non aspetti trent'anni a pentirsi anche di quello.
 
4. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA"
 
"Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo.
Redazione, direzione, amministrazione: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'".
 
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
 
a) Letture
- Rocco Altieri, Dieter Kinkelbur, Francesco Pistolato (a cura di), Le rose sbocciano in autunno. Le rivoluzioni nonviolente dell'89, Gandhi Edizioni, Pisa 2009, pp. 156, euro 15 (volume n. 15 dei "Quaderni Satyagraha). Per richieste: Centro Gandhi Edizioni, via S. Cecilia 30, 56127 Pisa, tel. 050542573, e-mail: roccoaltieri at interfree.it, centro at gandhiedizioni.com, sito: www.gandhiedizioni.com
- Franco Riva, Qualcuno viene, Macondo libri, Troina 2009, pp. 12. Per richieste: Associazione Macondo, via Romanelle 123, Pove del Grappa (Vi), tel. 0424808407, e-mail: posta at macondo.it, sito: www.macondo.it
*
b) Riletture
- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007, pp. 174, euro 14.
- Vladimir Jankelevitch, Perdonare?, La Giuntina, Firenze 1987, pp. 70.
- Elena Pulcini, La cura del mondo. Paura e responsabilita' nell'eta' globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009, pp. 298, euro 25.
*
c) Riedizioni
- Giovanni Boccaccio, Decameron, Rizzoli, Milano 1950, Rcs, Milano 2009, pp. 780, euro 7,50 (in supplemento al "Corriere della sera").
 
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
 
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
 
7. PER SAPERNE DI PIU'
 
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
 
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 49 del 24 dicembre 2009
 
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail:
nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe
 
 
In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).
 
L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html
 
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
 
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it