Minime. 920



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 920 del 22 agosto 2009

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
1. Ogni volta
2. Peppe Sini: Non e' folklore, e' il "doppio stato" nazista che sovverte la
repubblica democratica
3. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente varie
fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio
2009, n. 94
4. Modello di esposto recante la notitia criminis concernente il
favoreggiamento dello squadrismo
5. Cosa fare
6. Alessandro Braga: L'orgia razzista dei sindaci leghisti
7. Per la messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord
8. Comitato organizzatore dell'ottava Giornata ecumenica del dialogo
cristiano-islamico: Auguri per l'inizio del Ramadan
9. Dello studio della nonviolenza
10. Letture: Marco Aime, La macchia della razza
11. Letture: Bianca Guidetti Serra, Bianca la rossa
12. Letture: Birgitta Trotzig, Nel fiume di luce
13. La "Carta" del Movimento Nonviolento
14. Per saperne di piu'

1. LE ULTIME COSE. OGNI VOLTA

Ogni volta che cedi al male
hai ceduto al male per sempre.

2. EDITORIALE. PEPPE SINI: NON E' FOLKLORE, E' IL "DOPPIO STATO" NAZISTA CHE
SOVVERTE LA REPUBBLICA DEMOCRATICA

Si commette oggi da parte di molti nei confronti del colpo di stato razzista
del governo Berlusconi e della Lega Nord lo stesso errore che si commise a
lungo nei confronti dei nazisti: di derubricare a brutali eccessi di una
condotta rozza e di costumi pittoreschi quelli che sono infami, scellerati,
abominevoli crimini contro l'umanita'.
Si commette oggi da parte di molti lo stesso errore di non prender sul serio
per cio' che realmente sono i ripugnanti proclami criminali, le infami
istigazioni a delinquere, l'atroce apologia di reato, le efferate misure
amministrative e i criminali dispositivi legislativi intesi ad espropriare
di ogni diritto degli esseri umani innocenti, ad umiliare, ferire, opprimere
in forme barbare e fin letali persone che non hanno fatto alcun male.
Si commette oggi da parte di molti lo stesso errore di non prender sul serio
per cio' che realmente e' la concreta scientifica totalitaria
criminalizzazione e persecuzione di milioni di persone innocenti.
Il colpo di stato nazista in Italia prende corpo cosi': con un duplice
movimento dall'alto e dal basso: dal basso, con le delibere di
amministratori locali crudeli e imbecilli oltre ogni misura; dall'alto, con
le leggi ad hoc del grande eversore piduista e dei suoi sodali neofascisti,
razzisti e mafiosi.
E si sta svuotando ed assassinando la democrazia e lo stato di diritto con
la tecnica che fu dei nazisti, quella del "doppio stato" hitleriano indagata
e denunciata da Ernst Fraenkel, quella che Hannah Arendt notomizzo' nei suoi
capolavori.
*
Cio' che vedo e non posso tacere
La maggior parte degli italiani indigeni neppure si accorge che e' in corso
nel nostro paese una spaventosa persecuzione razzista: che milioni di
persone oneste e del tutto innocenti - ed anzi: spesso benemerite e degne di
essere ringraziate e portate ad esempio di civile e generoso condursi -
stanno subendo in Italia l'apartheid, lo schiavismo, ogni sorta di
sfruttamento e di umiliazioni, la vera e propria caccia all'uomo,
l'incarcerazione senza processo e la deportazione.
Diversi dei miei amici immigrati, tra cui persone eccellenti, che fino a
poco tempo fa mi capitava di incontrare in piazza per fare quattro
chiacchiere, adesso si nascondono. Sono costretti a nascondersi per
sottrarsi alla persecuzione.
A qualche chilometro da casa mia vengono denunciati ed arrestati lavoratori
immigrati solo perche' la notte si riparano dormendo in un capannone nei
pressi dei campi di pomodori in cui lavorano in condizioni di
supersfruttamento.
A un orrore come quello dei campi di concentramento in cui persone che non
hanno commesso alcun male vengono chiuse in gabbia per 180 giorni filati,
quasi solo le vittime medesime trovano la forza di opporsi e protestare, pur
sapendo di rischiare rappresaglie crudelissime e fin omicide. Mentre la
quasi totalita' degli italiani non ha nulla da ridire su questa immane
oscena Guantanamo sparsa per la penisola, ed anzi vi e' chi propone di
aprire ancora altri campi di concentramento.
*
Un dialoghetto
Ai miei amici della pubblica amministrazione e delle forze dell'ordine della
citta' in cui vivo che incredibilmente numerosi in questi giorni mi chiedono
cosa devono fare di fronte a tanto orrore che suscita in loro un penoso,
sincero, drammatico conflitto di coscienza (sembrera' strano, ma lo chiedono
a me, che dal secolo scorso non ho piu' incarichi pubblici; lo chiedono a me
e non al sindaco, al questore, al prefetto: e forse sindaco, questore e
prefetto dovrebbero riflettere sul motivo per cui questo accade), dico con
decisione di astenersi dal fare cose di cui si vergognano, gli dico di
rispettare la legge secondo la gerarchia delle leggi, e la prima e
principale - mater et magistra - delle leggi italiana e' la Costituzione
della Repubblica Italiana, e giacche' le misure razziste, schiaviste e
squadriste del cosiddetto "pacchetto sicurezza" sono incostituzionali ed
antigiuridiche, esse non vanno applicate perche' illegali, perche'
criminali, perche' fasciste, e chi le applica si rende complice del colpo di
stato, traditore della Repubblica cui ha giurato fedelta'. Mi dicono: "E col
ministro come la mettiamo?". Rispondo: "Sappiamo tutti che per questo
ignobile crimine quel ministro finira' in galera cinque minuti dopo che
sara' finito in galera il presidente del consiglio dei ministri, e sappiamo
tutti che il presidente del consiglio dei ministri non appena non godra'
piu' dell'impunita' per le sue malefatte ci finira' eccome in galera, e che
poi butteranno la chiave. E quando i golpisti oggi al governo saranno messi
in condizione di non piu' nuocere, e saranno stati condannati in tribunale
alla giusta punizione per gli scellerati delitti loro, allora anche nei loro
confronti saremo pietosi, e ci batteremo perche' siano ammessi alla misura
alternativa del rendere un servizio sociale ai migranti che da governanti a
tal punto perseguitarono". "Scherzi?". "No".
*
"Insorgere per risorgere"
Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista, e invece il
dibattito politico e' occupato dalle squallide avventure galanti mercenarie,
dalle squallide boutades di gentaglia che a un dipresso non ha mai aperto un
libro ed oggi delibera le leggi dello stato, dai deliri razzisti di pubblici
amministratori hitleriani che in un paese civile sarebbero gia' in galera.
Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista, e invece i
mass-media che narcotizzano giorno e notte la nostra gente fingono che non
esista.
Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista, e invece la
quasi totalita' del ceto dei burocrati e dei privilegiati che pur pretende
di dirsi democratico, solidale, pacifista, antirazzista, onlussino ed
ongino, eccetera eccetera, continua a rimirarsi l'ombelico.
Dovremmo erigere le barricate contro il colpo di stato razzista.
E almeno noi facciamolo, dunque.
Chiamiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni e le
organizzazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione
della Repubblica Italiana all'insurrezione nonviolenta in difesa della
legalita' e dell'umanita'.
Chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della verita' e della
giustizia.
Chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della Costituzione e della
Repubblica.
"Insorgere per risorgere" era il motto di "Giustizia e liberta'" nella lotta
per la patria e per l'umanita' contro la barbarie nazifascista.
*
Quid agendum
In questo contesto, tra le cose che siamo facendo la piu' importante e' la
campagna degli esposti contro il colpo di stato razzista: presentiamoli a
tutte le magistrature ed a tutte le istituzioni, facciamone la base di un
consapevole e responsabile movimento di massa del popolo italiano che vuole
difendere la civilta' e l'umanita', la democrazia e l'ordinamento giuridico,
la dignita' propria ed altrui.
Questa e' la prima e decisiva cosa, quella a contribuire alla quale
chiamiamo tutti coloro che ci leggono.
Poi tra le cose che stiamo facendo ad esempio qui a Viterbo - come ho gia'
scritto sopra - stiamo anche cercando di convincere (con colloqui pubblici e
diretti, e sulla base di ineccepibili ed irrefutabili argomenti giuridici)
gli operatori, i funzionari e i dirigenti degli organi dello stato preposti
ad applicare le illegali misure razziste del cosiddetto "pacchetto
sicurezza" (ed anche gli amministratori locali) ad attenersi scrupolosamente
al dettato costituzionale ed al giuramento di fedelta' alla Costituzione e
alla Repubblica Italiana che hanno implicitamente od esplicitamente prestato
come precondizione per il loro incarico, ed a rendere quindi immediatamente
ineffettuali quelle illegali misure razziste e squadriste palesemente
incostituzionali ed antigiuridiche, nelle more dell'iter che porti alla loro
abrogazione per pronunciamento della Corte Costituzionale o per nuova
deliberazione del Parlamento.
E tra le cose che stiamo facendo c'e' anche l'aiuto materiale diretto e
personale alle vittime innocenti perseguitate: un posto per dormire, due
soldi per campare, un pasto caldo, un luogo protetto, un volto e una voce
amica, una consulenza gratuita, un'indicazione utile per accedere a diritti
e servizi, per trovare altre persone non dimentiche della propria ed altrui
umanita'. C'e' bisogno anche di questo.
E sempre tra le cose che stiamo facendo c'e' anche diffondere l'informazione
sulla sanatoria di settembre per colf e badanti, che non e' la panacea ma
intanto puo' sottrarre alla persecuzione immediata alcune centinaia di
migliaia di persone.
E ancora: l'invito, a chiunque ne abbia la possibilita', ad assumere - anche
con orari assai ridotti - e mettere in regola persone che cosi' potranno
essere salvate dalla criminalizzazione.
E infine e soprattutto: premere affinche' siano abrogate al piu' presto le
misure razziste, schiaviste e squadriste; premere affinche' siano aboliti i
campi di concentramento; premere affinche' cessino le deportazioni (e cessi
l'omissione di soccorso mostruosamente "legittimata" dal criminale governo
golpista, omissione di soccorso corresponsabile delle stragi in mare).
Non si tratta solo di salvare milioni di innocenti dalla persecuzione
razzista: si tratta anche di salvare la democrazia, il diritto, la civilta',
le nostre comuni liberta', la nostra qualita' medesima di esseri umani.
Dateci una mano.

3. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA
LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie
di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art.
1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico
riferimento a:
a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla
Costituzione della Repubblica Italiana;
b) violazione dei diritti dei bambini;
c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione
esistenziale;
d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui
all'art. 10 Cost.;
e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

4. UNA SOLA UMANITA'. MODELLO DI ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS
CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO

Alla Procura della Repubblica di ...
Al Presidente del Tribunale di ...
Al Presidente della Corte d'Appello di ...
Al Presidente della Corte di Cassazione
Al Presidente della Corte Costituzionale
Al Sindaco del Comune di ...
Al Presidente della Provincia di ...
Al Presidente della Regione ...
Al Questore di ...
Al Prefetto di ...
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente del Consiglio d'Europa
Al Segretario generale delle Nazioni Unite
Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento
dello squadrismo
Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di
attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa
obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis
concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante
"Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come
"pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3,
commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura
il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie
di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed
iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene
il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed
anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza
privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita'
e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali
dell'ordinamento giuridico vigente.
Si richiede il piu' sollecito intervento.
Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare
che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei
confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che
riterranno sussistere nella concreta fattispecie.
L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da
parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p.
Firma della persona e/o dell'associazione esponente
indirizzo
luogo e data

5. UNA SOLA UMANITA'. COSA FARE

Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso
gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione
dei carabinieri.
Puo' essere anche inviato per posta.
Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve
recare un indirizzo per ogni comunicazione.
*
Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di
presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura
competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli
esposti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad
altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo
di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre
istituzioni statali centrali).
Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si
risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente
della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel
capoluogo di provincia).
Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere resi piu'
dettagliati se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli
esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni.
*
Indirizzi cui inviare gli esposti:
Naturalmente gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano da Comune
a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione.
Comunque solitamente:
- l'indirizzo e-mail delle Procure e' composto secondo il seguente criterio:
procura.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail della
Procura della Repubblica ad Agrigento e' procura.agrigento at giustizia.it
(analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail dei Tribunali e' composto secondo il seguente criterio:
tribunale.citta'sede at giustizia.it, quindi ad esempio l'indirizzo e-mail del
Tribunale ad Agrigento e' tribunale.agrigento at giustizia.it (analogamente per
le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Prefetture e' composto secondo il seguente
criterio: prefettura.citta'sede at interno.it, quindi ad esempio l'indirizzo
e-mail della Prefettura di Agrigento e' prefettura.agrigento at interno.it
(analogamente per le altre province).
- Sempre per le prefetture e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio: urp.pref_citta'sede at interno.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento
e' urp.pref_agrigento at interno.it (analogamente per le altre province).
- L'indirizzo e-mail delle Questure e' composto secondo il seguente
criterio: uffgab.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad
esempio l'indirizzo e-mail della Questura di Agrigento e'
uffgab.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- Sempre per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per le relazioni con il pubblico (in sigla: urp),
composto secondo il seguente criterio:
urp.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it, quindi ad esempio
l'indirizzo e-mail dell'Urp della Prefettura di Agrigento e'
urp.ag at poliziadistato.it (analogamente per le altre province).
- E ancora per le questure e' opportuno inviare gli esposti per e-mail anche
all'indirizzo dell'Ufficio per gli immigrati, composto secondo il seguente
criterio: immigrazione.siglaautomobilisticacitta'sede at poliziadistato.it,
quindi ad esempio l'indirizzo e-mail dell'Ufficio per gli immigrati della
Prefettura di Agrigento e' immigrazione at poliziadistato.it (analogamente per
le altre province).
Quanto alle istituzioni nazionali:
- Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour,
00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it
- Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187
Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it;
sito: www.cortecostituzionale.it
- Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370,
00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it
- Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza
Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito:
www.camera.it
- Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel.
0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it
- Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza
dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it;
sito: www.csm.it
- Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma;
fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito:
www.quirinale.it
Quanto alle istituzioni sovranazionali:
- Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047
Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555;
sito: www.europarl.europa.eu
Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito:
http://ec.europa.eu/index_it.htm
- Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg
(France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito:
www.coe.int/DefaultIT.asp
- Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters,
Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York
(Usa); sito: www.un.org
*
Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei
siti istituzionali possono non essere ritenuti dai destinatari equipollenti
all'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi, almeno per quanto
riguarda le Procure, di inviare comunque anche copia cartacea degli esposti
per posta ordinaria (preferenzialmente per raccomandata).
Ma poiche' ormai crediamo di aver gia' raggiunto con almeno un invio gran
parte delle Procure, chi non avesse tempo ed agio di procedere agli invii
cartacei per posta ordinaria puo' limitarsi all'invio per e-mail, che
costituira' comunque un sostegno visibile e rilevante all'iniziativa.
*
Ovviamente e' opportuno che gli esposti siano inviati anche a mezzi
d'informazione, movimenti democratici, persone interessate: una delle
funzioni dell'iniziativa e' anche quella di ampliare la mobilitazione contro
il colpo di stato razzista informandone l'opinione pubblica e coinvolgendo
piu' persone, piu' associazioni e piu' istituzioni che sia possibile
nell'impegno in difesa della legalita', della Costituzione della Repubblica
Italiana, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo
per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it
Grazie a tutte e tutti, e buon lavoro.

6. UNA SOLA UMANITA'. ALESSANDRO BRAGA: L'ORGIA RAZZISTA DEI SINDACI
LEGHISTI
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 20 agosto 2009 col titolo "Lega Nord. E
vicino a Bergamo il sindaco vieta le 'kebabberie'"]

Marcia a ranghi serrati l'esercito leghista. Non e' piu' quello dei
"trecentomila pronti coi fucili a scendere dalla val Brembana" e non ha
proiettili che "costano solo trecento lire" come una volta. Ma spara ancora,
eccome. Dai "soldati semplici" in camicia verde allo "stato maggiore" in
giacca e cravatta, da che e' scoppiato il caldo non c'e' stato un solo
padano a starsene zitto. Passando ad agire concretamente.
Perche' se l'obiettivo e' unico, difendere "l'identita' padana" dalla
presunta "invasione straniera" e contemporaneamente alzare la posta con gli
alleati del Popolo della liberta' in vista del grande braccio di ferro
autunnale all'interno del centrodestra, quando si iniziera' la discussione
vera e propria sui candidati governatori delle Regioni del Nord, al voto la
prossima primavera, la tattica utilizzata e' duplice. Da un lato ci sono i
"generali" con le loro sparate altisonanti. Umberto Bossi che attacca l'inno
di Mameli chiedendo che venga sostituito con "Va' pensiero". Roberto
Calderoli che sotto il caldo sole ferragostano sventola i fogli della - al
momento fantomatica - riforma per l'introduzione dell'insegnamento
obbligatorio dei dialetti nelle scuole. Di nuovo il Senatur e la sua
battaglia sulle gabbie salariali, stipendi differenziati a seconda del
potere di acquisto nelle varie zone d'Italia. O la proposta di fare un test
di "cultura regionale" agli insegnanti. E ancora, il ministro
dell'agricoltura Luca Zaia che, dopo essersi inventato a Natale il
"boicottaggio dell'ananas", ai primi di luglio ha lanciato l'idea di
sottotitolare in dialetto le fiction trasmesse sulla televisione pubblica.
Tutta roba buona a far parlare di se', a dare un contentino al popolo
padano, preoccupato per la eccessiva "ministerializzazione" dei suoi capi.
Mica puoi sparare ad alzo zero contro "Roma ladrona" e poi startene in
Transatlantico a divertirti. Cosi', bastano due o tre sparate al momento
giusto, e tutti contenti: il popolo che puo' brindare con grossi boccali di
birra padani a Pontida, i capi che possono far pesare con chi di dovere la
loro popolarita', magari cercando di ottenere il governo del tanto agognato
Lombardo-Veneto.
Dall'altro lato ci sono invece i "soldati semplici", gli amministratori
locali padani. Che, alle parole, preferiscono i fatti. E allora dove
possono, dove hanno un po' di potere, lo esercitano. Ovviamente contro i
diversi, quali essi siano, e sempre e solo "in difesa della padanita'". Ecco
allora che, come funghi, spuntano i vari divieti leghisti, che ormai
costellano tutto il nord Italia. A Capriate San Gervasio, un paesotto in
provincia di Bergamo, proprio al confine con quella milanese, il sindaco del
Carroccio (dal nome poco padano, ma tempra celodurista doc) insieme alla sua
giunta ha deciso che nelle vie del centro cittadino non ci potranno piu'
essere kebabberie. E lo ha scritto nero su bianco, in una delibera. Senza
neanche preoccuparsi di "annacquare" un po' il suo razzismo. No, no, proprio
cosi': vietate "kebabberie e simili". Nessun problema invece per pub,
ristoranti e gelaterie, purche' gestiti da autoctoni ovviamente. A Varallo
invece, in provincia di Vercelli, il primo cittadino e deputato leghista ha
vietato l'uso del burkini con un'ordinanza ad hoc. Le donne musulmane non lo
potranno indossare ne' nelle piscine comunali ne' in riva ai fiumi e ai
torrenti affollati di bagnanti. In caso di trasgressione della norma,
dovranno pagare una multa di 500 euro. E ha giustificato cosi' la sua
decisione: "Non dobbiamo inchinarci rispettosi verso usanze e atteggiamenti
che non sono propri della nostra civilta'. Non dobbiamo per forza essere
sempre tolleranti! Proviamo ad immaginare il bagno di una donna occidentale
in bikini in uno dei loro paesi, la conseguenza potrebbe essere la
decapitazione, il carcere o l'espulsione". E se a qualcuno non piace la sua
idea, pazienza, "che si immerga nella sua vasca da bagno".

7. INIZIATIVE. PER LA MESSA FUORILEGGE DELL'ORGANIZZAZIONE RAZZISTA
DENOMINATA LEGA NORD
[Riproponiamo il seguente appello]

Al Presidente della Repubblica Italiana
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Richiesta di iniziativa per la messa fuorilegge dell'organizzazione
razzista denominata Lega Nord
Egregi Presidenti,
ci rivolgiamo a voi come massime autorita' dello Stato per richiedere un
vostro intervento al fine della messa fuorilegge dell'organizzazione
razzista denominata Lega Nord.
Tale organizzazione, che pur essendo assolutamente minoritaria nel Paese e'
riuscita ad ottenere nel governo nazionale l'affidamento di decisivi
ministeri a suoi rappresentanti, persegue e proclama una politica razzista
incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana, con uno stato
di diritto, con un ordinamento giuridico democratico, con un paese civile.
Ritenendo che vi siano i presupposti per un'azione delle competenti
magistrature che persegua penalmente sia i singoli atti e fatti di razzismo,
sia l'azione organizzata e continuata e quindi l'associazione a delinquere
che ne e' responsabile, con la presente chiediamo un vostro intervento
affinche' si avviino le procedure previste dalla vigente normativa al fine
della messa fuorilegge dell'organizzazione razzista denominata Lega Nord e
della punizione ai sensi di legge di tutti gli atti delittuosi di razzismo
da suoi esponenti promossi, commessi, istigati o apologizzati.
Con osservanza,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
Viterbo, 27 febbraio 2009

8. UNA SOLA UMANITA'. COMITATO ORGANIZZATORE DELL'OTTAVA GIORNATA ECUMENICA
DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO: AUGURI PER L'INIZIO DEL RAMADAN
[Dal Comitato organizzatore dell'ottava Giornata ecumenica del dialogo
cristiano-islamico (per contatti: www.ildialogo.org) riceviamo e
diffondiamo]

Auguri ai musulmani per l'inizio del Ramadan 1430
Cari fratelli e gentili sorelle,
in occasione dell'inizio del Ramadan 1430 vi porgiamo i nostri auguri piu'
sinceri e fraterni.
Sono oramai diversi anni che il vostro Ramadan si svolge in Italia in un
periodo di sempre piu' grave tensione nei confronti dei musulmani e dei
migranti in genere. Anche quest'anno e' stato caratterizzato da ripetuti e
sempre piu' gravi episodi di razzismo e di islamofobia. Il tentativo e'
quello di scaricare sui migranti, sulle parti piu' deboli della nostra
collettivita' nazionale e sulla comunita' musulmana in particolare i costi
di una crisi economica e politica mondiale sempre piu' grave.
Ma la storia ci insegna che nessuna legge e nessun governo hanno mai potuto
fermare le migrazioni, soprattutto quelle che, come oggi accade, nascono da
profondi squilibri socio-politici mondiali che hanno dato luogo alla guerra
che insanguina il mondo dal tragico 11 settembre del 2001. Non ci sono leggi
che possano farlo, non lo hanno fatto le leggi razziali del regime fascista
e nazista negli anni '30, non lo ha fatto la legge Bossi-Fini del 2002, non
lo fara' la legge voluta dal ministro Maroni e che e' entrata in vigore lo
scorso otto agosto.
"Siamo tutti migranti", abbiamo scritto nel nostro appello per la ottava
giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2009,
invitando tutte le comunita' cristiane e musulmane a confrontarsi sul tema
del "raccontarsi la vita", mettendo in comune le reciproche esperienze di
migranti, perche' anche il popolo italiano e' stato ed e' ancora un popolo
di migranti. Proprio l'otto agosto, data di entrata in vigore della legge
Maroni, e' la data simbolo delle tragedie a cui sono andati incontro i
migranti italiani come quella di Marcinelle in Belgio nel 1956, quando
moltissimi minatori italiani, che vivevano e lavoravano in condizioni
terribili, morirono in una miniera. Ben altra legge avrebbe dovuto entrare
in vigore in quella data.
Ed e' proprio la nostra comune storia di migrazioni che risalgono ai tempi
dei patriarchi, a cominciare da Abramo che parti' da Ur dei Caldei, alla
migrazione del Profeta Muhammad che da La Mecca si trasferi' a Medina, alla
migrazione dei primi seguaci di Gesu' da Gerusalemme in tutte le citta'
dell'allora Impero Romano, e a quelle piu' recenti, che ci da' la certezza
che nessun gretto e miope progetto repressivo e razzista potra' avere mai
successo. Le sofferenze di oggi diventeranno presto solo un triste ricordo.
Siamo certi, perche' conosciamo la coerenza e l'estrema correttezza dei
musulmani italiani, che saprete utilizzare questo tempo di grazie che e' il
Ramadan per proseguire sulla via del superamento di tutto il male che viene
fatto nei vostri confronti opponendo ad esso la pazienza e la tenacia del
bene, la gioia e l'amicizia che dal bene promana, superando le divisioni
esistenti sia fra i musulmani sia fra i cristiani, i non credenti e fra i
credenti di altre fedi.
Buon Ramadan karim.
Con un fraterno saluto di shalom, salaam, pace
Il Comitato organizzatore dell'ottava Giornata ecumenica del dialogo
cristiano-islamico
Giovedi' 20 agosto 2009
*
Il sito di riferimento della Giornata e' www.ildialogo.org
Nel sito sono disponibili tutte le notizie, gli appuntamenti, gli interventi
ed i materiali per la giornata, la locandina per l'ottava Giornata ecumenica
del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2009, il modulo per aderire,
l'elenco delle riviste e associazioni che finora hanno promosso e sostenuto
la Giornata, il testo completo dell'appello.

9. RASOIATE. DELLO STUDIO DELLA NONVIOLENZA

Lo studio della nonviolenza
non e' la nonviolenza.

La chiacchiera sulla nonviolenza
non e' la nonviolenza.

La nonviolenza e' solo
la lotta nonviolenta.

La lotta nonviolenta
che ad ogni oppressione e ad ogni menzogna si oppone.

La lotta nonviolenta
per un'umanita' di persone libere ed eguali in diritti
per un'umanita' solidale e responsabile.

La lotta nonviolenta
per la difesa della biosfera
che e' l'unica casa di tutti.

Per la verita' che libera e che salva.

10. LETTURE. MARCO AIME: LA MACCHIA DELLA RAZZA
Marco Aime, La macchia della razza. Lettera alle vittime della paura e
dell'intolleranza, Ponte alle Grazie - Adriano Salani Editore, Milano 2009,
pp. 96, euro 8. Scritto in forma di lettera a un bambino rom, un breve
saggio sulla violenza razzista che torna oggi in Italia. (Dispiace qualche
distratto refuso che i lettori correggeranno da se' - ad esempio a p. 57 il
nome corretto naturalmente e' Rosa Parks).

11. LETTURE. BIANCA GUIDETTI SERRA: BIANCA LA ROSSA
Bianca Guidetti Serra (con Santina Mobiglia), Bianca la rossa, Einaudi,
Torino 2009, pp. VI + 270, euro 17,50. L'autobiografia di una delle nostre
maggiori maestre. Un libro che vivamente, vivamente raccomandiamo.

12. LETTURE. BIRGITTA TROTZIG: NEL FIUME DI LUCE
Birgitta Trotzig, Nel fiume di luce. Poesie 1954-2008, Mondadori, Milano
2008, pp. XXVI + 262, euro 13. A cura e con un'introduzione di Daniela
Marcheschi il volume presenta con testo originale a fronte una
rappresentativa silloge dell'opera poetica dell'autrice svedese nata a
Goteborg nel 1929. Quasi esclusivamente in lasse di prosa lirica, i testi
qui inclusi non consentono una lettura frettolosa: se vuoi leggerli, devi
farlo con pazienza, esercitando l'arte del silenzio e dell'attesa, finche'
sopraggiunga l'illuminazione, e la visione si faccia infine nitida e
aggettante, la voce che pareva opaca e spenta infine come fiamma si ravvivi.

13. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

14. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 920 del 22 agosto 2009

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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