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Legalita' e' umanita'. 4
- Subject: Legalita' e' umanita'. 4
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 11 Aug 2009 14:02:12 +0200
- Importance: Normal
===================== LEGALITA' E' UMANITA' ===================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 4 dell'11 agosto 2009 In questo numero: 1. Peppe Sini: Tre complici idiozie. E cio' che occorre fare 2. Un appello urgente 3. Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 4. Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo 5. Istruzioni per l'uso e indirizzi utili 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: TRE COMPLICI IDIOZIE. E CIO' CHE OCCORRE FARE Nel greco classico la parola "idiotes" designa la persona che pensa solo ai propri affari privati, e se ne infischia del bene comune. * La prima complice idiozia e' quella di chi dice: ormai il "pacchetto sicurezza" e' legge, ci si rassegni e si cerchi di limitare i danni chiedendo qualche marginale attenuazione. Cosi' ragionano i collaborazionisti di ogni dittatura. Cosi' ragionano i complici di ogni totalitarismo. Cosi' ragionano i manutengoli di ogni potere criminale. Noi diciamo invece: al colpo di stato razzista, schiavista e squadrista occorre opporsi. Occorre opporsi in difesa della legalita', dello stato di diritto, della civilta' giuridica, della comune umanita'. Occorre opporsi per salvare le vite delle innocenti vittime designate della persecuzione. Occorre opporsi per salvare la Repubblica e la nostra stessa liberta' e dignita'. * La seconda complice idiozia e' quella di chi dice: ormai il razzismo e' norma, salviamoci l'anima disobbedendo alla norma se mai ci dovesse personalmente capitare di esser chiamati ad applicarla, ma facciamolo delicatamente, senza disturbare il manovratore. Cosi' ragionano gli asserviti di ogni dittatura. Cosi' ragionano i rassegnati di ogni totalitarismo. Cosi' ragionano i manutengoli di ogni potere criminale. Noi diciamo invece: al colpo di stato razzista, schiavista e squadrista occorre opporsi. Occorre opporsi in difesa della legalita', dello stato di diritto, della civilta' giuridica, della comune umanita'. Occorre opporsi per salvare le vite delle innocenti vittime designate della persecuzione. Occorre opporsi per salvare la Repubblica e la nostra stessa liberta' e dignita'. * La terza complice idiozia e' quella di chi dice: occorrerebbe si' opporsi ma la mobilitazione, l'unica mobilitazione che effettualmente c'e', non soddisfa il nostro senso estetico, il nostro gusto bizantino, il nostro eterno fare accademia. Cosi' ragionano i privilegiati prostituiti cortigiani di ogni dittatura. Cosi' ragionano i sodali ciarlatani e snob di ogni totalitarismo. Cosi' ragionano i manutengoli di ogni potere criminale. Noi diciamo invece: al colpo di stato razzista, schiavista e squadrista occorre opporsi. Occorre opporsi in difesa della legalita', dello stato di diritto, della civilta' giuridica, della comune umanita'. Occorre opporsi per salvare le vite delle innocenti vittime designate della persecuzione. Occorre opporsi per salvare la Repubblica e la nostra stessa liberta' e dignita'. * In questo preciso momento c'e' in Italia un'unica mobilitazione in corso che sta cercando di contrastare il colpo di stato razzista, schiavista e squadrista: e' questa che stiamo conducendo con la promozione della presentazione diffusa e massiva di esposti a varie competenti magistrature ed istituzioni, con obiettivi precisi e adeguati, tra cui: a) porre i pubblici ufficiali dinanzi alla notitia criminis del colpo di stato che quelle misure razziste, schiaviste e squadriste implicano, veicolano, costituiscono; b) promuovere l'intervento delle magistrature di merito e delle altre istituzioni variamente investite dall'assalto golpista; c) attraverso le procedure che l'ordinamento prevede attivare l'intervento della Corte Costituzionale (e continuare a sollecitare il Parlamento per quanto altresi' in suo potere) ai fini della piu' tempestiva abrogazione delle illegali misure razziste, schiaviste e squadriste; d) chiarire a tutte le istituzioni ed a tutti i pubblici ufficiali che se saranno oggi complici dell'azione criminale dei golpisti dovranno renderne conto domani nelle aule di giustizia; e) far sapere alle sorelle e ai fratelli immigrati che non sono soli, che c'e' un movimento di resistenza democratica e nonviolenta in difesa dei diritti umani e dell'ordinamento giuridico che quei diritti umani riconosce ed invera; g) costruire una consapevolezza e un'azione dei cittadini e delle istituzioni fedeli alla Repubblica per rendere immediatamente ineffettuali ed ottenere il piu' tempestivamente possibile l'abrogazione di quelle misure razziste, schiaviste e squadriste, incostituzionali ed antigiuridiche, criminali e criminogene. * Non ci aspettiamo nulla dagli pseudopacifisti gia' prostituitisi alla guerra ieri e che si prostituiranno al golpe razzista oggi. Non ci aspettiamo nulla dagli pseudosolidali parastatali e parassitari costantemente all'arrembaggio di finanziamenti pubblici e che sfruttano la sofferenza altrui per cavarne lauti stipendi e privilegiate carriere. Non ci aspettiamo nulla dagli intellettuali castali e solipsisti che vedono solo il proprio ombelico - l'allungarsi delle bibliografie e la processione delle cattedre, degli incarichi e dei finanziamenti - e mai la tragedia concreta di chi oggi subisce la violenza del regime del razzismo, dello schiavismo e dell'apartheid; che vedono solo televisioni e giornali, e non vedono mai le persone schiacciate dalla violenza dei poteri criminali. Non ci aspettiamo nulla dalla generalita' di un ceto politico che ha consentito il golpe razzista senza opporvi alcuna adeguata resistenza. Non e' a costoro che ci rivolgiamo. E' l'intero popolo italiano che chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', dell'umanita'; e' l'intero popolo italiano che chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani; e' l'intero popolo italiano che chiamiamo all'insurrezione nonviolenta in difesa della dignita' e dei diritti di ogni essere umano. * E chiamiamo alla lotta attraverso la valorizzazione degli strumenti che l'ordinamento giuridico mette a disposizione di ogni persona: la valorizzazione delle leggi, delle procedure democratiche, delle istanze istituzionali, delle forme legittime della partecipazione civile. Chiediamo a ogni persona di volonta' buona di far propri i due esposti che abbiamo predisposto e di presentarli alla Procura del proprio territorio ed alle altre istituzioni che segnaliamo (e, se si vuole, ad altre ancora). Vi e' una sola umanita'. Il colpo di stato razzista, schiavista e squadrista puo' essere contrastato e sconfitto. La nonviolenza e' in cammino. * Nessuno sia complice del colpo di stato. Nessuno si arrenda al razzismo. Nessuno si rassegni all'apartheid. * Che viva la Repubblica. Che viva la Costituzione. Che viva lo stato di diritto. Che viva la legalita', difesa di ogni essere umano dalla violenza dei malvagi. Che sia respinto il colpo di stato razzista. * Difendiamo la legalita'. Difendiamo la democrazia. Difendiamo la civilta'. Difendiamo la Costituzione della Repubblica Italiana. Difendiamo la dignita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani. Con la forza della verita'. Con la forza del diritto. Con la forza dell'ordinamento giuridico democratico. Con la forza della nonviolenza. 2. UNA SOLA UMANITA'. UN APPELLO URGENTE A tutte le persone che ci leggono chiediamo di presentare esposti alle magistrature e ad altre istituzioni affinche' siano abrogate le misure razziste e squadriste contenute nel cosiddetto "pacchetto sicurezza" e siano processati i colpevoli del tentativo di colpo di stato da esse misure configurato. * Vorremmo che nel lasso di tempo piu' breve possibile migliaia di esposti raggiungano tutte le Procure d'Italia e numerosi altri pubblici ufficiali ed attivino cosi' le procedure che portino con la massima tempestivita' possibile all'intervento della Corte Costituzionale che abroghi le illegali e criminali misure razziste, squadriste e golpiste contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94. * Vorremmo che si sviluppasse un movimento di dimensioni massive, corale, di popolo, in difesa della Costituzione e dell'umanita', in difesa della legalita' e della civilta', un movimento che si opponga al razzismo e allo squadrismo, che si opponga al tentativo di colpo di stato del governo dell'eversione dall'alto. * Proponiamo di utilizzare come modello gli esposti che abbiamo presentato noi stessi e di seguito riportiamo, oppure di formularne, presentarne, diffonderne di piu' elaborati e dettagliati ancora; in ogni caso di agire tempestivamente nel richiedere che le competenti magistrature intervengano per ripristinare la legalita' violata dai golpisti razzisti. Agire tempestivamente, poiche' ogni giorno che passa il razzismo miete vittime. Agire tempestivamente, per la legalita' e i diritti umani di tutti gli esseri umani. Con la forza della verita'. Con la forza del diritto. Con la forza dell'ordinamento giuridico. Con la forza della nonviolenza. 3. UNA SOLA UMANITA'. ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE VARIE FATTISPECIE DI REATO CONFIGURATE DA MISURE CONTENUTE NELLA LEGGE 15 LUGLIO 2009, N. 94 Alla Procura della Repubblica di Viterbo Al Presidente del Tribunale di Viterbo Al Presidente della Corte d'Appello di Roma Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di Viterbo Al Presidente della Provincia di Viterbo Al Presidente della Regione Lazio Al Questore di Viterbo Al Prefetto di Viterbo Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente varie fattispecie di reato configurate da misure contenute nella legge 15 luglio 2009, n. 94 Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", sono contenute varie misure, particolarmente all'art. 1 e passim, che configurano varie fattispecie di reato con specifico riferimento a: a) violazioni dei diritti umani e delle garanzie di essi sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana; b) violazione dei diritti dei bambini; c) persecuzione di persone non per condotte illecite, ma per mera condizione esistenziale; d) violazione dell'obbligo di soccorso ed accoglienza delle persone di cui all'art. 10 Cost.; e) violazione del principio dell'eguaglianza dinanzi alla legge. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Giuseppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 agosto 2009 4. UNA SOLA UMANITA'. ESPOSTO RECANTE LA NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE IL FAVOREGGIAMENTO DELLO SQUADRISMO Alla Procura della Repubblica di Viterbo Al Presidente del Tribunale di Viterbo Al Presidente della Corte d'Appello di Roma Al Presidente della Corte di Cassazione Al Presidente della Corte Costituzionale Al Sindaco del Comune di Viterbo Al Presidente della Provincia di Viterbo Al Presidente della Regione Lazio Al Questore di Viterbo Al Prefetto di Viterbo Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato della Repubblica Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Al Presidente della Repubblica Italiana Al Presidente del Parlamento Europeo Al Presidente della Commissione Europea Al Presidente del Consiglio d'Europa Al Segretario generale delle Nazioni Unite Oggetto: Esposto recante la notitia criminis concernente il favoreggiamento dello squadrismo Con il presente esposto si segnala alle istituzioni in indirizzo, al fine di attivare tutti i provvedimenti di competenza cui l'ordinamento in vigore fa obbligo ai pubblici ufficiali che le rappresentano, la notitia criminis concernente il fatto che nella legge 15 luglio 2009, n. 94, recante "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", volgarmente nota come "pacchetto sicurezza", e' contenuta una misura, quella di cui all'art. 3, commi 40-44, istitutiva delle cosiddette "ronde", che palesemente configura il favoreggiamento dello squadrismo (attivita' che integra varie fattispecie di reato), anche alla luce di pregresse inquietanti esternazioni ed iniziative di dirigenti rappresentativi del partito politico cui appartiene il Ministro dell'Interno e di altri soggetti che non hanno fatto mistero ed anzi hanno dato prova di voler far uso di tale istituto a fini di violenza privata, intimidazione e persecuzione, con palese violazione della legalita' e finanche intento di sovvertimento di caratteri e guarentigie fondamentali dell'ordinamento giuridico vigente. Si richiede il piu' sollecito intervento. Alle magistrature giurisdizionalmente competenti si richiede in particolare che esaminati i fatti di cui sopra procedano nelle forme previste nei confronti di tutti coloro che risulteranno colpevoli per tutti i reati che riterranno sussistere nella concreta fattispecie. L'esponente richiede altresi' di essere avvisato in caso di archiviazione da parte della Procura ex artt. 406 e 408 c. p. p. Giuseppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 agosto 2009 5. AGENDA. ISTRUZIONI PER L'USO E INDIRIZZI UTILI Un esposto all'autorita' giudiziaria piu' essere presentato recandosi presso gli uffici giudiziari o presso un commissariato di polizia o una stazione dei carabinieri. Puo' essere anche inviato per posta. Deve essere firmato da una persona fisica, precisamente identificata, e deve recare un indirizzo per ogni comunicazione. Noi proponiamo alle persone che vogliono partecipare all'iniziativa di presentare e/o inviare i due esposti che abbiamo preparato alla Procura competente per il territorio in cui il firmatario (o i firmatari - gli espsoti possono essere anche sottoscritti da piu' persone) risiede, e ad altre magistrature di grado superiore (la Corte d'appello e' nel capoluogo di Regione, la Corte di Cassazione e' a Roma; sempre a Roma sono le altre istituzioni statali centrali). Proponiamo anche di inviare l'esposto al sindaco del Comune in cui si risiede (idem per il presidente della Provincia, idem per il presidente della Regione; ed analogamente per questore e prefetto che hanno sede nel capoluogo di provincia). Ovviamente i modelli di esposto da noi preparati possono essere ampliati, o resi piu' dettagliati, se lo si ritiene opportuno. Ed altrettanto ovviamente gli esposti possono essere inviati anche ad ulteriori istituzioni. * Diamo di seguito gli indirizzi delle istituzioni centrali cui inviare gli esposti; gli indirizzi delle istituzioni territoriali variano ovviamente da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Regione a Regione. Al Presidente della Corte di Cassazione: Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour, 00193 Roma; e-mail: cassazione at giustizia.it; sito: www.cortedicassazione.it Al Presidente della Corte Costituzionale: Piazza del Quirinale 41, 00187 Roma; tel. 0646981; fax: 064698916; e-mail: ccost at cortecostituzionale.it; sito: www.cortecostituzionale.it Al Presidente del Consiglio dei Ministri: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma; tel. 0667791; sito: www.governo.it Al Presidente della Camera dei Deputati: Palazzo Montecitorio, Piazza Montecitorio, 00186 Roma; tel. 0667601; e-mail: fini_g at camera.it; sito: www.camera.it Al Presidente del Senato della Repubblica: Piazza Madama, 00186 Roma; tel. 0667061; e-mail: schifani_r at posta.senato.it; sito: www.senato.it Al Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura: Piazza dell'Indipendenza 6, 00185 Roma; tel. 06444911; e-mail: segvpres at cosmag.it; sito: www.csm.it Al Presidente della Repubblica Italiana: piazza del Quirinale, 00187 Roma; fax: 0646993125; e-mail: presidenza.repubblica at quirinale.it; sito: www.quirinale.it Al Presidente del Parlamento Europeo: rue Wiertz 60 - Wiertzstraat 60, B-1047 Bruxelles - B-1047 Brussel (Belgium); tel. +32(0)22842005 - +32(0)22307555; sito: www.europarl.europa.eu Al Presidente della Commissione Europea: 1049 Brussels (Belgium); sito: http://ec.europa.eu/index_it.htm Al Presidente del Consiglio d'Europa: Avenue de l'Europe, 67075 Strasbourg (France); tel. +33(0)388412000; e-mail: cm at coe.int; sito: www.coe.int/DefaultIT.asp Al Segretario generale delle Nazioni Unite: United Nations Headquarters, Between 42nd and 48th streets, First Avenue and the East River, New York (Usa); sito: www.un.org Gli invii per fax o per posta elettronica o attraverso gli spazi ad hoc nei siti non sostituiscono l'invio postale dell'esposto: si suggerisce quindi di inviare sempre comunque anche copia cartacea degli esposti per posta (con raccomandata). Infine preghiamo tutte le persone che presenteranno esposti di comunicarcelo per e-mail all'indirizzo: nbawac at tin.it ===================== LEGALITA' E' UMANITA' ===================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 4 dell'11 agosto 2009 Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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