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Coi piedi per terra. 197
- Subject: Coi piedi per terra. 197
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 3 Jun 2009 09:13:58 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 197 del 3 giugno 2009 In questo numero: 1. Antonella Litta: Per l'ambiente, la salute, i diritti, la legalita', la bellezza 2. Una lettera all'assessore alle politiche sociali della Regione Lazio 3. Inviato al Commissario europeo ai trasporti un dossier documentario del "Centro di ricerca per la pace" sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo 4. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo 1. EDITORIALE. ANTONELLA LITTA: PER L'AMBIENTE, LA SALUTE, I DIRITTI, LA LEGALITA', LA BELLEZZA [La dottoressa Antonella Litta (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it) e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Questi giorni di tarda primavera sono giorni di grande soddisfazione per il nostro comitato che da quasi due anni si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Ormai la stragrande maggioranza dei viterbesi, grazie anche al nostro costante lavoro d'informazione e formazione, ha ben compreso quale danno alla salute, all'ambiente, alla citta', alla sua bellezza, alla sua storia e alle sue naturali vocazioni economico-turistiche, sarebbe determinato se veramente si concretizzasse il folle progetto del mega-aeroporto. Un progetto che vorrebbe lo scalo aeroportuale proprio a ridosso di alcuni tra i piu' popolosi quartieri di Viterbo, rendendo l'aria irrespirabile e il rumore impossibile da sopportare; distruggendo per sempre l'area delle terme, del Bulicame, dell'orto botanico; gettando sul lastrico quegli agricoltori che si vedrebbero espropriare i loro terreni per la realizzazione delle infrastrutture di collegamento a servizio dell'aeroporto. In poche parole una nuova violenta e deturpante colata di cemento sulla citta' di Viterbo che, come al solito, farebbe la ricchezza di pochi e un ulteriore e stavolta irrimediabile danno alla citta' e alla salute dei suoi abitanti. * Ma questo non avverra' perche' non permetteremo che avvenga. Di questo abbiamo assoluta certezza. Non permetteremo a nessuno di violare impunemente le leggi, di fare carta straccia dei vincoli paesaggistici, archeologici, termali, idrogeologici che proteggono l'area dove si vorrebbe costruire il mega-aeroporto. Non permetteremo che la salute delle persone e in particolare quella dei bambini diventi merce di scambio nell'illusoria e menzognera promessa di "sviluppo e lavoro" (una grossolana menzogna gia' pienamente smascherata: il mega-aeroporto distruggera' risorse e provochera' perdita di posti di lavoro). La recente costituzione di un comitato di agricoltori che si oppone al mega-aeroporto ci conferma che sempre piu' cittadini stanno prendendo coscienza della pericolosita' di questa realizzazione che metterebbe a rischio anche moltissime aziende agricole facendo perdere posti di lavoro in un settore strategico per l'economia viterbese. * Noi pensiamo invece che Viterbo e la sua provincia abbiano bisogno di altro, a cominciare dal miglioramento della rete ferroviaria. Se solo una piccola parte dei fondi pubblici che si pensa di sperperare per il mega-aeroporto fossero invece spesi per ammodernare la rete ferroviaria, questo consentirebbe da subito il miglioramento della qualita' della vita di tantissimi pendolari che per la tratta Viterbo-Roma impiegano oggi quasi due ore, e garantirebbe un flusso di turismo vero e costante verso il nostro territorio: quello degli abitanti della capitale e dell'area metropolitana circostante - e parliamo di milioni di persone che potrebbero conoscere le nostre vere ricchezze: il termalismo, l'arte, la storia, le bellezze naturalistiche, i prodotti delle colture biologiche e di qualita'. Pensiamo che il nostro territorio abbia necessita' di investire le risorse pubbliche nel miglioramento ed ampliamento dei servizi sociali, delle strutture scolastiche, della qualita' dell'assistenza sanitaria, del sistema idrico degli acquedotti e di quello di depurazione delle acque, che attualmente sono in condizioni precarie se non fatiscenti. Investimenti che riteniamo prioritari, necessari ed irrinunciabili per garantire una vita dignitosa e sana alle persone, e che dovrebbero essere il primo progetto ed impegno delle istituzioni. Invece certi politicanti locali (ma per la verita' sempre in minor numero e sempre meno convinti) continuano nel chiuso delle loro stanze a ripetere e a ripetersi tra di loro che il mega-aeroporto deve essere costruito a tutti i costi, mentre fuori, all'aria aperta e pulita, sempre piu' viterbesi condividono le ragioni, i pensieri e l'azione del nostro comitato. * Nelle ultime settimane si sono aggiunti alle numerose personalita' del mondo scientifico, della cultura e delle istituzioni che ci sono vicine e condividono la nostra opposizione, anche altri esponenti di rilievo del panorama politico: dell'Italia dei Valori l'on. Leoluca Orlando, l'on. Antonio di Pietro, il senatore Stefano Pedica, l'on. Giuseppe Giulietti; insieme ad esponenti nazionali e locali di Sinistra e Liberta' (tra cui Claudio Fava, Roberto Musacchio, Giuliana Sgrena); all'on. Alessandro Bratti del Partito democratico e al consigliere regionale Ivano Peduzzi del Prc. * L'esperienza del nostro Comitato, come ben sappiamo e come da piu' parti ci viene riconosciuto, rappresenta un'esperienza di difesa del territorio e della salute che e' anche espressione e contributo alla lotta dell'umanita' che non vuole sacrificare la bellezza del mondo (intesa anche come affermazione della verita', della giustizia, della legalita') alla barbarie distruttiva dello sfruttamento e del profitto per pochi a danno di tutti. Per questo continueremo ad opporci al mega-aeroporto: perche' non vogliamo rinunciare alla salute e alla bellezza del Bulicame, di Viterbo, dei suoi paesaggi, della sua storia, ed alla bellezza silenziosa dei suoi cieli nelle notti d'estate. 2. DOCUMENTI. UNA LETTERA ALL'ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DELLA REGIONE LAZIO All'Assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio e per opportuna conoscenza: al Presidente della Commissione Politiche sociali della Regione Lazio, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, al Ministro al Welfare Oggetto: richiesta di impegno a tutela di ambiente e salute contro la realizzazione di un nocivo, distruttivo ed illegale mega-aeroporto a Viterbo Egregio assessore, con la presente a nome del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti, le formulo la richiesta di un suo impegno come assessore alle politiche sociali della Regione Lazio a tutela di ambiente e salute, ovvero di fondamentali diritti sociali dei cittadini, contro la realizzazione di un nocivo, distruttivo ed illegale mega-aeroporto a Viterbo. Allego alla presente una recente lettera inviata dall'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia) ai colleghi medici dell'Alto Lazio; un recente articolo della scrittrice Dacia Maraini apparso sul "Corriere della sera"; una recente interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando. Restando a disposizione per ogni ulteriore informazione ed opportuno chiarimento (e rinviandola fin d'ora alla vasta documentazione disponibile nel nostro sito www.coipiediperterra.org), e restando altresi' in attesa di un cortese riscontro, voglia gradire un cordiale saluto, dottoressa Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti Viterbo, primo giugno 2009 * Allegato 1. Una lettera dell'Associazione medici per l'ambiente (Isde-Italia) ai colleghi medici dell'Alto Lazio del 19 febbraio 2009 Cari colleghi, vi scriviamo perche' siamo sempre piu' preoccupati che si possa realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost, infatti se questo progetto dovesse realmente concretizzarsi, ingenti sarebbero i danni ambientali e sanitari. Il nostro territorio vive una delicata situazione dal punto di vista ambientale: la presenza del piu' grande polo energetico d'Europa (le centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro) al quale si andrebbe ad aggiungere, una volta riconvertita a carbone, anche la centrale di Torre Valdaliga Nord con le sue nocive emissioni di gas e polveri; la naturale radioattivita' del sottosuolo dovuta alla presenza del radon; le acque destinate a consumo umano con elevata presenza di sostanze dannose tra cui l'arsenico (classificato come cancerogeno di classe 1 dall'Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro - Iarc), acque che sono potabili solo in virtu' di deroghe rinnovate di anno in anno; la presenza di discariche abusive di rifiuti tossici; la cementificazione di aree sempre piu' vaste, soprattutto in quei comuni del viterbese piu' prossimi alla capitale. Dal punto di vista sanitario registriamo, purtroppo, il triste primato di essere la provincia con il piu' alto numero di patologie tumorali nella nostra Regione, e proprio per studiare meglio questo dato preoccupante abbiamo di recente chiesto l'istituzione di un Registro dei tumori in tutte le Asl del Lazio (al momento l'unico Registro operativo e' quello della provincia di Latina). L'articolo 5 del nostro nuovo codice di deontologia afferma: "I medici debbono considerare l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora come elemento determinante e fondamentale per la salute dei cittadini", come medici siamo dunque investiti di una nuova e maggiore responsabilita' e abbiamo il diritto-dovere d'intervenire con le nostre conoscenze e competenze scientifiche per evitare che si realizzano opere, infrastrutture e attivita' senza che prima sia stato valutato il danno che da queste puo' derivare alla salute delle persone e all'ambiente. Non possiamo tollerare che si continui a ripetere l'errore di esporre singole persone e intere comunita' a rischi per la salute, salvo poi, a distanza di tempo, e purtroppo solo dopo morti e malati, riconoscere quanto gia' l'evidenza scientifica aveva indicato e dimostrato. Ci opponiamo dunque alla realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo per ragioni di civilta' e amore per questa terra, ma prima di tutto per ragioni di ordine sanitario: innumerevoli studi scientifici affermano e dimostrano in modo certo che il trasporto aereo e' un rilevante elemento d'inquinamento ambientale e di danno alla salute. Esso provoca inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico. Queste forme d'inquinamento danneggiano gravemente e principalmente la salute delle persone che vivono in aree prossime agli aeroporti, come testimoniato anche da una realta' ben nota: quella vissuta dagli abitanti di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma. La situazione ambientale e sanitaria che questi cittadini vivono e' talmente grave che immediatamente e drasticamente andrebbero ridotti i voli civili sullo scalo di Ciampino. Permettere che si realizzi un mega-aeroporto a Viterbo, praticamente a ridosso del suo centro storico, devastando per sempre siti archeologici rilevanti, l'area termale del Bulicame e l'Orto botanico, in assenza della valutazione di impatto ambientale (Via) della valutazione ambientale strategica (Vas) e della valutazione dell'impatto sanitario (Vis), significa accettare consapevolmente il trasferimento alla citta' di Viterbo, ai suoi cittadini e a quelli della sua provincia, degli stessi danni e delle stesse sofferenze per le quali lo scalo di Ciampino deve essere subito chiuso o almeno ridimensionato. Non esistono aeroporti ad impatto zero se non nella propaganda mistificatoria, interessata e senza alcuna base scientifica. Il diritto alla salute e a vivere in un ambiente sano non deve essere barattato con nulla, e meno che mai con le false promesse di sviluppo ed occupazione di chi cerca di ricattare ed ottenere il consenso di tanti giovani, facendo leva sul loro legittimo diritto al lavoro. Vogliamo quindi richiamare le ragioni della nostra preoccupazione e del nostro appello (a conclusione di questa lettera indichiamo altresi' i riferimenti bibliografici e sitografici a sostegno di queste ragioni). Le emissioni dei motori degli aerei Le emissioni prodotte dai motori degli aerei, alimentati con cherosene (una miscela composta da diversi tipi di idrocarburi) sono simili per composizione a quelle generate dalla combustione di altri carburanti fossili e contribuiscono fortemente all'effetto serra. Esse generano gas nocivi: Anidride Carbonica (CO2), Monossido di Carbonio (CO), Ossidi di Zolfo (SOx), Ossidi di Azoto (NOx) e Idrocarburi (HC) - come il benzene noto cancerogeno e polveri (particolato - PM - di diverse dimensioni, anche dell'ordine dei micron e dei nanometri). Il quantitativo maggiore di particolato viene prodotto proprio nelle fasi di decollo ed atterraggio e quindi rilasciato soprattutto nelle aree piu' prossime agli aeroporti. E' ormai ben documentato che il particolato fine ed ultrafine attraversa i sistemi di filtraggio, permane lungamente in sospensione nell'atmosfera, e puo' essere trasportato per decine e centinaia di chilometri. Queste polveri proprio in virtu' delle loro dimensioni possono penetrare attraverso tutte le barriere e le membrane del nostro organismo e direttamente anche nei nervi cranici. Possono superare la barriera ematocerebrale, la placenta, gli endoteli, le membrane plasmatiche - raggiungendo i nuclei delle cellule e portandovi il proprio carico di metalli pesanti ed altri fattori cancerogeni, interferendo cosi' con i sistemi di riparazione del Dna e con i complessi meccanismi dell'espressione genica. Esistono evidenze sempre piu' consistenti di come numerosi inquinanti introdotti nel corpo umano inducano processi infiammatori cronici che determinano stress cellulare progressivo a carico di tutti gli organi e i tessuti, aprendo la strada a patologie gravi come arteriosclerosi e cancro. L'aspetto che allarma sempre di piu' tantissimi colleghi, epidemiologi e pediatri in tutto il mondo, concerne la possibilita' che il danno genetico coinvolga le cellule germinali materne o paterne (causando la possibile trasmissione alle successive generazioni di lesioni e patologie anche gravi) o direttamente il feto nel momento piu' delicato del suo sviluppo. Innumerevoli studi scientifici mostrano l'evidente correlazione tra l'esposizione alle polveri sottili ed ultrasottili e l'aumento dei ricoveri ospedalieri, della mortalita', del sistema cardiovascolare, delle malattie respiratorie, delle malattie cronico-degenerative (Alzheimer, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla), delle malattie endocrine, delle malattie neoplastiche. L'inquinamento acustico Le zone prossime ad un aeroporto sono sottoposte anche allí'inquinamento acustico generato dalle fasi di avvicinamento, atterraggio e decollo degli aerei, e dal connesso traffico veicolare. Il rischio di contrarre gravissime patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle fasi del sonno, irritabilita', astenia, disturbi del sistema endocrino, del sistema digestivo e dell'udito e' elevatissimo, come ormai noto da moltissimo tempo. Lo studio internazionale Hypertension and Exposure to Noise near Airports: the Hyena study [Jarup L., 2008] e' stato finanziato dalla Comunita' Europea per studiare la correlazione tra inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo, da quello automobilistico e lo sviluppo di ipertensione arteriosa. Questo studio ha selezionato e studiato 6.000 persone (dai 45 ai 70 anni di eta') che avevano vissuto per almeno 5 anni vicino ad uno dei 6 maggiori aeroporti europei. In Italia sono state selezionate 1.000 persone residenti vicino all'aeroporto di Milano Malpensa. Lo studio ha mostrato una relazione significativa tra l'esposizione, soprattutto notturna, al rumore prodotto da traffico aereo e il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa e il conseguente aumento di rischio di infarto del miocardio e ictus. Lo studio infine ha indicato nella riduzione dell'impatto acustico da traffico automobilistico e da traffico aereo notturno una misura necessaria per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ben documentati e ormai noti sono anche i disturbi dell'apprendimento nei bambini che frequentano scuole ubicate in aree sottoposte ad inquinamento acustico. Nello studio pubblicato sulla prestigiosa rivista "Lancet" Aircraft and road traffic noise and children's cognition and health: a cross-national study [Stansfeld S., 2005] sono stati analizzati gli effetti del rumore prodotto dal traffico automobilistico e dal traffico aereo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Oltre 2.800 bambini dai 9 ai 10 anni di eta', frequentanti 89 scuole situate nei pressi di 3 importanti aeroporti europei (Schiphol in Olanda, Barajas in Spagna e Heathrow in Inghilterra), sono stati coinvolti nello studio. I ricercatori hanno misurato i livelli di inquinamento acustico e li hanno rapportati ai risultati di una serie di test cognitivi sottoposti ai bambini. Analizzando i dati si e' rilevato che l'esposizione all'inquinamento acustico pregiudica la capacita' di leggere correttamente. L'esposizione al rumore da traffico automobilistico non sembra avere un effetto altrettanto significativo sulla capacita' di leggere, ma e' risultato dannoso nei confronti della memoria. Un'esposizione a livelli elevati di entrambi i tipi di inquinamento acustico e' associata ad una peggiore qualita' della vita per i bambini e ad un netto aumento dello stress. Gli autori dello studio concludono il loro lavoro affermando che le scuole situate nei pressi di aeroporti non sono ambienti salutari ne' adatti all'educazione e alla crescita dei bambini. Lo studio Cristal (dall'acronimo del centro studi che lo ha realizzato: Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio), conclusosi recentemente, ha evidenziato che le persone che vivono nei comuni di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma sono sottoposte a livelli d'inquinamento acustico da traffico aereo estremamente preoccupanti in quanto capaci di danneggiarne la salute. Infatti le linee guida dell'Oms sul rumore notturno affermano che sopra i 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici che si aggravano tra i 40-55 decibel e diventano molto pericolosi sopra i 55 decibel; questi limiti sono sempre stati abbondantemente superati a Ciampino, come risulta dalle rilevazioni dello studio Cristal. L'inquinamento elettromagnetico I sistemi radar delle torri di controllo e quelli a bordo degli aerei insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza producono inquinamento elettromagnetico, e i lavoratori e i residenti in aree prossime agli aeroporti possono essere esposti ad effetti di sommazione di campi elettromagnetici provenienti da piu' fonti: antenne di telefonia, cavi elettrici ad alta tensione, linee elettriche delle ferrovie etc. Cari colleghi, pensiamo che il nostro territorio non ha alcun bisogno di un mega-aeroporto, ma prima di tutto di tutela e cura, proprio come i nostri pazienti. Se solo si investisse una piccola parte dei pubblici investimenti previsti per il mega-aeroporto per i servizi sociali, per le strutture scolastiche, per migliorare l'assistenza sanitaria sul territorio, risistemare il sistema idrico degli acquedotti e quello di depurazione delle acque, questo sarebbe gia' un grande e fondamentale sostegno per la tutela dello stato di salute di tutti i nostri pazienti, come altrettanto necessario per questo fine sarebbe il definitivo abbandono del dannosissimo progetto di riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia. Ogni giorno nel nostro operare tutti noi esercitiamo il dovere della tutela della salute dei nostri pazienti, di coloro che ne hanno bisogno, delle giovani e future generazioni e della salubrita' dell'ambiente, per questo ora chiediamo a tutti voi un impegno comune per risparmiare a Viterbo e ai viterbesi un irreversibile danno sociale, ambientale e sanitario. Cordialmente, dottor Gianni Ghirga dottoressa Antonella Litta dottor Mauro Mocci per il coordinamento dell'Alto Lazio dell'Isde - Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) Viterbo, 19 febbraio 2009 Post scriptum Sostengono questo appello tantissimi cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio ed anche scienziati, ambientalisti, parlamentari italiani ed europei, scrittori, cattedratici universitari, intellettuali, saggisti; tra i tanti nomi illustri: i professori Angelo Baracca, Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa, Luca Mercalli, Giuseppe Nascetti, Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Stefano Montanari, Silvia Vegetti Finzi; la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini; il magistrato Ferdinando Imposimato. Hanno aderito e sottoscritto il nostro appello anche numerosissimi operatori sociali, religiosi e laici, persone impegnate per i diritti umani, personalita' della vita civile e della riflessione morale, tra cui padre Alex Zanotelli, il cantautore Francesco Guccini e numerose associazioni e movimenti impegnati in difesa della biosfera, dei beni comuni, della pace. Numerose sono le interrogazioni presentate al Parlamento e al Consiglio regionale del Lazio. Una bibliografia e sitografia per approfondire a) Alcuni articoli e volumi (...) b) Alcuni siti (...) Per ulteriori informazioni e contatti: isde.viterbo at libero.it * Allegato 2: Un intervento della prestigiosa scrittrice Dacia Maraini sul "Corriere della sera" del 5 maggio 2009 Dacia Maraini: L'aeroporto tra le terme C'e' qualcosa di dissennato nel mito del progresso tecnologico senza limiti? Lo dicono in molti. Il progresso tecnologico non guidato e non controllato porta all'inquinamento, al disastro ecologico, agli abusi contro il territorio, allo sperpero dei soldi pubblici, alle malattie. E ci sono sempre nuovi dati che lo confermano. Eppure chi insegue il pericoloso mito del progresso illimitato dice il contrario. Per costoro non puo' che portare ricchezza, benessere, lavoro e civilta'. Ma prendiamo un caso particolare: il progetto di un mega-aeroporto in una zona di grande valore archeologico e termale. La piccola e bellissima citta' di Viterbo con i suoi dintorni che mantengono vive le memorie della civilta' etrusca, e' stata scelta per la realizzazione di un gigantesco aeroporto del "mordi e fuggi" come lo definiscono i viterbesi. Li' in mezzo a un ricchissimo giardino archeologico, distruggendo resti preziosi, invadendo l'area termale chiamata Bulicame, si vorrebbero gettare tonnellate di cemento per un turismo diretto soprattutto verso Roma. Curioso questo fatto: mentre le linee aeree perdono clienti ed entrano in crisi, gli aeroporti aumentano. Non e' una contraddizione? Ora ogni piccola citta' pretende di avere il volo sotto casa per raggiungere le varie citta' del mondo. Naturalmente sono soldi che circolano, aziende che si arricchiscono, aerei che vengono comprati e venduti, biglietti che costano sempre meno. Ma qualcuno pensa alle conseguenze sul territorio, sul clima, sulla salute? Il "Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo", guidato da Antonella Litta, ha le idee chiare. Le sue battaglie vengono combattute soprattutto in rete, in collaborazione con il "Centro di ricerca per la pace" guidato da Peppe Sini. I due Comitati danno voce ai cittadini, ai medici, ai geologi, agli ambientalisti. Spediscono lettere alle istituzioni governative. Chiedono un freno all'irresponsabile foga di cementificare e adulterare il Paese. Spiegano con razionalita' le ragioni del no. Che non riguardano solo Viterbo ma tutto il nostro gia' troppo martoriato paese. Lo sviluppo tecnologico, ricordano, non puo' imporsi sulle leggi della natura che alla lunga si ribella provocando disastri: alluvioni, slavine, smottamenti, siccita', avvelenamento dell'acqua e dell'aria. Certo e' comodo volare da un aeroporto sotto casa nelle piu' belle citta' del mondo. Ma quanto ci costerebbe questa comodita'? Intanto riflettiamo sul fatto che il traffico aereo contribuisce in larga misura al surriscaldamento del clima. E proprio nel momento in cui l'Italia prende seri impegni per ridurre il surriscaldamento, ci mettiamo a progettare nuovi aeroporti? Certo la moltiplicazione dei voli puo' fare girare provvisoriamente il mercato, ma alla lunga risulta anche antieconomica perche' e' energivora. Mentre "l'umanita' ha bisogno di una economia della sobrieta' e della condivisione che consideri i limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse". Lo Stato si mostra generoso e avaro nello stesso tempo: con una mano da' soldi alle Compagnie aeree e con l'altra taglia i costi ambientali e sociali che vengono poi pagati dalle popolazioni piu' indifese e indigenti. Ha senso tutto questo? * Allegato 3. Interrogazione parlamentare dell'on. Leoluca Orlando sul mega-aeroporto di Viterbo Al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell'Economia Premesso che, - a Viterbo moltissimi cittadini, sostenuti da illustri scienziati, cattedratici, personalita' delle istituzioni e dell'impegno civile, si oppongono alla decisione di realizzare nell'area termale del Bulicame un mega-aeroporto delle dimensioni atte ad accogliere un volume di traffico di vari milioni di passeggeri all'anno; un'opera del tutto priva dei requisiti di legge e del tutto irrealizzabile alla luce della situazione reale dell'area e dei vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali in essa presenti. Infatti tale opera: I. non potrebbe mai superare un rigoroso espletamento della Valutazione d'impatto ambientale e della Valutazione ambientale strategica obbligatorie per legge; II. confligge con precise norme di tutela dei beni pubblici sia nazionali che europee; III. e' in contrasto con le norme ed i vincoli di salvaguardia in vigore nell'area considerata ai sensi della pianificazione territoriale ed urbanistica tanto regionale quanto comunale; IV. provocherebbe la devastazione di rilevanti beni archeologici, naturalistici, paesaggistici, storico-culturali, scientifici, terapeutici ed economici insistenti nell'area; V. provocherebbe un grave nocumento alla salute, alla sicurezza e alla qualita' della vita della popolazione dei quartieri cittadini prossimi all'area; VI. confligge con attuali esigenze di sicurezza militari di rilevanza strategica nazionale; VII. porterebbe al collasso la rete infrastrutturale della mobilita' locale; VIII. costituirebbe uno sperpero immenso di pubblico denaro; IX. la procedura sin qui seguita per l'individuazione dell'area e' viziata da flagranti errori di merito e di metodo (tali per cui un ente locale ha gia' presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e qualificati centri studi di settore hanno ripetutamente denunciato l'inammissibilita' dell'opera); - in una recente comunicazione agli Amministratori locali il Comitato dei cittadini che si oppongono all'opera ha elencato i seguenti effetti della realizzazione di un mega-aeroporto nell'area termale del Bulicame a Viterbo: 1. Impatto locale sull'ambiente: devastazione dell'area termale del Bulicame, un bene naturalistico, storico-culturale, terapeutico, economico, sociale e simbolico peculiare e insostituibile. 2. Impatto sanitario sulla popolazione viterbese: gravissimi danni alla salute, alla sicurezza, alla qualita' della vita. 3. Impatto sanitario sulla popolazione dell'Alto Lazio: cumulandosi il mega-aeroporto con le altre gravosissime servitu' gia' presenti (in particolare il polo energetico Civitavecchia-Montalto) la sinergia dei fattori di inquinamento incrementera' danni, disagi e patologie. 4. Impatto sanitario globale: essendo il trasporto aereo fortemente inquinante, ogni suo aumento si traduce in danno certo alla salute. 5. Impatto sociale su Viterbo: il mega-aeroporto non solo costituira' una profonda aggressione alla salute e alla sicurezza delle persone, ma provochera' anche un grave degrado della qualita' della vita, una forte lesione a fondamentali diritti dei cittadini, un grave danno all'economia e alla societa', il collasso delle infrastrutture del trasporto locale (gia' gravemente insufficienti), la distruzione di beni ambientali, culturali, agricoli, terapeutici, ricettivi, produttivi, scientifici. 6. Impatto sociale sull'Alto Lazio: accumulo di servitu' ed effetto sinergico dei fattori di rischio e di depauperamento e degrado del territorio e della sua economia. 7. Impatto globale sull'ambiente: essendo il mega-aeroporto finalizzato all'incremento del trasporto aereo complessivo, esso contribuira' ad accrescere l'inquinamento e l'effetto serra responsabile dei mutamenti climatici che stanno mettendo in pericolo il futuro dell'umanita' e gli equilibri della biosfera. 8. Per realizzare un'opera di tali dimensioni verrebbero sperperate ingenti risorse pubbliche (che pertanto verrebbero altresi' sottratte ad opere e servizi realmente utili e fin indispensabili per la popolazione); - in un recente esposto alla Soprintendenza per i beni archeologici per l'Etruria Meridionale e' stato evidenziato che dalla Planimetria redatta dal Comune di Viterbo recante i vincoli paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali presenti nell'area che sarebbe investita dall'opera, risulta che il mega-aeroporto sorgerebbe letteralmente sopra un'area di interesse archeologico con presenza di beni archeologici che la legge tutela; - gia' lo scorso anno, in una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008, il Comitato dei cittadini che si oppongono all'aeroporto segnalava, tra l'altro, che "la realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti: a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) del 18 marzo 2008; b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento fondamentale dell'identita' di Viterbo; c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino; d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua rilevanza; e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita; f) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita' tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia' precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale di Viterbo del 25 luglio 2008; g) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva, quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita' un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando la linea Viterbo-Capranica-Roma); h) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative; i) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino). A cio' si aggiunga che: l) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che potrebbe arrivare a superare i 3000 metri, ne' il suo orientamento"; peraltro il gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud"; m) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008; n) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica, Valutazione d'impatto sulla salute. Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma: o) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18 gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti"; p) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali, agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione, cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice dal vizio dell'atto presupposto e fondativo; q) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito del programma "Report"). Infine: r) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva della Rai: "Report", 27 aprile 2008); s) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno 2008); t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale, dagli statisti piu' avvertiti); u) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e democratico": - per sapere: quali iniziative i Ministri interrogati intendano prendere per impedire che i rilevanti beni naturalistici, culturali, terapeutici ed economici dell'area termale del Bulicame siano devastati, e che la salute e la sicurezza dei cittadini di Viterbo siano aggredite da un'opera aeroportuale priva dei requisiti previsti dalla legge, opera la cui realizzazione costituirebbe un sperpero di pubblici denari, un danno per la comunita' locale ed una flagrante violazione delle norme e dei vincoli di salvaguardia vigenti. Roma, 7 maggio 2009 Leoluca Orlando 3. DOCUMENTAZIONE. INVIATO AL COMMISSARIO EUROPEO AI TRASPORTI E AI MINISTRI COMPETENTI UN DOSSIER DOCUMENTARIO DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE" SULLA IRREALIZZABILITA' ED ILLEGALITA' DI UN MEGA-AEROPORTO A VITERBO Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha inviato al Commissario Europeo ai Trasporti, alla Ministra dell'Ambiente, al Ministro dei Beni Culturali, al Ministro dei Trasporti e ad altre competenti autorita' istituzionali un dossier documentario sulla irrealizzabilita' ed illegalita' di un mega-aeroporto a Viterbo. Nel dossier sono inclusi un esposto al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del 9 aprile 2009; una diffida al Ministro dei Trasporti del 6 aprile 2009; un esposto alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Etruria meridionale del 30 marzo 2009; un esposto al Ministro per i Beni culturali del 27 marzo 2009; una diffida al Sindaco del Comune di Viterbo del 20 dicembre 2008; una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008; una lettera alla Ministra dell'Ambiente del 26 luglio 2008; una lettera al Ministro per i Beni e le Attivita' Culturali del 25 luglio 2008; una lettera aperta in forma di diffida al Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) del 23 luglio 2008; una lettera al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del 15 luglio 2008; una lettera al Commissario Europeo ai Trasporti del 12 luglio 2008. Dalla documentazione contenuta nel dossier si evince senza ombra di dubbio che la realizzazione di un mega-aeroporto nell'area archeologica e termale del Bulicame a Viterbo e' del tutto impossibile e del tutto illegale. L'opera aeroportuale infatti distruggerebbe preziosi beni pubblici protetti dalle leggi vigenti, costituirebbe un attentato alla salute e alla sicurezza della popolazione, provocherebbe un delittuoso sperpero di fondi pubblici, lederebbe rilevanti diritti soggettivi e legittimi interessi della cittadinanza viterbese, violerebbe norme e vincoli di salvaguardia in vigore. 4. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 197 del 3 giugno 2009 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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