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Minime. 669
- Subject: Minime. 669
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 14 Dec 2008 05:55:10 +0100
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 669 del 14 dicembre 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Federico Rampini: Da Tienanmen a Carta 08 2. Ilaria Maria Sala: Liberate Liu Xiaobo 3. Enrico Piovesana: Italia in guerra senza limiti 4. Una intervista a Osvaldo Ercoli 5. Maria Luigia Casieri: Nella relazione educativa cominciare dall'ascolto del bambino 6. Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" 7. L'agenda "Giorni nonviolenti 2009" 8. L'Agenda dell'antimafia 2009 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento 10. Per saperne di piu' 1. CINA. FEDERICO RAMPINI: DA TIENANMEN A CARTA 08 [Dal quotidiano "La Repubblica" dell'11 dicembre 2008 col titolo "Da Tienanmen a Carta 08 la lunga marcia di Xiaobo" e il sommario "L'ex docente arrestato ieri a Pechino. In un appello difendeva i diritti umani. Lo hanno sottoscritto in trecento tra scrittori, artisti e avvocati. 'Chiediamo liberta' di stampa e di religione, e una giustizia indipendente'"] Piu' di trecento intellettuali cinesi hanno firmato un appello per chiedere riforme politiche, una democrazia pluralista e uno Stato di diritto. Sotto la sigla "Difensori cinesi dei diritti umani", i firmatari che hanno sfidato le ire del regime sono scrittori, artisti e avvocati. Hanno pubblicato ieri il loro manifesto intitolato Carta 08, nello stesso giorno in cui il mondo intero celebrava il sessantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite. I due piu' noti promotori dell'iniziativa sono stati arrestati dalla polizia e incriminati del reato di "cospirazione sovversiva contro la sicurezza dello Stato". Proprio ieri a Parigi si teneva una celebrazione solenne dell'anniversario della Carta universale, organizzata sotto l'egida dell'Onu, della Commissione europea e di numerose organizzazioni non governative. Anche Pechino ha festeggiato l'evento, a modo suo. Mettendo in scena un teatro dell'assurdo, un dialogo impossibile fra il regime autoritario piu' potente del mondo e le voci del dissenso interno. Per il governo ha parlato Wang Chen, alto dirigente del Consiglio di Stato per l'Informazione. Il gerarca dell'apparato di propaganda ha rilasciato un'intervista alla rivista "Diritti Umani" edita dallo stesso partito comunista. "La Repubblica Popolare - ha dichiarato Wang - ha realizzato uno storico sviluppo dei diritti umani. Il partito comunista e il governo hanno fatto sforzi strenui per rafforzare e proteggere i diritti dei cittadini, hanno creato una via allo sviluppo dei diritti umani con caratteristiche cinesi, a cominciare dal diritto alla sopravvivenza e alla crescita economica. La condizione dei diritti umani e' giunta al suo stadio piu' avanzato nella storia del nostro paese". La posizione ufficiale del regime di Pechino e' ambivalente. Da una parte c'e' un residuo di linguaggio comunista, il retaggio dell'era maoista: si continua a insistere sulla "via cinese" ai diritti umani dove l'accento e' sui diritti di tipo materiale, cioe' la guerra alla poverta', lo sviluppo economico e la diffusione di standard di vita decenti per la popolazione. D'altra parte la leadership comunista afferma di rispettare anche la Carta dell'Onu. Esibisce come prova la Costituzione della Repubblica Popolare, che sulla carta garantisce liberta' di espressione, liberta' religiosa, e tutte le caratteristiche di un moderno Stato di diritto. Purtroppo la Costituzione e' la piu' inapplicata e la meno rilevante delle leggi cinesi. E' a questi diritti proclamati e disattesi, che si aggrappano con tenacia gli attivisti democratici. "Nel nostro appello - ha dichiarato il giurista Mo Shaoping, uno dei trecento firmatari - non c'e' nulla che vada contro la Costituzione della Cina. La nostra Carta 08 promuove gli stessi valori della Carta universale dei diritti umani: la liberta' di stampa, di associazione, una giustizia indipendente, la liberta' religiosa, la protezione dell'ambiente". L'appello, che e' apparso brevemente su Internet prima di essere oscurato dalla censura, elenca 19 proposte per creare un sistema giudiziario imparziale, promuovere un'informazione pluralista, e superare il monopolio di potere del partito unico. Impugnando la stessa Costituzione cinese ieri anche alcune decine di manifestanti si sono radunati a Pechino davanti al palazzo del ministero degli Esteri. Hanno dato vita a un breve sit-in, come non se ne vedevano piu' dal periodo pre-olimpico, quando sulle manifestazioni di protesta era calata una repressione piu' pesante del solito. Tra i manifestanti inginocchiati davanti al cancello d'ingresso del ministero c'erano contadini venuti dalle campagne a portare le "petizioni", le proteste tradizionali contro gli abusi subiti ad opera della nomenklatura delle provincie. Vittime di espropri illegali delle terre, di concussioni, estorsioni e gabelle illegali, i contadini affluiscono a Pechino nella speranza (quasi sempre vana) di ottenere ascolto presso il governo centrale. Una donna agitava proprio il libretto rosso della Costituzione. Un'altra ha srotolato uno striscione in inglese, con la scritta "Human rights". Qualcuno aveva portato con se' le foto di parenti torturati nei laogai, i campi di detenzione e "rieducazione ideologica". La reazione piu' pesante e' scattata contro Liu Xiaobo, una delle menti organizzative della Carta 08. Ex docente dell'Universita' Normale di Pechino, cinquantatreenne, Liu fu uno dei leader del movimento democratico di Piazza Tienanmen nel 1989 e lo ha pagato con venti mesi di carcere. Ieri decine di poliziotti hanno fatto irruzione in casa sua, hanno tagliato la linea del telefono, hanno confiscato i suoi computer e tutti i suoi scritti, e lo hanno arrestato con l'accusa di sovversione. La stessa sorte e' toccata a Zhang Zuhua, anche lui un ex di Piazza Tienanmen. Interrogato dai giornalisti stranieri, il portavoce del ministero degli esteri Liu Jianchao ha detto di non essere al corrente dei due arresti e si e' dichiarato "scettico" su queste notizie. "La nostra Costituzione - ha aggiunto Liu - garantisce la liberta' di espressione e nessun cinese verrebbe punito per l'esercizio di un diritto". 2. CINA. ILARIA MARIA SALA: LIBERATE LIU XIAOBO [Dal quotidiano "Il Riformista" del 13 dicembre 2008 col titolo "Liberate Liu, geniale dissidente rapito dal regime" e il sommario "Scomparso il grande intellettuale cinese prelevato dalla polizia. Carta 08. Un documento audace che chiede al governo di rispettare i diritti umani e avviare riforme politiche. Liu Xiaobo lo firma insieme ad altri 302. Tutti i firmatari finiscono nel mirino. Lui l'otto dicembre viene portato via. L'eco del suo arresto si rivela pero' piu' ampia del previsto. La dissidenza si organizza. E il potere s'inquieta"] Hong Kong. Ancora nessuna notizia ufficiale su Liu Xiaobo, uno dei piu' famosi intellettuali e dissidenti cinesi, prelevato dalla sua abitazione l'8 dicembre sera dopo la pubblicazione della "Carta 08", un documento di ampio respiro in cui si chiede al governo cinese di rispettare i diritti umani e dare il via a riforme politiche significative. Liu e' uno dei redattori e co-firmatari della Carta, insieme ad altri 302 intellettuali, avvocati, giornalisti, uomini d'affari, e perfino contadini. Liu, di 53 anni, professore di critica letteraria alla Normale di Pechino fino al 1989, quando il suo impegno al fianco degli studenti in sciopero lo porto' per la prima volta a conoscere il carcere, e' uno degli scrittori piu' significativi della Cina contemporanea, con una grande capacita' di dialogare tanto con le correnti cinesi che con quelle internazionali, ed una notevole chiarezza di pensiero e profondita': peccato pero' che i suoi saggi siano quasi inaccessibili ai suoi compatrioti, dal momento che, censurato in patria, puo' solo pubblicare su riviste in cinese di Hong Kong o su pubblicazioni straniere - che raggiungono il pubblico cinese piu' accorto solo tramite un attento scavalcamento delle barriere di censura di Internet. Da quando dunque Liu e' stato portato via dalla polizia - che ha anche sequestrato computer e quaderni, nonche' staccato le linee del telefono della casa dove e' rimasta la moglie, Liu Xia - la comunita' dissidente cinese sta vivendo ore difficili. In primo luogo, perche' continuano le incursioni notturne a casa degli altri firmatari, che sono sparsi per tutto il paese. Fra questi, la professoressa di Canton Ai Xiaoming, che insegna Studi cinesi all'universita' Sun Yatsen ed e' autrice di documentari sulle difficolta' dei poveri, e' stata portata via dopo che il suo appartamento e' stato perquisito e molti documenti sono stati requisiti. Intanto, a Shanghai, l'avvocato di Zhang Enchong, gia' in difficolta' in passato per aver voluto difendere persone che erano state espulse dalle loro case per fare spazio a progetti edilizi, e' stato messo agli arresti domiciliari. La Carta 08 ha preso in contropiede le autorita' cinesi e le forze dell'ordine, dal momento che si tratta non solo di un documento di grande potenza, fatto uscire proprio alla vigilia del sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani delle Nazioni Unite, ma anche perche' da' prova di una grande capacita' organizzativa, che e' riuscita a raggiungere persone in tutto il paese senza essere intercettata dalle autorita' - malgrado il sofisticato e capillare sistema di controllo vigente in Cina, dove sia i telefoni, che i messaggi sms, che naturalmente la corrispondenza e-mail sono oggetto di sorveglianza e frequente censura. Non solo: il documento arriva proprio alla vigilia dell'anno di "tutti gli anniversari", per cosi' dire, vissuto con trepidazione dai governanti che sanno di non aver conquistato la fiducia dei loro cittadini. Perche' in un paese politicamente chiuso come lo e' la Cina, dove gli spazi di dibattito sono angusti, gli anniversari divengono un punto focale, per combattere con la memoria il monopolio governativo sull'informazione. Il 2009, infatti, e' reputato dalle autorita' cinesi un anno politicamente "sensibile", in quanto sara' non solo il sessantesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, ma anche il ventesimo anniversario della protesta di Piazza Tiananmen, schiacciata nel sangue, il cinquantesimo anniversario della fuga dal Tibet del Dalai Lama, il trentesimo anniversario della repressione contro il "Muro della Democrazia", che vide Wei Jingsheng chiedere che venissero introdotte, oltre alle riforme economiche, anche delle riforme politiche (Wei e' attualmente in esilio negli Stati Uniti), ma anche il novantesimo anniversario della prima significativa protesta di piazza degli studenti cinesi, nel 1919, quando, gia' allora, in quello che fu in seguito chiamato il "Movimento del 4 Maggio", veniva richiesta democrazia e rigore scientifico. L'eco dell'arresto di Liu Xiaobo si sta rivelando ampia: da quando e' stato portato via, infatti, piu' di 1.200 intellettuali ed attivisti cinesi hanno deciso di firmare una petizione online per richiedere il suo immediato rilascio, pur assistendo al perdurare della repressione nei confronti dei 303 firmatari originali della Carta 08. "La Carta 08 e' significativa, fra le altre cose, perche' mostra al governo che, malgrado i suoi sforzi, non tutti gli intellettuali cinesi sono stati cooptati, e che l'aspirazione per i diritti umani e un sistema politico aperto e pluralista resta alta fra molti cinesi", dice Nicholas Bequelin, ricercatore sulla Cina per Human Rights Watch, aggiungendo che la prolungata detenzione di Liu Xiaobo senza un capo d'accusa e senza notificazione alla famiglia e' in violazione delle stesse leggi cinesi. 3. AFGHANISTAN. ENRICO PIOVESANA: ITALIA IN GUERRA SENZA LIMITI [Dal sito di "Peacereporter" (http://it.peacereporter.net) rirpendiamo il seguente articolo dell'11 dicembre 2008 dal titolo "Italia in guerra, senza limiti" e il sommario "Afghanistan: Berlusconi rimuove l'ultimo 'caveat'"] Da gennaio i soldati italiani in Afghanistan combatteranno davvero: non piu' solo sporadiche azioni difensive, ma anche offensive pianificate. E i nostri cacciabombardieri Tornado potranno anche effettuare i bombardamenti. E' questa, piu' che l'invio di rinforzi, la novita' scaturita dalla visita romana del capo del Comando Centrale Usa, generale David Petraeus, venuto a ordinare un maggior impegno dell'Italia sul fronte afgano. * Alpini al posto dei Marines I 500 soldati in piu' di cui ha parlato ieri il ministro della Difesa Ignazio La Russa (che porteranno il nostro contingente a un totale di 2.800 uomini) era gia' previsto da mesi allo scopo di creare un secondo Battle Group nel settore Ovest. Nelle prossime settimane il battaglione Feltre (Belluno) del VII reggimento Alpini della brigata Julia andra' nella provincia "calda" di Farah, a sostituire un battaglione di Marines Usa che finora ha combattuto i talebani nell'ambito della missione Enduring Freedom. * Italiani all'attacco Ieri sera il premier Silvio Berlusconi ha spiegato che con il generale Petraeus e' stata decisa la rimozione dei caveat per consentire alle nostre truppe "di fare di piu'". Visto che la restrizione dell'impiego fuori-area solo con preavviso di 72 ore e' gia' stata tolta lo scorso giugno, l'unico limite operativo ancora esistente, e quindi removibile, e' quello riguardante le regole d'ingaggio. Caduto anche questo, i due Battle Group italiani potranno essere liberamente usati per attaccare i talebani. E i nostri Tornado potranno anche effettuare bombardamenti. 4. UNA INTERVISTA A OSVALDO ERCOLI [Ringraziamo il professor Osvaldo Ercoli (per contatti: osvaldo.ercoli at fastwebnet.it) per averci concesso questa intervista. Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' tra gli animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo] Osvaldo Ercoli a Viterbo e' per tutti "il professore", tanta e' la notorieta' e tanto e' l'apprezzamento per la sua figura di educatore: generazioni di viterbesi lo conoscono non solo come professore di matematica di grande competenza ma anche come vero e proprio maestro di vita sollecito del bene dei suoi allievi e della comunita'. E' stato anche un pubblico amministratore di straordinario rigore morale, ed e' una delle figure piu' autorevoli della citta'. Osvaldo Ercoli e' uno dei principali animatori dell'esperienza del comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, e che si impegna per la riduzione del trasporto aereo. Gli abbiamo rivolto alcune domande. * 1. Il vostro comitato si batte per difendere l'ambiente - e lei in questo ambito e' un veterano, essendo stato protagonista di tante iniziative in difesa della natura -. Perche' il mega-aeroporto avrebbe effetti cosi' gravi sull'ambiente? Altro punto di forza dell'impegno del vostro comitato e' la difesa della salute, della sicurezza e dei diritti dei cittadini. Perche' un mega-aeroporto avrebbe effetti cosi' gravi sulla salute, sulla sicurezza e sui diritti della popolazione? - Osvaldo Ercoli: Gli effetti negativi per l'ambiente, per la salute dei cittadini e per il territorio di qualunque aeroporto non possono sfuggire a chiunque abbia voglia di vedere la realta'; esaminiamo i principali: a) inquinamento da gas serra; b) inquinamento da polveri sottili; c) impatto e servitu' su un vasto territorio che viene sottratto alla coltivazione e alla sua valorizzazione con finalita' piu' umane, piu' naturali e piu' utili a vaste fasce di cittadini. Ogni aereo a motori accesi brucia idrocarburi, quindi emette gas tossici che nel loro insieme contribuiscono dal 3 al 10% all'effetto serra globale, emette inoltre contemporaneamente polveri sottili che sono dannosissime alla salute umana e all'ecosistema in quanto si accumulano nell'ambiente e nel corpo umano (dando inizio a fenomeni infiammatori che sono alla base di malattie respiratorie e ad altre gravi patologie); la quantita' di queste emissioni di agenti tossici e' molto piu' intensa in fase di decollo e discesa, quindi con effetti piu' letali per le popolazioni che vivono nelle vicinanze di un aeroporto, come e' gia' per Ciampino, e come sarebbe per Viterbo. * 2. Come giudica la scandalosa propaganda della lobby politico-affaristica del mega-aeroporto che e' arriviata fino a sostenere che l'opera potrebbe essere addirittura "a impatto ambientale zero"? - Osvaldo Ercoli: Se esaminiamo la propaganda della lobby politico-affaristica che vuole realizzare il mega-aeroporto e' evidente come essa si basi su menzogne che cercano di occultare le reali gravi conseguenze dell'opera: sostenere e tentare di far passare l'idea di un aeroporto "con impatto ambientale zero", equivale a voler far credere che gli aerei nella discesa e nel decollo invece che veleni vari emettono ossigeno, equivale a voler far credere che il sorvolo di aerei a bassa quota sulla citta' rappresenta una salutare tisana corroborante per sonni tranquilli, una panacea per il nostro apparato uditivo e respiratorio; equivale a voler far credere che non esiste violazione alcuna relativamente alla protezione dei territori, alla garanzia dei diritti soggettivi, alla garanzia dei diritti collettivi. In verita' l'insieme dei capziosi sofismi di quella mistificante propaganda equivale solo a dimostrare la loro sfrontatezza e ad offendere le capacita' intellettive di ciascun cittadino. E' invece del tutto evidente che l'attivita' di un mega-aeroporto provoca gravi danni alla salute delle persone (si veda al riguardo la bella relazione scientifica che la dottoressa Antonella Litta ha presentato al convegno nazionale dei "Medici per l'ambiente" in corso in questi giorni a Genova), provoca gravi pericoli per la sicurezza dei cittadini (e a questo proposito gli esempi purtroppo sono innumerevoli), ed ha un impatto assai negativo sui diritti della popolazione (che subirebbe danni ambientali, sanitari, economici, sociali...). * 3. Il vostro comitato denuncia anche il rischio di un colossale sperpero di soldi pubblici, soldi pubblici che invece dovrebbero essere utilizzati a vantaggio della popolazione, e certo non per procurare alla popolazione un danno come accadrebbe con la realizzazione del mega-aeroporto. Avete anche segnalato atti deliberativi scandalosi e palesi conflitti di interesse... - Osvaldo Ercoli: La protervia, frammista a superficialita', di politici, di affaristi, e di politici affaristi ha permesso loro di trascurare nei loro progetti il costo dell'opera faraonica programmata che provocherebbe anche un immenso sperpero di denaro pubblico; atteggiamento che li ha indotti anche a trascurare e non analizzare le priorita' dei lavori necessari, e di conseguenza, rimettere nel cassetto e rinviare di fatto "sine die" la realizzazione di opere irrimandabili perche' necessarie e indispensabili alla maggioranza dei cittadini, come il raddoppio della ferrovia Roma-Viterbo, il ripristino della ferrovia Orte-Civitavecchia, il completamento della trasversale Orte-Civitavecchia. Per realizzare quel mega-aeroporto, dannoso alla salute e alla sicurezza dei cittadini e devastante per i beni ambientali e culturali, hanno gia' violato nel corso della procedura norme di legge italiane ed europee, ed hanno persino rivolto alla Regione Lazio, senza pudore alcuno, la richiesta di annullare di fatto il Piano paesaggistico regionale (ed i suoi vincoli di salvaguardia) relativamente alla citta' di Viterbo perche' di intralcio alla realizzazione della struttura aeroportuale. * 4. Un tema su cui insistete molto e' la difesa della legalita'. Da piu' parti e' stato evidenziato che la realizzazione del mega-aeroporto (e la stessa procedura decisionale fin qui seguita) non ha mai superato fondamentali verifiche previste dalla legislazione italiana ed europea, e che violerebbe leggi, regolamenti e norme di salvaguardia... - Osvaldo Ercoli: Il rispetto della legalita' e' un principio basilare per il buon funzionamento di uno Stato di diritto, principio che tutti i cittadini hanno il dovere di rispettare per creare condizioni di vita dignitose per tutti. E' grave il mancato rispetto da parte dei cittadini, ma e' ancor piu' grave quando il mancato rispetto si riscontra nelle istituzioni. * 5. In particolare voi denunciate che il mega-aeroporto avrebbe un impatto disastroso sull'area termale del Bulicame, un bene peculiare di Viterbo che volete strenuamente difendere. Cosa e' il Bulicame, e perche' e' cosi' importante per Viterbo, e perche' la realizzazione e l'attivita' del mega-aeroporto devasterebbe quell'area? Inoltre, nell'area piu' investita dagli effetti inquinanti del mega-aeroporto c'e' anche l'orto botanico dell'Universita'... e sempre nell'area che sara' piu' investita dal mega-aeroporto ci sono produzioni agricole - e di agricoltura biologica - di qualita'. Che fine farebbero? - Osvaldo Ercoli: Un aeroporto e' sempre invasivo e devastante per ogni territorio che e' investito dall'opera, nel caso particolare dell'aeroporto di Viterbo l'area del Bulicame, interamente e duramente colpita dall'opera aeroportuale, e' un'area ricca di sorgenti di acque termali, di storia locale, di cultura, di fertili terreni coltivati con colture biologiche, interessata anche da un importante Orto botanico gestito dall'Universita' della Tuscia e prezioso laboratorio di ricerca scientifica. Con la realizzazione del mega-aeroporto si giungerebbe alla catastrofica devastazione di quest'area peculiare e di queste preziose risorse, si provocherebbero danni enormi ed irreversibili all'ambiente, alla cultura, all'economia, alla ricerca scientifica, alla comunita'; danni che nessuno, anche il potere piu' barbaro e piu' insensibile, si puo' arrogare il diritto di infliggere. * 6. Un'altra forma di danno ambientale e sanitario e' quella dell'inquinamento acustico: il rumore degli aerei in fase di atterraggio e di decollo su alcune zone e su alcuni quartieri sara' costante e insopportabile... - Osvaldo Ercoli: Abbiamo avuto conferma dello stress che subisce il nostro apparato acustico da una delegazione venuta da Ciampino che lo vive ogni giorno. La loro descrizione e' stata straziante e nello stesso tempo illuminante. Vorremmo, di tutto cuore, che quella tortura per loro cessasse quanto prima, augurandoci nello stesso tempo di non doverla subire anche noi. * 7. Il vostro comitato sostiene anche (sulla base di esperienze pregresse e di dati attuali) che il mega-aeroporto comportera' il deprezzamento di immobili e attivita' nelle aree piu' colpite dall'inquinamento prodotto dall'attivita' aeroportuale... - Osvaldo Ercoli: Passata l'infatuazione per l'aereoporto che una propaganda scandalosamente mistificante spacciava addirittura per un toccasana per Viterbo, ormai i viterbesi cominciano a cogliere e valutare i gravi inconvenienti e i danni certi legati all'aereoporto: vi e' grande preoccupazione tra gli abitanti e gli operatori economici delle aree piu' a rischio, quelle piu' colpite dagli effetti nocivi dell'attivita' aeroportuale. * 8. Voi sostenete che il mega-aeroporto e' una ennesima servitu' che colpirebbe un territorio - la provincia di Viterbo e l'Alto Lazio - che gia' subisce gravi servitu' ed e' stato vittima di scandalose speculazioni e di criminali abusi. Quale e' la situazione, e quali iniziative sono piu' urgenti? - Osvaldo Ercoli: Che l'aereoporto sia una servitu' e' una realta' che anche i suoi sostenitori (ora molto meno numerosi) non possono negare: pensiamo alla devastazione che subirebbe la zona termale, pensiamo all'avvelenamento che subirebbe l'ambiente per l'inquinamento atmosferico ed acustico, e pensiamo che tutto questo si sommerebbe alla servitu' del poligono di tiro di Monteromano, zona bellissima e selvaggia, ricca di emergenze etrusche, ma sottratta ad ogni fruizione dei cittadini, pensiamo all'area militare sulle rive del lago di Vico, pensiamo al polo energetico di Civitavecchia-Montalto, che e' il piu' grande d'Europa e che avvelena giornalmente l'aria e l'ambiente con dosi di gas tossici pericolosissimi per la salute. Appare semplicemente mostruoso condannare una provincia a tanta violenta prevaricazione. * 9. Quali alternative ritenete che vadano sostenute in termini di modello di sviluppo? Parlate spesso di valorizzare i beni ambientali e culturali, le vocazioni produttive del territorio, il termalismo; come si puo' fare? - Osvaldo Ercoli: Il territorio della provincia di Viterbo ha la vocazione specifica e chiara per uno sviluppo fondato su un'agricoltura moderna ed intelligente. Si deve entrare nell'ordine di idee di lavorare i prodotti della terra (nocciole, castagne, olio, vino, ortaggi, etc.). E si devono difendere e valorizzare gli immensi beni naturalistici e storici, artistici e culturali: la nostra provincia e' ancora in gran parte un'oasi felice sotto l'aspetto ambientale e culturale (dal lago di Vico al lago di Bolsena, dai monti Cimini a Tarquinia, etc.). Sarebbe poco intelligente non far leva su queste ricchezze. Il termalismo poi puo' essere per Viterbo uno straordinario punto di forza per uno sviluppo economico ecosostenibile ed appropriato. * 10. Di quale modello di mobilita' ha bisogno l'Alto Lazio: voi insistete spesso sul potenziamento delle ferrovie, quale e' la situazione e cosa si puo' fare? - Osvaldo Ercoli: Il modello di mobilita' dovrebbe orientarsi verso mezzi che soddisfino le necessita' dello spostamento, tenendo sempre presente il rispetto dell'ambiente, ed a parita' di tutto mirare al minor consumo di energia. Attualmente il mezzo di trasporto di massa piu' idoneo alle finalita' preposte e' a mio avviso il treno, e quindi investire risorse per potenziare le reti ferroviarie potrebbe essere una spesa utile per tutta la societa'. * 11. Voi avete espresso fin dall'inizio della vostra esperienza una forte solidarieta' con la popolazione di Ciampino che e' vittima di una intensa e nociva attivita' aeroportuale; avete organizzato delle iniziative di incontro, di testimonianza, di riflessione comune; avete diffuso a Viterbo le pubblicazioni che riferiscono della drammatica realta' di Ciampino; avete denunciato che i responsabili del disastro ambientale e sanitario di Ciampino vogliono aggredire anche Viterbo. Quale situazione c'e' a Ciampino, e come collaborate con i cittadini e i comitati di Ciampino per il comune obiettivo della riduzione del trasporto aereo e della difesa di ambiente e salute? Inoltre vi ha caratterizzato anche il rifiuto della "guerra tra poveri": voi vi opponete al mega-aeroporto a Viterbo, ma non volete neppure che questa opera devastante sia realizzata altrove, e non volete neppure che Ciampino continui a subire la violenza che oggi subisce; proponete invece un'alternativa complessiva fondata sul principio della drastica riduzione dei voli per diporto e sullo smettere di finanziare con soldi pubblici attivita' voluttuarie di privilegiati e - peggio ancora - di imprese che non rispettano le leggi... - Osvaldo Ercoli: Il nostro comitato e' sorto dalla necessita' di impedire la realizzazione del devastante aeroporto di Viterbo; lungo il cammino, riflettendo sul traffico aereo e venendo a conoscenza della drammatica realta' di Ciampino e del nefasto disegno di "ciampinizzare" Viterbo, abbiamo concretizzato la nostra convinzione che si puo' essere utili alla salute di Viterbo, alla salute di Ciampino e piu' in generale alla salute del pianeta Terra, mirando ad una drastica riduzione del traffico aereo. Questo comune obbiettivo, la comprensione e la consapevolezza della tragica situazione di Ciampino, e la sincera solidarieta' con quella martoriata popolazione, ci portano a collaborare e a combattere sullo stesso fronte, evitando una inutile e perdente "guerra fra poveri". * 12. Nella vostra riflessione ha un ruolo fondamentale l'impegno globale per contrastare il surriscaldamento del clima, cui l'inquinamento prodotto dal trasporto aereo contribuisce in ingente misura: quale e' la situazione? E cosa occorre urgentemente fare per il clima? - Osvaldo Ercoli: Dato il nostro connaturato rispetto per l'ambiente e la relativa conservazione, non possiamo non preoccuparci e non riflettere sull'impatto che il traffico aereo ha sull'atmosfera per l'emissione di enormi quantita' di anidride carbonica (co2), che e' il gas maggiormente responsabile del surriscaldamento del pianeta, surriscaldamento che favorendo la fusione del ghiaccio delle calotte polari provochera' le piu' disastrose inondazioni di entita' apocalittiche. Ridurre il traffico aereo ed ogni causa legata al surriscaldamento del pianeta e' un imperativo per ogni suo abitante. * 13. Il vostro comitato fin dall'inizio ha chiarito che l'opposizione all'incremento del trasporto aereo ha anche un significato di solidarieta' con i popoli del sud del mondo, che subiscono piu' di altri le conseguenze nocive di scelte di sviluppo e di modelli di consumo da cui non traggono alcun beneficio ma ricevono solo danni. Analogamente, avete sempre sostenuto che la difesa dell'ambiente da opere nocive e distruttive e' anche una forma di solidarieta' con le generazioni future a cui volete lasciare un mondo vivibile e non devastato dall'inquinamento... - Osvaldo Ercoli: Il modello di sviluppo del mondo industrializzato, purtroppo, e' attualmente tracciato e realizzato dalle multinazionali e da affaristi vari, che hanno come unico obiettivo il profitto, che vogliono realizzare senza scrupolo alcuno, anche sulla pelle di chiunque si ponga sulla loro strada. Noi ci proponiamo di combattere, con i pochi mezzi a nostra disposizione, questa sciagurata finalita', e solidarizziamo con i popoli che subiscono i danni prodotti da queste nocive scelte senza trarne alcun vantaggio, e ci opponiamo ai moderni lanzichenecchi per fermare la loro opera devastatrice, per poter lasciare alle future generazioni un mondo ancora vivibile. * 14. Come ha lavorato il vostro comitato? E quale e' il vostro rapporto con i cittadini? Si ha la sensazione che prima della nascita del vostro comitato un'ampia parte della cittadinanza viterbese fosse profondamente manipolata dalla campagna propagandistica della lobby politico-affaristica del maga-aeroporto, ma in questo anno e mezzo di vostra attivita' l'informazione che avete diffuso e la coscientizzazione che avete promosso sembrano aver modificato profondamente l'opinione pubblica, ed oggi la gran parte dei viterbesi e' contraria a un'opera che provoca cosi' gravi danni al territorio, alla comunita', ai diritti soggettivi e ai legittimi interessi dei cittadini viterbesi; e' cosi'? - Osvaldo Ercoli: Il comitato ha lavorato intensamente e con esiti notevoli, specialmente grazie all'inestimabile, laborioso, appassionato contributo della portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta; il lavoro del comitato - che ha organizzato molte iniziative di informazione, documentazione e coscientizzazione dei cittadini - ha permesso di spostare tanta parte della popolazione da un "si'" all'aeroporto frutto di una propaganda manipolatrice, omissiva, mistificante e menzognera, ad un "no" puntualmente sostenuto da fondate argomentazioni. * 15. L'impegno del vostro comitato ha ricevuto la solidarieta' di prestigiosi scienziati e di molte illustri personalita' della cultura, dell'impegno civile, della riflessione morale, delle istituzioni: dal magistrato Ferdinando Imposimato a padre Alex Zanotelli, dalla vicepresidente del Parlamento Europeo ai piu' importanti scienziati che si occupano di ecologia. Come siete riusciti a suscitare tanta attenzione e tanta solidarieta' con il vostro impegno? - Osvaldo Ercoli: Semplicemente perche' ci stiamo impegnando in difesa dei diritti di tutti: un ambiente sano e vivibile, la salute e la sicurezza, i diritti delle generazioni future; e ci stiamo impegnando con la forza della verita', della legalita', della democrazia; con argomentazioni razionali e dimostrazioni scientifiche, chiedendo la scrupolosa applicazione delle leggi in vigore; con l'intento di tutelare il bene comune, i diritti di tutti, e la biosfera: che e' la casa comune dell'intera umanita'. 5. SCUOLA. MARIA LUIGIA CASIERI: NELLA RELAZIONE EDUCATIVA COMINCIARE DALL'ASCOLTO DEL BAMBINO [Ringraziamo Maria Luigia Casieri per averci messo a disposizione il seguente intervento scritto per un forum sull'importanza della strutturazione delle attivita' didattiche con bambini in difficolta'. Maria Luigia Casieri, nata a Portici (Na) nel 1961, dottoressa in scienze pedagogiche, insegna nella scuola dell'infanzia ed e' una delle principali animatrici del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo. Ha organizzato a Viterbo insieme ad altri il "Tribunale per i diritti del malato"; assistente sociale, ha svolto un'esperienza in Germania nell'ambito dei servizi di assistenza per gli emigrati italiani; rientrata in Italia si e' impegnata nel settore educativo; per dieci anni ha prestato servizio di volontariato in una casa-famiglia per l'assistenza ai minori; dal 1987 e' insegnante di ruolo nella scuola per l'infanzia; ha preso parte a varie iniziative di pace, di solidarieta', per i diritti; ha tenuto relazioni a convegni e corsi di aggiornamento, e contribuito a varie pubblicazioni; ha collaborato con la cattedra di psicologia dell'educazione presso la Terza Universita' di Roma. Opere di Maria Luigia Casieri: Il contributo di Emilia Ferreiro alla comprensione dei processi di apprendimento della lingua scritta, 5 voll., Viterbo 2004] E' del tutto evidente che l'esistenza di regole, sia procedurali che comportamentali, svolge un ruolo di contenimento e di rassicurazione, rende le richieste pensabili e prevedibili, orienta nelle scelte e permette di percepire il compito come adeguato alle proprie possibilita', favorisce la progressiva interiorizzazione di strategie operative, che, tra l'altro, larga parte svolgono nella strutturazione di processi cognitivi (superfluo ricordare la definizione olsoniana dell'intelligenza come abilita' in un medium). Cio' vale anche quando le regole contribuiscono a strutturare l'intervento docente, non foss'altro in quanto lo rendono piu' pensato e coerente. Va inoltre premesso che a rendere sensate regole e procedure organizzative e a renderle coerenti contribuisce sicuramente la chiarezza del quadro teorico di riferimento, le griglie interpretative che consentono di rendere intelligibili i comportamenti e le comunicazioni verbali e non verbali, poiche' e' noto che si e' in grado di vedere e di cogliere solo cio' che si conosce. Ancora, ci sembra rilevante evidenziare che il contesto educativo, non certo privo di strumenti e di opportunita' tecniche, e' a nostro avviso da differenziare da un setting terapeutico in quanto maggiormente orientato a forme di flessibilita' che possano eventualmente contaminare una pluralita' di contributi teorici, senza per questo scadere in inconsapevoli contraddizioni. Tutto cio' premesso, veniamo al cuore del nostro argomento. Nella relazione educativa ogni regola puo' essere efficace non in quanto portatrice, quasi magicamente, di una efficacia intrinseca; ma in quanto fondata su una relazione significativa, affettivamente connotata, caratterizzata da una vicinanza emotiva e cognitiva. Il bambino deve sapere e ricevere conferma in ogni implicita forma di comunicazione che l'adulto di riferimento crede in lui, investe su di lui, si spende per lui, lo sostiene e lo accompagna nelle sue difficolta', e' in grado di comprendere (almeno in parte) e di rispondere ai suoi bisogni. Non che sia perfetto, non che non sbagli, non che non imponga frustrazioni, ma c'e' ed e' sufficientemente affidabile: si puo' contare su di lui. Il bambino sa che nella mente dell'adulto c'e' un pensiero su di lui, che e' in grado di restituire in forma organizzata e sensata i suoi comportamenti, che lui stesso puo' avvertire come caotici, disorganizzati, devastanti, incontrollabili e forse paurosi. Un bambino sa se viene rimproverato per insofferenza, in modo rinunciatario se non con malcelato disprezzo, o perche' all'insegnante importa di lui ed e' disposto a lottare con lui e per lui. Di fronte ad un obiettivo di apprendimento percio' piuttosto che usare tecniche e materiali precostituiti, fatta salva una strategia metodologica di largo respiro, quello che conta e' farsi accanto per cogliere volta per volta il cuore della difficolta', lasciare che il bambino si esprima, indirizzandolo a fornirci informazioni significative, finche' non ci abbia aiutato a trovare il modo efficace per aiutarlo. Parimenti, di fronte a comportamenti inadeguati, tecniche e strategie di intervento rischiano di graffiare appena la superficie del problema se non vengono accompagnate dallo sforzo di comprendere il senso di quei comportamenti. Di fronte al bambino in ansia perche' teme di non essere accettato come amico dal gruppo dei compagni e' insensato pretendere che temporaneamente non ci pensi e si concentri sul compito. Bisogna quantomeno essere in grado di farsi carico del problema per lui ansiogeno. O di fronte al bambino che scoppia di rabbia e corre a vuoto per il giardino, assestando spintoni ai malcapitati o facendo dispetti soddisfatti ai bambini piu' piccoli, forse rimproverarlo o punirlo non fa che accrescerne la rabbia. E' piu' efficace mantenere costantemente il contatto oculare e intervallarlo di tanto in tanto da un breve scambio verbale o un semplice contatto fisico, in modo che lo sguardo dell'adulto faccia da freno inibitore e solleciti il bambino ad adeguarsi alle aspettative positive. Il bambino si volta per "vedere se ci sei" e se l'adulto e' presente anche il bambino riesce ad essere piu' presente a se stesso e a controllarsi. Ma e' necessario saper dare un senso alla sua rabbia e anche al suo disagio. 6. STRUMENTI. PER ABBONARSI AD "AZIONE NONVIOLENTA" "Azione nonviolenta" e' la rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, mensile di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo. Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona. E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia di 'Azione nonviolenta'". Per informazioni e contatti: redazione, direzione, amministrazione, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 7. STRUMENTI. L'AGENDA "GIORNI NONVIOLENTI 2009" Dal 1994, ogni anno le Edizioni Qualevita pubblicano l'agenda "Giorni nonviolenti" che nelle sue oltre 400 pagine, insieme allo spazio quotidiano per descrivere giorni sereni, per fissare appuntamenti ricchi di umanita', per raccontare momenti in cui la forza interiore ha avuto la meglio sulla forza dei muscoli o delle armi, offre spunti giornalieri di riflessione tratti dagli scritti o dai discorsi di persone che alla nonviolenza hanno dedicato una vita intera: ne risulta una sorta di antologia della nonviolenza che ogni anno viene aggiornata e completamente rinnovata. E' disponibile l'agenda "Giorni nonviolenti 2009". - 1 copia: euro 10 - 3 copie: euro 9,30 cad. - 5 copie: euro 8,60 cad. - 10 copie: euro 8,10 cad. - 25 copie: euro 7,50 cad. - 50 copie: euro 7 cad. - 100 copie: euro 5,75 cad. Richiedere a: Qualevita Edizioni, via Michelangelo 2, 67030 Torre dei Nolfi (Aq), tel. e fax: 0864460006, cell.: 3495843946, e-mail: info at qualevita.it, sito: www.qualevita.it 8. STRUMENTI. L'AGENDA DELL'ANTIMAFIA 2009 E' in libreria l'Agenda dell'antimafia 2009, quest'anno dedicata alle donne nella lotta contro le mafie e per la democrazia. E' curata dal Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato" di Palermo ed edita dall'editore Di Girolamo di Trapani. Si puo' acquistare (euro 10 a copia) in libreria o richiedere al Centro Impastato o all'editore. * Per richieste: - Centro siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato", Via Villa Sperlinga 15, 90144 Palermo, tel. 0916259789, fax: 0917301490, e-mail: csdgi at tin.it, sito: www.centroimpastato.it - Di Girolamo Editore, corso V. Emanuele 32/34, 91100 Trapani, tel. e fax: 923540339, e-mail: info at ilpozzodigiacobbe.com, sito: www.digirolamoeditore.com e anche www.ilpozzodigiacobbe.com 9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 10. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.miritalia.org; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 669 del 14 dicembre 2008 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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