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Coi piedi per terra. 62
- Subject: Coi piedi per terra. 62
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 21 Dec 2007 15:57:21 +0100
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 62 del 21 dicembre 2007 In questo numero: 1. Da Bali un messaggio anche a Viterbo 2. Svoltasi a Roma una conferenza per la riduzione del trasporto aereo 3. Rilevante intervento della dottoressa Litta all'incontro dei medici di medicina generale della Asl di Viterbo del 17 dicembre 2007 4. Un appello agli studenti dell'Universita' della Tuscia 5. Una lettera al Ministro dei Trasporti dell'8 settembre 2007 6. Una lettera al Ministro dell'Ambiente del 22 settembre 2007 7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. RIFLESSIONE. DA BALI UN MESSAGGIO ANCHE A VITERBO [Riportiamo il seguente comunicato del 14 dicembre 2007 del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo dal titolo "Da Bali un messaggio anche a Viterbo. La catastrofe climatica e' in corso, occorre ridurre le emissioni di gas serra, occorre ridurre drasticamente il trasporto aereo"] Per chi non se ne fosse ancora reso conto, anche dalla conferenza internazionale di Bali promossa dall'Onu proviene un messaggio drammatico: la catastrofe climatica e' in corso. Alla sua origine ci sono anzitutto le emissioni di gas serra. Tali emissioni vanno immediatamente ridotte. E per ridurre tali emissioni e' indispensabile intervenire urgentemente anche sui trasporti. Occorre ridurre l'automobilismo privato. E occorre ridurre il trasporto aereo. * Realizzare un nuovo mega-aeroporto per voli low-cost a Viterbo e' un crimine e una follia. Non solo per l'impatto catastrofico sull'ecosistema locale. Non solo per il danno che reca alla salute e al benessere della popolazione viterbese. Non solo per la devastazione di fondamentali beni ambientali e culturali, sociali ed economici del territorio. Non solo per l'inquinamento che produce in un'area, l'Alto Lazio, gia' gravata dalle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto. E neppure solo per lo sperpero immenso di pubblico denaro che dovrebbe invece essere utilizzato per tutt'altri interventi: che valorizzino e non distruggano i beni ambientali e culturali; che promuovano salute, diritti e occupazione invece di recare nocivita' e patologie, precariato e supersfruttamento, devastazione e servitu'. Ma anche per il motivo dirimente che occorre ormai agire innanzitutto per salvare il pianeta dalla catastrofe del surriscaldamento climatico: ed a tal fine occorre cessare di incrementare il trasporto aereo, ed anzi ridurlo drasticamente ed immediatamente. * Il mega-aeroporto a Viterbo e' un'operazione speculativa, nociva, distruttiva e dissennata. E' diritto e dovere di ogni persona di retto sentire e di volonta' buona opporsi a questa sciagura. 2. INCONTRI. SVOLTASI A ROMA UNA CONFERENZA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO [Riportiamo il seguente comunicato del 14 dicembre 2007 del comitato dal titolo "Svoltasi a Roma una conferenza per la riduzione del trasporto aereo. La relazione della dottoressa Litta ha illustrato le forti ragioni dell'opposizione al devastante mega-aeroporto a Viterbo". Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia). Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente] Si e' svolta giovedi' 13 dicembre 2007 presso il centro sociale "Spartaco" a Roma una conferenza sul tema della necessita' della riduzione del trasporto aereo. All'iniziativa hanno preso parte come relatori lo scrittore Pierluigi Adami, della rete dei comitati per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino; la giornalista e saggista Marinella Correggia, esperta di questioni ambientali; la dottoressa Antonella Litta, portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. La portavoce del comitato di Viterbo ha esposto le forti ragioni dell'opposizione alla realizzazione di un devastante mega-aeroporto a Viterbo per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma, ed ha formulato la proposta di una rete nazionale dei comitati e dei movimenti che si oppongono all'incremento del trasporto aereo ed anzi richiedono una immediata drastica riduzione di esso, e si oppongono quindi anche sia alla realizzazione di nuovi sedimi aeroportuali, sia all'ampliamento degli aeroporti esistenti. 3. INCONTRI. RILEVANTE INTERVENTO DELLA DOTTORESSA LITTA ALL'INCONTRO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE DELLA ASL DI VITERBO DEL 17 DICEMBRE 2007 [Riportiamo il seguente comunicato del comitato del 19 dicembre 2007, dal titolo "All'incontro dei medici di medicina generale con il direttore della Asl svoltosi a Viterbo il 17 dicembre 2007 la dottoresa Antonella Litta ha segnalato gravi emergenze ambientali e sanitarie e formulato precise proposte di impegno per difendere il diritto alla salute"] Lunedi' 17 dicembre 2007 a Viterbo si e' svolto un incontro tra i medici di medicina generale e il direttore generale della Asl. La dottoressa Antonella Litta, medico di medicina generale a Nepi (Vt), referente per Viterbo e provincia dell'associazione Medici per l'ambiente - Isde Italia (sito: www.isde.it), portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (sito: www.coipiediperterra.org), ha espresso viva preoccupazione per le emergenze ambientali e sanitarie nel territorio viterbese. * "La presenza delle discariche abusive, l'inquinamento da metalli pesanti delle acque, i progetti di mega-antenne e quelli di costruzione di centrali a biomasse, il progetto di riconversione a carbone della centrale di Torvaldaliga nord a Civitavecchia, l'ipotesi di fare dell'Alto Lazio il centro di deposito nazionale di scorie radioattive e la recente decisione di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost con l'inquinamento atmosferico e acustico che inevitabilmente ne conseguirebbe, destano grande preoccupazione, anche perche' chi vive in ambienti contaminati purtroppo si ammala. I medici, come e' scritto nell'art. 5 del codice di deontologia medica, devono essere impegnati in prima persona nella tutela della salute e pertanto grande attenzione deve essere posta nei confronti di tutti i fattori di inquinamento ambientale che comportano danno e rischio per la salute". * La dottoressa Litta ha anche informato i colleghi del recente incontro, avuto come portavoce del comitato che si oppone all'aeroporto, con il direttore generale della Asl, incontro nel quale e' stata avanzata la richiesta di acquisire dal Centro epidemiologico regionale presso la Asl RM E i dati relativi all'ospedalizzazione e morbilita' delle popolazioni residenti in aree limitrofe agli aeroporti e di predisporre nel territorio viterbese studi epidemiologici e di monitoraggio delle principali patologie determinate da fattori d'inquinamento ambientale. La dottoressa Litta ha inoltre proposto la costituzione di gruppi di studi per aumentare la sensibilizzazione e vigilanza dei medici su queste problematiche. * Vari medici presenti all'incontro hanno espresso vivo interesse per quanto segnalato e proposto dalla dottoressa Litta. 4. APPELLI. UN APPELLO AGLI STUDENTI DELL'UNIVERSITA' DELLA TUSCIA [Riproponiamo il seguente appello del comitato del 7 dicembre 2007, gia' pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Cari amici, una spregiudicata e irresponsabile lobby politico-affaristica vorrebbe realizzare a Viterbo un devastante mega-aeroporto per voli low cost finalizzato al turismo "mordi e fuggi" per Roma. I principali effetti della realizzazione di questa opera sarebbero i seguenti: - si devasterebbe irreversibilmente l'area termale del Bulicame, un prezioso bene naturalistico, storico-culturale, sociale e terapeutico; - si provocherebbe un gravissimo inquinamento atmosferico a danno della salute della popolazione dell'Alto Lazio, che gia' subisce le emissioni velenose della servitu' energetica del polo Civitavecchia-Montalto; - si provocherebbe un elevatissimo inquinamento acustico che toglierebbe salute, tranquillita' e benessere a tantissime persone; - si incrementerebbe una forma di trasporto che contribuisce in ingente misura all'effetto serra, ovvero al surriscaldamento del clima che e' oggi la piu' drammatica emergenza ambientale planetaria; - si sperpererebbero enormi risorse finanziarie pubbliche a beneficio di pochi speculatori (come certe compagnie low cost che violano sistematicamente i diritti sindacali e rifiutano di rispettare la legislazione italiana a tutela dei lavoratori) e a danno di tutti i cittadini. Occorre impedire che questo scempio si compia. Occorre impegnarsi per ottenere il rispetto della legalita', della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre impegnarsi per salvare Viterbo dall'assalto dei nuovi barbari e degli speculatori di sempre. Occorre impegnarsi affinche' i beni ambientali e culturali siano salvaguardati e valorizzati. Occorre impegnarsi affinche' i finanziamenti pubblici siano utilizzati a vantaggio di tutti i cittadini e non a loro danno. * A Viterbo occorre innanzitutto migliorare il trasporto pubblico locale, e soprattutto la rete ferroviaria. A Viterbo occorre innanzitutto realizzare servizi sociali e di accoglienza che promuovano i diritti e il benessere della popolazione e uno sviluppo autocentrato che valorizzi e non distrugga i beni ambientali e culturali e le autentiche vocazioni produttive del territorio. Da Viterbo occorre promuovere un impegno non solo locale ma globale per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo. E quindi: occorre non solo opporsi ad ogni incremento dei voli; non solo opporsi alla realizzazione di nuovi aeroporti e all'ampliamento di quelli esistenti; occorre ridurre tout court il trasporto aereo, e nel Lazio occorre subito - subito - liberare Ciampino da un traffico aereo mostruoso che avvelena e soffoca i cittadini; liberare Ciampino occorre, e non "ciampinizzare" altri luoghi. Ridurre il trasporto aereo occorre, e non dissennatamente aumentarlo come hanno proposto un ministro e un presidente regionale che evidentemente non sanno cosa dicono. * In quanto studenti universitari, e di un'Universita' che si caratterizza per la qualificata peculiare attenzione ai beni ambientali ed ai beni culturali, voi potete dare un contributo rilevante all'impegno affinche' si impedisca la realizzazione a Viterbo di un devastante, distruttivo, velenoso mega-aeroporto per voli low cost a vantaggio di pochi speculatori e a danno dell'intera comunita'. E' scandaloso che il rettore dell'Universita' della Tuscia invece di difendere i beni culturali e ambientali, invece di ascoltare voci autorevoli della sua stessa Universita', abbia espresso un appoggio alla realizzazione della devastante, barbara opera. Siate voi studenti ad impegnarvi per il bene comune. Siate voi studenti a fare opera di scienza, opera di verita', in collaborazione con i vostri docenti che si impegnano in difesa dei beni ambientali, dei beni culturali, dei diritti umani, dell'umana civilta'. Siate voi a spiegare al vostro rettore quanto grave sia stato il suo errore e quanto doverosa e urgente una sua resipiscenza. Siate voi, ove occorre, ad educare gli educatori. Siate voi a richiamare alle loro responsabilita' civile quegli intellettuali che nel vostro ateneo lavorano e che ancora - con poche luminose eccezioni - non hanno voluto pronunciare una parola di verita' e un invito all'impegno contro la devastazione dell'ambiente, della cultura, della salute e della vita delle persone che a Viterbo abitano o studiano o lavorano. Siate voi insieme all'intera popolazione dell'Alto Lazio a fermare un'opera speculativa, nociva, distruttiva. 5. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA AL MINISTRO DEI TRASPORTI DELL'8 SETTEMBRE 2007 [Riproponiamo la seguente lettera dell'8 settembre 2007 inviata al Ministro dei Trasporti dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, e dal responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo] Egregio Ministro, le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera avrebbe conseguenze disastrose. Ma procediamo per ordine. * 1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio laziale. Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e non aumentato: - deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti; - deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute, sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti; - deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro, incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita'; - deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali semplicemente scandalose. Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone, all'economia e alle finanze dello stato. * 2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il turismo "mordi e fuggi" per Roma e' semplicemente insensata: - perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria, col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di percorrenza biblici; - perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale, storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita' storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico; - perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita' di decine di migliaia di residenti; - perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti cittadini che vi abitano; - perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari" connessa. * 3. Per Viterbo Viterbo ha bisogno di ben altro: - ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma; - ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; - ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale, archeologico, storico e artistico. * 4. Ma anche per Frosinone e per Latina Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low cost "mordi e fuggi" diretto a Roma. In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la sede per illustrare, sia pur riassuntivamente. * 5. Per Ciampino E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste. * 6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo "mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative. * 7. Tutelare i lavoratori Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori e garantire l'osservanza delle leggi. La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del ricatto. * 8. Rispettare la legge Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come previsto dalla legislazione vigente. Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita' adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale esplicitamente prevede. Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti" o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli legislativi che alle grandi opere sono posti. Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale, nazionale ed europea. Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o essere in divenire. Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle leggi disposto. * 9. Significative adesioni al nostro appello Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato; di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa, Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre, Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio. * 10. Una richiesta di incontro Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto succintamente descritto nella presente lettera. * Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo nella possibilita' di incontrarla al piu' presto. Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di buon lavoro, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aroporto di Viterbo Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 settembre 2007 6. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA AL MINISTRO DELL'AMBIENTE DEL 22 SETTEMBRE 2007 [Riproponiamo la seguente lettera del 22 settembre 2007 inviata al Ministro dell'Ambiente dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, e dal responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo] Egregio Ministro dell'Ambiente, le scriviamo a nome di molti cittadini e del Comitato che si oppone alla realizzazione a Viterbo di un mega-aeroporto per voli low cost, opera che avrebbe un devastante impatto sull'ambiente, sulla salute delle persone, su fondamentali beni culturali e sociali, su rilevanti elementi dell'economia locale. Peraltro nel suo intervento alla recente Conferenza nazionale sui mutamenti climatici svoltasi presso la Fao a Roma lei ha riconosciuto la gravita' del fenomeno del surriscaldamento del clima e come ad esso contribuiscano fortemente gli effetti di particolari attivita' umane, ed ha messo in evidenza l'assoluta necessita' di interventi urgenti, concreti, drastici. Tra questi interventi non puo' non esserci la riduzione del trasporto aereo, che contribuisce all'effetto serra in misura considerevole. Le segnaliamo quindi le questioni di cui ci stiamo occupando come cittadini, associazioni e comitato che si oppone sia all'aeroporto di Viterbo, sia piu' in generale all'ipotesi di un terzo polo aeroportuale nel Lazio (quale che sia la sua collocazione geografica), e che si impegna per una immediata drastica riduzione del trasporto aereo, ed in particolare per l'immediata diminuzione dei voli afferenti allo scalo di Ciampino; questioni su cui chiediamo un suo autorevole, energico, tempestivo intervento; questioni che per piu' versi chiamano in causa specifiche competenze che afferiscono anche al suo ministero. * 1. Ridurre il trasporto aereo, non aumentare gli aeroporti In primo luogo evidenziamo come la riduzione del trasporto aereo sia una urgente necessita'. Lei dispone di tutti i dati che lo dimostrano inoppugnabilmente, dati che quindi non e' necessario ripetere qui. * 2. Liberare Ciampino senza creare altre Ciampino E' possibile, doveroso, necessario ed urgente liberare la popolazione di Ciampino almeno da una parte - a suo tempo autorevoli rappresentanti istituzionali si impegnarono per un terzo - dell'ingente e assai nocivo traffico aereo che li' fa scalo: semplicemente riducendo i voli. E' una richiesta alla quale ci associamo con piena convinzione. Al contempo segnaliamo quanto sarebbe assurdo se invece di ridurre i voli per liberare Ciampino da un volume di traffico semplicemente intollerabile, si intendesse creare altre Ciampino per favorire un ulteriore incremento del volume del trasporto aereo: con questa logica si andrebbe verso una sicura catastrofe generalizzata. Occorre imporre una drastica riduzione dei voli, ed occorre innanzitutto cessare di finanziare con ingenti fondi pubblici le compagnie aeree. * 3. La dissennata proposta di un mega-aeroporto a Viterbo La proposta, sostenuta da una lobby che in sede locale fa capo all'estrema destra viterbese, di realizzare a Viterbo un mega-aeroporto per voli low cost finalizzati al turismo "mordi e fuggi" diretto a Roma, se trovasse realizzazione avrebbe conseguenze nefaste per Viterbo e l'alto Lazio. Vediamone alcune in dettaglio - sia pure elencandole solo per titoli: 3.1. Il sedime aeroportuale che si vorrebbe ingigantire quanto a dimensioni e a volume di traffico per realizzare il mega-aeroporto si trova praticamente nell'area termale del Bulicame, una delle principali risorse ambientali, storiche, culturali, sociali ed economiche di Viterbo: la realizzazione del mega-aeroporto implicherebbe il disastro dell'area termale, del termalismo, della fruizione del fondamentale bene storico-culturale e terapeutico-sociale del Bulicame. 3.2. L'inquinamento atmosferico, con particolar riferimento alle polveri sottili, colpirebbe una vasta zona, producendo un danno ambientale, sanitario ed economico ingente, considerando anche il particolar valore ed uso dell'area termale che piu' gravemente ne sarebbe investita e la prossimita' della citta'. 3.3. Interi quartieri della citta' sarebbero devastati dall'inquinamento acustico degli aerei in fase di manovra a bassa quota: migliaia e migliaia di persone subirebbero un'aggressione violentissima alla loro salute, al loro riposo, al loro benessere. 3.4. Ne conseguirebbe altresi' un forte deprezzamento di immobili ed esercizi, ovvero gravi danni all'economia locale. 3.5. Entrerebbe altresi' in crisi l'intero sistema infrastrutturale della viabilita' del viterbese, gia' inadeguata all'attuale volume di traffico ferroviario e stradale, con conseguenze prevedibilmente gravissime. 3.6. Trattandosi di un'opera al servizio del turismo per Roma, per il viterbese sarebbe un'ennesima penalizzazione, un'ennesima servitu' nociva, un'ennesima denegazione dei legittimi interessi locali, un'ennesima "grande opera" che ostacola la possibilita' di un sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate, e che quindi impoverirebbe ancor piu' l'alto Lazio. 3.7. Manca del tutto la Valutazione d'impatto ambientale. E da parte di alcuni fautori dell'opera a piu' riprese si e' esplicitamente protervamente dichiarato che si intenderebbe addirittura non tener conto di questo obbligo di legge. 3.8. Studiosi da molti anni impegnati nella denuncia dell'economia illegale e della politica corrotta segnalano la possibilita' che si sia in presenza di possibili intrecci politico-affaristici non trasparenti. 3.9. L'Alto Lazio e' gia' gravato dalle emissioni inquinanti del polo energetico Civitavecchia-Montalto: un ulteriore pesantissimo aggravamento dell'inquinamento atmosferico (come quello provocato da un mega-aeroporto come quello prospettato) e' del tutto inammissibile. * 4. L'Alto Lazio ha bisogno di ben altro Quanto alla mobilita' l'Alto Lazio ha bisogno innanzitutto di un reale potenziamento delle ferrovie: della riapertura della linea Civitavecchia-Capranica-Orte (da decenni assurdamente dismessa), del potenziamento della Viterbo-Orte e del raddoppio della Viterbo-Roma (due tratte che hanno attualmente tempi di percorrenza incredibili). Quanto al modello di sviluppo l'Alto Lazio ha bisogno della difesa e della valorizzazione dei beni ambientali e culturali di cui e' ricco, e del sostegno alle sue reali vocazioni produttive: dall'agricoltura di qualita' al turismo di qualita', dal termalismo all'alta formazione. * 5. Cessare di finanziare con i soldi pubblici le compagnie aeree Occorre altresi' che cessi il grande inganno sul trasporto aereo: occorre che si sappia quanto esso sia energivoro ed antieconomico, occorre che si conoscano le esatte dimensioni dell'effettivo danno pubblico da esso prodotto in termini di denaro, diritti, salute. Lei sicuramente gia' conoscera' una importante proposta che viene dalla Provincia di Bolzano: per iniziativa di cittadini sensibili e preoccupati si svolgera' cola' un referendum non solo contro l'ampliamento dell'aeroporto ma anche affinche' gli enti pubblici cessino di finanziare le imprese che sul trasporto aereo speculano ricavando ingenti profitti dal gigantesco esborso di fondi pubblici a loro esclusivo vantaggio. Le pubbliche risorse, i fondi dell'erario, siano usati a beneficio di tutti i cittadini e non di ristrette oligarchie che provocano gravi danni ai beni comuni, al pubblico interesse, ai diritti di tutti. * 6. Questioni globali La ragionevole richiesta di ridurre il trasporto aereo si fonda su una corretta valutazione della necessita' e dell'urgenza di difendere la biosfera, di riconoscere e tutelare fondamentali diritti umani, di promuovere la democrazia, di adottare nelle decisioni che tutti riguardano il principio di responsabilita'. Sono temi su cui lei si e' soffermato ampiamente nella sua relazione alla Conferenza nazionale sui mutamenti climatici di non molti giorni fa e quindi non occorre ripeterne qui le profonde e decisive implicazioni, bastera' averli ricordati. * 7. Prestigiosi sostegni alla nostra iniziativa Alla nostra iniziativa contro il terzo polo aeroportuale, per la riduzione del trasporto aereo e in difesa dell'ambiente, della salute dei cittadini, dei reali beni e delle reali vocazioni del territorio sono gia' pervenute molte autorevolissime adesioni e sostegni. Bastera' ricordare la solidarieta' di una illustre figura delle istituzioni come il magistrato Ferdinando Imposimato; la solidarieta' di scienziati dal prestigio internazionale come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia; la solidarieta' di dieci parlamentari europei: Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano; la solidarieta' di illustri personalita' della cultura e della vita civile come i cattedratici universitari Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi; e di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri; di intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Angela Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi; di personalita' dell'impegno civile, sociale ed educativo come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Osvaldo Ercoli, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Giovanni Mandorino, Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli, Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Silvana Sacchi, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli, Giulio Vittorangeli. del sottosegretario Paolo Cento; di senatori e deputati al parlamento italiano come Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana; di consiglieri regionali del Lazio come Roberto Alagna, Anna Pizzo; di numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevolissime figure delle istituzioni e della vita civile locale. * 8. Agire subito Occorre agire subito per impedire questo ennesimo dissennato scempio. La minaccia e' grave e incombente. * 9. Cosa le chiediamo Egregio Ministro dell'Ambiente, Alcuni degli interventi opportuni e necessari sono anche di sua competenza. Confidiamo che lei prendera' in seria considerazione questa segnalazione e vorra' impegnarsi al fine di difendere l'ambiente, la salute delle persone, il territorio, i diritti di tutti e la legalita' minacciati da un'opera sciagurata e insensata. La preghiamo di voler esercitare il suo ruolo di titolare del dicastero preposto alla difesa dell'ambiente e di vigilare afffinche' non si violino le leggi a tutela dell'ambiente e della salute. * 10. Una richiesta d'incontro Egregio Ministro, le saremmo altresi' grati di un cenno di riscontro alla presente e della disponibilita' ad un incontro per poterle illustrare in modo piu' approfondito quanto in questa lettera soltanto enunciato. Voglia gradire distinti saluti, la portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, Antonella Litta il responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Peppe Sini Viterbo, 22 settembre 2007 7. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 62 del 21 dicembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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