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Coi piedi per terra. 11
- Subject: Coi piedi per terra. 11
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 24 Aug 2007 10:49:17 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 11 del 24 agosto 2007 In questo numero: 1. Peppe Sini: Un dialoghetto nella sala d'aspetto 2. Liliana Boranga: Sottoscrivo l'appello 3. Leila Lisa D'Angelo: Lanza del Vasto e i voli low-cost 4. Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano-Siena: Cosa sta per succedere? 5. Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano-Siena: Un comunicato del 22 agosto 2007 6. Raccolte le firme, si terra' il referendum in Alto Adige contro il finanziamento pubblico del trasporto aereo 7. Il disegno di legge per la riduzione del traffico aereo in Alto Adige 8. Lev Tolstoj: Una vita buona 9. L'appello del comitato di Viterbo 10. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: UN DIALOGHETTO NELLA SALA D'ASPETTO Prologo - Vladimiro: Anche tu qui? - Estragone: Veramente e' da un bel pezzo, tu piuttosto, da dove vieni fuori? - Vladimiro: Mi pare di essere stato sempre qui. - Estragone: In attesa. - Vladimiro: In attesa. - Estragone: Allora non ti dispiacera' se per passare il tempo facciamo un po' di conversazione. - Vladimiro: Tutt'altro, stavo per proportelo io, anche perche' ho sentito dire certe cose che non ti faranno piacere. - Estragone: Bene, questo e' un argomento appassionante: le cose spiacevoli sono le uniche di cui valga la pena parlare. - Vladimiro: Bene. - Estragone: Bene. * Le frasi lunghe - Vladimiro: Dicono che ti sei messo con quegli sciagurati che non vogliono l'aeroporto a Viterbo. - Estragone: Dicono bene. Anzi: ne' a Viterbo ne' altrove. Penso che l'aeroporto sarebbe un danno grosso come una casa, anzi un bel po' di piu'. E penso anche che mi piace stare con gli sciagurati, perche' solo chi conosce la sciagura e' misericordioso. - Vladimiro: E dicono pure che potete dire quel che vi pare tanto non gliene importa niente a nessuno di quello che dite. - Estragone: Che frase lunga. - Vladimiro: E' vero, e' lunga. * Mitridate re del Ponto - Vladimiro: Dicono che dici che la presenza di un aeroporto fa male alla salute. - Estragone: Ahime', fossi solo io a dirlo sarebbe poca cosa: il fatto e' che non c'e' alcun dubbio sul fatto che il trasporto aereo inquina gravemente l'aria che respiriamo, e vivere nei dintorni di un aeroporto significa avvelenarsi. - Vladimiro: Non mi pare una buona idea avvelenarsi. - Estragone: Nemmeno a me. * Il convitato di pietra - Vladimiro: Dicono che dici che volare fa male all'ambiente. Ma cosa non fa male all'ambiente? Sarebbe ora che questo signor ambiente si decidesse ad indurirsi un po'. - Estragone: Il fatto e' che fin troppo s'indurisce: si pietrifica, si desertifica. E che il trasporto aereo faccia male all'ambiente e' una realta' tanto penosa quanto indiscutibile: esso contribuisce in misura rilevantissima al surriscaldamento del clima, che e' oggi la principale emergenza ambientale globale; oltre all'ulteriore inquinamento dell'aria di cui abbiamo gia' detto, e all'impatto sugli ecosistemi locali. Se non si riduce il trasporto aereo non c'e' speranza di fermare l'effetto serra, e se non si interviene per fermare le emissioni che producono l'effetto serra, e' a rischio l'intera biosfera, la civilta' umana, la dignita' e la stessa possibilita' della vita delle generazioni future. - Vladimiro: Mi dispiacerebbe se non ci fossero generazioni future. - Estragone: Anche a me, a dire il vero. - Vladimiro: Mi parrebbe quasi che negare la posibilita' di esistenza all'umanita' avvenire, sarebbe come nuovamente uccidere l'umanita' passata, negando senso a questa impresa comune che e' la civilta' umana nel suo insieme considerata. E gia' la nostra vita e' cosi' poco sensata. - Estragone: Questo e' parlar da uomo. - Vladimiro: Grazie. - Estragone: Non c'e' di che. - Vladimiro: Grazie comunque, fa piacere essere apprezzati. * Eine kleine Nachtmusik - Vladimiro: E poi c'e' l'inquinamento acustico. - Estragone: Infatti. - Vladimiro: Che ti preoccupa tanto. - Estragone: Tanto. Tolta la musica, e quella piu' profonda musica che e' il silenzio, cosa resta di sublime nella vita? - Vladimiro: Gia', cosa resta? - Estragone: Cosa resta? - Vladimiro: Il continuo frastuono degli aerei che atterrano e decollano rendera' poco facile il riposo nelle zone e nei quartieri piu' investiti, e rendera' finanche poco agevole parlare anche in casa propria senza urlare. - Estragone: E' cosi'. - Vladimiro: Non e' per niente bene. - Estragone: Per niente. - Vladimiro: Si urla gia' cosi' tanto senza motivo. * Un'idea kantiana - Vladimiro: Dicono che dici che volare fa male ai poveri. E che c'entrano i poveri, che tanto non volano, loro viaggiano ammucchiati sulle carrette del mare che naufragano nel canale di Sicilia, o nascosti nei Tir in cui muoiono asfissiati... - Estragone: E' vero che non volano, se e' vero quel che dicono le statistiche secondo cui vola solo il 5% dell'umanita': ma il trasporto aereo lo paga l'umanita' intera. E non solo per i danni che ne riceve in termini di degrado ambientale e nocivita' per la salute delle persone, ma anche perche' tanta parte dell'arricchimento delle compagnie aeree e' frutto di generosissime elargizioni di pubblici denari, che gli stati regalano a lorsignori mentre li tagliano ai servizi e ai provvedimenti che andrebbero a beneficio di tutte le persone. - Vladimiro: Perbaccolina, intendi dire che gli stati come una sorta di Robin Hood alla rovescia tolgono ai poveri per dare ai ricchi, e mentre vieppiu' sottraggono fondi a servizi sociali e sanitari ed assistenza e aiuto a chi e' nel bisogno, dei pubblici denari fanno sperpero in pro delle compagnie aeree? - Estragone: Perbaccolina si'. E ne riparleremo tra poco. Ma qui adesso vorrei aggiungere una mia vecchia fissazione. - Vladimiro: Siamo tra amici, non averne vergogna. - Estragone: E la fissazione e' questa: il vecchio professore di Koenigsberg ebbe a scrivere in quel suo opuscolo "Per la pace perpetua" (il cui titolo riprende - e' lui a dirlo - l'insegna di una taverna), che essendo il pianeta limitato, e non infinitamente esteso, ogni essere umano ha diritto di recarsi in ogni luogo e trovarvi accoglienza, poiche' non si puo' dirgli di andarsene ancora piu' in la', giacche' passo dopo passo per la sfericita' della Terra finirebbe per tornare al punto di partenza dal quale avra' pur avuto qualche buona ragione per volersene andare. - Vladimiro: Mi sembra che Kant non la pensasse come gli attuali governanti europei che invece vogliono proibire ai poveri del sud del mondo (poveri perche' impoveriti da mezzo millennio di rapine da parte nostra) in fuga da dittature, guerre e carestie di venire a cercare salvezza qui da noi. - Estragone: Gia', forse perche' Kant non era un assassino. - Vladimiro: E non la pensavano come gli attuali governanti neppure coloro che scrissero la Costituzione della Repubblica Italiana, la quale all'articolo 10, comma terzo, testualmente recita che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...". - Estragone: Gia', ed e' ben triste vivere in un paese in cui chi governa non rispetta la stessa legge fondamentale dell'ordinamento giuridico in forza di cui governa e cui ha giurato fedelta'. - Vladimiro: Viviamo in uno strano paese. - Estragone: Uno strano paese. - Vladimiro: Gia'. - Estragone: Si'. - Vladimiro: Si dovrebbe mettere gli aerei a disposizione unicamente dei migranti per salvarli da carestie, guerre, dittature. - Estragone: Sarebbe l'unico uso ragionevole degli aerei. Certo, sarebbe ancor piu' ragionevole contrastare le dittature invece di alimentarle, abolire le guerre invece di farle, impedire le carestie invece di provocarle. - Vladimiro: Non e' proprio una quisquilia... - Estragone: No, ma se invece di lasciarci sedurre dalla propaganda degli assassini e dalla pubblicita' degli sfruttatori ci occupassimo tutti innanzitutto di salvare le vite umane... - Vladimiro: Questa e' stata veramente una bella chiacchierata, e anche bella lunga. - Estragone: Lunga, in effetti. - Vladimiro: Che ne diresti adesso di riposarci un attimo? - Estragone: Anche piu' di un attimo. * Le rififi - Vladimiro: E ci sono anche i poveri di casa nostra. - Estragone: Sempre piu' poveri e sempre di piu'. - Vladimiro: Invece di regalare i soldi del pubblico erario alle compagnie aeree, e invece di pagar tanta parte del viaggio per le vacanze dei ricchi, sarebbe meglio che i soldi di tutti venissero usati per i diritti di tutti. - Estragone: Come prevede la Costituzione. - Vladimiro: Che prevede anche, se non m'inganno, che tutti devono pagare le tasse in ragione delle loro ricchezze. - Estragone: Ed invece le compagnie aeree godono di agevolazioni e addirittura di esenzioni fiscali scandalosissime. Cosicche' mentre provocano disastri ambientali e sanitari invece di essere punite vengono premiate due volte dai pubblici poteri, quelli stessi che dovrebbero invece garantire le loro vittime e contrastare i loro soprusi: vengono premiate destinando loro tanti soldi pubblici provenienti dalle tasse pagate dagli altri, e vengono premiate permettendo loro di non pagare le tasse. Dimmi tu che dobbiano pensarne. - Vladimiro: Meglio non dirlo, non mi piace il turpiloquio. - Estragone: Neanche a me. E non mi piacciono neppure le ruberie, le ingiustizie, le infamie e la beffa che si aggiunge al danno. - Vladimiro: Ben detto. E non mi piace neppure che ci si voglia menare per il naso. - Estragone: E adesso riprendiamo un po' fiato. - Vladimiro: Ah, si'. * La vita degli altri - Vladimiro: Dicono che dici che il trasporto aereo fa male agli altri esseri viventi, e certo deve essere cosi' visto che e' nocivo anche per la salute umana e danneggia la biosfera - quella sottile pellicola, per cosi' dire la buccia di quell'arancia azzurra che e' la Terra, la zona dove e' tutta la vita del nostro pianeta. Sia pure. Ma sai come si dice, chi se ne infischia degli altri esseri viventi... - Estragone: Mi chiedo talvolta se proprio la desensibilizzazione alle sofferenze che infliggiamo agli altri esseri viventi non alimenti l'abitudine all'indifferenza anche per il dolore degli altri esseri umani. - Vladimiro: Sosterresti quindi anche che l'essere umano non e' signore e padrone e misura di tutte le cose... - Estragone: Sostengo che di questo giardino dovrebbe sentirsi piuttosto parte e custode.. - Vladimiro: Mi pare ragionevole. - Estragone: Grazie. - Vladimiro: Dovere. - Estragone: Grazie comunque. * Un antico sogno - Vladimiro: Insomma il trasporto aereo fa male all'umanita', fa male agli esseri viventi, fa male alla biosfera, e quindi bisogna ridurlo per quanto possibile e farne un uso ragionevole in pro del pubblico bene. Un uso non consumista, non speculativo, non predatorio, non dissipatore, non devastante. Un uso sobrio, contenuto entro ragionevoli limiti, coerente con la consapevolezza dei limiti della biosfera. - Estragone: Non altro che questo sostengo. - Vladimiro: Eppure tutti abbiamo sognato di volare. - Estragone: Per la gioia del dottor Freud. - Vladimiro: O di Artemidoro di Daldi. - Estragone: Ma vivere nel sogno si chiama ipnosi, narcosi, sonnambulismo. La pubblicita' naturalmente induce un'infantilizzazione di massa che favorisce il cedimento alle sue seduzioni, ma noi dovremmo ragionare da persone adulte (e sia detto col massimo rispetto per gli infanti). E credo sia palese che se un'attivita' produce effetti deleteri, allora e' ragionevole rinunciare a quell'attivita', perlomeno nella misura del possibile. - Vladimiro: Insomma, anche questa signora umanita' sarebbe ora che si svegliasse. - Estragone: Era il programma dell'illuminismo. - Vladimiro: E ne sono sortite le barricate. - Estragone: Mi piacciono le barricate. E come scrisse da qualche parte Carducci a proposito di Leopardi, senti che se fosse vissuto abbastanza lo avresti trovato sulle barricate del '48. - Vladimiro: Lo sapevo che arrivavamo a Leopardi. - Estragone: E dove altrimenti vorresti arrivare? * Quelli che - Vladimiro: Dicono che sei un noioso della malora, un menagramo, un tafano che tormenta il nobile destriero... e che di sicuro farai una brutta fine se continui a volerci guastare ogni divertimento e farci la predica ogni volta che se ne combina qualcuna di quelle grosse. - Estragone: Una brutta fine la faremo tutti se si continua cosi'. Come si fa a non rendersi conto del collasso dell'ambiente sotto l'aggressione di attivita' dissennate che irreversibilmente devastano l'unica casa di tutti? - Vladimiro: Non agitarti, lo sai che ti fa male al cuore. - Estragone: Ma mi fa ancora piu' male, al cuore ai polmoni e al cervello, che si lasci distruggere l'unica casa che abbiamo, e che abbiamo in custodia, e che abbiamo ricevuto da coloro che ci hanno preceduto e dobbiamo consegnare possibilmente integra a coloro che verranno. - Vladimiro: Dici bene, a mio modo di vedere. Ma perche' tutte queste cose non le dicono in giro? La gente dovrebbe saperle, ma non gliele dicono. - Estragone: Non le dicono chi? - Vladimiro: Quelli che parlano in giro. - Estragone: Ah, quelli. - Vladimiro: Gia', quelli. * Niente (Si ode un rumore di motori, dapprima sordo, poi crescente, sempre piu' intenso, come di un aereo che decolla) - Vladimiro: Cos'e' mai questo fragore? - Estragone: Cosa? - Vladimiro (alzando la voce): Questo frastuono, cos'e'? - Estragone (alzando la voce ancora di piu'): Cosa? - Vladimiro: Niente. - Estragone: Cosa? 2. SOLIDARIETA'. LILIANA BORANGA: SOTTOSCRIVO L'APPELLO [Ringraziamo Liliana Boranga (per contatti: e=mail: direttore at radiobase.net, sito: www.radiobase.net) per questa dichiarazione di solidarieta'. Liliana Boranga, giornalista di forte impegno civile, e' direttrice di "Radio base popolare network" di Venezia; responsabile dal 2004 del tema portante del Rototom Sunsplash reggae festival: nel 2004 "Raccontare la guerra per mantenere la pace", nel 2005 "Madre Terra", nel 2006 "Respect", quest'anno "Com-Unity"; collabora con vari giornali e settimanali nazionali] Come direttrice di Radio base popolare network sottoscrivo il vostro appello e sostengo la vostra lotta. 3. RIFLESSIONE. LEILA LISA D'ANGELO: LANZA DEL VASTO E I VOLI LOW-COST [Ringraziamo Leila Lisa d'Angelo (per contatti: amministrazione at centrogandhi.it) per questo intervento. Leila Lisa d'Angelo, socia del Centro Gandhi di Pisa (per contatti: e-mail: centrogandhi at inwind.it, sito: www.centrogandhi.it) dal 2003, ne e' stata presidente nel biennio 2004-2006 e ne e' attualmente tesoriera; ha contribuito all'organizzazione del Convegno "11 settembre 1906 - 11 settembre 2006: cento anni di Satyagraha" che si e' svolto a Pisa e Calambrone il 9-10-11 settembre 2006. Opere di Leila Lisa D'Angelo: "Un modello matematico per le corse alle armi: le equazioni di Richardson", in Quaderni Satyagraha, n. 1, Centro Gandhi, Pisa, aprile 2002; "Uno strumento per la ricerca sulla pace: le raccolte di dati sui conflitti", Quaderni Satyagraha n. 4, Plus - Centro Gandhi, Pisa, dicembre 2003. Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto ("Shantidas" e' il nome che gli attribui' Gandhi) e' una delle figure piu' grandi della nonviolenza; nato nel 1901 a San Vito dei Normanni da madre belga e padre siciliano, studi a Parigi e Pisa. Viaggia e medita. Nel 1937 incontra Gandhi nel suo ashram. Tornato in Europa fonda la "Comunita' dell'Arca", un ordine religioso e un'esperienza comunitaria nonviolenta, artigianale, rurale, ecumenica. Promuove e partecipa a numerose iniziative per la pace e la giustizia. E' deceduto in Spagna nel 1981. Tra le opere di Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto segnaliamo particolarmente: Pellegrinaggio alle sorgenti, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio, Che cos'e' la nonviolenza, L'arca aveva una vigna per vela, Introduzione alla vita interiore, tutti presso Jaca Book, Milano (che ha pubblicato anche altri libri di Lanza del Vasto); Principi e precetti del ritorno all'evidenza, Gribaudi; Lezioni di vita, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze; In fuoco e spirito, La Meridiana, Molfetta (Ba). Le comunita' dell'Arca - cosi' come gruppi e persone amiche di questa esperienza - sono diffuse in vari paesi e proseguono la riflessione e l'esperienza del fondatore; per informazioni e contatti: digilander.libero.it/arcadilanzadelvasto/ o anche xoomer.alice.it/arcadilanzadelvasto/ e ancora (in francese) www.canva.org] Sto trascorrendo le vacanze nel mio paese natale, Rionero in Vulture, divenuto improvvisamente conosciuto in tutta Italia grazie alla pubblicita' televisiva dell'acqua Lilia. La sorgente di questa acqua liscia e' stata scoperta venti anni fa da miei cugini, che gia' imbottigliavano un'ottima acqua resa frizzante dalla terra vulcanica del monte Vulture. Ora, dopo piu' di un secolo di attivita', la prospera azienda di famiglia e' stata ceduta alla Coca-Cola e l'acqua Lilia viene distribuita sempre piu' lontano. E nel paese in cui le fontane dei giardinetti zampillano acqua in continuazione, durante la notte l'Acquedotto Pugliese toglie l'acqua dai rubinetti. Coincidenze oppure effetti della presenza dei potenti su un territorio bello e fragile? Mi sento solidale con i viterbesi che lottano per salvare il loro territorio dal cemento, dai decibel e dai gas di scarico di un nuovo inutile aeroporto. Alla discussione sui voli low-cost mi sembra sia un utile contributo l'esortazione di Lanza del Vasto in L'Arca aveva una vigna per vela (Jaca Book, Milano 1995, p. 138): "Ci preoccuperemo di sapere perche' un articolo costa cosi' poco e se e' frutto di un'ingiustizia, di un'oppressione, di un massacro, e se il nostro acquisto non e' una complicita', un'acquiescenza alle operazioni che hanno portato quell'oggetto sul mercato". 4. DOCUMENTAZIONE. COMITATO CONTRO L'AMPLIAMENTO DELL'AEROPORTO DI AMPUGNANO-SIENA: COSA STA PER SUCCEDERE? [Dal sito del Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano-Siena (http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/). Il Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano-Siena e' un comitato spontaneo di cittadini, apartitico e democratico, costituitosi nell'agosto 2007 contro il progetto industriale di ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano-Siena. Il Comitato e' sostenuto da: Italia Nostra, Wwf, Legambiente, Rete dei Comitati per la Toscana di Asor Rosa, Associazione il Filo d'Erba, Attac Italia Comitato Chianti Val d'Elsa, Comitato per la salvaguardia della Montagnola Senese, Associazione Grilli Parlanti di Siena e la cittadinanza attiva dei comuni di Siena, Monteriggioni e Sovicille] Cosa sta per succedere? Da autorevoli testate giornalistiche si apprende che sono in corso le trattative per un nuovo progetto di ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano (comune di Sovicille, provincia di Siena), con l'obiettivo di farne uno scalo internazionale con un traffico passeggeri di 4 milioni per il 2020. L'ampliamento e' un progetto industriale che prevede l'allungamento della pista a 2200 metri, eguagliando quella dell'aeroporto di Roma Ciampino. Oltre 40 voli al giorno con Boeing 737 per traffico di persone e merci, con l'emissione stimata di 56000 tonnellate annue di CO2, oltre a 700 tonnellate annue fra idrocarburi, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, CO, oltre al particolato, dispersi sui paesi limitrofi di Sovicille, Rosia, Ancaiano, Le Volte Bssse, San Rocco a Pilli, Costalpino, Sant'Andrea, Orgia e Brenna. * Quali saranno le conseguenze? La salute dei cittadini e' in grave pericolo: inquinamento acustico ed atmosferico, inquinamento della falda idrica, industrializzazione massiva della Piana, traffico insopportabile, perdita del valore degli immobili e del turismo. A rischio tutte le attivita' esistenti nei dintorni quali agriturismi, attivita' agricole biologiche e non, i parchi naturali, la flora e la fauna delle aree protette. In particolare e' a rischio la falda acquifera del Luco, che si estende fin sotto la piana del Padule di Rosia, accanto all'attuale sede dell'aeroporto, che fornisce acqua a Siena e ad una parte della provincia, insieme al Vivo d'Orcia. * Perche' e' inutile? Colpisce ed indigna la totale assenza di informazione e di consultazione degli abitanti della zona da parte delle Amministrazioni preposte. Chi ci guadagnera' (molto) sono poche multinazionali, a cui non importa niente del territorio e della gente che ci abita. Ai cittadini pochi spiccioli in cambio di inquinamento ed un territorio distrutto. La Toscana ha gia' due aeroporti internazionali, Firenze e Pisa. Fiumicino (Roma) offre voli intercontinentali e dista solo due ore e mezza da Siena. Il trasporto pubblico tra questi aeroporti e Siena, ora realizzato con delle navette, potrebbe essere ottimizzato con investimenti per migliorare la linea ferroviaria che attualmente e' antediluviana. * Il contributo di ognuno e' fondamentale. Per fermare queste speculazioni sul territorio e sulla salute dei cittadini si e' formato questo comitato per la difesa del territorio a cui tutti coloro che sono interessati sono invitati a partecipare. L'obiettivo e' di fermare il progetto di ampliamento, e chiedere che gli investimenti vengano dirottati su altri settori, come ad esempio il potenziamento ferroviario. Le iniziative riguardano incontri pubblici, conferenze stampa, pubblicazioni sui giornali locali e nazionali, raccolta di firme, volantinaggi, eventuali azioni legali, creazione di un movimento nella popolazione e contatto con enti, associazioni e istituzioni interessate. 5. DOCUMENTAZIONE. COMITATO CONTRO L'AMPLIAMENTO DELL'AEROPORTO DI AMPUGNANO-SIENA: UN COMUNICATO DEL 22 AGOSTO 2007 [Dal sito del Comitato contro l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano-Siena (http://ospiti.comune.siena.it/filoerba/aeroporto/)] Il progetto industriale di ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano, secondo quanto riportato su quotidiani nazionali, prevede in una prima fase l'allungamento della pista a circa 2.500 metri, ed una sua estensione a 3.800 metri in un secondo momento. Si realizzerebbe cosi' uno scalo internazionale capace di sostenere il traffico auspicato di 4 milioni di passeggeri annui. Questo progetto si scontra con le linee guida del Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana 2005-2010 che riporta testualmente: "l'aeroporto di Ampugnano e' situato in una piana di particolare pregio paesaggistico" e per cui sono "da escludere rifacimenti della pista per allungarne lo sviluppo e rendere l'aeroporto idoneo ad aerei piu' grandi, vista l'inutilita' e per motivi di evidente e giustificato impatto ambientale" (Masterplan del Pit sul Sistema aeroportuale toscano). * L'area interessata dall'aeroporto, incastonata fra la Montagnola Senese, la citta' di Siena e le valli dei fiumi Farma e Merse, e' disseminata di pievi romaniche e case torri e costituisce un raro complesso continuo ed esteso: si tratta infatti di oltre 36.000 ettari di boschi, alvei fluviali, praterie e aree agricole tradizionali, zone in cui l'attivita' umana si e' mantenuta a livelli che hanno permesso la conservazione di un numero di specie e di habitat fra i piu' elevati d'Italia. La zona in questione rientra tra le 20 aree nazionali piu' rappresentative per la tutela della biodiversita' dell'intera ecoregione mediterranea. Per questo motivo in questo comprensorio esistono quattro Riserve Naturali Regionali, una Riserva Statale e ben quattro Siti di Importanza Comunitaria (Sic), questi ultimi istituiti sulla base della Direttiva "Habitat" (Dir. 92/43/Cee) per tutelare particolari habitat e specie di interesse conservazionistico europeo. * Risulta incomprensibile il ragionamento di chi vede la necessita' di realizzare dal nulla uno dei principali aeroporti toscani in un territorio di pregio come quello del comune di Sovicille, contravvenendo alle numerose direttive emesse da organismi intergovernativi mondiali ed europei volte ad una mitigazione dell'impatto delle attivita' umane causa di cambiamenti climatici e di perdita della biodiversita'. Un aeroporto internazionale, d'altra parte, non e' solo una pista di atterraggio: l'impatto di una struttura simile va molto al di la' del territorio su cui insiste la pista, ed e' paragonabile a quello di una vasta area industriale, con cementificazione legata alla costruzione di infrastrutture di supporto (hangars, terminals, strutture ricettive, depositi di carburante, parcheggi, distributori, strade ad alto scorrimento, etc.), pesante inquinamento acustico per tutti i paesi limitrofi, massicce emissioni inquinanti da fumi e particolato e dispersione di pericolosi liquami tossici come anticongelanti, olii e carburante. Il tutto risiederebbe sul Padule di Rosia, un sottile strato di terreno sopra e vicino all'acquifero del Luco, fra i piu' importanti in Toscana meridionale, che insieme al Vivo d'Orcia rifornisce di acqua la citta' di Siena e gran parte della provincia. Fra i collegamenti di Siena, da anni discussi come causa di "isolamento della citta'", risulta evidente quello ferroviario, da decenni rimasto invariato, con tratte a binario singolo e littorine a gasolio che impiegano oltre un'ora e quaranta minuti per percorrere la distanza che separa Siena da Firenze: 70 km. * Questo progetto, sostenuto da sole motivazioni di carattere finanziario, non e' basato su alcun tipo di analisi che contempli i costi per la comunita' in termini di perdita di salute, distruzione ambientale, culturale e paesaggistica, come normalmente fatto in Europa per tutti i progetti a cosi' ampio impatto. Il progetto, alieno alle vocazioni del territorio e dei cittadini delle zone interessate, non risulta pertanto giustificabile, a meno di rinunciare (ma questo deve essere chiaro a tutti) alla salute dei cittadini dei comuni di Siena e Sovicille, alla falda acquifera del Luco ed al patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale, che oggi rappresenta l'unicita' e la ricchezza di questa terra, in nome di una malintesa opportunita' di sviluppo. 6. INIZIATIVE. RACCOLTE LE FIRME, SI TERRA' IL REFERENDUM IN ALTO ADIGE CONTRO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEL TRASPORTO AEREO [Dal sito www.noaereibz.it riprendiamo il seguente comunicato del movimento che ha promosso il referendum contro il finanziamento pubblico del traffico aereo e per impedire l'ampliamento dell'aeroporto di Bolzano] Ce l'abbiamo fatta. Le raccolte di firme per le due proposte di referendum propositivo sulla legge migliore sulla democrazia diretta e sulla legge contro il finanziamento del traffico aereo e con cio' contro l'ampliamento dell'aeroporto di Bolzano grazie al sostegno delle 40 organizzazioni e con il valido supporto delle cittadine e dei cittadini di tutta la provincia sono concluse. Possiamo essere piu' che soddisfatti, il numero delle firme raccolte e' ben oltre ogni aspettativa: 28.214 per il referendum sulla legge contro il finanziamento pubblico del traffico aereo 25.810 per il referendum sulla legge migliore sulla democrazia diretta. Le firme sono state consegnate in data 15 giugno 2007 all'ufficio provinciale competente. 7. DOCUMENTAZIONE. IL DISEGNO DI LEGGE PER LA RIDUZIONE DEL TRAFFICO AEREO IN ALTO ADIGE [Dal sito www.noaereibz.it riprendiamo il disegno di legge "Legge provinciale per la riduzione del traffico aereo" promosso da 68 cittadini per impedire il finanziamento da parte della pubblica amministrazione del traffico aereo in Alto Adige e di fatto bloccare l'ampliamento dell'aeroporto di S. Giacomo, disegno di legge su cui si terra' il referedum] Disegno di legge: "Legge Provinciale per la riduzione del traffico aereo" Articolo 1 1. Nella consapevolezza della sua responsabilita' regionale e globale nonche' della particolarita' della sua posizione geografica, la Provincia Autonoma di Bolzano rinuncia a contribuire sia attraverso propri servizi o istituzioni, sia attraverso qualsivoglia forma di partecipazione a societa' o ad altre istituzioni pubbliche o private, nonche' attraverso la concessione di contributi a siffatte societa' o istituzioni di costruzione, manutenzione o gestione di qualsiasi genere di impianto che possa servire allo svolgimento del traffico aereo ed all'erogazione di servizi che abbiano attinenza con il traffico aereo. 2. Societa' ed istituzioni le quali, in aggiunta ad attivita' in relazione alle finalita' di cui al comma 1, svolgano anche ulteriori iniziative, hanno facolta' di beneficiare di contributi soltanto per quelle attivita' che non abbiano attinenza con il traffico aereo. 3. Compartecipazioni della Provincia Autonoma di Bolzano a societa' o altre istituzioni gia' attive, che abbiano ad oggetto attivita' nell'ambito delle finalita' di cui al comma 1, vengono abbandonate entro tre anni dall'entrata in vigore della legge. Articolo 2 1. Le prescrizioni di cui all'articolo 1 non si riferiscono allo svolgimento di traffico aereo per esigenze sanitarie, di protezione civile e di pubblica sicurezza. Articolo 3 Leggi Provinciali e strumenti di pianificazione, le cui disposizioni siano in contrasto con le finalita' di cui allíarticolo 1, vengono rielaborate ed a queste ultime adeguate entro un anno. * Relazione accompagnatoria al disegno di legge "Legge Provinciale per la riduzione del traffico aereo" In applicazione della Legge Provinciale n. 11 del 18 novembre 2005 (legge di iniziativa popolare e referendum) viene svolto un referendum propositivo in merito al traffico aereo. Dato che la questione relativa al traffico aereo presenta piu' aspetti critici, la cui soluzione va ben oltre l'applicazione di mere conoscenze tecniche, il referendum si presta come strumento politico adeguato: 1. Finanziamento. Il traffico aereo viene finanziato prevalentemente con entrate fiscali. 2. Conseguenze a livello locale. La popolazione si assume la maggior parte dei costi esterni derivanti dal traffico aereo (ricaduta sulla salute; costi aggiuntivi in ambito sanitario; diminuzione del valore degli immobili). 3. Aspetto globale. Il traffico aereo contribuisce significativamente al cambiamento del clima. Anche la posizione geografica di Bolzano diventa determinante nella decisione pro e contro l'incentivazione del traffico aereo da parte della Provincia Autonoma di Bolzano: 1. A seguito della sua posizione sita in mezzo a montagne l'aeroporto di Bolzano e' accessibile soltanto a condizioni piu' difficili (aspetto tecnico-geografico). 2. Il bacino d'utenza dell'aeroporto di Bolzano e', considerati gli aeroporti vicini, troppo piccolo per garantire una sopravvivenza a lungo termine (aspetto economico-geografico). 3. Bolzano rientra nell'ambito di applicazione della "Convenzione delle Alpi", la quale nel protocollo sui trasporti giudica negativamente la nuova realizzazione e l'ampliamento di aeroporti (aspetto geografico-giuridico). Un referendum provinciale per la chiusura dell'aeroporto non e' ipotizzabile, dato che quest'ultimo e' di proprieta' dello Stato. Tuttavia puo' essere proposta una Legge Provinciale di iniziativa popolare, la quale inibisca alla Provincia Autonoma di Bolzano qualsiasi iniziativa a favore del traffico aereo. Cio' significherebbe ad esempio: - Abbandono della partecipazione diretta da parte della Provincia Autonoma alla compagnia aerea Abd e alla linea aerea privata Air Alps. - Blocco di tutti gli aiuti alla societa' Strutture di Trasporto Alto Adige Spa finalizzati al traffico aereo. - La societa' Strutture di Trasporto Alto Adige Spa cederebbe le proprie partecipazioni alla compagnia aerea Abd su indicazione del proprietario di maggioranza, la Provincia Autonoma di Bolzano. A seguito dell'inibizione dei sostegni per il traffico aereo, per la Provincia Autonoma di Bolzano non dovrebbero sorgere costi aggiuntivi ai sensi dell'articolo 15.1 della Legge Provinciale n. 11 del 18 novembre 2005. Neanche dall'abbandono delle partecipazioni - se ben gestito - dovrebbero emergere costi se non perdite gestionali, le quali tuttavia non rappresentano costi aggiuntivi ai sensi dell'articolo 15.1. * Elenco dei 68 promotori: Bachmann Hans, Barbieri Herrmann, Baumgartner Christine, Beikircher Gregor, Benedikter Rudolf, Bernard Franco, Brachetti Thomas, Campidell Reinhild, Casotti Walter, Cavallo Salvatore, Clementi Thomas, Comploi Hubert, Cosi Alessandro, Debiasi Verena, Del Monego Diego, Fortini Maria Theresia, Gaianigo Pierluigi, Gruber Josef, Haller Reinhold, Hechensteiner Maria, Hochgruber Robert, Huez Robert, Jaider Juliana, Kerschbaumer Clara, Ladinser Elisabeth, Lang Oswald, Lanzinger Gianni, Letrari Cimadon Elda, Lobis Markus, Mall Arno, Maurer Rudolf Maria, Mittersteiner Eva, Molin Annamaria, Nones Franco, Oberhofer Josef, Ortner Peter, Palla Werner, Pernter Maria Theresia, Plasinger Johanna, Poggio Diego, Pompermaier Roberto, Resch Klaudia, Righi Andrea, Schedereit Georg, Schgraffer Anna, Schraffl Kuno, Schweiggl Martin, Soelva Norbert, Steiner Maria Anita, Stringari Simonetta, Tauber Elisabeth, Tauber Peter, Terrigno Andrea, Terzer Hugo, Thaler Werner, Trentinaglia Liliane, Troger Christian, Ueberbacher Klaus, Ueberbacher Maria, Vanzetta Raffaela, Vedovelli Claudio, Vieider Martin, von Aufschneiter Otto, Vonmetz Luis, Wallnoefer Dominique, Weger Manfred, Wieser Rosa Maria, Zanon Roman. 8. MAESTRI. LEV TOLSTOJ: UNA VITA BUONA [Da Lev Tolstoj, Perche' la gente si droga? E altri saggi su societa', politica, religione, Mondadori, Milano 1988, p. 88. Lev Tolstoj, nato nel 1828 e scomparso nel 1910, non solo grandissimo scrittore, ma anche educatore e riformatore religioso e sociale, propugnatore della nonviolenza. Opere di Lev Tolstoj: tralasciando qui le opere letterarie (ma cfr. almeno Tutti i romanzi, Sansoni, Firenze 1967; e Tutti i racconti, Mondadori, Milano 1991, 2005), della gigantesca pubblicistica tolstojana segnaliamo particolarmente almeno Quale scuola, Emme, Milano 1975, Mondadori, Milano 1978; La confessione, SE, Milano 1995; Perche' la gente si droga? e altri saggio su societa', politica, religione, Mondadori, Milano 1988; Il regno di Dio e' in voi, Bocca, Roma 1894, poi Publiprint-Manca, Trento-Genova 1988; La legge della violenza e la legge dell'amore, Edizioni del Movimento Nonviolento, Verona 1998; La vera vita, Manca, Genova 1991; l'antologia Tolstoj verde, Manca, Genova 1990. Opere su Lev Tolstoj: dal nostro punto di vista segnaliamo particolarmente Pier Cesare Bori, Gianni Sofri, Gandhi e Tolstoj, Il Mulino, Bologna 1985; Pier Cesare Bori, Tolstoj, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; Pier Cesare Bori, L'altro Tolstoj, Il Mulino, Bologna 1995; Amici di Tolstoi (a cura di), Tolstoi il profeta, Il segno dei Gabrielli, S. Pietro in Cariano (Vr) 2000] Una vita buona non e' mai esistita ne' puo' esistere senza la temperanza. Se ci si esime dalla temperanza, una vita buona non e' nemmeno pensabile. Ogni risultato d'una vita buona diviene possibile soltanto attraverso di essa. 9. DOCUMENTI. L'APPELLO DEL COMITATO DI VITERBO [Riproduciamo nuovamente l'appello del Comitato di Viterbo che si oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale laziale e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa dell'ambiente, del diritto alla salute, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future] Un aeroporto a Viterbo? No, grazie. E' necessario invece ridurre il trasporto aereo. * 1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico. 2. Il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima. 3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente. 4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali. 5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri. 6. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale. * Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia. Una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese. * Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo per pochi privilegiati. Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese in modo democratico. Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia. * Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita' dell'aeroporto. Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi' rilevante. * Chiediamo a chi condivide questo appello di aderire ad esso, di diffonderlo, di sostenere l'impegno del comitato. * Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito: www.coipiediperterra.org 10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 11 del 24 agosto 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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