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Meglio Mike che Luzi



LETTERA 102
novembre 2004
marzo 2004 
1
"Meglio Mike Bongiorno, come senatore a vita che Mario Luzi, della cui
nomina mi vergogno". Così il ministro Maurizio Gasparri, l'altro giorno, a
Chianciano, parlando a una convention intitolata "Futurdestra".
Chianciano è famosa per le sue acque curative del fegato ma il funereo
Gasparri non se ne giova, se attacca così stupidamente  il grande poeta
italiano, reo di aver osato dire osato dire: "Secondo me, i fascisti hanno
anche idee confuse". A Gasparri non hanno giovato, evidentemente, neppure
le acque di Fiuggi, il lavacro che avrebbe dovuto cancellare dalla destra
ogni residuo mussoliniano. trasformando l'MSI in Alleanza Nazionale: come
non sentire  in questa frase di un "colonnello" di Fini, l'eco della
celebre frase di Goebbels: "Quando sento parlare di cultura, la mano mi
corre alla pistola"? Con la differenza che  il nazista era un personaggio
tragico mentre Gasparri non può comparire nei telegiornali senza suscitare
qualche ilarità per il suo affannarsi a salire sul piedestallo  della
"riforma" (=rovina) della RAI, per esibire una  qualche statura politica.
Polemica di passaggio, la sua, contro un avversario? Temo di no. Sono
convinto che quella esternazione  ministeriale non debba essere
sbrigativamente liquidata come una gaffe. Mario Luzi è uno  dei (purtroppo
non molti) Grandi Vecchi che onorano l'Italia, famosi anche all'estero e
che dovrebbero, per questo se non altro, essere rispettati da tutti i
cittadini che amano definirsi patriottici; ma il paragone con Mike
Bongiorno va preso sul serio e commentato per ciò che è: l'espressione  di
propensioni  etiche e intellettuali della compagine governativa
berlusconiana. Come i "culattoni" di Tremaglia (altro missino sul quale le
acque di Fiuggi sono scivolate come sul marmo); come la infame barzelletta
del Cavaliere sui malati di AIDS o come, sempre del Sorridente del
Consiglio, la dichiarazione  che il fascismo fu, dopo tutto, una dittatura
"benevola", la. scelta di Mike Bongiorno contrapposta a quella di Mario
Luzi è un'inequivocabile scelta  culturale.
Personalmente non ho niente contro il vecchio Mike, al conrario, da anziano
che non si arrende, guardo con simpatia al suo  tenere duro, alle sue
performances un po' mummificate. Egli appartiene al passato della mia
generazione, alle mie prime prove giornalistiche, alle origini, o quasi,
della RAI. Non posso dimenticare che diede vita a un fenomeno di massa al
quale io stesso partecipai come divertito spettatore e lo gestì con
modestia sapienziale  e più o meno autentico candore. Anzi: quando (sia
pure sempre più riluttante) guardo qualche volta la televisione, ne provo
persino un po' di nostalgia. I suoi discendenti, infatti, hanno dirazzato
dal suo gioco familistico: cercano di crescere l'emozione  dei
telespettatori fingendo di ignorare che sul computer che tengono davanti le
risposte arrivano in tempo reale;  e invece delle "vallette" di Mike che
sembravano le ragazze della porta accanto arruolano povere ragazzotte
seminude e le fanno dimenare su finte scosse elettriche; mentre i quiz che
maneggiano e i concorrenti che selezionano sono talvolta di un'incultura
mostruosa. (Esempio. Domanda. "E' un ritratto che ha più di 400 anni ma non
li dimostra".  Vengono proposte cinque  possibilità; e il concorrente, che
poco prima aveva dimostrato di sapere quante volte veniva usata la parola
"amore" in una canzone del 1975, sceglie con sicurezza: "La  Ballerina di
Degas"Š
Contrapporre Bongiorno a Luzi da parte di un governante - e per di più da
uno che malauguratamente ha grandi responsabilità sulla cultura nazionale.
la dice lunga sulle opzioni culturali ed etiche della compagine di cui fa
parte. Sono personaggi di riluttante alfabetizzazione, portati dunque a
preferire l'effimero, il divertimento casereccio. il nozionismo di chi il
cervello preferisce impegnarlo nell'imparare  a memoria un elenco
telefonico piuttosto che per pensare;: e mentre tagliano per l'ennesima
volta le spese per la scuola pubblica non nascondono  di provare antipatia
per  il rigore, la tensione, la creatività della Poesia con la P maiuscola.
Anche questo, ahimè, è il  berlusconismo
Giurerei che Gasparri non ha mai letto una poesia di Luzi. Come diceva un
altro poeta, "il suo cervel (Dio lo riposi!) / in tutt'altre faccende
affaccendato/ a queste cose è morto e sotterrato". Quanto a me ricordo
alcuni versi del nuovo Senatore a vita che, scritti tanti ani fa, mi
sembrano definire l'intero consorzio  del Cavaliere:
Šciascuno dalla sua malcerta verità risaltano
ancor più goffi,
spiccano ancora più fatui,
in quella neutra desolata lacca, tutti
coloro che si appisolano
nella loro grandezza presunta o finta
e gli altri che vociferano
e pestano concitate  nullità, tuttiŠ
2
Qualcuno dei miei lettori se ne ricorderà certamente, anche se i giornali
italiani vi dedicarono ben poco spazio. Quattro o cinque anni fa un
cittadino americano agnostico si appellò alla Costituzione degli Stati
Uniti, la quale non prevede feste religiose nel calendario nazionale e
chiese la soppressione del Natale come giornata festiva. La Corte suprema,
dopo lungo esame, respinse l' appello, sentenziando che già da tempo il
Natale aveva cessato di essere una festa religiosa.
Le implicazioni di questa sentenza dovrebbero  essere prese sul serio,
soprattutto dai cristiani che convintamente pongono il loro presepio
accanto ai simboli dell'orgia consumistica. Che vuol dire la nascita del
Cristo in una grotta trasformata in stalla? Una bella favola o un richiamo
drammatico alla somiglianza con centinaia e centinaia di bambini della
Terra dell'anno 2004?
**** Se l'attuale globalizzazione non verrà modificata, entro il 2030 due
miliardi di persone vivranno in baraccopoli, bidonvilles, favelas,
poblaciones, villas-miserias, cantegriles, slums etc.etc. Lo dichiara
UNHabitat, agenzia delle Nazioni Unite:
**** In Brasile almeno 600 mila bambini e bambine sono prostituiti nei
"paradisi del sesso" come Fortaleza, Recife e Salvador Bahia. Larga parte
(forse la maggior parte) del turismo sessuale in Brasile è alimentata da
italiani. Da un terzo a metà delle piccole vittime sono infettate
dall'AIDS..
**** Cinque giorni fa l'Ufficio internazionale del lavoro ha reso pubblico
un rapporto
secondo il quale sono 246 milioni i bambini coinvolti nel mercato del
lavoro. 73 milioni di essi hanno meno di 10 anni. Quasi 10 milioni di
piccini sono vittime di forme aberranti di schiavitù, tratta di esseri
umani, servitù per debiti, pornografia e prostituzione.
**** Due milioni di bambini italiani vivono in famiglie al di sotto dei
livelli di povertà.
**** Ameno 30 mila bambini iracheni sono già stati ucci nella guerra in
corso. Più di 100 mila sono i feriti e i mutiati.
"Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o
nudo o malato o in  carcere  e non ti abbiamo assistito? Ed egli
risponderà: In verità io dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a
uno di questi miei fratelli più piccoli, è a me che non l'avete fatto"Š
All'epoca della globalizzazione si può leggere questo vangelo (MT xxv,
31-46) solo in termini di elemosina?
Buon Natale, con tutto il cuore
ettore masina

P.S. LETTERA viene inviata a chiunque me ne faccia richiesta. Il mio
indirizzo è: via Cinigiano 13, 00139 Roma, tel. (06) 810.22.16. Un
contributo alle spese di fotocopiatura  e postali è assai gradito. I
versamenti possono essere effettuati sul ccp 49249006 intestato a Luca Lo
Cascio, via Leone Magno 56, 00167 Roma.
LETTERA può essere liberamente riprodotta in tutto o in parte. Sarò
riconoscente a chi, facendolo, vorrà darmene notizia
IL SITO www.ettoremasina.it   è stato aggiornato oggi 29 novembre 2004