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[comunicati_lilliput] Accesso al credito: società civile e banche a confronto
- Subject: [comunicati_lilliput] Accesso al credito: società civile e banche a confronto
- From: Rete Lilliput Comunica <ufficiostampa at retelilliput.org>
- Date: Sat, 20 Nov 2004 19:40:59 +0100
Comunicato Stampa AFE - Rete Lilliput
IV Giornata Nazionale della Finanza Etica
Nuove povertà e sviluppo sostenibile: società civile e sistema bancario a
confronto per garantire l'accesso al credito
Corrado Passera di Banca Intesa, Fabio Salviato di Banca Etica, Pierluigi
Vigna procuratore nazionale Antimafia e Marco Gallicani dell'Associazione
Finanza Etica concludono i lavori
Bologna, 20 novembre - Corrado Passera, amministratore delegato di Banca
Intesa; Fabio Salviato, presidente di Banca Etica; Pierluigi Vigna,
procuratore nazionale Antimafia e Marco Gallicani, direttore
dell'Associazione Finanza Etica, hanno concluso oggi a Bologna i lavori
della IV Giornata Nazionale della Finanza Etica dedicata alla pace e
promossa anche da Rete Lilliput. Al centro del confronto la possibilità di
un nuovo modello di credito "nonviolento" ma anche il tema scottante
dell'accesso al credito, diritto precluso a sempre più vaste aree di
cittadinanza: da una recente indagine della Banca d'Italia emerge che oltre
2 milioni 900 mila famiglie italiane, il 14,1% del totale, non accedono ai
servizi bancari. Di fronte al potenziale conflitto sociale che potrebbe
essere innescato da questo diritto negato, come rispondono le banche?
Corrado Passera di Banca Intesa afferma che "il nostro istituto di credito
si confronta volentieri con chi nella società civile mette l'accento sullo
sviluppo sostenibile e sulla responsabilità sociale e ambientale delle
imprese e delle banche. Iniziative come la Giornata della Finanza Etica e
Solidale sono utili e da moltiplicare. Migliaia di organizzazioni non
profit si danno da fare per rispondere a bisogni per i quali il mercato
spesso non ha soluzioni adeguate, nonostante questo impegno finora hanno
trovato un ascolto insufficiente nelle istituzioni finanziarie
tradizionali. Eppure molte di loro, come ad esempio le imprese sociali,
rappresentano una delle leve fondamentali per accrescere occupazione e
coesione sociale. Banca Intesa - conclude Passera - ha avviato iniziative
concrete e dedicato risorse per facilitare l'accesso al credito e agli
strumenti finanziari di chi vuole contribuire allo sviluppo presente e
futuro del nostro paese. Questo è l'inizio. Gli stimoli non solo critici,
ma soprattutto costruttivi da parte della società civile sono sempre più
numerosi e da noi troveranno un'attenzione sempre maggiore."
Per conto dell'Associazione Finanza Etica Marco Gallicani invita i
movimenti impegnati nelle economie solidali a cogliere la grande sfida
dell'accesso al credito. "Per rispondere concretamente alla povertà e alla
precarietà in aumento nel nostro paese dobbiamo essere in grado di uscire
dal mercato di nicchia in cui ci troviamo oggi. Le famiglie italiane in
zona povertà sono quasi una su quattro. In una società che continua a
rincorrere un modello di consumi che non si può più permettere, il potere
delle banche - tra le poche detentrici di liquidità - è in forte aumento.
Nell'ultimo anno è cresciuto del 7% il numero di coloro che non riescono ad
accantonare risparmi, pari ormai al 45% della popolazione. Il credito al
consumo (quello per importi tra 155 e 31 mila euro) nei primi sei mesi del
2004 è cresciuto del 15% in valore e del 24% per numero di operazioni. In
generale, il 37% degli italiani ha almeno un prestito in corso. Dati su cui
riflettere: il 39% dei finanziati non conosce il tasso applicato e il 25%
non rifarebbe il prestito se potesse tornare indietro." Per Gallicani
questa dipendenza dal circuito finanziario è in forte aumento ed è
destinata a crescere ulteriormente in una società che va precarizzando e
privatizzando ogni aspetto della vita collettiva e individuale: in
particolare la previdenza, l'istruzione, l'assistenza e la sanità. "Saranno
le assicurazioni private e le banche il nostro stato sociale del futuro,
per questo la sfida è alta per la finanza etica, non possiamo più proporci
come pratica di nicchia. Le nostre esperienze vanno messe a disposizione di
un rinnovato rapporto con la società civile e la politica, per cercare
incisive modalità di influenza nei confronti del potere finanziario. Le
competenze accumulate in 25 anni di storia, dalle Mag a Banca Etica a Caes,
vanno intrecciate con nuove forme di mobilitazione e di pressione sociale,
pena il relegare l'intero movimento ad una dimensione che non renderebbe
giustizia alle energie e alla creatività che lo hanno generato e
contraddistinto. La convinzione di dover cambiare piano di lavoro per
raggiungere al meglio la nuova missione - conclude Gallicani - deve essere
superiore alla paura, del tutto normale come in ogni fase di cambiamento,
di perdere la propria identità."
Fabio Salviato, presidente di Banca Popolare Etica, ha sostenuto che "sono
quattro i temi con i quali il sistema finanziario deve confrontarsi:
l'aumento della povertà nelle classi medie anche nel nord del mondo; il
progressivo processo di finanzializzazione dei mercati; la crescita
significativa del settore del non-profit, considerato non bancabile sino a
10 anni fa'; la consapevolezza che i diritti civili non possono essere
separati da quelli economici e che dunque il credito deve essere
considerato come un diritto. Le risposte di Banca Etica sono indirizzate
alle garanzie per il diritto alla casa e allo sviluppo di energie
alternative come anche alle attività di microcredito nei paesi del nord del
mondo."
Pierluigi Vigna, procuratore nazionale Antimafia ha espresso il suo
giudizio estremamente positivo sulla finanza etica: "Soprattutto per
l'attenzione che rivolge alla persona e non alle mere garanzie
patrimoniali, ma anche perché si raccorda con la centralità data dalla
nostra Costituzione alla dignità e allo sviluppo della persona umana.
Infine perché rappresenta un efficace metodo per combattere la piaga
dell'usura: oggi in Italia si stima che siano circa 18 milioni i cittadini
che non possono ricorrere al credito. Rivolgendosi a queste persone, la
finanza etica supplisce al razionamento del credito effettuato dalle banche
facendo in modo che tali persone non debbano ricorrere all'usura."
L'intera documentazione stampa della IV Giornata Nazionale della Finanza
Etica è disponibile presso la sala stampa virtuale di Agenzia Metamorfosi
all'indirizzo http://www.metamorfosi.info/met_afe_sala_stampa.asp
I promotori della IV Giornata della Finanza Etica:
L'evento è promosso da AFE - Associazione Finanza Etica in collaborazione
con la Regione Toscana e la Regione Emilia Romagna. Partner dell'evento
sono Banca popolare dell'Emilia Romagna - Federazione Banche di Credito
Cooperativo - Banca popolare Etica - CTM altromercato - Coop Italia -
EtiFiba Cisl - Fisac Cgil - Carta - Emi - Agenzia Metamorfosi - Comune di
Roma - Comune e Provincia di Firenze - Comune e Provincia di Bologna -
Università degli Studi di Firenze - Arena del Sole - Good Will - Ucodep -
Fabbrica Ethica - Rete Radie Resch - Peacelink - Rete Lilliput - Beati i
costruttori di Pace - Mancaintesa - Controllarmi - Banche Armate.
Ufficio Stampa Agenzia Metamorfosi - Comunicare il Cambiamento Sostenibile
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