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Brasile: nessun commercio con patrimonio genetico di popoli nativi!
- Subject: Brasile: nessun commercio con patrimonio genetico di popoli nativi!
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Fri, 22 Oct 2004 17:09:51 +0100
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041022it.html
Brasile: nessun commercio con patrimonio genetico di popoli nativi!
Bolzano, Brasilia, 22 ottobre 2004
L'Associazione per i popoli minacciati (APM) mostra la propria
preoccupazione per le circostanze in cui un'impresa americana del settore
biotech, gestisce il commercio di campioni di patrimonio genetico di
popolazioni di nativi brasiliani, sul proprio sito internet
(ccr.coriell.org). La Coriell Cell Repositories vende campioni di DNA
appartenenti a Indios dei ceppi Karitìana e Suruì, dello stato federale
della Rondônia, al prezzo di 85 $ a provetta. Il Presidente dell'autorità
indigena FUNAI, Mercio Pereira, ha chiesto alla polizia brasilana di
effettuare indagini a riguardo. "Il caso è grave, quasi incredibile - dice
Pereira - vogliamo che sia fatta chiarezza sulla questione." Su indicazione
dell'amministratore della FUNAI in Rondônia, Rômulo Siqueira Sá, il popolo
Karitìana ha dichiarato di essere oggetto, già da alcuni anni, di controlli
medici periodici, effettuati da una squadra di ricercatori brasiliani e
stranieri. Sarebbero stati effettuati prelievi di sangue a più della metà
della popolazione.
Non è la prima volta che la Coriell Cell, che mette in vendita anche
campioni di patrimonio genetico di Indigeni ecuadoregni, risulta implicata
in traffici illegali. È dal 1996 che l'impresa americana, vende su internet
i campioni di DNA delle popolazioni Karitìana e Suruì, ma solo tre anni
dopo la questione è stata portata all'attenzione del pubblico americano dal
docente di psicologia Stanley Krippner. Il proffessore ha pubblicato,
insieme a 40 leader tribali, un manifesto, redatto per un seminario,
svoltosi a Brasilia. "Le aziende di biiotecnologie," - cosi si legge nel
documento, - "mirano a scoprire perché gli Indios sembrano immuni a
malattie tropicali e come riescano a vivere in condizioni climatiche
estreme. Con tali informazioni, brevettano farmaci che dovrebbere essere in
grado di rafforzare le difese immunitarie di soldati che combattono in zone
del mondo con condizioni climatiche e presenza di malattie analoghe.
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Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030923ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030826it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030808it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030808ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030527it.html |
www.gfbv.it/3dossier/seattle-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/diritto/ilo169-conv-it.html |
www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/konibo.html
* www: www.coica.org | www.ilo.org/ilolex/english/newratframeE.htm |
www.ilo.org
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