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Il Vietnam minaccia la legalizzazione della persecuzione religiosa.
- Subject: Il Vietnam minaccia la legalizzazione della persecuzione religiosa.
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Thu, 07 Oct 2004 12:55:21 +0100
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041007it.html
Vietnam: vertice ASEM ad Hanoi
Il Vietnam minaccia la legalizzazione della persecuzione religiosa. Capi di
governo dell'EU devono proteggere i Cristiani
Bolzano, Göttingen, 7 ottobre 2004
In occasione dell'apertura del vertice dell'ASEM (Asia Europe Meeting) ad
Hanoi, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha chiesto ai capi di
governo dell'EU di impegnarsi per porre fine alle persecuzioni di Cristiani
e indigeni in Vietnam. Il 15 novembre in Vietnam dovrebbe entrare in vigore
una legge sulla religione che legalizzerebbe la persecuzione di Cristiani.
Si tratta certamente di uno sviluppo allarmante. Lo sviluppo delle nuove
relazioni economiche tra Europa e Asia non deve trascurare le questioni
relative ai diritti umani. Il vertice ASEM a Hanoi costituisce anche la
seconda tappa del viaggio in Asia del Cancelliere Schröder.
La nuova legge sulla religione renderà più facile perseguitare le Chiese
protestanti non riconosciute, che quindi sono costrette a operare in
clandestinità. La legge infatti prevede che solo i membri di Chiese
ufficialmente riconosciute potranno esercitare, comunque con diverse
limitazioni, il proprio credo. La settimana scorsa sei pastori delle Chiese
evangeliche avevano protestato pubblicamente contro la nuova legge e con
una petizione firmata da 50 leader religiosi delle Chiese protestanti
avevano chiesto al governo di garantire la libertà di religione a tutti i
credenti. Intimidazioni, multe, arresti e tortura a danno di Protestanti,
Cattolici e Buddisti fanno ormai parte della normalità.
L'APM teme che la nuova legge sulla religione limiti anche i diritti degli
indigeni, che sono già perseguitati per il loro essere cristiani e per le
loro rivendicazioni per maggiori diritti. Quasi un milione di persone in
Vietnam appartiene ad un popolo indigeno, di cui quasi due terzi sono
cristiani. L'Articolo 8 della nuova legge prevede che la religione non
possa essere usata indebitamente per provocare tensioni tra gruppi etnici.
Questa clausola è già stata usata contro i popoli indigeni: rivendicazioni
giustificate di restituzione delle proprie terre, attualmente sfruttate
come piantagioni di caffè sono state respinte dal governo con la scusa che
minaccerebbe la pacifica convivenza tra i gruppi etnici.
Grazie al sostegno del governo vietnamita, coloni provenienti dalle vallate
hanno potuto appropriarsi di ampie zone situate negli altipiani del paese,
abitate dagli indigeni, per installarvi piantagioni di caffè. Il Vietnam è
il secondo più importante produttore di caffè per la Germania, e nel 2003
ha incrementato del 10% la propria produzione di caffè per un totale di
790.000 tonnellate.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040816ait.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040421it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030808ait.html |
www.gfbv.it/3dossier/diritto/ilo169-conv-it.html
* www: www.un.org | www.ilo.org