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[Carta.org] No news speciale: "Le due Simone"



La no-news-letter di Carta
Speciale 23 settembre 2004

Due "rivendicazioni", una che annunciava l'uccisione delle due Simone [nulla
sui due iracheni sequestrati con loro] e l'altra, questa mattina, secondo la
quale un video avrebbe provato l'omicidio. Ambedue sono da tutti considerate
poco attendibili, "terrorismo mediatico", ha detto il governo. Ma ogni
minuto le notizie, o le false notizie, si susseguono. Il sito di Carta ne
offre un buon numero, quelle secondo noi essenziali. Un ponte per, la Ong
delle due Simone, invita a fare tutto il possibile per testimoniare la
vicinanza alle famiglie e alle due ragazze sequestrate. Lo stesso fa il
Comitato Fermiamo la guerra. In particolare, secondo noi, si tratta di
premere sul governo perché chieda una tregua nei bombardamenti sulla città
assediata di Falluja. Un nostro commento su questo, se volete leggerlo.
http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/
http://www.carta.org/cantieri/Simone/index.htm

 1. Altalena
 2. Due margherite
 3. Visibilità mondiale
 4. La posta in gioco



*** 1. Altalena ***

Stanotte una, stamattina un'altra. Le "rivendicazioni" del sequestro e, ora,
dell'assassinio delle due Simone [e dei loro colleghi iracheni?] cadono come
sassi, precipitando tutti noi in una altalena angosciosa. Vogliamo credere,
fin qui [sono le primissime ore del pomeriggio di giovedì], che si tratti di
"sciacalli", come scrive sulla Repubblica Giuseppe D'Avanzo, che ogni giorno
tenta di dare un senso a segnali, mezze parole e indizi. Da quel lato, oltre
alle parole degli ulema sunniti, alle impressioni di chi l'Iraq ha
conosciuto [prima di tutto i compagni delle Simone, chiusi nella sede di Un
ponte per da settimane], alle opinioni di osservatori come i giornalisti di
Al Jazeera, le dichiarazioni di responsabili del "governo provvisorio" [un
ufficiale della polizia avrebbe detto che "entro il pomeriggio sapremo di
più"], possiamo aggrapparci a ben poco. Si aspetta, più che altro, contando
che chi ha una responsabilità istituzionale - ed è stata la richiesta di Un
ponte per fin dal primo giorno - faccia il suo dovere, tanto più che ha
scelto di partecipare all'occupazione dell'Ioraq e, dunque, si presume che
ne debba sapere qualcosa.
È  invece da questo lato, le nostre città e le nostre istituzioni, che
possiamo fare molto. Prima di tutto dicendoci che c'è ancora tempo, che la
vicenda del sequestro più "anomalo" è destinata a durare a lungo. Non
sappiamo se è così e se saremo smentiti tra cinque minuti, ma crederlo aiuta
a fare.
A fare che cosa? Tralasciamo le polemiche idiote sulla consistenza e sulla
"combattività" delle manifestazioni, Non aiuta. Sta di fatto che centinaia
di migliaia di persone in modo attivo e nelle forme più diverse, anche
minime ma, nel loro ambiente, utili, e milioni di persone in modo passivo,
informandosi e discutendone, stanno partecipando della preoccupazione, e del
tentativo di dare un senso a questo avvenimento. Chiunque possa fare
qualcosa in più di quel che ha fatto, e chiunque possa fare qualcosa che
finora non ha fatto, sappia che è così che si crea il clima che può davvero
agevolare una soluzione positiva: mostrando che la nostra gente ama la pace
e rifiuta la guerra, e l'occupazione dell'Iraq, e lo fa per un motivo molto
più nobile di quel che gli attribuiscono i polemisti e i politici della
destra, cioà la resa o l'essere "pilateschi". Al contrario, si vuole la pace
per fare la pace, per dialogare con l'Islam e gli arabi, per aiutarli, per
quanto possibile, a trovare la loro strada fuori dalla macelleria, dai
bombardamenti e dai sequestri. Il ricatto non c'entra niente: il solo
ricatto che subiamo è quello di chi vuole spingerci a scegliere tra la
violenza e la violenza.
In secondo luogo, è solo questo clima che può spingere le istituzioni, rette
non importa da quale maggioranza politica, a comportarsi come dovrebbero: da
difensori dell'integrità e della vita dei cittadini. Noi non possiamo
sapere, oggi, se il governo e le sue appendici stiano lavorando, se lo
stiano facendo bene e che cosa stiano ottenendo. L'impressione che
forniscono, a parte una certa discrezione [rotta purtroppo dai comizi
fascisteggianti del vicepresidente Fini], è che ministri, diplomazia e
servizi segreti siano in balia degli eventi. Prima le "informazioni utili"
di Frattini, poi "il canale" annunciato dai servizi segreti [ma non
dovrebbero essere, appunto, segreti, specie in una situazione come questa?],
ottimismo sparso con parsimonia ma con costanza: tutto questo non è affatto
tranquillizzante, c'è da pensare che il governo italiano, proprio perché ha
voluto essere parte dell'occupazione, non possa più dialogare e muoversi
nell'Iraq in guerra.
Speriamo sia solo un'impressione. Ma una cosa la potrebbe fare subito, il
governo, senza costo alcuno dal punto di vista politico e del rapporto
subalterno nei confronti degli Usa: chiedere la sospensione dei
bombardamenti su Falluja, per ragioni umanitarie che chiunque comprende,
considerata la contabilità mortale di ogni giorno: numero dei bambini, delle
donne, dei civili uccisi in nome della caccia ai "terroristi". Lo dovrebbe
fare comunque, un governo assennato, lo può fare tanto più ora. Bush e i
suoi generali non daranno retta, ma almeno Berlusconi avrà dimostrato un
briciolo di umanità e un pizzico di indipendenza.
http://www.carta.org/
http://ww2.carta.org/notizieinmovimento/
http://www.carta.org/cantieri/Simone/index.htm


*** 2. Due margherite ***

La settimana scorsa abbiamo proposto nella copertina del settimanale - ne
avevano parlato i familiari di Simona Pari - un modo simbolico e pratico di
non permettere a noi stessi, e a quelli che incontriamo ogni giorno, di
dimenticare che le due Simone, Sa'ad e Mahnaz restano sequestrati, nelle
mani di chissà chi, in Iraq. Due fiori, due margherite, da portare
all'occhiello, sullo zaino, da mettere sul tavolo di lavoro, ovunque. Nel
sito di Carta, e nel nuovo numero del settimanale, un disegno di Pablo
Echaurren: da internet è
"scaricabile", per diffonderlo.
http://www.carta.org/rivista/settimanale/2004/35/sommario.htm
http://www.carta.org/cantieri/Simone/040922DueMargherite.htm
http://www.carta.org/cantieri/Simone/index.htm


*** 3. Visibilità globale per la cultura delle due Simone ***

Articolo di Enzo Mazzi, pubblicato sulla rivista Adista.
http://www.carta.org/cantieri/Simone/040922Mazzi.htm


*** 4. La posta in gioco ***

Articolo di Raffaele K. Salinari sulle trasformazioni dell'aiuto umanitario.
http://ww2.carta.org/articoli/articles/art_1164.html


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