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le fiere degli uccelli non rispettano la natura ! Disertiamole!



Comunicato del 15 luglio 2004

LAC, LAV E UNA DI TREVISO PROMUOVONO UNA CAMPAGNA CONTRO LE FIERE DEGLI
UCCELLI.
DOMENICA 18 LUGLIO VOLANTINAGGIO ALLA FIERA DI ODERZO (TV).

LAC Lega Abolizione Caccia, LAV Lega Antivivisezione e UNA Uomo Natura
Animali di Treviso proseguono la campagna di sensibilizzazione del pubblico
per il boicottaggio delle fiere degli uccelli che sono ritenute un momento di
esaltazione dello sfruttamento degli animali, detenzione degli animali in
condizioni incompatibili con la loro natura, umiliazione degli animali prima
abituati ad attraversare interi continenti e ora ridotti a vita in
microgabbie.
Le associazioni denunciano pubblicamente queste fiere per i contenuti
fortemente diseducativi, per le condizioni di esposizione degli gli animali
obbligati spesso a rimanere rinchiusi in gabbie anguste ed in condizioni
contrarie alla loro etologia come nel caso dei richiami vivi, come i Tordi
bottacci, Tordi sasselli, Merli, Allodole, Lucherini, Cardellini, Fringuelli
e Prispoloni, utilizzati nelle cosiddette competizioni canore che non possono
nemmeno aprire le ali.
Le associazioni hanno preparato un volantino che verrà distribuito ai
partecipanti di tutte le fiere degli uccelli (cf. volantino sul sito
www.lacveneto.it).
Le associazioni invitano tutte le persone sensibili ad aderire alla campagna
anche dando una mano nei volantinaggi, telefonando ai numeri: 328 2684562
Gabriele o 333 8641964 Marco.
Domenica 18 luglio 2004 gli attivisti delle associazioni effettueranno un
volantinaggio presso la fiera di Oderzo (TV), dalle 7.00 alle 13.00 circa
nella zona della fiera del Vecchio Foro Boario.
Ha dichiarato Andrea Zanoni, Presidente della LAC del Veneto: “L’usanza di
tenere uccelli in gabbia è una realtà che spezza il cuore a chi ha un minimo
di sensibilità. Meravigliose creature nate per essere libere vengono recluse
in strettissimi spazi per allietare con il loro canto e la loro bellezza
esseri umani poveri d’animo. Il richiamo vivo, che ha in se l’istinto vitale
di muoversi tra spazi illimitati, di stare con i suoi simili, è recluso per
sempre in una gabbia di pochi centimetri dove passa i suoi giorni tutti
uguali, i mesi e gli anni fino alla morte, sognando campi e gli alberi che
non vedrà mai e canta la sua disperazione senza possibilità di sfuggire al
triste destino di un dramma incomprensibile. Chi detiene uccelli in gabbia
non pensa certo alla sofferenza dell’animale condannato innocentemente a
vivere la sua esistenza nell’angusto spazio di una gabbietta, perché il
piacere che procura la vista della triste creatura è più importante della sua
sofferenza: è come imprigionare per tutta la vita un uomo nel vano di un
ascensore.“
Ha aggiunto Gabriele Martin, Consigliere Nazionale della LAC: “All’alba del
ventunesimo secolo, sarebbe finalmente ora che queste manifestazioni,
venissero finalmente vietate e relegate a far parte di quel bagaglio di
barbarie che ha sempre contraddistinto il rapporto dell’uomo con gli altri
animali. Siamo molto preoccupati in particolare per il trattamento che
subiranno gli animali esposti. Invitiamo tutti i cittadini che amano la
natura e gli animali a disertare queste manifestazioni e a scegliere un
contatto con la natura più genuino e rispettoso come delle belle escursioni
nelle nostre colline e montagne.”

LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Bellucci, n.16 - 31100
Treviso

INFO: Gabriele Martin: 328 2684562.

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