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Azione nonviolenta LUGLIO



Comunicato stampa del 1 luglio 2004,
da diffondere, GRAZIE!

E' uscito il numero di  Luglio 7/2004 di "AZIONE NONVIOLENTA" rivista del
Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964; mensile di
formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in
Italia e nel mondo.

In questo numero

- Un patrimonio culturale e di esperienza diretta a disposizione di tutti
(di Mao Valpiana)
- Le prime  azioni dirette nonviolente in Italia. Bisogna agire e studiare
con sacrificio e costanza. Nostra intervista a Pietro Pinna (a cura di
Pasquale Pugliese e Luca Giusti)
- Fundacia Progranicze, Premio Langer 2004.
- Obiezione di coscienza e nonviolenza arrivano in Cina, sulla cattedra
dell'Università, 15 anni dopo Tienanmen (della War Resisters International)

ECONOMIA:  Quando i diritti non entrano nel carrello (Paolo Macina)
EDUCAZIONE: Aggressività e rabbia come richiesta di aiuto (Stefania Gavin)
L'AZIONE: In bici da tutta Europa sulla strada della Palestina (Luca Giusti)
LILLIPUT: Campagna "Tesorerie Disarmate" (Andrea Trentini)
MUSICA: Faccio nonviolenza con un'armonica blues  (Paolo Predieri)
CINEMA: Solo dal perdono nasce l'amore (Giuseppe Borroni)
STORIA: Libertà di pensiero dopo 25 anni  (Sergio Albesano)
DIBATTITO: Ricchi, grassi e infelici (Marco Baleani)
LIBRI
LETTERE

In copertina: Milano, dicembre 1964, un'azione diretta nonviolenta


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L'Editoriale di Luglio

UN PATRIMONIO CULTURALE E DI ESPERIENZA DIRETTA A DISPOSIZIONE DI TUTTI

Di Mao Valpiana, Direttore di Azione nonviolenta


Dedichiamo gran parte di questo numero ad una lunga intervista a Pietro
Pinna, fondatore con Aldo Capitini del Movimento Nonviolento. Con lui
abbiamo voluto ripercorrere ed analizzare le prime azioni dirette
nonviolente in Italia, attuate per affermare il principio dell'obiezione di
coscienza e per sperimentare le tecniche della nonviolenza.
Ci sembra un contributo utile per il dibattito (… e l'azione!) su quanto
sta nascendo oggi nel più vasto movimento (dalla rete lilliput a
rifondazione, dal sindacato alle lotte di base) circa la possibilità di
crescita e sviluppo dell'azione nonviolenta. Sappiamo che la nonviolenza
non si può improvvisare, che c'è bisogno di studio e formazione; e sappiamo
anche che la nonviolenza non può limitarsi ad un'affermazione di idee, ma
che essa deve saper agire per trasformare la realtà.
L'obiezione di coscienza, l'azione diretta nonviolenta, la disobbedienza
civile, sono pratiche che devono nascere soprattutto da una profonda
persuasione interiore dell'individuo. Non possono essere disgiunte dalle
finalità di amore e verità, e non possono essere ridotte a mere tecniche.
Per tutto questo riteniamo che sia di fondamentale importanza conoscere la
storia delle prime azioni dirette nonviolente in Italia, perché è da quelle
radici che ancor oggi possiamo alimentare la crescita della nonviolenza
organizzata.
Il Movimento Nonviolento, pur conscio della sua debolezza strutturale,
mette però a disposizione di tutti un prezioso patrimonio culturale e di
consolidata esperienza, grazie anche a chi ha saputo custodire determinata e 
costanza la scelta nonviolenta. Riproporre i principi ispiratori e le
tecniche delle prime azioni nonviolente degli anni '60, ci sembra il modo
migliore per celebrare i 40 anni della nostra rivista e per regalare
fiducia ed entusiasmo a chi oggi vuole raccogliere il testimone e rinnovare
la necessità dell'azione nonviolenta.

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Per abbonarsi ad Azione nonviolenta inviare 25,00 euro sul ccp n. 10250363
intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna 8, 37123 Verona

E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una mail a
an at nonviolenti.org, scrivendo nell'oggetto "copia AN"

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"Siamo noi i veri responsabili di tutte le guerre,
 e quando davvero vorremo la  pace, l'avremo."
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"Azione nonviolenta" - via Spagna, 8  -  37123 Verona   (Italy)
Tel. (++39) 0458009803    Fax  0458009212
email: azionenonviolenta at sis.it   http://www.nonviolenti.org
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o la comunità cristiana che spesso sa
capire, prima delle gerarchie, quali siano i 'segni dei tempi' e quali le
risposte evangeliche: anche gli omosessuali hanno diritto all'amore e ad
una vita di relazione".
Di seguito pubblichiamo il testo integrale della lettera che la comunità di
Rignano ha indirizzato al proprio vescovo.

LETTERA APERTA A MONS. MICHELE SECCIA, VESCOVO DI SAN SEVERO

Eccellenza reverendissima,
la comunità di Rignano, dopo la Sua improvvisa visita di domenica 20
giugno, è rimasta sconvolta nell'apprendere, direttamente da Lei, la
notizia del trasferimento del nostro parroco don Fabrizio. La sera stessa
ci siamo riuniti in assemblea e, all'unanimità, abbiamo deciso di farLe
conoscere il nostro stato d'animo e il nostro rammarico.
Don Fabrizio è parte integrante della nostra comunità; con lui abbiamo
iniziato un cammino di fede che non vorremmo interrompere. Abbiamo imparato
a vivere il Cristianesimo non come espressione di ritualità, ma come veri
testimoni di Cristo nell'accoglienza, nella solidarietà e nell'amore verso
i fratelli, con un'attenzione particolare verso i "più piccoli" e gli
emarginati. Ricordiamo ancora oggi il giorno del suo arrivo a Rignano. Dopo
la brusca perdita del nostro parroco don Pasquale Granatiero, ci sentivamo
una comunità smarrita e spenta; la presenza di don Fabrizio è stata per noi
una ventata di speranza e ha contribuito a riportarci sulla via della
comunione, della giustizia, dell'unità e della carità.
La pastorale di don Fabrizio ha coinvolto tutta la comunità, dai più
piccoli ai giovani, agli adulti, agli anziani con la liturgia, i
pellegrinaggi, la condivisione di esperienze di altre comunità in Italia e
all'estero, il centro giovanile, i gruppi famiglia, e potremmo ancora
elencare tanti altri eventi e momenti vissuti insieme, ma Lei Eccellenza li
conosce tutti.
Come Pastore della nostra Chiesa, le chiediamo di non interrompere questo
prezioso cammino intrapreso con don Fabrizio e ci rimettiamo alla Sua
benevolenza perché venga prorogato il mandato al nostro parroco e a noi
venga data la gioia di continuare a camminare e crescere nella fede per il
bene della comunità rignanese. Pertanto, per avallare questa nostra
richiesta alleghiamo l'espressione libera della comunità cristiana di
Rignano che, singolarmente, ha voluto manifestare il suo consenso con la
propria firma.

Rignano Garganico, 23 giugno 2004
Il Comitato

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Le alternative per un nuovo ordine mondiale - Johan Galtung
Il mondo è dominato dalla spirale guerra-terrorismo. La sola alternativa
possibile è una prospettiva politica che metta al centro il ripudio della
guerra e della forza militare come strumento per la risoluzione dei
conflitti e la democrazia. La Conferenza tenuta all'Università di Roma dal