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Leyla Zana: "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione"



Ankara, 9 giugno 2004
Conferenza stampa alla sede centrale del DEHAP per il rilascio degli
 ex-deputati kurdi del DEP "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la
 pace e la soluzione"

Facciamo circolare di seguito le parole di Leyla Zana che ha rilasciato, a
 nome dei quattro deputati, una breve dichiarazione, intorno alle 18:00, poco
 dopo essere stati liberati dal carcere di Ulucanlar-Ankara, in diretta TV.
 "Siamo usciti da una strada molto lunga e difficile, l'abbiamo affrontata
 fra molte difficoltà e orgoglio.(...) è cominciato un nuovo periodo per
 questo paese, è il periodo della fratellanza. (...) Se i popoli diventano
 fratelli e si danno la mano gli uni con gli altri kurdi, turchi, arabi,
 circassi, laz potranno unirsi con il mondo. (...) Se questo paese risolvesse
 interamente i suoi problemi potrebbe diventare il centro di questa
 fratellanza per l'area intera. La strada non è finita anzi siamo solo
 all'inizio del percorso. (...) in questo mondo, tutte le istituzioni, fino
 agli organi di stampa e al popolo orgoglioso che è alla base devono lavorare
 per vedere dei nuovi giorni di sole. Lasciamo da parte l'amarezza e
 lavoriamo per la pace e la soluzione. (...) quella di oggi non è una
 giornata che fa nascere nuove sofferenze, provocazioni o ostilità, ma è la
 giornata dell'unione, che toglie pregiudizi e nella quale con scientificità
 si possa guardare ai progressi, alla crescita in base ai valori universali
 del XXI secolo. (...) Tutti, a partire da voi giornalisti che per aver fatto
 riprese siete stati picchiati, che per aver detto al verità siete stati
 minaciati o feriti dovete lavorare insieme a tutti quelli che vogliono un
 paese libero. Lavoriamo consapevoli ognuno del proprio dovere di operare per
 la pace rispettando l'uguaglianza di tutti i cittadini, ognuno deve
 sforzarsi per la riunificazione sociale, così da poter realizzare il
 giardino dell'Eden. Leyla Zana ha concluso dicendo: "non risponderò alle
 domande, sono molto stanca. Il mio cuore è nell'amarezza, anche se io sono
 stata liberata so che in questo momento sono migliaia le persone che ancora
 si trovano in carcere ... e sarò felice soltanto quando in Turchia non si
 parlerà più di carceri ..."