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Leyla Zana: "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione"
- Subject: Leyla Zana: "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la pace e la soluzione"
- From: "Ufficio d'Informazione del Kurdistan" <uiki.onlus at tin.it> (by way of francesco iannuzzelli <francesco at peacelink.org>)
- Date: Wed, 9 Jun 2004 19:49:45 +0000
- Organization: peacelink
- User-agent: KMail/1.4.1
Ankara, 9 giugno 2004
Conferenza stampa alla sede centrale del DEHAP per il rilascio degli
ex-deputati kurdi del DEP "Lasciamo da parte l'amarezza e lavoriamo per la
pace e la soluzione"
Facciamo circolare di seguito le parole di Leyla Zana che ha rilasciato, a
nome dei quattro deputati, una breve dichiarazione, intorno alle 18:00, poco
dopo essere stati liberati dal carcere di Ulucanlar-Ankara, in diretta TV.
"Siamo usciti da una strada molto lunga e difficile, l'abbiamo affrontata
fra molte difficoltà e orgoglio.(...) è cominciato un nuovo periodo per
questo paese, è il periodo della fratellanza. (...) Se i popoli diventano
fratelli e si danno la mano gli uni con gli altri kurdi, turchi, arabi,
circassi, laz potranno unirsi con il mondo. (...) Se questo paese risolvesse
interamente i suoi problemi potrebbe diventare il centro di questa
fratellanza per l'area intera. La strada non è finita anzi siamo solo
all'inizio del percorso. (...) in questo mondo, tutte le istituzioni, fino
agli organi di stampa e al popolo orgoglioso che è alla base devono lavorare
per vedere dei nuovi giorni di sole. Lasciamo da parte l'amarezza e
lavoriamo per la pace e la soluzione. (...) quella di oggi non è una
giornata che fa nascere nuove sofferenze, provocazioni o ostilità, ma è la
giornata dell'unione, che toglie pregiudizi e nella quale con scientificità
si possa guardare ai progressi, alla crescita in base ai valori universali
del XXI secolo. (...) Tutti, a partire da voi giornalisti che per aver fatto
riprese siete stati picchiati, che per aver detto al verità siete stati
minaciati o feriti dovete lavorare insieme a tutti quelli che vogliono un
paese libero. Lavoriamo consapevoli ognuno del proprio dovere di operare per
la pace rispettando l'uguaglianza di tutti i cittadini, ognuno deve
sforzarsi per la riunificazione sociale, così da poter realizzare il
giardino dell'Eden. Leyla Zana ha concluso dicendo: "non risponderò alle
domande, sono molto stanca. Il mio cuore è nell'amarezza, anche se io sono
stata liberata so che in questo momento sono migliaia le persone che ancora
si trovano in carcere ... e sarò felice soltanto quando in Turchia non si
parlerà più di carceri ..."