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Migrazioni. Pace per i migranti
HEADLINES Notizie dall’apostolato sociale  2004/05
... per scambiare notizie, condividere la spiritualità e promuovere il 
lavoro in rete...
* Curia Generalizia. Roma: incontro dei coordinatori dell’Apostolato Sociale
* Networks. La globalizzazione vista con gli occhi dei poveri
* India. Bhopal: Mantenere viva l'identità indigena
* Migrazioni. Pace per i migranti
* Cina. Portare aiuto a chi non ne ha
* India. Un belga “gandhiano”
* Spagna. La voce dell’innocenza…
* Agenda
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* Curia Generalizia. Roma: incontro dei coordinatori dell’Apostolato Sociale
Dal 9 al 16 Maggio si è tenuto a Roma, presso la Curia Generalizia, 
l’incontro 2004 dei Coordinatori d’Assistenza dell’Apostolato Sociale, 
organizzato dal Segretariato per la Giustizia Sociale. All’incontro erano 
presenti 12 Coordinatori, oltre a P. Fernando Franco e lo staff del 
Segretariato. All’ordine del giorno vi erano, tra le altre cose, una 
discussione sui Centri Sociali della Compagnia sulla base di uno studio 
preparato dal SJS, la valutazione dell’attuazione degli Atti del 2003, con 
particolare riguardo alla situazione dei vari networks, nonché altri 
argomenti quali, ad esempio, il ruolo dei Coordinatori, il rapporto 
Fede-Giustizia ed il futuro del documento Caratteristiche dell’Apostolato 
Sociale. L’incontro, scandito da un programma di lavoro molto serrato, ha 
portato buoni frutti e ha dato la possibilità a tutti i Coordinatori di 
Assistenza di discutere assieme alcune problematiche comuni e di preparare 
un piano di lavoro per l’anno venturo. Un punto saliente del!
 l’incontro è stato l’elaborazione di un documento di raccomandazioni per 
il Padre Generale sul futuro dei Centri Sociali. Il mattino di venerdì 14 
maggio, il Padre Generale ha incontrato i partecipanti con cui si è 
intrattenuto per un colloquio informale durante il quale ha sottolineato 
l’importanza del lavoro dei Coordinatori e ha offerto alcuni spunti di 
riflessione. Quanto prima il SJS provvederà a pubblicare una sintesi degli 
atti dell’incontro.[HL40501]
Per informazioni: <sjs at sjcuria.org>
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* Networks. La globalizzazione vista con gli occhi dei poveri
Che cosa hanno a che fare l’una con l’altra la teologia, l’analisi delle 
narrative popolari e la spiritualità ignaziana? Il progetto Economia 
Globale e Culture (GEC - Global Economy and Cultures) unisce tutte e tre 
dando vita a un efficace strumento di comprensione della vita dei poveri, 
partendo dal punto di vista dei poveri stessi. Il GEC è un progetto di 
ricerca della durata di cinque anni che coinvolge più di 40 centri della 
Compagnia in oltre 30 paesi per valutare l’impatto, positivo e negativo, 
della globalizzazione sulle culture locali. Diretto da Rita Rodriguez e P. 
Gap Lo Biondo SJ del Woodstock Theological Centre presso la Georgetown 
University di Washington DC, esso pone al centro del processo di 
salvaguardia delle culture locali il discernimento del povero. Tale 
metodologia, valorizzando le pratiche e le credenze locali, basata sul 
dialogo piuttosto che sullo scontro, offre la possibilità di integrare la 
comprensione culturale e religiosa con la promozione della !
 giustizia. Aiutare gli attori dello sviluppo locale a costruire il 
dialogo diventa così la base di un’azione sociale che punta a consolidare 
le comunità locali di solidarietà attorno alle narrazioni dei poveri. Un 
punto debole di questa iniziativa è la difficoltà di mantenere una 
comunicazione attiva fra tutti i partecipanti, necessaria per un lavoro 
approfondito su narrative selezionate, così come quella di ottenere un 
coinvolgimento diretto dei poveri stessi, coinvolgimento che richiede tempo 
e fatica. Tuttavia, i cinque incontri regionali e le tre consultazioni 
internazionali svoltesi ad oggi hanno portato ad una fruttuosa 
collaborazione tra i centri che vi partecipano. Il lavoro in rete, insito 
nella metodologia del GEC, non è ancora realtà, ma se ne stanno gettando le 
solide basi. Quanto più permetteremo ai poveri di parlare come individui 
unici, tanto più il nostro sforzo comune porterà all’elaborazione di un 
approccio sistemico alla giustizia sociale, fedele ai manda!
 ti della Congregazione Generale (CG) 34. Un approccio basato sull’anal
isi delle narrazioni individuali illumina e valorizza la dignità di ogni 
singolo povero, come soggetto della storia capace di azione e aiuta a 
completare altri generi di analisi strutturali riguardanti il bene comune. 
[HL40502]
P. Gasper Lo Biondo SJ, Woodstock Theological Centre, Direttore, 
<lobiondg at georgetown.edu>. Per ulteriori informazioni sul progetto GEC: 
<http://www.georgetown.edu/centers/woodstock/programs/gec.htm>
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* India. Bhopal: Mantenere viva l'identità indigena
La cultura e l'identità indigena dell’India rischiano oggi di scomparire se 
l'ondata di globalizzazione continua a crescere incontrollata. È stato 
questo il richiamo sollevato dal Provinciale dell'India, P. Lisbert D'Souza 
SJ, parlando della necessità di opporre resistenza a questa avanzata 
selvaggia in occasione dell'incontro dei gesuiti dell'Asia meridionale che 
lavorano con gli adivasi e altri popoli indigeni, tenutosi a Bhopal in 
India (26-29 marzo 2004). All'incontro hanno preso parte anche 
l'Arcivescovo Pascal Topno e P. Fernando Franco SJ, Segretario per la 
Giustizia Sociale. Allontanati dalle loro case per far posto alla 
costruzione di enormi dighe e spinti nelle città in cerca di occupazione, 
gli adivasi costituiscono un gruppo estremamente vulnerabile in Asia 
meridionale. P. Franco ha fornito uno sguardo internazionale sul problema 
parlando della Malesia, dove l'accento è sull'inculturazione attraverso 
l'educazione e del Messico, dove gli indigeni sono incoraggiati!
  a essere agenti del proprio sviluppo. Alcuni degli argomenti sollevati 
dai rappresentanti nell'incontro di Bhopal sono stati: l'educazione, la 
protezione delle conoscenze indigene, ad esempio nel campo delle erbe 
medicinali, l’importanza di resistere al pensiero dominante e le difficoltà 
a livello politico ed economico. C'è stata un'apprezzata condivisione di 
gioia e dolore, di speranze e di preoccupazioni. Durante il lavoro di 
gruppo sono state identificate, per ogni zona dell'assistenza dell'Asia 
meridionale, le minacce comuni all'identità indigena degli adivasi e sono 
stati elaborati dei piani d'azione per affrontarle. Le attività proposte 
mirano a rafforzare i movimenti indigeni e la presa di coscienza attraverso 
la promozione delle arti e della cultura locale. Si è discusso anche dei 
programmi educativi e di sviluppo per lanciare campagne di consapevolezza 
dei diritti delle popolazioni indigene. Uno dei risultati dell'incontro è 
stato l'approvazione di una bozza della!
  carta dei Compagni Gesuiti nei Ministeri con gli Indigeni (Jesuits Co
mpanions in Indigenous Ministry, JCIM), specifica alla realtà dell'Asia 
meridionale. [HL40503]
P. Agapit Tirkey SJ (organizzatore), <xavier_ambikapur at yahoo.co.in>
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* Migrazioni. Pace per i migranti
Una delle questioni più urgenti del nostro tempo è il flusso di persone che 
si spostano da un paese all’altro, siano essi in fuga da persecuzioni, o 
alla ricerca di una vita dignitosa. La recente istruzione del Pontificio 
Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, intitolata “La carità di Cristo 
verso i migranti” sottolinea l’importanza della nostra risposta a questo 
fenomeno globale: una sfida accolta dall’Apostolato Sociale in occasione 
dell’incontro dei suoi Coordinatori di Assistenza l’anno scorso. In linea 
con questo impegno sono state organizzate diverse iniziative in Europa e 
nelle Americhe. In Europa, in seguito alla decisione della Conferenza dei 
Provinciali Europei (CEP), presa nel loro incontro di Vienna del 2002, è 
stato istituito un gruppo di lavoro (task force) “per esplorare nuovi modi 
attraverso i quali promuovere il lavoro congiunto tra coloro che assistono 
i migranti e i rifugiati” (Bozza dei termini di riferimento - aprile 2003). 
La task force si è incontr!
 ata tre volte ed ha fatto notevoli progressi nello stabilire contatti con 
tutti i gesuiti che lavorano sui temi delle migrazioni e assistono 
migranti, attività che rimane ancora in gran parte non documentata. La 
Conferenza dei Provinciali dell’America Latina (CPAL), sulla base di uno 
studio eccellente e documentato sui flussi di migrazione nell’America 
Latina preparato da Raul Gonzalez Fabre SJ, ha istituito un nuovo servizio, 
il Servicio Jesuita de Migraciones, con a capo José Nuñez SJ. L’Assistenza 
degli USA, che è stata attivamente coinvolta nel Ministero ispanico e 
assiste i rifugiati attraverso l’ufficio del JRS in particolar modo nelle 
province che confinano con il Messico, è stata invitata a discutere la 
proposta preparata dall’Assistenza dell’America Latina. La questione è 
all’ordine del giorno dell’incontro di Miami (maggio 2004) delle Conferenze 
dei Provinciali di entrambe le Assistenze. [HL40504]
P. Francesco De Luccia SJ, <apostolatosociale at gesuiti.it>;
P. José Nuñez SJ, <chepesj at yahoo.com>
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* Cina. Portare aiuto a chi non ne ha
P. Luis Ruiz SJ, che ha alle sue spalle numerosi anni di esperienza di 
lavoro con persone handicappate e con disagio mentale a Macao, era in 
visita ad alcuni lebbrosari nella provincia di Hunan nella Cina meridionale 
quando il governo gli ha chiesto di istituire un centro per la cura 
dell’AIDS/HIV, offrendogli un aiuto per sostenere questo progetto. Per 
nulla scoraggiato, P. Ruiz ha accettato la sfida con l’aiuto di alcune 
suore e di un prete di Maryknoll, ed è così che ad aprile l’Aids Caring 
Centre è stato inaugurato a Hongjian, una città portuale sul fiume Yuan, 
nella provincia di Hunan. Il centro si trova all’interno di un complesso 
che ospita un centro di disintossicazione e di reinserimento per 
tossicodipendenti. Nonostante le difficoltà iniziali il centro è stato 
inaugurato: durante la cerimonia di apertura P. Ruiz ha parlato 
dell’importanza dell’amore e ha celebrato l’Eucarestia. In molti hanno 
testimoniato la generosità di sacerdoti e suore che si prendono cura dei !
 tre pazienti terminali attualmente ammessi nel centro. Il progetto 
prevede di accoglierne altri 17 ed è rivolto a coloro che si trovano nello 
stadio terminale della malattia, così come si è fatto finora nei lebbrosari 
di P. Ruiz. Due medici, specializzati nella cura dell’AIDS visiteranno il 
centro periodicamente e saranno a disposizione in caso di emergenze. 
Durante il mese di maggio P. Ruiz si recherà nella provincia di Yunnan per 
visitare un villaggio con molti bambini affetti dall’HIV. [HL40505]
P. Luis Ruiz SJ, <ruiz at macau.ctm.net>
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* India. Un “Ghandi” dal Belgio
P. Michael Anthony Windey SJ arrivò nell’India britannica nel 1946 e fino 
al 1971 vi condusse una vita da gesuita ordinario insegnando nello stato di 
Bihar, prima in una scuola, poi come professore di sociologia 
all’Università di Ranchi. Nel 1971, tuttavia, quando un ciclone colpì lo 
stato costiero di Andhra esso colpì anche la vita di P. Windey, allora 
cinquantenne. In seguito a quel ciclone egli fondò la “Village 
Reconstruction Organisation” (Organizzazione per la ricostruzione dei 
villaggi, VRO) che ricostruì centinaia di villaggi in meno di 30 anni 
[HL11204]. Il nome richiama il Village Reconstruction Programme di Ghandi: 
P. Windey ebbe infatti un breve incontro con il Mahatma e ne fu grandemente 
influenzato. Egli ideò sistemi innovativi per la gestione di scuole ed 
ospedali, applicati ancora oggi dal VRO nei suoi programmi per la salute, 
l’educazione e la formazione, così da assicurare uno sviluppo sostenibile. 
Grazie al lavoro di volontari di ogni parte del mondo e con!
 fessione religiosa, l’attività di P. Windey prosegue. In questi ultimi 
trent’anni è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio 
Ghandi. Quest’anno è stato scelto tra sei eminenti personalità per ricevere 
il premio della Pace della Chiesa di Lovanio, vicino alla città fiamminga 
di Gand, in Belgio, suo paese d’origine. Il premio è stato ritirato il 27 
aprile scorso. [HL40506]
Per informazioni: Jose Vincent, Ufficio Stampa, VRO 
<jvincent at rediffmail.com> oppure <www.vroindia.org>
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* Spagna: la voce dell’innocenza…
Durante la Settimana d’Azione per la Campagna Mondiale per l’Educazione 
(Global Education Campaign, GCE), politici e leader di 105 paesi si sono 
confrontati a tu per tu con i bambini in occasione di quella che è stata 
definita la “maggior lobby mondiale di sempre” (dal 19 al 25 aprile 2004), 
a cui hanno aderito più di 850.000 persone. L’educazione è un diritto umano 
fondamentale indispensabile nella lotta per la dignità umana e la libertà, 
ma per più di 100 milioni di bambini e quasi 900 milioni di adulti questo 
diritto viene quotidianamente negato. La GCE promuove l’educazione come un 
diritto umano fondamentale ed esercita pressione civile sui governi e sulla 
comunità internazionale affinché mantengano i loro impegni di assicurare 
l’istruzione di base obbligatoria pubblica e gratuita a tutti: bambini, 
donne e a tutte le persone svantaggiate, in particolare ai gruppi più 
emarginati della società. In Spagna, la campagna è stata organizzata da 
“Ayuda en Acción” (Aiuto Azione) !
 e “Intermón Oxfam” e coordinata da “Entreculturas”, un’organizzazione 
non-governativa con sede a Madrid, promossa dalla Compagnia di Gesú e 
collegata a “Fe y Alegría”, movimento per l’educazione popolare dei gesuiti 
dell’America Latina. Durante la Settimana d’Azione, circa 60.000 bambine e 
bambini di tutta la Spagna sono stati coinvolti in diverse attività, tra 
cui i Parlamenti dei Bambini, che si sono tenuti in più di dieci città. Le 
riflessioni elaborate durante queste assemblee testimoniano il grande 
lavoro svolto in preparazione all’evento, mediante centinaia di lezioni 
nelle classi. Come dichiara il comunicato emanato da Entreculturas, “la 
Settimana d’Azione si è proposta di rendere i giovani consapevoli 
dell’importanza di esercitare i propri diritti di cittadini e di 
partecipare attivamente alla vita politica”. I bambini hanno tra l’altro 
chiesto con insistenza ai politici di attuare l’accordo di Dakar con cui la 
comunità internazionale si impegnò ad assicurare educaz!
 ione di qualità per tutti entro il 2015. [HL40507]
Xavier Obach, Ufficio Stampa, Entreculturas <obach at entreculturas.org>
Per ulteriori informazioni su Fe y Alegria: http://www.feyalegria.org
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sapere. Grazie!
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* Agenda
12 giugno 2004  Roma, Italia Incontro annuale dell’Apostolato Sociale 
della Provincia Italiana. Il titolo dell’incontro di quest’anno è: “Chi 
cercate?... Venite e vedrete (Gv. 1,38-39)  Laici e Gesuiti nel sociale 
fra storia e progetto” Per informazioni:<apostolatosociale at gesuiti.it>
5-11 luglio 2004  Cuzco, Perù. Incontro annuale dei Coordinatori 
Provinciali dell’Apostolato Sociale dell’America Latina. Per informazioni: 
P. Luis Herrera SJ, Coordinatore Provinciale del Perù <pspanda at terra.com.pe>
12-15 luglio 2004  Javier, Spagna. Seminario su Evangelizzazione e 
Sviluppo. Per informazioni: P. Javier Arellano SJ, Coordinatore 
d’Assistenza dell’Europa Meridionale <j.arellano at alboan.org>
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