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"Non usate il nostro nome" - parlano le famiglie dell'11 settembre



Terre di mezzo, il giornale di strada, ha appena pubblicato "Non usate il
nostro nome" scritto da David Potorti, uno dei fondatori di "Peaceful
Tomorrows", l'associazione pacifista nata da 80 famiglie delle vittime
dell'11 settembre.

L'associazione, che e' oggi in prima linea nell'organizzazione delle
manifestazioni del 20 marzo negli Stati Uniti, si distingue fortemente da
tutte le altre. Non e' infatti nata intorno a un'idea, a una militanza
comune, a una scelta pacifista radicale. E' invece sorta intorno alla
condivisione di una tremenda tragedia personale, e all'indignazione per
l'uso che l'amministrazione Bush ha fatto della vicenda dei loro cari.
Dell'associazione fanno parte moltissime persone qualunque, un militare in
pensione, uomini e donne che non si erano mai esposti in pubblico.

Il libro e' la storia del loro incontro (su Internet, leggendosi a vicenda
quando scrivevano ai giornali) e del percorso che hanno fatto. In questi due
anni sono stati in Afghanistan a conoscere le famiglie delle vittime dei
bombardamenti Usa, in Giappone a conoscere i sopravvissuti all'atomica, in
Iraq poco prima che iniziassero i bombardamenti. Hanno scelto di condividere
l'esperienza di "vittime" della violenza della guerra con le vittime delle
guerre americane. Si sono confrontati coi media, con chi negli Stati Uniti
li tacciava di anti-patrottismo. A volte sono stati ingenui, spesso si sono
sentiti stanchi o impreparati.

"Non usate il nostro nome" e' il resoconto di un percorso prima di tutto
profondamente umano, e della capacita' di elaborare un dolore terribile
attraverso azioni costruttive di pace.

Il libro si trova in tutte le migliori librerie.

"Non usate il nostro nome"
di David Potorti con Peaceful Tomorrows, famiglie delle vittime
dell'11 settembre per un domani di pace

204 pagine, 12 euro
Ed. Terre di mezzo/Berti