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ai signori della guerra e del terrorismo
Con il pensiero rivolto ai tre italiani sequestrati in Iraq e alle vittime
di tutte le guerre e le violenze, in occasione della Festa del lavoro,
scrivo una lettera aperta che non so come recapitare ai destinatari, perché
purtroppo sono troppi.
Signori delle guerre e dei terrorismi,
ascoltate la gente che soffre per le tragedie causate dalle vostre ottuse e
malvagie azioni violente!
Rinunciate ai vostri piani di guerra e di terrorismo!
Abbiate il coraggio di rimettere la spada nel fodero!
Quante persone dovranno ancora morire, essere ferite, quante rimarranno
vedove e orfane, quante senza casa, cibo, scuola, lavoro, cure mediche, a
causa dei conflitti armati?
Quanti anni ancora i popoli del Medio Oriente e dell'Africa dovranno
aspettare per vivere in pace?
Guardate i risultati delle vostre strategie!
Non vedete che i giorni migliori sono quelli senza azioni di guerra e senza
attentati terroristici?
Con la vostra politica state impegnando uomini e risorse nella
fabbricazione delle armi, altri uomini e capitali nelle operazioni
belliche, ed altri ancora per ricostruire quello che avete distrutto.
Intanto si accrescono odio e povertà, e miliardi di persone mancano del
necessario.
Non si può ottenere il bene facendo del male.
Come potete sperare di avere i popoli dalla vostra parte?
La falsità e la demagogia dei vostri messaggi non dureranno a lungo.
Mentre voi cercate il consenso popolare, noi pacifisti nonviolenti
chiediamo a tutti di non collaborare con i violenti, incoraggiamo a credere
nel dialogo e nel diritto, nella solidarietà e nel perdono, chiediamo di
ripudiare le azioni violente e i lavori che alimentano arsenali di morte.
Perché se si vuole la pace bisogna lavorare per la pace.
Pierangelo Monti
Tavola della pace del Canavese