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[Metamorfosi] TERRA FUTURA - IL MOVIMENTO SULLA “VIADEL COTONE”
TERRA FUTURA - COMMERCIO PIU’ GIUSTO: IL MOVIMENTO SULLA “VIA DEL COTONE”
Susan George (Transnational institute): “Per guadagnare i 130mila dollari
che un contadino Usa incassa di sussidi per produrre cotone, un africano
dovrebbe lavorare 600 anni”
Il 15 aprile parte “La via del cotone”, nuova campagna sulle regole del Wto
di Rete Lilliput, Roba dell’AltroMondo, CRBM e Mani Tese
Firenze, 3 aprile Coltivato da 80 Paesi del mondo, con Usa e Cina che
coprono ciascuno un 20% circa della produzione globale, il cotone è forse
tra gli esempi più chiari dell’ingiustizia delle regole del commercio
internazionale. Libero, a parole, il mercato del cotone è “drogato” dai
sussidi: Paesi come Usa e Ue proteggono i propri agricoltori con contributi
ad hoc, permettendo loro di abbassare i prezzi di esportazione fino a
livelli inferiori ai costi di produzione. E infatti nel 2001-2002 il volume
globale dei sussidi per il cotone ammontava a 5,8 miliardi di dollari, di
cui 3 miliardi investiti proprio dagli Usa primi in classifica, 1,2 dalla
Cina e 979 milioni dall’Europa. Nello stesso periodo, senza sussidi, i
prezzi sarebbero stati più alti del 70%, e dunque i produttori dell’Africa
Subsahariana, che lavorano il cotone della qualità migliore al mondo ma
sono costretti a venderlo a prezzi del 50% più bassi, hanno perso negli
stessi anni oltre 14 miliardi di dollari.
“Il commercio internazionale vale 3 triliardi di dollari ha spiegato
Susan George, del Transnational Institute di Amsterdam, tra i protagonisti
della campagna internazionale Questo mondo non e’ in vendita per fermare il
Wto a Cancun e oggi di una tavola rotonda con le botteghe del commercio
equo sulle politiche del movimento ma non può dirsi libero perché
controllato per 2/3 dalle compagnie transnazionali che condizionano le
politiche delle grandi potenze schiacciando i mercati locali. E’ per questo
che, per guadagnare i 130mila dollari che un contadino Usa incassa di soli
sussidi per produrre cotone, un africano dovrebbe lavorare 600 anni”.
Per questo Rete Lilliput, la centrale del commercio equo ROBA dell’Altro
Mondo, Mani Tese e la Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, che
promuovono insieme l’osservatorio sul Wto Tradewatch
(http://tradewatch.splinder.it) lanceranno il prossimo 15 aprile a Roma -
in occasione della settimana sull’Africa promossa da ong, missionari e
Comune di Roma - “La via del cotone”, una nuova campagna per denunciare e
modificare le regole del commercio internazionale. Si comincia con un
dossier con tutti i numeri e le storie dello scandalo, ma anche una
mini-borsa tascabile di cotone del commercio equo, contenente una scheda
con “i conti in tasca” al Wto.
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