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A VARESE, COME IN OGNI DOVE, SI CHIEDE PACE...



A VARESE, COME IN OGNI DOVE, SI CHIEDE PACE...

Le Donne in Nero (http: www.donneinnerovarese.org ) venerdi',  nel loro
settimanale incontro di lutto e silenzio, hanno espresso cordoglio e
solidarieta' alla popolazione spagnola, ed hanno condannato fermamente il
terribile attentato che ha causato una strage senza precedenti in Europa.
Un'altra volta ancora e' stata la gente comune a pagare; un'altra volta
ancora i mezzi di trasporto carichi di studenti e lavoratori. Il primo
pensiero e' che la politica della guerra preventiva e permanente ha finito
per rendere piu' insicuro e fragile questo nostro pianeta, dando alimento
alla follia terroristica. Il ruolo dei movimenti sociali, antiliberisti,
democratici e per la pace, diventa, in questo momento, ancora piu'
necessario per cercare, in ogni modo, di "costruire" quell'altro mondo
possibile ed indispensabile; un mondo piu' giusto e piu' vivibile; percio'
alla follia del terrore occorre rispondere con la mobilitazione di massa,
con il protagonismo diretto di chi, un'altra volta a ancora e per sempre,
dice no ad ogni forma di violenza.

Uomini, donne, anziani, bambini, artisti di strada, giocolieri improvvisati,
bandiere, striscioni, musica, colori e suoni, sabato pomeriggio, a Varese in
Piazza Monte Grappa, per un presidio, che ha aperto un mese di iniziative a
favore della pace...
Il popolo della pace, a Varese, come in ogni dove, un'altra volta ancora e'
sceso in piazza; ha disseppellito la propria personalissima ascia di pace
per dire no ad ogni guerra e no ad ogni forma di terrorismo, e si e' unito,
in nome della pace...
Tutti insieme per  ribadire un fermo no alla guerra, a tutte le guerre nelle
loro diverse forme; e per sottolineare che la pace e la democrazia non sono
arrivate ne' in Iraq, ne' in Medio Oriente.
In Palestina si muore da sempre; in Iraq la guerra ha portato solo morte,
morte fra la popolazione civile e militare irachena, morte fra i soldati
delle truppe d'occupazione. E, se qualcos'altro ha portato, questa guerra,
e' stato distruzione e devastazioni ambientali. Questa guerra ha bruciato
miliardi di dollari e, mentre le armi non si trovano, gli attentati contro
quella che viene chiamata la popolazione civile, e che io preferisco
chiamare: la gente normale, insanguinano ogni dove...
La pace ora diventa ancora piu' necessaria e sembra essere l'unico antidoto
necessario per sconfiggere ogni forma di violenza, di barbarie, di
terrorismo.
Varese si unisce in nome la pace. Ed e' piacevole osservare come la pace, in
quella piazza in pieno centro, passa attraverso tante "cose" differenti;
passa, ad esempio, attraverso ragazzi che, vestiti da clown, costruiscono,
con carta crespa e tappi di sughero, girandole e piccoli aquiloni ai
bambini...

elisabetta caravati