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Pax Christi ai parlamentari: non votate la missione militare in Iraq



Comunicato stampa

10/02/04

Pax Christi ai parlamentari: non votate la missione militare in Iraq

In una lettera aperta indirizzata alle coscienze dei parlamentari, Pax 
Christi, sezione italiana del movimento cattolico internazionale per la 
pace, prende posizione sul dibattito che si apre nei prossimi giorni al 
Senato sulla proposta di rifinanziare la missione militare italiana in Iraq.
“Siamo coerenti con i reiterati appelli di Giovanni Paolo II – ha 
commentato Mons. Tommaso Valentinetti, presidente di Pax Christi e vescovo 
di Termoli – che anche nel messaggio della Giornata Mondiale della pace ha 
incoraggiato i responsabili della comunità internazionale a lasciarsi 
ispirare dalla forza del diritto e non dal diritto della forza”.
La lettera, pertanto condanna fermamente “l’unilateralismo statunitense” e 
invita a votare contro perché: “ritirare le truppe italiane dal suolo 
iracheno possa costituire un segnale importante per accelerare” il 
passaggio del controllo della situazione alla sovranità delle Nazioni Unite.
“E’ scorretto – fa notare Tonio Dell’Olio, coordinatore del movimento – che 
a pochi giorni dall’avvio del dibattito in Senato, vi sia una propaganda 
mediatica orchestrata a favore della presenza militare italiana in Iraq. Al 
silenzio che copre l’azione di tanti volontari e missionari che, in 
situazioni precarie lavorano a favore della pace, fa da contrappeso la 
presenza dei militari che si affacciano in casa nostra a tifare durante la 
Domenica Sportiva e sono la meta preferita di ministri e politici italiani!”
“Vi chiediamo di votare contro il dispositivo che finanzia la missione 
militare in Iraq  - conclude la lettera aperta - e a chiedere il ritiro di 
quel contingente. Sarebbe questa una scelta che rafforza la pace fondata 
nell’osservanza del diritto internazionale”

Contatti: Segreteria nazionale 0552020375




PAX CHRISTI ITALIA

Movimento cattolico internazionale per la pace






LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI

SULLA MISSIONE MILITARE ITALIANA IN IRAQ

Ci rivolgiamo a Voi, rappresentanti del Popolo italiano, in occasione 
dell’imminente voto sul rifinanziamento della missione militare italiana in 
Iraq.

Pax Christi - movimento cattolico internazionale per la pace - insieme a 
tanti altri compagni di strada, credenti e non credenti, vescovi, 
sacerdoti, religiose e religiosi, laiche e laici… nei mesi del dibattito 
sull’intervento armato in Iraq ha avuto modo di riflettere e di promuovere 
azioni tese a rafforzare la pace e ad allontanare il coinvolgimento 
italiano nella guerra. Nella tenace opposizione al conflitto armato e ad 
ogni sua drammatica conseguenza sul piano umanitario e politico, ci siamo 
sentiti sempre particolarmente incoraggiati dalle parole autorevoli di 
Giovanni Paolo II che non si è stancato di ribadire la sua contrarietà e la 
netta condanna della guerra e dell’intervento in terra irachena.

Noi riteniamo che oggi sia urgente ristabilire il primato assoluto del 
diritto internazionale e che a governare la difficile situazione in Iraq vi 
siano le Nazioni Unite, la cui centralità va ristabilita e consolidata. In 
questo senso crediamo che ritirare le truppe italiane dal suolo iracheno 
possa costituire un segnale importante per accelerare tale decisione in 
seno alla comunità internazionale. La presenza di militari italiani 
nell’ambito di operazioni di guerra non può essere in alcun modo 
giustificata dalla volontà di pace perché obbedisce al comando e agli 
ordini della potenza statunitense che, con decisione palesemente 
unilaterale, ha invaso quei territori.

Siamo consapevoli che il dibattito che si apre in Senato circa il rinnovo 
dell’impegno economico a sostegno delle missioni militari italiane non è un 
semplice passaggio amministrativo. Quella che le armi riescono a garantire 
è molto più simile ad una tregua che ad una pace vera e propria. Nel caso 
specifico dell’Iraq si tratta del prosieguo della guerra stessa. In ogni 
caso resta la nostra ferma contrarietà verso ogni missione di carattere 
militare italiano all’estero.

Rivolgendoci alla coscienza di ciascuno chiediamo di riflettere e 
dibattere: avete ricevuto il mandato dei cittadini nel governo della cosa 
pubblica e nella salvaguardia dei valori della Costituzione Italiana!

In questi giorni abbiamo assistito ad una sovraesposizione mediatica del 
contingente italiano a Nassirya che di fatto condiziona pesantemente 
l’orientamento dell’opinione pubblica e il voto in Parlamento. Anche 
qualora giudicaste impopolare quel voto, noi vi chiediamo di ascoltare la 
vostra coscienza e di obbedire al desiderio di pace che sale da tutti i 
popoli. Vi chiediamo di votare contro il dispositivo che finanzia la 
missione militare in Iraq e a chiedere il ritiro di quel contingente. 
Sarebbe questa una scelta che rafforza la pace fondata nell’osservanza del 
diritto internazionale.

Il consiglio nazionale
Firenze, 10 febbraio 2004


Pax Christi
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