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sulla posizione UE e il Muro di Israele



Luisa Morgantini, MEP

COMUNICATO STAMPA

L'UNIONE EUROPEA E L'INCOERENZA
SUL RUOLO DELLE NAZIONI UNITE


Luisa Morgantini, presidente della delegazione del Parlamento Europeo per i 
rapporti con il Consiglio Legislativo Palestinese, si dice oltraggiata per 
la posizione assunta dal Consiglio dei Ministri Europei ed inviata per 
lettera alla Corte dell'Aja di ritenere inopportuno lo svolgimento dei 
lavori sulla legittimità del Muro costruito dall'autorità israeliana nei 
territori occupati palestinesi.

"Appena spenti i riflettori al Parlamento Europeo dopo la consegna del 
premio Sakharov per la pace e la libertà di pensiero a Kofi Annan e dopo 
che il Parlamento, nella sua ultima sessione, ha votato, con il rapporto 
Laschet sulle relazioni tra Unione Europea e Nazioni Unite, la volontà di 
sostenere e rilanciare il valore e l'azione dell'ONU, con la posizione 
espressa, il Consiglio dei Ministri Europei colpisce e delegittima, in nome 
di negoziati che non ci sono, il valore delle istituzioni delle Nazioni 
Unite e del diritto internazionale. Ancora più grave la posizione espressa 
da alcuni membri dell'Unione Europea che hanno dichiarato l'incompetenza 
della Corte Internazionale di Giustizia, il principale organo 
giurisdizionale delle Nazioni Unite, a giudicare la legalità del muro o 
della barriera di separazione".

Luisa Morgantini, ribadisce che " l'opposizione espressa dall'Unione 
Europea verso l'azione legale della Corte Internazionale di Giustizia 
contro il muro di separazione, oltre ad essere incoerente con le reiterate 
dichiarazioni a sostegno della legalità internazionale, è un atto di 
complicità ed una violazione vera e propria della legalità internazionale".

La pace in Palestina ed Israele è indispensabile perché cessino di essere 
uccisi ogni giorno Palestinesi e Israeliani, ma una riapertura dei 
negoziati tra le parti è impossibile senza che il Quartetto riprenda con 
forza l'iniziativa di una "road map" alla quale, Yasser Abed Rabbo e Yossi 
Beilin, con l'iniziativa di Ginevra, hanno dato maggior credibilità. 
L'Unione Europea, invece di chiedere la revoca dell'udienza alla Corte 
dell'Aja, peraltro decisa dall'Assemblea delle Nazioni Unite, dovrebbe 
piuttosto usare ogni pressione sul governo israeliano perché cessi 
l'occupazione militare e la costruzione del muro, nel nome del diritto 
internazionale ma anche dell'umanità.

Bruxelles, 3 febbraio 2004

Contatti:
Luisa Morgantini, +39.348.3921465
Ufficio, +32.2.2845151 - 7151