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Il fenomeno dei bambini soldato non si ferma. Nuova denunciadella Coalizione Stop all'uso dei bambini soldato!
- Subject: Il fenomeno dei bambini soldato non si ferma. Nuova denunciadella Coalizione Stop all'uso dei bambini soldato!
- From: press@amnesty.it
- Date: Mon, 19 Jan 2004 17:09:54 +0100
Gent.mi tutti,
vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di
Amnesty International:
Il fenomeno dei bambini soldato non si ferma. Nuova denuncia della
Coalizione Stop all'uso dei bambini soldato!
Grazie per la cortese attenzione
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it
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Paola Nigrelli
Ufficio Stampa
Amnesty International - Sezione Italiana
Via G.B. de Rossi, 10 - 00161 ROMA
Tel. 06 44.90.224 fax 06 44.90.222
cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it
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COMUNICATO STAMPA
CS08-2004
IL FENOMENO DEI BAMBINI SOLDATO NON SI FERMA. NUOVA DENUNCIA DELLA
COALIZIONE STOP ALL'USO DEI BAMBINI SOLDATO!
Anche nel 2003 i bambini hanno continuato a essere impiegati come soldati,
schiavi sessuali, lavoratori di fatica, facchini e spie. Questo fenomeno -
secondo un rapporto di 50 pagine reso pubblico dalla Coalizione Stop
all'uso dei bambini soldato in occasione del dibattito del Consiglio di
Sicurezza su bambini e conflitti armati - è stato una caratteristica tanto
delle guerre già in corso quanto di quelle scoppiate negli ultimi dodici
mesi.
Il rapporto della Coalizione denuncia i governi e i gruppi armati che hanno
arruolato bambini soldato e chiede al Consiglio di Sicurezza di agire per
porre fine a questa tragedia.
"Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha reso noti i nomi dei governi
e dei gruppi armati che usano i bambini nel corso delle guerre. Ora il
Consiglio di Sicurezza deve fare la sua parte, chiamando quei governi e
quei gruppi armati a rendere conto delle loro azioni" - ha dichiarato
Davide Cavazza, Segretario della Coalizione italiana "Stop all'uso dei
bambini soldato!".
Il rapporto cita 18 paesi e contesti in Africa, Asia, America Latina e
Medio Oriente in cui le questioni legate all'uso dei bambini soldato
costituiscono parte rilevante degli abusi dei diritti umani commessi
durante i conflitti armati o nei periodi successivi. Il rapporto denuncia
inoltre il massiccio incremento nell'impiego dei bambini soldato registrato
nel corso del 2003 in vari paesi, tra cui Costa d'Avorio, Liberia e parte
della Repubblica Democratica del Congo. Da quest'ultimo paese sono giunti
orribili racconti di bambini costretti a commettere atrocità, stupri e
torture sessuali. Il rapimento dei bambini nell'Uganda settentrionale, da
parte del gruppo armato Esercito di resistenza del Signore, ha raggiunto il
picco più alto di diciassette anni di guerra col governo: migliaia di
bambini sono costretti a fuggire nottetempo dalle loro abitazioni per
evitare di essere coinvolti nei combattimenti e ridotti in schiavitù.
Scarsi se non nulli progressi sono stati riscontrati nel Myanmar, dove
circa 70.000 bambini continuano a far parte dell'organico delle forze
armate governative. Bambini in esilio hanno raccontato di essere stati
rapiti dai militari, portati nelle caserme, picchiati e costretti a
svolgere lavoro forzato e combattere.
In Colombia, secondo recenti notizie, il numero dei bambini utilizzati dai
gruppi armati risulta salito a circa 11.000 unità: bambini anche di 12 anni
vengono addestrati e mandati a combattere usando esplosivi e munizioni.
Nello Sri Lanka, nonostante gli impegni presi pubblicamente, l'opposizione
armata delle Tigri Tamil per la liberazione dell'Eelam (Ltte) ha continuato
ad arruolare bambini tra le proprie fila.
La Coalizione chiede al Consiglio di Sicurezza di:
- garantire che vi sia una lista regolarmente aggiornata di tutte le parti
coinvolte in conflitti armati che arruolano o usano bambini soldato;
- sulla base di questa lista, chiedere alle parti coinvolte di fornire
entro 90 giorni informazioni sui passi intrapresi per porre fine
all'arruolamento e all'uso dei bambini soldato;
- nominare un rappresentante delle Nazioni Unite per avviare un dialogo con
le parti che usano bambini soldato e assisterle nello sviluppo di programmi
per porre fine a tali pratiche;
- verificare che i gruppi armati e i governi attuino tali programmi;
- porre fine al flusso di armi, in particolare di armi leggere, dirette a
coloro che arruolano e usano bambini soldato;
- impiegare ulteriori mezzi per rafforzare il bando internazionale sull'uso
dei bambini soldato, quali ad esempio le restrizioni ai viaggi dei
dirigenti politici che usano bambini soldato, il divieto di prendere parte
a eventi e di partecipare a organismi internazionali, la fine
dell'assistenza militare e le limitazioni ai flussi finanziari.
"Adottare risoluzioni periodiche che non ottengono il risultato prefisso,
ovvero la protezione dei bambini dai conflitti armati, ha alimentato lo
scoraggiamento dei governi e un diffuso cinismo nell'opinione pubblica" -
ha dichiarato Cavazza. "Le Nazioni Unite devono aumentare i propri sforzi
per chiamare i governi e i gruppi armati a rendere conto del proprio
operato. Il Consiglio di Sicurezza deve agire per fermare il flusso di armi
e applicare sanzioni mirate nei confronti di tutti coloro che non cessano
di usare i bambini soldato".
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 19 gennaio 2004
Ulteriori informazioni
La Coalizione Internazionale "Stop all'uso dei bambini soldato!" è nata nel
1998. Fra i suoi soci fondatori figurano Amnesty International, Human
Rights Watch, Jesuit Refugee Service, Quaker United Nations Office -
Ginevra, Rädda Barnen per International Save the Children Alliance, Terre
des Hommes. Successivamente Defence for Children International, World
Vision International e numerose ONG regionali in America Latina, Africa e
Asia si sono unite alla Coalizione.
Della Coalizione Italiana "Stop all'uso dei bambini soldato!", nata il 19
aprile 1999, fanno parte Amnesty International, Unicef-Comitato Italiano,
Società degli Amici-Quaccheri, COCIS, Terre des Hommes-Italia, Jesuit
Refugee Service-Centro Astalli, Coopi-Cooperazione Internazionale,
Volontari nel mondo-FOCSIV, Telefono Azzurro, Alisei, Save the
Children-Italia, Intersos.
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Coalizione Italiana "Stop all'uso dei bambini soldato!"
Sito Internet: www.bambinisoldato.it E-mail: coalizione.bambini@amnesty.it
Segreteria presso Amnesty International - Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 e-mail: press@amnesty.it cell. 348-6974361
Coalizione Internazionale "Stop all'uso dei bambini soldato"
Sito Internet: www.child-soldiers.org