[cipsi] "Secondo noi..." il nuovo numero di Solidarietà Internazionale

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SECONDO NOI
E' uscito il nuovo numero della rivista Solidarietà Internazionale

Potremmo definire il 2003 anno del "disincanto": ha visto il crollo del
diritto internazionale, della cooperazione, il trionfo della guerra
preventiva sulla pace.   Solidarietà Internazionale si dedica un numero
doppio, di riflessione e di sintesi. Un momento di sosta in cui si prende
il tempo il tempo di porsi degli interrogativi e di fare delle valutazioni
su dove  sta andando  il nostro villaggio globale . Siamo in un mondo che
ha fatto della "competitività" il proprio Verbo, una competitività che va
dal micro al macro, e che schiaccia ogni debolezza, un darwinismo sociale
che esclude e conferma la denuncia di don Lorenzo Milani: "Nulla è più
ingiusto che fare parti  uguali tra disuguali"

Solidarietà internazionale, la rivista del Coordinamento di Ong Cipsi,
raccoglie sotto il titolo di copertina "Secondo noi", interventi e
contributi di amici vicini e lontani tra i quali Serge Latouche, Giulio
Marcon, Lidia Menapace, Antonio Papisca, Riccardo Petrella, Niccolò
Rinaldi, Stefano Semenzato, Vandana Shiva, Andrea Saroldi, Mario Soares,
Jean Leonard Touadi, Antonio Tricarico, Alex Zanotelli.
Le diverse voci costruiscono un percorso di riflessione articolato su 6
filoni problematici sui quali gli eventi del 2003 ci  obbligano a
confrontarci  : "Diritti e beni comuni", "In una società di disuguali" ,
cosa fare per "Osare la pace",  come convivere tra "Soldi e mercati",
quale  "la società civile", "Cercando l'Europa".

buona lettura...

Mettiamo il caso... di Eugenio Melandri
"...E' tempo di ricominciare dai fondamentali. Innanzitutto partendo dal
fatto che il Welfare del futuro o e' ripensato, praticato e realizzato come
il benessere dell'intera societa' umana, o sara' irrimediabilmente travolto
anche nell'Occidente sviluppato".

Organizziamo la società globale di Mario Soares
"...L'Europa non svolge il ruolo che il mondo si aspettava. Ha presentato
molte contraddizioni, omissioni e silenzi incomprensibili di questi tempi.
Questa situazione puo' - e deve - essere essere cambiata con un'azione
consensuale e lucida delle reti della societa' civile e dalla
manifestazione di una volonta' politica chiara di partecipazione degli
europei"

La democrazia nasca dalla terra di Vandana Shiva
"... Abbiamo bisogno di sentirci di nuovo a casa sulla terra e tra di noi.
Abbiamo bisogno di un nuovo paradigma per rispondere alla frammentazione
provocata dalle varie forme di fondamentalismo. Abbiamo bisogno di un nuovo
paradigma per rispondere alla frammentazione provocata dalle varie forme di
fondamentalismo. Abbiamo bisogno di un nuovo movimento che ci consenta di
spostarci dalla cultura dominante e pervasiva della violenza a una della
non-violenza creativa, della pace e della vita"

Facciamola Finita con lo sviluppo di Serge Latouche
"... La crisi della teoria economica dello sviluppo, annunciata negli anni
Ottanta, e' in fase terminale: si assiste ad una vera liquidazione. Lo
sviluppo non e' piu' ricetta nelle assisi internazionali 'serie': Fondo
Monetario Internazionale, Banca Mondiale, Organizzazione Mondiale del
Commercio. Non e' piu' rivendicata al Sud se non da alcune delle sue
vittime e dei loro buoni samaritani: le organizzazioni non governative, che
ne vivono"

Verso la societa' del bene comune di Rosario Lembo
"... La parte piu' sana dell'Associazionismo impegnato a livello di
gestione della solidarieta' nel sociale italiano ed internazionale deve
trovare il corggio di stringere alleanze e definire nuovi livelli di
impegno anche in funzione delle prossime scadenze politiche. Se
l'associazionismo italiano sara' capace di impegnarsi per costruire e
sperimentare progettualita' locali a partire dalla difesa di diritti
fondamentali e dei ceti piu' deboli"

Trenta denari per il Welfare di Giulio Marcon
"... Abbiamo il dovere di ribadire (rivolgiamo il pensiero anche al
Centrosinistra) una filosofia 'alternativa' a quella berlusconiana: quella
dei diritti, del welfare (italiano e mondiale) di uno spazio pubblico da
difendere (e da valorizare anche in economia), dei limiti del mercato, dei
doveri sociali, insomma di un modello radicalmente diverso e opposto a
quello neoliberista e che rimette al centro le persone e le comunita'"

L'efficacia della nonviolenza di Lidia Menapace
"... Voglio fare riferimento a questa piu' sotterranea storia europea,
della quale non abbiamo da vergognarci, e che ha come simboli storici
precisi e autoctoni il movimento operaio e il movimento delle donne: questi
hanno modificato il mondo piu' di qualsiasi guerra e piu' in profondita' di
qualsiasi rivoluzione che della guerra abbia ripetuto i foschi modelli;
hanno stabilito forme di autonomia, dignita' e coscienza che nulla puo'
cancellare"

Le mucche con il conto in banca di Antonio Tricarico
"... La societa' civile ha dimostrato la sua maturita', ma ora ha una
grande responsabilita', storica, ricordando che il suo ruolo non e' quello
di prendere il potere ma di guidarlo il piu' possibile, nel Nord come nel
Sud del mondo, anche se con il potere e' necessario confrontarsi. sarebe
grave se il dibattito si fermasse al classico riformismo contro
abolizionismo dell'Organizzazione mondiale del Commercio".

Ricchi Globalizzati, poveri localizzati di Stefano Semenzato
"... La drammatica situazione di poverta' e miseria esistente sul pianeta
rimane il punto di partenza per il grande quesito del Ventunesimo secolo:
come raggiungere la giustizia sociale senza sconvolgere la biosfera. Ma il
nodo di fondo su cui non si riesce a fare alcun passo in avanti, nemmeno in
termini di progetti, e' quello dei modelli di produzione e di consumo".

Progettare in punta di Piedi
incontro con Francuccio Gesualdi a cura di Monica Di Sisto

I diriti sono un diritto
a colloquio con Riccardo Petrella

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