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FORUM CONTRO LA GUERRA



* Forum contro la guerra *
Ritirare i militari italiani dall'Iraq,
fermare la "guerra preventiva",
rimuovere le radici del sistema di guerra

Appello / base di discussione


1)La "guerra preventiva" condotta dagli Stati Uniti contro l'Iraq (e
ripetutamente minacciata contro altri Paesi), ha dimostrato con evidenza
crescente di avere alle spalle interessi economici, geopolitici e
strategici che contrappongono la superpotenza americana e i suoi piu'
stretti alleati al resto del mondo, a gran parte dell'opinione pubblica
e a molte potenze fino a ieri "partner" nella NATO.
Il tentativo di riscrivere con la guerra la mappa del Medio Oriente, la
geografia del petrolio e l'insieme delle relazioni internazionali, e' un
ricatto inaccettabile.

2)La societa' civile, nella quasi totalita' dei Paesi del mondo, ha detto
chiaramente no alla logica della guerra preventiva e permanente. Lo ha
fatto, anche nel nostro Paese, riempiendo le piazze, rispondendo no
alla guerra - senza se e senza ma - in tutti i sondaggi, corredando
intere citta' con le bandiere della pace, con la decisiva partecipazione
dei lavoratori a questa lotta : condizione imprescindibile per
accrescerne la forza e qualificarne i contenuti.

3)La concessione dell'uso delle basi militari USA e NATO, dei corridoi
di sorvolo, della rete di trasporto per le forze armate statunitensi, e'
stata giustamente contestata sui binari, nei porti, davanti alle basi
militari e in Parlamento.
Se oltre l'80% degli italiani si e' opposto alla guerra, questo governo e
questo parlamento non avevano e non hanno la legittimita' morale e
politica per rendere l'Italia complice di aggressioni militari contro
altri Paesi.
La Costituzione (art.11), che va difesa con intransigenza, "ripudia"
sempre e comunque il ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali. Altrettanto recita la Carta delle Nazioni
Unite e lo stesso principio dovra' ispirare qualsiasi ipotesi di
Costituzione europea.

4)Nascondersi dietro il rispetto degli impegni internazionali
dell'Italia non e' credibile per nessun governo e nessuna maggioranza
parlamentare. E' l'intera struttura degli automatismi, dei vincoli e
dei condizionamenti alla nostra sovranita' connessi all'adesione alla
NATO che va rivista radicalmente. Non e' piu' accettabile che un paese
venga coinvolto in una guerra sulla base di trattati siglati cinquanta
anni fa e mai verificati democraticamente.
Lo smantellamento delle basi militari che ospitano armi nucleari,
bombe, aviogetti statunitensi, deve costituire un obiettivo prioritario
della "politica" ed un significativo passaggio di qualita' dell'ampio e
unitario movimento che si oppone alla guerra in Italia, in Europa, nel
mondo.

5)In una realta' internazionale in cui, dal Medio Oriente all'Asia,
dall'Africa all'America Latina, guerre e tensioni sono tornate a
dominare, si delinea il rischio di una nuova e devastante corsa agli
armamenti, foriera a sua volta di un perverso mercato delle armi.
Le spese militari americane sono superiori di tre volte rispetto a
quelle di tutti i paesi dell'Unione europea messi insieme. Sarebbe
tragico se, per riequilibrare questa differenza ed affermare la propria
autonomia, l'Ue inseguisse gli Stati Uniti sulla strada del riarmo e
dell'aumento delle spese militari.
Una nuova corsa agli armamenti non e' la strada giusta per la prospettiva
di un mondo multipolare, non piu' dominato dalla supremazia della
superpotenza statunitense. Tale prospettiva va perseguita con una linea
di disarmo progressivo e bilanciato, di riequilibrio al ribasso, che
tuteli la sicurezza di ognuno e punti a un Trattato internazionale per
la effettiva messa al bando di tutte le armi di sterminio, a partire da
quelle nucleari.
Questo puo' e deve diventare un obiettivo primario e permanente del
movimento mondiale per la pace, nella convergenza di popoli, governi e
confessioni religiose che comprendono la quasi totalita' del genere umano.

6)Dire con forza no alla guerra, "senza se e senza ma", significa non
solo tenere l'Italia fuori dalla guerra e le basi militari USA e NATO
fuori dall'Italia - a cominciare dal ritiro dei militari italiani
coinvolti in operazioni belliche . Significa anche creare le condizioni
per una trasformazione democratica e sociale che, mettendo al bando la
guerra, cominci anche ad indicare una alternativa di societa' tesa ad
impedire che l'umanita' sia nuovamente vittima delle guerre e della
competizione globale tra le maggiori potenze capitaliste.

A tal fine crediamo utile la costruzione di un Forum permanente che,
nell'ambito del piu' generale movimento unitario contro la guerra - e
nella solidarieta' coi popoli minacciati dalla crescente aggressivita'
della politica statunitense - contribuisca al confronto e all'iniziativa
su queste problematiche.

Primi firmatari

*Piergiovanni ALLEVA *(docente universitario, Consulta giuridica CGIL);
*Antonio AMOROSO *(coordinatore nazionale Cub-Trasporti); *Michele
Anelli *(gruppo musicale Groovers); *Pietro ANTONINI *(RDB Trasporti);
*Marino BADIALE *(matematico, Comitato scienziate/i contro la guerra);
*Angelo BARACCA *(docente universitario, Comitato scienziate/i contro la
guerra); *Stefano BENNI* (scrittore); *Vincenzo BRANDI *(ricercatore
ENEA); *Pino CACUCCI* (scrittore); *Nino CALOGERO * (segretario
confederale della Camera del Lavoro di Gioia Tauro); *Luciano CANFORA*
(docente universitario); *Armando Casaroli *(gruppo musicale Mirafiori
Kids); *Antonio Catalfamo * (scrittore); *Andrea CATONE *(presidente
Associazione Most za Beograd); *Mariella CAU *(coordinatrice Comitato
sardo "Gettiamo le basi"); *padre Angelo CAVAGNA * (presidente GAVCI) ;
*Gianmario CAZZANIGA *(docente universitario); *Paolo CENTO *(deputato
al Parlamento); *Stefano CHIARINI *(giornalista); *Nicola CIPOLLA
*(presidente CEPES Palermo); *Roberto COCEVARI *(presidente Ass.
Italia-Vietnam Milano); *Luigi CORTESI *(direttore di "Giano");
*Alessandro CURZI *(direttore di "Liberazione"); *Michele D'APUZZO
*(coordinatore nazionale Sulta); *Ferruccio Danini * (direttivo
nazionale CGIL); *Raffaele DE GRADA *(critico d'arte); *Vezio DE LUCIA
*(urbanista); *Claudio DEL BELLO *(docente universitario, direttore
edizioni Odradek); *Tommaso DI FRANCESCO *(caposervizi esteri de "Il
Manifesto"); *Manlio DINUCCI *(giornalista); *Valerio EVANGELISTI
*(scrittore); *Paolo fara * (gruppo musicale Mirafiori Kids);
*Massimiliano Ferraro * (gruppo musicale Groovers); *Roberto FORESTI
*(presidente Ass. Italia-Cuba); *Fabio FRATI *(coordinatore nazionale
Sulta); *don Andrea GALLO *(sacerdote); *Mario GEYMONAT *(docente
universitario); *Enrico GIARMOLEO * (RSU Fiom-Cgil Officine Meccaniche
calabresi); *Roberto GIUDICI *(responsabile esteri Fiom Milano);
*Alfiero GRANDI *(deputato, direttivo nazionale Ds); *Dino GRECO
*(segretario generale Camera del Lavoro Brescia); *Fulvio GRIMALDI
*(giornalista); *Margherita HACK *(scienziata - astronoma); *Raniero LA
VALLE *(giornalista); *Giancarlo LannutTi *(giornalista); *Pierpaolo
LEONARDI *(coordinatore nazionale Cub); *Domenico LOSURDO *(docente
universitario); *Carlo LUCARELLI *(scrittore); *Riccardo LUCCIO
*(docente universitario); *Edoardo MAGNONE *(chimico, Comitato
scienziate/i contro la guerra); *Lucio MANISCO *(europarlamentare);
*Franco MARENCO *(fisico); *Emilio MARTINES *(Ricercatore CNR);
*Federico MARTINO *(docente universitario); *Andrea MARTOCCHIA
*(astrofisico); *Giorgio MELE *(sinistra Ds); *Marco MEZZETTI * (gruppo
musicale Ratoblanco); *Fabio MINAZZI *(docente universitario);
*Adalberto MINUCCI *(direttore responsabile di "Avvenimenti"); *Evasio
Muraro * (gruppo musicale Groovers); *Carlo MUSCETTA *(critico
letterario); *Giorgio NEBBIA *(docente universitario); *Nerio NESI
*(vice-presidente Associazione "Socrate"); *Raffaele NOGARO *(vescovo di
Caserta); *Diego NOVELLI *(direttore editoriale di "Avvenimenti");
*Gianni PAGLIARINI * (Segretario nazionale FP- CGIL); *Emidia PAPI
*(coordinamento nazionale RdB); *Vittorio PAROLA *(direzione DS-
Socialismo 2000); *Giovanni PESCE *(medaglia d'oro Resistenza); *Luciano
PETTINARI *(direttivo nazionale Ds, Socialismo 2000); *Giuseppe
PRESTIPINO *(docente universitario); *Domenico PROVENZANO *(coordinatore
nazionale RdB Pubblico impiego); *Francesca PUTINI *(coordinatrice
nazionale Cub-Trasporti); *Massimo RAFFAELI *(critico letterario);
*Alessandra RICCIO *(co-direttrice di "LatinoAmerica"); *Gianni
RINALDINI *(segretario generale Fiom); *Rossano ROSSI * (Segretario
CGIL-Toscana); *Mauro SALIZZONI *(medico chirurgo); *Cesare SALVI
*(senatore, Socialismo 2000); *Edoardo SANGUINETTI *(poeta); *Enzo
SANTARELLI *(storico); *Giuseppina SANTORELLI *(coordinatrice nazionale
Cub-Trasporti); *Gianni Sappa * (gruppo musicale Mirafiori Kids);
*Maurizio SCARPA *(segretario nazionale Filcams-Cgil); *Flaviano Sciarpa
* (gruppo musicale Mirafiori Kids); *Sandro e Marino SEVERINI * (gruppo
musicale Gang); *Vincenzo SINISCALCHI *(coordinatore nazionale Sulta);
*Andrea SPADONI *(coordinatore nazionale Cub-Trasporti); *Osvaldo
SQUASSINA *(segretario generale FIOM Brescia); *Giancarlo STRAINI *
(segretario nazionale FILCEA-CGIL); *Pino TAGLIAZUCCHI *(direttore
"Notizie internazionali" Fiom-Cgil); *Sergio TANZARELLA *(docente
universitario); *Stefano TASSINARI *(scrittore); *Piergiorgio TIBONI
*(coordinatore nazionale Cub); *Fabrizio TOMASELLI *(coordinatore
nazionale Sulta); *Luciano VASAPOLLO *(docente universitario); *Alex
ZANOTELLI *(Pax Christi); *Maurizio ZIPPONI *(segretario generale
Fiom-Cgil Milano); *Massimo ZUCCHETTI *(docente universitario);

Il testo dell'appello coi primi firmatari si trova sul sito :
www.forumcontrolaguerra.org

Per adesioni e comunicazioni : <adesioni@forumcontrolaguerra.org>

Tutte le informazioni relative alle iniziative del Forum verranno rese
note sul sito e comunicate direttamente agli aderenti all'indirizzo di
posta elettronica che essi ci segnaleranno con la loro adesione. Si
raccomanda pertanto la massima precisione nella comunicazione del
proprio recapito di posta elettronica.

Il primo incontro nazionale di tutti gli aderenti all'appello si terra'
domenica 11 gennaio 2004, dalle ore 11.00 alle 16.00, a Milano. Il luogo
verra' comunicato al piu' presto.