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Legge Gasparri



LA LEGGE GAPARRI RAFFORZA ENORMEMENTE BERLUSCONI E DISSOLVERA' LA RAI IN 
MEDIASET REALIZZANDO IL PIANO DELLA P2 LA LEGGE GAPARRI RAFFORZA 
ENORMEMENTE BERLUSCONI E DISSOLVERA' LA RAI IN MEDIASET REALIZZANDO IL 
PIANO DELLA P2.

di Franco Pinerolo della Rai di Milano



Saranno notevoli i vantaggi che la nuova legge sulle TV darà all'impero 
mediatico del neoduce Berlusconi. Intanto Rete 4 non passerà sul satellite 
nel 2004, come invece aveva deciso una sentenza della Corte Costituzionale. 
Poi con l'ampliamento a dismisura del paniere delle risorse che determinano 
il tetto del mercato delle telecomunicazioni, lo strapotere e 
l'arricchimento del neoduce Berlusconi andranno alle stelle, potendo 
saccheggiare quotidiani, società editrici, cinema e radio. Potrà inoltre 
accrescere ulteriormente il fatturato pubblicitario e vedere conteggiate le 
telepromozioni nei limiti giornalieri anzichè in quelli orari, come 
spetterebbe a tutta la pubblicità. Senza contare il fatto che da quando è 
iniziato l'iter della legge Gasparri, cioè dal marzo di quest'anno, il 
titolo Mediaset (e quindi il patrimonio di Berlusconi), è schizzato in alto 
del 32%!

La Rai, invece, è destinata a dissolversi in Mediaset, realizzando così il 
Piano della P2 di Licio Gelli, come giustamente "il Bolscevico" ha più 
volte scritto in questi anni. Infatti la Rai verrà privatizzata nel 2004, 
per risanare il debito pubblico dello Stato, e finirà quindi, in 
prospettiva, in pasto al neoduce. Questa legge prevede inoltre che 
l'elezione dei 7 membri del Consiglio di Amministrazione Rai se la 
spartiscano i partiti della Commissione di Vigilanza parlamentare, mentre 
la nomina dei restanti 2 membri dovrà andare in pasto al Ministro del 
Tesoro, cioè direttamente al governo Berlusconi.

Il neoduce Berlusconi, ex iscritto alla P2, oggi porta a compimento quel 
"piano di rinascita democratica" che Gelli e Craxi hanno cominciato. Tutte 
le forze antifasciste, democratiche e progressiste devono opporsi a questa 
strategia   presidenzialista e neofascista e unirsi per difendere la 
libertà di informazione. E' inutile affidarsi a Ciampi, come fanno i 
rimbambiti leader dell'Ulivo: Ciampi sta proteggendo Berlusconi come 
Vittorio emanuele III fece con Mussolini. Bisogna invece buttar giù il 
nuovo Mussolini con la lotta di piazza e di classe, al più presto prima che 
faccia nuovi e irresponsabili danni!