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Infowar: "Vogliamo tornare in Iraq". Sapete chi lo dice?
- Subject: Infowar: "Vogliamo tornare in Iraq". Sapete chi lo dice?
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Mon, 17 Nov 2003 18:31:06 +0100
Vi proponiamo un esempio di infowar.
La frase attribuita ai militari feriti. Ma è in realtà detta dal Capo di
Stato Maggiore dell'Esercito. Durante la prima e la seconda guerra mondiale
questa tecnica era diffusissima.
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17 nov 17:49 Attentato Nassiriya: militari feriti a Ciampi, "Vogliamo
tornare in Iraq"
ROMA - I militari feriti a Nassiriya hanno detto al presidente della
Repubblica Ciampi di voler tornare in Iraq. ''Vogliamo tornare il prima
possibile in Iraq, non possiamo abbandonare la missione'', queste le loro
precise parole riportate dal capo di stato maggiore dell'Esercito, Giulio
Fraticelli. I soldati hanno ricevuto la visita di Ciampi al Policlinico
militare del Celio, dove sono tuttora ricoverati. (Agr)
Fonte:
http://www.corriere.it/ultima_ora/agrnews.jsp?id={AE8F0986-3258-4476-B6BE-9AE5EDD72F8C}
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Leggete invece qui:
PETRO PETRUCCI
"INGANNATO"
"Qualcuno lo ha ingannato, credeva di andare a portare la pace e invece si
è trovato in mezzo alla più sporca delle guerre". Lo dice Nino, uno degli
amici più cari di Pietro Petrucci a Repubblica (14/11/03).
ORAZIO MAJORANA
"MANDATO A MORIRE"
"Altro che missione di pace, c'è la guerra, ed è sotto gli occhi di tutti.
E allora perché mandare i nostri carabiniari a morire in guerra, dicendo
che sono missioni di pace? Posso augurarmi che gli altri suoi colleghi
tornino presto a casa, vivi. Lui invece arriverà dentro una bara." Lo dice
Armando, il fratello di Orazio Majorana a Repubblica (14/11/03).
IL GIORNALE DEI CARABINIERI
"DICIAMO BASTA"
"Non dovevamo aspettare i morti per meditare sull'impegno italiano in Iraq.
Contrariamente a quanto affermato da Bush, i fatti dimostrano che in Iraq
vi è ancora la guerra. L'Italia non ha avuto un mandato parlamentare per
partecipare a un conflitto armato. Di fronte ai morti diciamo basta e
l'Italia deve allinearsi ai comportamenti assunti dalla maggior parte dei
Paesi europei". Lo dice "Il Giornale dei carabinieri" in un'editoriale
firmato dal carabiniere Ernesto Pallotta.