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RASSEGNA DELLE INIZIATIVE DI CONTROCELEBRAZIONE DEL 4 NOVEMBRE



L'ALTRO 4 NOVEMBRE

RASSEGNA DELLE INIZIATIVE DI CONTROCELEBRAZIONE DELLA COSIDDETTA "VITTORIA" 
ITALIANA DURANTE LA I GUERRA MONDIALE

Il 4 novembre di ogni anno, in occasione della "festa delle forze armate" 
c'e' un'Italia numericamente minoritaria (ma culturalmente significativa) 
animata dall'impegno di ricordare al resto del Paese che una inutile strage 
non e' cosa da festeggiare o di cui andare orgogliosi, e che 
seicentocinquantamila morti e un milione di mutilati e feriti sono 
un'orrore di fronte al quale ogni cittadino ha il dovere di reagire, 
ripudiando la guerra come previsto dalla nostra costituzione.

In questa occasione molti amici della nonviolenza hanno fatto sentire la 
loro voce, e l'associazione PeaceLink ha rilanciato per il 2003 una 
iniziativa gia' proposta altri anni: la distribuzione di un 
volantino/dossier sulla ricorrenza del 4 novembre, tuttora disponibile in 
rete all'indirizzo http://www.peacelink.it/dossier/4novembre/4nov.pdf

A partire dal 23 ottobre, dalle pagine web di PeaceLink sono state 
scaricati ben DIECIMILA copie del volantino in formato elettronico, 
utilizzate nei modi piu' vari da tutte le persone di buona volonta' che 
hanno voluto concretizzare gli obiettivi di "contaminazione culturale" 
proposti dall'associazione.

Questa attivita' decentrata e acefala di diffusione della cultura 
nonviolenta ha attirato l'attenzione della DIGOS, che il 3 novembre ha 
contattato Alessandro Marescotti, il presidente di PeaceLink, che ha 
successivamente descritto un "colloquio sereno, costruttivo e finalizzato 
alla chiarificazione" con i funzionari Digos.

Moltissime persone hanno utilizzato questo volantino per lettura personale, 
per distribuirlo nella cerchia di parenti e amici, o per stamparne copie da 
appendere nei luoghi di studio e di lavoro. Altri hanno voluto diffondere 
questi contenuti all'interno di iniziative pubbliche, che elenchiamo qui di 
seguito, pregando di segnalare all'indirizzo info@peacelink.it altre 
iniziative sul 4 novembre che potrebbero essere sfuggite alla nostra 
attenzione:

REGGIO CALABRIA

L'Associazione Socio-Culturale "Liberi Tutti" di Reggio Calabria ha 
distribuito 500 copie del volantino durante le celebrazioni cittadine, che 
si sono svolte con una sfilata lungo Corso Garibaldi e l'alzabandiera di 
fronte il monumento ai caduti. A questa azione di controinformazione hanno 
partecipato anche i responsabili della trasmissione radiofonica "Out of the 
shell" (www.oots.it)

PALERMO

Alcuni componenti del "Seminario Nonviolenza" (della Facoltà di Lettere di 
Palermo) e del "Laboratorio Zeta", hanno realizzato una azione nonviolenta 
di controinformazione durante le celebrazioni "ufficiali" della festa delle 
forze armate, alla presenza di alte cariche militari, del sindaco Diego 
Cammarata e del presidente della Regione Salvatore Cuffaro e di altre 
autorita' locali. Andrea Cozzo, uno degli animatori del "Seminario 
Nonviolenza", ci ha scritto che "abbiamo aperto le bandiere della pace e 
cartelli con L'art. 11 della costituzione e il volantino sulle inutili 
morti della prima guerra mondiale e abbiamo parlato con la gente presente 
(avevano
portato anche bambini delle elementari con tricolori sventolanti e maestre) 
spiegando il senso della nostra presenza; non abbiamo rinunciato neanche a 
ricordare le nostre responsabilità nelle ultime guerre in Kossovo, 
Afghanistan e Iraq, dove abbiamo portato guerra, morte e distruzione mentre 
potevamo operare con i Corpi civili di Pace. Qualche maestra si è subito 
preoccupata di 'proteggere' i bambini dal pericolo delle nostre parole, ma 
altre hanno pienamente solidarizzato con noi e un uomo ha voluto aiutarci a 
tenere una bandiera della pace. Ci è stata fatta anche un'intervista dal 
TGS (TeleGiornale di Sicilia). Il dialogo con le persone c'è stato, non 
abbiamo arrecato nessun disturbo rimanendo rispettosi nei confronti di 
tutti i presenti e con le forze dell'ordine non abbiamo avuto nessun problema".

ACQUI TERME

Ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, Emanuela Celauro ha realizzato 
una azione "solitaria" di volantinaggio nella zona pedonale dove si svolge 
il mercato cittadino, distribuendo alcune copie stampate in proprio del 
volantino. Emanuela ha pubblicato il diario della sua iniziativa sul 
proprio sito personale, all'indirizzo 
http://www.unpodisinistra.it/manu/page78.html

In queste pagine Emanuela descrive l'incontro con "una signora con un 
maglione che mi ha colpita, imbaccucata ed infreddolita. Quasi quasi è 
stata lei a fermare me e abbiamo cominciato a parlare: non sapeva del 4 
novembre. Le ho spiegato di un'Italia "vittoriosa" solo per la fabbrica 
della ricostruzione, di una storia che non ci raccontano ma che alcuni 
libri spiegano. Ha capito e ha detto che lo leggerà volentieri (il 
volantino) e che crede che sia giusto quello che facciamo. Mi ha chiesto se 
raccogliamo dei soldi per le vittime delle guerre: io ho detto che non 
prendiamo soldi e che il nostro è un impegno sociale, civile, è una 
testimonianza, un 'prender coscienza'. Mi ha sorriso con una faccia 
intelligente, mi ha ringraziata e ci siamo salutate. E così ho continuato 
la mia camminata. Ho fermato ragazze giovani, signori ottantenni che in 
quegli anni nascevano e divenivano subito orfani. E via di seguito".

ALTRE INIZIATIVE

VITERBO

Il "Centro di Ricerca per la Pace" di Viterbo ha riproposto una iniziativa 
autonoma e non subalterna alle celebrazioni ufficiali, dal titolo "Ogni 
vittima ha il volto di Abele". Si tratta di una cerimonia silenziosa di 
deposizione di un omaggio floreale ai monumenti che ricordano le vittime 
della guerra, in orario diverso e distante dai chiassosi ed offensivi 
"festeggiamenti" delle forze armate.

I documenti che descrivono in dettaglio lo spirito e le modalita' di 
svolgimento di questa iniziativa sono disponibili in rete agli indirizzi:

http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2242.html
(Comunicato di Peppe Sini, responsabile del Centro di Ricerca per la Pace)

http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2243.html
(Articolo di Giobbe Santabarbara, collaboratore del Centro di Ricerca per 
la Pace)

TORINO

A Torino, un gruppo di attivisti del Movimento Nonviolento, del Movimento 
Internazionale della Riconciliazione e della locale sezione di Pax Christi 
ha distribuito un altro volantino con un dettagliato bilancio delle vittime 
della prima guerra mondiale: "Italia: 680.071 morti; 1.050.000 feriti di 
cui 675.000 mutilati. Austria-Ungheria: 1.200.000 morti; 3.620.000 feriti. 
I morti di tutti i paesi furono quasi 10 milioni". In piazza Castello i 
pacifisti torinesi hanno inoltre manifestato LA propria opposizione a tutte 
le guerre con un'alzabandiera della pace e con un'ora di silenzio.

Info e comunicato: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2241.html

CAGLIARI

Come gli altri anni il comitato sardo "Gettiamo le Basi" e' stato presente 
con Pax Christi alle cerimonie ufficiali del 4 novembre. Il comitato ha 
diffuso un comunicato in cui si segnala che "quest'anno intendiamo 
ricordare i 'Caduti in terra di pace', militari e civili distrutti dalla 
'sindrome di Quirra'. Proponiamo anche una raccolta firme -tra i militari- 
a sostegno di un progetto legge sul tema del riconoscimento della causa di 
servizio per i morti/malati scomodi, i 'militari caduti in tempo di pace, 
in terra di pace'.

Info e comunicato: http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2244.html

RAI

La sera del 3 novembre la terza rete ha proposto, con tanto di coccarda 
tricolore appuntata sullo schermo, una rievocazione del primo conflitto 
mondiale che ha lasciato perplesso e preoccupato Antonio Corbeletti, un 
lettore del sito www.peacelink.it

I commenti di Corbeletti al programma "la grande storia" sono disponibili 
all'indirizzo

http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_2246.html


CONCLUSIONI

Per capire meglio il senso di questa iniziativa, che a prima vista potrebbe 
apparire velleitaria, e priva di risultati concreti, consigliamo la lettura 
di queste parole scritte dallo scrittore Uruguayano Edoardo Galeano, tratte 
dal volume "El libro de los abrazos":

"Se il passato non ha nulla da dire al presente, la storia puo' rimanere in 
letargo, senza disturbare, nel guardaroba dove il sistema conserva i suoi 
vecchi travestimenti. Il sistema ci svuota la memoria, o ci riempie la 
memoria di spazzatura, e cosi' ci insegna a ripetere la storia invece di 
scriverla. La paura di sapere ci condanna all'ignoranza, la paura di fare 
ci riduce all'impotenza. La dittatura militare, paura di ascoltare e paura 
di dire, ci ha reso sordomuti. Ora la democrazia, che ha paura di 
ricordare, ci fa ammalare di amnesia, ma non c'e' bisogno di essere Sigmund 
Freud per sapere che non esiste ancora un tappeto che possa nascondere la 
sporcizia della nostra memoria".

Associazione PeaceLink
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www.peacelink.it
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Tel 3471463719 - 3492258342
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