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[AI] Perugia-Assisi: una targa per ricordare il pacifista Dino Frisullo



Il popolo della pace sfila numeroso da Perugia ad Assisi
per chiedere il ripudio della guerra nella Costituzione europea

Pacifisti in marcia per l'Europa
"Siamo in trecentomila"

Consueto scontro di cifre: per la Questura 60mila manifestanti
Ciampi: "L'Italia ha una grande tradizione europeista"


PERUGIA - Dicono di essere tantissimi, "attorno ai 300 mila". La questura 
ridimensiona: 60mila. Ma al di là del consueto rito-scontro di cifre, sono 
di sicuro centinaia e centinaia le persone che da stamane si sono radunate 
sotto striscioni coloratissimi, molti con l'iride pacifista 
dell'arcobaleno, ai giardini del Frontone di Perugia dove è partita la 
"Marcia della pace" che arriverà nel pomeriggio ad Assisi dove è previsto 
uno spettacolo alla Rocca che concluderà la giornata.

La testa del corteo è arrivata verso mezzogiorno a Collestrada, ed ha 
quindi già coperto il primo quarto dell'intero percorso, che si snoda lungo 
circa 25 chilometri. La coda è invece riuscita a lasciare i giardini del 
Frontone dopo più di un'ora di attesa.
Al corteo principale si affiancano altri cortei spontanei, partiti da 
diversi punti del percorso, uno dei quali è già arrivato a Bastia Umbra.

Un popolo in cammino per chiedere un'Europa di pace: la marcia quest'anno è 
stata infatti indetta per chiedere una politica più decisa da parte 
dell'Europa e per promuovere i valori della pace e il ripudio della guerra. 
Tra i manifestanti anche diversi leader politici e sindacali: Piero 
Fassino, Fausto Bertinotti, Pierluigi Castagnetti, Guglielmo Epifani, 
Savino Pezzotta, Oliviero Diliberto, Massimo D'Alema, Ermete Realacci. 
Tutti in cammino insieme agli esponenti di decine di associazioni del 
volontariato sociale.

Numerose le bandiere presenti, molte quelle dei sindacati, quelle con i 
colori dell' iride e dei partiti politici, ma anche i gonfaloni di città, 
Province e Regioni. Fra gli altri striscioni spicca quello di Emergency. 
Nelle prime file del corteo gli ospiti stranieri che hanno animato l' 
assemblea dell' Onu dei popoli.


"Siamo tantissimi, attorno ai 300 mila", secondo Flavio Lotti, coordinatore 
della Tavola della pace, per il quale "la marcia sta andando benissimo ed è 
molto simile a quella del 2001", che si svolse subito dopo l'attacco alle 
Torri gemelle. Lotti, che è alla testa del corteo principale, giunto poco 
dopo le 11 a Ponte San Giovanni, ha detto che si sono anche formati tre 
cortei spontanei - uno partito proprio da Ponte San Giovanni, uno da Bastia 
Umbra e uno da Santa Maria degli Angeli - che sono già in cammino perché 
non si riusciva più a contenere l'entusiasmo della folla.

Sul popolo in cammino per la pace, il saluto e l'apprezzamento di Ciampi, 
che in un messaggio diffuso dal Qurinale scrive: "L'Italia ha una grande 
tradizione europeista ed oggi si affronta una nuova faseche dovrà garantire 
secondo la Costituzione Europea uno spazio di libertà, sicurezza e 
giustizia". "La nuova edizione della Marcia Perugia-Assisi - scrive il Capo 
dello Stato - rafforza l'impegno collettivo per l'incontro fra diverse 
culture e per la difesa della pace, della solidarietà e della cooperazione 
fra i popoli".

Prima della partenza, i leader politici e sindacali hanno firmato un 
appello promosso dalla Tavola per la pace che punta all'introduzione nella 
Costituzione europea dell'articolo 11 della Costituzione italiana in cui si 
ripudia la guerra come strumento di soluzione delle controversie 
internazionali.

E sempre poco prima della partenza, è stata scoperta una targa per 
ricordare il pacifista Dino Frisullo, morto il 5 giugno scorso per malattia 
all'ospedale di Perugia.
Pugliese di origine e perugino di adozione, Frisullo dedicò gran parte del 
suo impegno alla lotta del popolo curdo e per i diritti civili. Sulla 
targa, una citazione di Tucidide: "Per chi è morto per la libertà, tutta la 
terra è sepolcro".

La Marcia della pace Perugia-Assisi "è una manifestazione che non ha niente 
a che vedere con le spallate politiche al governo" dice il segretario dei 
Ds Piero Fassino secondo cui "solo gli sciocchi sovrappongono il 
significato vero della marcia ad altre finalità. Ed il significato vero 
della marcia è qui: tanta gente, da tanti anni, si incontra per chiedere un 
mondo migliore, un mondo dove non ci siano più guerre". Sull'iniziativa del 
coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, di andare a pregare oggi sulla 
tomba di San Francesco, Fassino, rispondendo ai giornalisti, ha detto che 
"una preghiera è sempre una cosa utile".

D' Alema, che ha ricordato di essere venuto alla marcia "anche in tempi 
politici molto difficili, prendendo dei fischi", preferisce astenersi dal 
commento sull'iniziativa "rispettabile" di Bondi.

Anche la Cgil marcia oggi da Perugia ad Assisi per chiedere una Europa di 
pace: lo ha detto stamani il segretario generale della Cgil, Guglielmo 
Epifani.
Dopo aver ribadito il valore "essenzialmente pacifista" dell'iniziativa, 
Epifani ha sottolineato che "mai questa marcia, da 30 anni a questa parte, 
ha costituito terreno di scontro politico".

Della stessa opinione il leader della Cisl Savino Pezzotta per il quale 
"noi siamo qui a fare la marcia della pace e non a far cadere il governo, 
che è un compito di altri. Ognuno fa il suo mestiere. Noi siamo qui a 
testimoniare la volontà del mondo del lavoro rispetto al ruolo che l'Europa 
deve giocare per la pace e per fare entrare anche nella Costituzione 
europea il ripudio della guerra".

Per dire no al coinvolgimento in Europa e dell'Italia in Iraq, Vittorio 
Agnoletto, uno dei leader del movimento no-global, che dice anche di essere 
alla marcia "per dire che non voglio un'Unione europea con al centro 
l'esercito e le spese militari". Agnoletto sottolinea che la marcia "da 
sempre fa parte del calendario di mobilitazione del movimento e credo abbia 
contribuito a fare crescere questo appuntamento".

(12 ottobre 2003)
Fonte: 
http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/politica/marciapace/marciapace/marciapace.html