[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Premio Nobel per la Pace: importante riconoscimento per idifensori dei diritti umani, ha dichiarato Amnesty International



Gent.mi tutti, 


 vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di 
 Amnesty International: 




Premio Nobel per la Pace: importante riconoscimento per i difensori dei
diritti umani, ha dichiarato Amnesty International




    Grazie per la cortese attenzione

    Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste: 
    Amnesty International Ufficio Stampa 
    Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it 









COMUNICATO STAMPA
CS137-2003

PREMIO NOBEL PER LA PACE: IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER I DIFENSORI DEI
DIRITTI UMANI, HA DICHIARATO AMNESTY INTERNATIONAL

Amnesty International ha accolto con favore oggi l'assegnazione del Premio
Nobel per la Pace a Shirin Ebadi per il suo notevole contributo alla causa
dei diritti umani.

"Rendendo onore a Shirin, il Comitato norvegese per il Nobel ha
riconosciuto l'importanza cruciale dei diritti umani e delle persone che li
difendono in tutto il mondo", ha dichiarato Amnesty International.

Shirin ha lottato per molti difensori dei diritti umani inclusi prigionieri
di coscienza adottati da Amnesty International e questo premio rende
omaggio a lei e agli altri che lottano contro l'ingiustizia.

"Assegnato in un momento in cui i principi dei diritti umani sono sempre
più minacciati, questo premio porterà rinnovata speranza a coloro che sono
impegnati nella lotta quotidiana per sostenere i diritti umani", ha
aggiunto l'organizzazione.


Ulteriori informazioni

Shirin Ebadi, avvocatessa per i diritti delle donne e altri diritti umani,
ha difeso molte vittime delle violazioni dei diritti umani. Nel 2000 Shirin
ha difeso Mehrangiz Kar e Shahla Lahiji, ambedue prigioniere di coscienza,
lottando per i diritti delle donne in Iran.

Shirin Ebadi ha anche indagato sulle uccisioni di scrittori e intellettuali
nel 1998 e 1999. E' stata lei stessa arrestata, il 27 giugno 2000, con
l'accusa di aver prodotto e distribuito una videocassetta che secondo
quanto asserito aveva "turbato l'opinione pubblica".

Amnesty International ha chiesto ripetutamente alle autorità iraniane di
attuare riforme che garantiscano la vera indipendenza dell'ordinamento
giudiziario, affinché i difensori dei diritti umani siano protetti e coloro
che hanno beneficiato dell'impunità siano consegnati alla giustizia.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 10 ottobre 2003


Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it