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Burattini e burattinai - seconda parte
- Subject: Burattini e burattinai - seconda parte
- From: "Megachip" <info@megachip.info>
- Date: Sun, 28 Sep 2003 11:45:01 +0200
"...chi controlla l'informazione, con le televisioni, la carta stampata,
l'editoria, ha il potere di manipolare l'opinione pubblica, di creare
consenso, di distruggere l'avversario politico e non solo.
Le vicende di questi ultimi due mesi sull'affair Telekom Serbia, hanno
dimostrato questa tesi. La campagna messa in atto dal Giornale ( non a caso
di proprietà del fratello del Presidente del Consiglio) contro esponenti
dell'opposizione è la cartina di tornasole su quanto la libertà e il
diritto dei cittadini di essere informati senza manipolazioni non siano
garantite. Su come la maggioranza dei mezzi di informazione sia sotto il
totale controllo della tessera numero 1816 della P2...
Ma questo sarà ancora più chiaro nei prossimi giorni in occasione della
discussione e della probabile approvazione, in Parlamento, del decreto
Gasparri . Un decreto che si pone come obiettivo la dissoluzione della Rai
a vantaggio di un solo soggetto, collegato a gli interessi primari
dell'attuale capo del Governo, e dei suoi amici, padroni assoluti dei media
non solo europei, come Rupert Murdoch. Uno degli obiettivi primari del
"Piano di Rinascita democratica" di Licio Gelli, e che ha segnato la
strategia politica ed economica, attuata in questi anni dalla Fininvest e
oggi da Mediaset, sempre con i giusti padrini politici, nel posto giusto al
momento giusto..."
Prima parte
Seconda parte
Anticipazione Terza parte:
Il 16 ottobre 1984 tre pretori, di Torino, Roma e Pescara, hanno la pretesa
di applicare le norme che regolano l'emittenza televisiva e che il
Cavaliere ha deciso di aggirare, trasmettendo in contemporanea gli stessi
programmi su tutto il territorio nazionale. I tre magistrati fanno presente
che è vietato, 9 non si può e bloccano le attrezzature che consentono
l'operazione fuorilegge. Il Cavaliere oscura le sue tv, per attribuire il
black out ai giudici, poi scatena il popolo dei teledipendenti con lo
slogan "Vietato vietare", opportunamente rilanciato dallo show del
giornalista piduista Maurizio Costanzo. Lo slogan viene subito tradotto in
legge dal presidente del Consiglio Bettino Craxi. Il quale abbandona una
visita di Stato a Londra per precipitarsi in Italia e varare un decreto
legge ad personam ("decreto Berlusconi") che riaccende immediatamente le tv
illegali del suo compare...
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