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La nonviolenza e' in cammino. 676



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Numero 676 del 17 settembre 2003

Sommario di questo numero:
1. Marie Claude Pace: gli amici della nonviolenza da Assisi a Gubbio
2. Silvia Marcuz: la carovana della pace a Montesole e Marzabotto
3. Maria G. Di Rienzo: cosa diamo alle persone che si uniscono a noi?
4. Elena Liotta: tutti insieme
5. Prosegue il processo a Leyla Zana
6. Franca Ongaro Basaglia: una realta' trasformata
7. Silvia Vegetti Finzi: un vasto processo di speculazione
8. Indice dei numeri 598-628 (luglio 2003) de "La nonviolenza e' in cammino"
9. Letture: Franco Cambi, L'autobiografia come metodo formativo
10. Letture: Duccio Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di se'
11. Letture: Angelo D'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano
12. Letture: Danilo Franchi, Laura Miani, La verita' non ha colore
13. Letture: Cesare Garboli, Ricordi tristi e civili
14. Letture: Cesare Segre, Per curiosita'
15. Riedizioni: Vittorino Andreoli, La violenza
16. Riletture: Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali
17. Riletture: Silvana Castignone, Povere bestie. I diritti degli animali
18. Riletture: Paola Cavalieri, La questione animale. Per una teoria
allargata dei diritti umani
19. La "Carta" del Movimento Nonviolento
20. Per saperne di piu'

1. EDITORIALE. MARIE CLAUDE PACE: GLI AMICI DELLA NONVIOLENZA DA ASSISI A
GUBBIO
[Ringraziamo Marie Claude Pace (per ocntatti: marieclaudepace@libero.it) per
questo intervento. Maria Claude Pace fa parte dell'esperienza delle "Donne
in nero" e del gruppo "Gubbio per la pace" (per contatti:
gubbioperlapace@libero.it) che da anni realizza rilevanti iniziative di
pace, di solidarieta', di accostamento alla nonviolenza]
Alcuni di noi di "Gubbio per la pace" abbiamo avuto il privilegio di
partecipare in prima persona all'iniziativa promossa dal Movimento
Nonviolento nel fine settimana dal 4 al 7 settembre: la  camminata da Assisi
fino a Gubbio (in due giorni), i dibattiti e la festa.
Che significa partecipare? Significa fare una scelta.
Se scelgo di camminare da Assisi (o solo per una parte del lungo percorso,
ma questo non importa, perche fa anche piacere e da' sostegno incontrare per
strada gli amici che ci aspettano, i bambini sorridenti, i cani pacifisti!),
se scelgo di camminare e poi di andare a sentire  parole non solo giuste ed
essenziali sulla situazione attuale nel mondo ma anche necessarie alla
continuazione del mio cammino, se scelgo di fare parte della festa, e di
tenere in una farandola la mano di persone finora sconosciute, e' perche
faccio la scelta di continuare in ogni momento il lavoro cominciato, cioe'
di sentire, fare sentire, fare passare, e sopratutto fare mio, il messaggio
della nonviolenza, senza timidezza, senza indugio, senza lasciare che se ne
occupino solo gli altri.
Gli interventi di Peppe Sini, di Nanni Salio, di Daniele Lugli ("Con voi,
amici, posso dire che sbaglio"), e di tanti altri con cui possiamo anche non
essere d'accordo, ci riportano alla coscienza della nostra importanza come
cittadini e come persone, ci ridanno coraggio nel difficile impegno
quotidiano del vivere le relazioni ispirati al meglio dai principi
nonviolenti, con tutti i nostri fallimenti, errori, dubbi.
Momenti come questi ci sollevano, ci fanno sentire meno soli. In momenti
come questi, si tocca l'anima delle persone. E dunque la scelta di
partecipare era giusta.
Io approfitto pero' di questa occasione per ribadire fortemente la mia
convinzione che anche e sopratutto in questi momenti preziosi dobbiamo dare
l'esempio della sobrieta' nel consumo di plastica, portarci dietro ognuno la
nosta acqua, mangiare con i piatti "veri" e lavarli (questo ultimo punto e'
stato rispettato e penso che sia una cosa buona), eccetera.
Sara' un dettaglio piccolo? Forse, pero' la riduzione dei consumi comincia a
casa nostra, sopratutto per noi a Gubbio, con l'esempio di Francesco.
Ringrazio di cuore tutti gli amici che abbiamo potuto incontrare, nuovi e
non, tutti granelli che potranno forse cambiare la direzione nella quale va
il mondo.
P. S.: Aggiungo che se qualcuno, partecipando alla Perugia-Assisi del 12
ottobre, volesse venire prima ed assistere a uno dei nostri dibattiti,
verra' a parlarci della "violenza culturale" e della Communaute' de l'Arche
fondata da Lanza del Vasto, il nostro amico Andrea Cozzo, di Palermo,
venerdi' 10 ottobre, alle ore 21. Se richiedete ospitalita', contattateci
all'e-mail: gubbioperlapace@libero.it

2. INCONTRI. SILVIA MARCUZ: LA CAROVANA DELLA PACE A MONTESOLE E MARZABOTTO
[Ringraziamo Silvia Marcuz (per contatti: smarcuz@libero.it) per questa
intensa testimonianza.
Silvia Marcuz partecipa alla carovana della pace 2003 promossa dai giovani e
dai missionari comboniani.
Giuseppe Dossetti, una delle figure piu' vive della cultura della pace e
della dignita' umana, e' nato a Genova nel 1913 ed e' scomparso nel 1996.
Giurista e canonista, dirigente della lotta partigiana, deputato alla
Costituente e alla Camera, vicesegretario della DC, lascia la politica nel
1952. Si dedica alla ricerca storico-teologica e da' vita ad una comunita'
monastica. Ordinato sacerdote nel 1959, stretto collaboratore del cardinal
Lercaro al Concilio Vaticano II. Nel 1994 e' stato il promotore dei Comitati
per la difesa della Costituzione. Opere di Giuseppe Dossetti: segnaliamo
almeno Scritti politici, Marietti, Genova 1995; La parola e il silenzio, Il
Mulino, Bologna 1998; La ricerca costituente, Il Mulino, Bologna 1994; Con
Dio e con la storia, Marietti, Genova 1986. Opere su Giuseppe Dossetti:
Giuseppe Trotta, Giuseppe Dossetti, Camunia, Firenze 1996]
E' il 12 settembre: la carovana della pace si trasferisce sull'Appennino
Emiliano, nei luoghi di una delle piu' efferate stragi naziste, quella di
Montesole-Marzabotto.
Negli stessi luoghi risiede la comunita' dei monaci e delle monache
dossettiani: li interpelliamo per recuperare il ruolo di Giuseppe Dossetti
nella storia della nostra Repubblica. Insieme ai pilastri indicati dalla
Pacem in Terris, riconosciamo l'importanza essenziale della Costituzione,
baluardo civile posto al termine di una guerra, perche' nulla si ripeta.
Incontriamo il Dossetti della Costituente e il Dossetti dello scatto di
coscienza, nel '94, nel cuore della sua vita monacale: la sua storia insegna
che non possiamo tacere quando la Costituzione e i valori della persona,
della democrazia, del lavoro e della pace vengono messi in discussione.
Recuperiamo il senso di politica per Dossetti e l'idea di partito, molto
vicini alla logica partecipativa che oggi ci insegna il sud del mondo: non
elites rappresentative, ma processi di coinvolgimento di tutti nella
corresponsabilita' delle scelte; anche questi sono presupposti della pace.
Parliamo della storia della nostra Repubblica, del pericolo di "nuove
incubazioni fasciste" in un luogo segnato dal sangue, in giorni in cui il
presidente del consiglio dei ministri sembra voler cancellare la memoria.
*
Francesco Pirini, sopravvissuto alla strage, ci aiuta a recuperare il dramma
di quei giorni.
Ha perso amici e parenti, ha visto gli orrori della follia nazista e per
vent'anni non e' riuscito a parlarne; dopo tanto tempo finalmente un gruppo
di bambini lo ha coinvolto nel grande esercizio di memoria e perdono, che da
allora non ha piu' interrotto.
Gli chiediamo cosa significhi per lui perdono e risponde che altrimenti non
avrebbe nemmeno senso parlare della violenza, perche' non ci sarebbe via
d'uscita.
La via d'uscita invece sta nella coscienza dei tanti che non dimenticano e
che vogliono ripartire per riscattare il dolore che ha segnato questa terra.
Di notte, con padre Alex Zanotelli, due monaci di Dossetti e tanti altri
amici, la carovana cammina in preghiera e riflessione attraverso i luoghi
della strage, scandendo passo passo le parole della poesia "Le querce di
Montesole". Hanno memoria, le querce, e ora di questa memoria fa parte anche
il nostro passaggio: una responsabilita' in piu' per il cammino che riparte
verso Barbiana.

3. FORMAZIONE. MARIA G. DI RIENZO: COSA DIAMO ALLE PERSONE CHE SI UNISCONO A
NOI?
[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59@libero.it) per
questo testo. Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di
questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista,
regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche
storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica
dell'Universita' di Sidney (Australia); e' impegnata nel movimento delle
donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei
diritti umani, per la pace e la nonviolenza]
Le persone si uniscono ai gruppi di attivisti per incontrare altra gente,
imparare nuove cose, perseguire degli scopi, stare bene con altri/e e
connettere le loro vite a un'idea nuova di mondo e di rapporti umani. Se non
trovano quello che cercano se ne andranno.
I gruppi hanno quindi necessita' di chiedersi piu' spesso: cosa diamo alle
persone che si uniscono a noi? I prezzi in termini di tempo e di
investimento personale che chiediamo loro sono adeguati? Come possiamo
aumentare i benefici e diminuire i costi rispetto a quello che facciamo?
In seguito alla mia scheda su come autodistruggersi, parecchi di voi mi
hanno chiesto: "e invece, come restare insieme?". Ecco alcune idee.
1) Restate in contatto. Vedersi regolarmente, faccia a faccia, e' vitale. Se
riuscite a farlo in modo "itinerante", una volta in sede, un'altra volta a
casa di qualcuno, un'altra volta ancora in un posto simpatico e magari
all'aperto, eviterete noia, senso di costrizione, ripetizione dei moduli di
dominio (come l'alta scrivania della presidenza e le basse file di sedie dei
portatori d'acqua...).
2) Date il benvenuto ai nuovi arrivati. Intendo un vero benvenuto:
presentateli agli altri, e aiutateli a trovare il loro spazio chiedendo:
"Raccontaci di te, cosa ti piace fare e in cosa ti ritieni abile, cosi'
potremo mettere a frutto i tuoi talenti nel gruppo". Informateli sullo stato
dell'arte delle vostre campagne, dei lavori e delle azioni che avete in
programma: "Questo e' cio' che abbiamo gia' deciso in via generale, ma tutti
questi altri aspetti hanno bisogno di apporto creativo: quale potrebbe
essere il tuo, cosa ne pensi?". Invitateli ad assumere ruoli di
responsabilita', perche' se date l'impressione che siano sempre le stesse
persone a dover rivestire determinati ruoli essi si sentiranno esclusi.
Chiamateli a casa per passare loro informazioni, per tenerli al corrente
degli eventi.
3) Prestate molta attenzione ai processi decisionali di gruppo. E'
importante che voi capiate, scegliate e modifichiate se necessario i modi in
cui lavorate insieme. Tendete a saltare i momenti di confronto? Sono sempre
i soliti che intervengono? Insistete perche' tutti si esprimano, create un
ambiente favorevole all'ascolto.
4) Verificate i motivi che vi tengono insieme. Periodicamente, chiedete che
ogni membro del gruppo descriva cio' che si aspetta dal lavoro del gruppo
stesso, in termini di risultati, di tempo da mettere a disposizione, di
responsabilita', di soddisfazione personale.
5) Agite di piu'. La gran maggioranza delle persone detesta le lunghe
assemblee in cui si discute del sesso degli angeli. Se il problema di cui vi
state occupando in citta' e', per dire, il verde pubblico, e' piu' facile
che cento persone vengano con voi a piantare alberi, piuttosto che
partecipino al convegno su "Gli effetti del neoliberismo sulla gestione dei
parchi comunali".
6) Mantenete ad un livello ragionevole le richieste di tempo. Spesso le
persone conducono esistenze indaffarate e frenetiche (a causa del lavoro, di
altri impegni, di situazioni familiari, ecc.). Non chiedete loro di
partecipare, per principio, a tutto ed ovunque. Assicuratevi piuttosto di
espandere il numero delle persone disposte ad impegnarsi, in modo che
ciascuno faccia qualcosa, e nessuno troppo. Siate realistici, quando
disegnate i vostri progetti.
7) Lavorate in coppia. Per ogni lavoro, fate in modo che vi siano due
persone che devono occuparsene. Questo migliora il livello della
comunicazione interpersonale, rende i compiti meno pesanti, le persone non
si sentono sole e il risultato di un buon lavoro si ottiene piu' facilmente.
Se potete, fate in modo che le coppie riflettano delle differenze (una donna
e un uomo, un "socio fondatore" e un nuovo membro, ecc.), cosi' esse
risulteranno in nuovi punti di vista, in una relazione ricca e dinamica che
informera' il risultato del lavoro.
8) Non dimenticate i momenti di svago comune, di attivita' di rilassamento e
di gioco. Un lavoro infinito e totalizzante vi distruggera'. Oltre ai
momenti in cui vi troverete insieme solo per il piacere di vedervi (il
compleanno di qualcuno/a, la nascita di un bimbo, ecc.), trasformate i
compiti noiosi o di routine in "eventi sociali": imbustate le lettere mentre
mangiate la pizza insieme, o mentre ascoltate insieme un bel concerto alla
radio.
9) Fornite formazione. Interna, ove chi ha delle abilita' e delle
conoscenze/esperienze particolari le condivide, ed esterna, chiamando
formatori all'azione diretta, alla gestione nonviolenta dei conflitti, ecc.
10) Le vostre aspettative siano realistiche. Nulla motiva e tiene insieme un
gruppo piu' di un successo tangibile. Dirigete le vostre azioni verso scopi
che potete ottenere e, se siete impegnati in una campagna a lungo termine,
riconoscete e celebrate ogni tappa intermedia raggiunta.
11) Mostrate apprezzamento per l'impegno di ciascuno/a. Riconoscete l'amore
e l'intelligenza e la fatica che i vostri amici ed amiche hanno messo
nell'azione: fatelo nelle conversazioni, negli incontri del gruppo, nella
vostra newsletter, ecc. Ogni contributo e' ed e' stato importante, non
importa quanto oscuro, o quanto piccolo.
12) Aiutate le persone a credere in se stesse, ad avere fiducia nel futuro.
Dovete coltivare la convinzione, con ottimismo, che potrete ottenere cio'
che non e' stato ancora ottenuto, che supererete i problemi interni con il
dialogo, che il vostro gruppo sta facendo qualcosa di importante, vitale,
necessario e giusto. "Non ho dubbi sul fatto che un piccolo gruppo di
cittadini impegnati possa cambiare il mondo - diceva Margaret Mead - In
effetti, e' la sola cosa che lo ha sempre cambiato".

4. RIFLESSIONE. ELENA LIOTTA: TUTTI INSIEME
[Da Elena Liotta, Le solitudini nella societa' globale, La Piccola Editrice,
Celleno (Vt) 2003, p. 113. Elena Liotta e' psicoterapeuta e psicologa
analista, nata a Buenos Aires, vive da diversi anni a Orvieto (di cui e'
stata anche assessora comunale alle politiche sociali), svolge attivita'
clinica, formativa e culturale in ambito psicoanalitico e socio-educativo.
Tra le numerose pubblicazioni di Elena Liotta segnaliamo: Educare al se',
Edizioni scientifice Ma. Gi, Roma 2001; Le solitudini nella societa'
globale, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2003]
Concludo questo scritto sulla solitudine nelle settimane cruciali dello
scoppio dell'ennesima guerra per le risorse del pianeta, una guerra
pretestuosa e incurante della sorte di esseri umani innocenti, inconsapevole
dell'inutilita' di un massacro che non risolvera' il problema di fondo della
propria sorte.
Per qualche strano motivo al senso di angoscia e solitudine collettivi di
fronte all'ennesima prepotenza dell'uomo sull'uomo, si sta gradualmente
sostituendo una nuova vicinanza e la volonta' di dichiararsi contro, tutti
insieme.
Comunque andassero a finire le cose, la partecipazione umana alla sofferenza
di chi sara' colpito dall'irresponsabilita' di pochi esiste ancora. Non
tutto e' perduto, dunque.

5. DIRITTI UMANI. PROSEGUE IL PROCESSO A LEYLA ZANA
[Da a@ranchdeiviandanti.it riceviamo e diffondiamo. Leyla Zana,
intellettuale kurda, tra le figure piu' significative dell'impegno per i
diritti umani, eletta al Parlamento della Turchia, ha subito durissime
persecuzioni e la privazione della liberta' per il suo impegno per i diritti
del suo popolo, la democrazia e la dignita' umana; e' in corso una campagna
internazionale per la sua liberazione]
Si e' svolta il 15 settembre ad Ankara la settima udienza dello storico
rifacimento (iniziato il 28 marzo 2003) del processo contro Leyla Zana ed
altri ex deputati kurdi, gia' processati e condannati a 15 anni di carcere
nel dicembre 1994 dopo un processo giudicato iniquo dalla Corte europea dei
diritti umani, la quale ha percio' imposto alla Turchia di rifare tale
processo.
Nuovamente la Corte del tribunale per la sicurezza dello stato ha rifiutato
di scarcerare gli ex deputati kurdi, i quali nei loro interventi odierni
hanno duramente criticato la magistratura turca per la sua mancanza di
rispetto delle elementari norme giuridiche.
Ma l'udienza e' stata rilevante anche perche' nuovamente hanno potuto
parlare i testimoni della difesa (in questa udienza, tre), i quali, come
gia' avevano fatto altri testimoni nell'udienza di luglio, hanno apertamente
smentito tutte le imputazioni, affermando che Leyla Zana e gli altri ex
deputati avevano incontrato i capi tribu' per riportare la pace tra le
tribu' nemiche in conflitto, astenendosi da qualsiasi propaganda a favore
del Pkk (il Partito dei lavoratori del Kurdistan, che in quel periodo
conduceva lotta armata contro lo stato turco). L'accusa di propaganda per il
Pkk era stata l'imputazione proncipale, e, come gia' nell'udienza di luglio,
e' stata smentita da molti testimoni assolutamente insospettabili di
qualsiasi simpatia o convergenza politica con gli imputati.
Il rifacimento del processo era cominciato il 28 marzo 2003, ed era
proceduto per parecchie udienze nel peggiore dei modi, tanto da far
pronunciare al presidente della delegazione del Parlamento europeo (Joost
Lagendijk) un giudizio durissimo: "Sembra essere la copia del primo
processo. E la copia di un processo iniquo e' pure essa un processo iniquo".
In particolare, come dettagliatamente documentato da parte del Centro per
l'indipendenza dei giudici e degli avvocati (Cijl) della Commissione
internazionale dei giuristi (Icj), la Corte aveva in continuazione
sfacciatamente violato il principio giuridico delle pari opportunita' tra
accusa e difesa.
Tuttavia la ferma e tenace opposizione degli ex deputati kurdi, dei loro
avvocati, e l'assidua presenza delle delegazioni europee (sia del Parlamento
europeo, sia di associazioni di giuristi, di difesa dei diritti umani, etc.)
erano riuscite ad intaccare la resistenza della Corte, e a rendere possibile
l'audizione anche dei testimoni della difesa, i quali avevano
sistematicamente "demolito" le tesi dell'accusa. Ciononostante la Corte e'
rimasta sorda e cieca di fronte agli sviluppi processuali, e si e' ostinata
nelle sue valutazioni preconcette, rifiutando ogni volta, e pure oggi, le
richieste di scarcerazione degli imputati.
In questo contesto, sia le istituzioni politiche e giuridche dell'Europa,
sia l'associazionismo democratico europeo con la sua solidarieta' attiva e
con la sua presenza "in loco", continuano ad essere un fattore di primaria
importanza per impedire alla Turchia (in lista d'attesa per il suo ingresso
in Europa) di ripetere l'iniquita' commessa nel 1994. Un buon motivo per non
restare inattivi a guardare.
La prossima udienza sara' il 17 ottobre.
Per il resoconto dettagliato delle precedenti udienze e per informazioni
piu' generali su Leyla Zana si visiti il sito
www.ranchdeiviandanti.it/LeylaZana/home.html

6. MAESTRE. FRANCA ONGARO BASAGLIA: UNA REALTA' TRASFORMATA
[Da Franca Ongaro Basaglia, Sofferenza psichica, trasformazione dei servizi
e nuova ricerca, in AA. VV., Fra regole e utopia, Cooperativa editoriale
Psichiatria Democratica, Bologna 1982, pp. 259-260. Franca Ongaro Basaglia,
intellettuale italiana di straordinario impegno civile, insieme al marito
Franco Basaglia (1924-1980) e' stata, ed e' tuttora, tra i protagonisti del
movimento di psichiatria democratica. E' stata anche parlamentare. Opere di
Franca Ongaro Basaglia: tra i suoi libri segnaliamo particolarmente:
Salute/malattia, Einaudi, Torino 1982; Manicomio perche'?, Emme Edizioni,
Milano 1982; Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore, Milano 1982;
in collaborazione con Franco Basaglia ha scritto La maggioranza deviante,
Crimini di pace, Morire di classe, tutti presso Einaudi; ha collaborato
anche a L'istituzione negata e Che cos'e' la psichiatria e a molti altri
volumi collettivi. Ha curato l'edizione degli Scritti di Franco Basaglia]
Una realta' trasformata che consenta l'esprimersi dei bisogni, delle
carenze, dei conflitti, prima soffocati dal linguaggio della malattia, puo'
incominciare a fornire nuovi elementi di comprensione su come si esprime
questa sofferenza, non piu' imbavagliata.

7. MAESTRE. SILVIA VEGETTI FINZI: UN VASTO PROCESSO DI SPECULAZIONE
[Da Silvia Vegetti Finzi, Oscurita' dell'origine e bioetica della verita',
in AA. VV. (a cura di Stefano Rodota'), Questioni di bioetica, Laterza,
Roma-Bari 1993, 1997, p. 186. "Silvia Vegetti Finzi e' nata a Brescia il 5
ottobre 1938. Laureatasi in pedagogia, si e' specializzata in psicologia
clinica presso l'Istituto di psicologia dell'Universita' cattolica di
Milano. All'inizio degli anni '70 ha partecipato a una vasta ricerca
internazionale, progettata dalle Associazioni Iard e Van Leer, sulle cause
del disadattamento scolastico. Inoltre ha lavorato come psicoterapeuta
dell'infanzia e della famiglia nelle istituzioni pubbliche. Dal 1975 e'
entrata a far parte del Dipartimento di Filosofia dell'Universita' di Pavia
ove attualmente insegna psicologia dinamica. Dagli anni '80 partecipa al
movimento femminista, collaborando con la "Universita' delle donne Virginia
Woolf" di Roma e con il Centro documentazione donne di Firenze. Nel 1990 e'
tra i fondatori della Consulta (laica) di bioetica. Dal 1986 e' pubblicista
del "Corriere della Sera" e successivamente anche di "Io donna" e di
"Insieme". Fa parte del comitato scientifico delle riviste: "Bio-logica",
"Adultita'", "Imago ricercae", nonche' dell'Istituto Gramsci di Roma, della
"Casa della cultura" di Milano, della "Libera universita'
dell'autobiografia" di Anghiari. E' membro dell'Osservatorio nazionale per
l'infanzia e l'adolescenza, della Societa' italiana di psicologia; della
Societe' internationale d'histoire de la psychoanalyse. Nel 1998 ha
ricevuto, per i suoi scritti di psicoanalisi, il premio nazionale "Cesare
Musatti", e per quelli di bioetica il premio nazionale "Giuseppina Teodori".
Sposata con lo storico della filosofia antica Mario Vegetti, ha due figli
adulti, Valentina e Matteo" (questa notizia biografica abbiamo estratto dal
sito dell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche:
www.emsf.rai.it). Opere di Silvia Vegetti Finzi: (a cura di), Il bambino
nella psicoanalisi, Zanichelli, Bologna 1976; (con L. Bellomo), Bambini a
tempo pieno, Il Mulino, Bologna 1978; (con altri), Verso il luogo delle
origini, La Tartaruga, Milano 1982; Storia della psicoanalisi, Mondadori,
Milano 1986; La ricerca delle donne (1987); Bioetica, 1989; Il bambino della
notte. Divenire donna, divenire madre, Mondadori, Milano 1990; (a cura di),
Psicoanalisi al femminile, Laterza, Roma-Bari 1992; Il romanzo della
famiglia. Passioni e ragioni del vivere insieme, Mondadori, Milano 1992;
(con altri), Questioni di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 1993; (con Anna Maria
Battistin), A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall'attesa ai cinque
anni, Mondadori, Milano 1994; Freud e la nascita della psicoanalisi, 1994;
(con Marina Catenazzi), Psicoanalisi ed educazione sessuale, Laterza,
Roma-Bari 1995; (con altri), Psicoanalisi ed identita' di genere, Laterza,
Roma-Bari 1995; (con Anna Maria Battistin), I bambini sono cambiati. La
psicologia dei bambini dai cinque ai dieci anni, Mondadori, Milano 1996;
(con Silvia Lagorio, Lella Ravasi), Se noi siamo la terra. Identita'
femminile e negazione della maternita', Il Saggiatore, Milano 1996; (con
altri), Il respiro delle donne, Il Saggiatore, Milano 1996; Volere un
figlio. La nuova maternita' fra natura e scienza, Mondadori, Milano 1997;
(con altri), Storia delle passioni, Laterza, Roma-Bari 1997; Il fantasma del
patriarcato, 1997; (con altri), Fedi e violenze, Rosenberg & Sellier, 1997;
(con Anna Maria Battistin), L'eta' incerta. I nuovi adolescenti, Mondadori,
Milano, 2000. Collabora inoltre con le riviste filosofiche: "Aut Aut" e
"Iride". Molti suoi scritti sono stati tradotti in francese, inglese,
tedesco e spagnolo]
Quanto piu' la circolazione del materiale generativo diviene anonima, tanto
piu' assomiglia a quella del denaro, dal quale media l'impersonalita', la
mancanza di significato, la convertibilita', l'ingovernabilita' dei flussi,
la subordinazione alla dialettica della domanda e dell'offerta. Non e'
casuale che si parli di "banca del seme", di depositi, di rapporto
domanda-offerta, di quotazioni, di redditivita' degli interventi eseguiti,
di conflitti tra pubblico e privato. Di questo passo si puo' gia' ipotizzare
una futura "borsa valori della vita".
Le analogie tra "capitale biologico" e "capitale finanziario" rivelano che
e' in atto un vasto processo di speculazione che si fonda sulla
manipolazione del desiderio procreativo, in particolare materno. L'aspetto
piu' clamoroso dell'operazione, il suo incredibile cinismo, consiste nel
celarne i costi: la durata, la spesa, il rischio fisico, psichico,
relazionale e, soprattutto, l'esiguita' dei successi ottenuti.

8. INDICE DEI NUMERI 598-628 (LUGLIO 2003) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO"
* Numero 598 del primo luglio 2003: 1. Maria de Lourdes Jesus: una richiesta
d'intervento presso la presidente della Rai; 2. Crispino Scotolatori: ancora
dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio; 3. Enrico Peyretti: il giusto
e l'utile; 4. Giovanni Scotto: l'Unione europea e il Congo; 5. Augusto
Cavadi: arriva il filosofo pratico; 6. Ileana Montini: senso di insicurezza
e rappresentazione sociale; 7. Valentino Parlato: una sfida umana; 8. Peppe
Sini: due o tre cose che so sull'immigrazione; 9. Francesco Comina presenta
"Prima che l'amore finisca" di Raniero la Valle; 10. Riletture: Gioconda
Belli, Il paese sotto la pelle; 11. Riletture: Nadine Gordimer, Un mondo di
stranieri; 12. Riletture: Arundhati Roy, Guerra e' pace; 13. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 599 del 2 luglio 2003: 1. Un rinnovato appello al dialogo tra
cristiani e musulmani; 2. Giuliana Sgrena: tra le macerie dell'Iraq; 3.
Martin Buber: ogni giorno; 4. Giulio Vittorangeli: un nuovo medioevo; 5.
Francesco Tullio: cosa vuol dire resistenza nonviolenta? 6. L'ottava
newsletter di "Migra"; 7. In uscita il libro "La balcanizzazione dello
sviluppo" di Claudio Bazzocchi; 8. Un'anticipazione da "Dopo l'11 settembre"
di Noam Chomsky; 9. Riletture: Franca Basaglia Ongaro, Una voce; 10.
Riletture: Laura Conti, Ambiente Terra; 11. Riletture: Antoinette Fouque, I
sessi sono due; 12. Riletture: Lea Melandri, L'infamia originaria; 13. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 600 del 3 luglio 2003: 1. Germaine Tillion: la sede dell'Onu a
Gerusalemme; 2. Nello Scardani: ancora dieci parole della nonviolenza
riflesse in dieci volti di donne; 3. Maria G. Di Rienzo: condividere il
potere nelle relazioni; 4. Enrico Peyretti: il mio paese; 5. Francesco
Tullio: disobbedire o resistere? 6. Giovanna Boursier: i rom e l'Europa; 7.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 601 del 4 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: grazie, e inoltre; 2.
Imma Barbarossa: in Europa senza armi, per pace e giustizia; 3. Convenzione
permanente di donne contro le guerre: un appello al movimento per la pace e
i diritti; 4. Angelo Gandolfi: perche' i corpi civili di pace; 5. Enrico
Peyretti: la nonviolenza e' piu' del pacifismo; 6. Maria G. Di Rienzo:
gestire lo stress e prevenire l'esaurimento; 7. Salvatore Palidda: il
business dei "clandestini"; 8. Peppe Sini: sulle cosiddette gaffes del
cavalier B.; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di
piu'.
* Numero 602 del 5 luglio 2003: 1. Corso di formazione per i Corpi civili di
pace; 2. Un 4 novembre dalla parte delle vittime, contro guerre, eserciti ed
armi; 3. Monica Lanfranco: donne islamiche e occidentali discutono in rete
di nonviolenza e liberta'; 4. Antonio Papisca: l'Onu, dei popoli, a
Gerusalemme; 5. E' in rete l'opuscolo di Travaglio e Gomez sul cavalier B.;
6. Ali Rashid: tre pensieri sulla pace; 7. Judith Revel: la resistenza; 8.
Lea Melandri: per costruire un sogno; 9. L'introduzione di "Dio sta
marciando" di Massimo Rubboli; 10. Letture: Zygmunt Bauman, Intervista
sull'identita'; 11. Letture: Pier Paolo Portinaro, Il principio
disperazione; 12. Riedizioni: Elie Wiesel, ... E il mare non si riempie mai;
13. Riletture: Ruth First, Alle radici dell'apartheid; 14. Riletture:
Taslima Nasreen, Vergogna; 15. Riletture: Michelle Perrot (a cura di),
L'impossibile prigione; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per
saperne di piu'.
* Numero 603 del 6 luglio 2003: 1. Gianni Rodari: il peggior sordo; 2.
Associazione culturale Papillon: una iniziativa di civilta'; 3. Giovanni
Mandorino: non dimentichiamo il popolo iraniano; 4. Matteo Soccio: una
bibliografia essenziale sul potere di tutti; 5. Antonio Tricarico: Palermo
chiama Cancun; 6. Ida Dominijanni: un attacco al cuore dell'Europa; 7.
Gloria Buffo: asilo politico alle donne vittime di violenza; 8. Incontro
annuale di "Bilanci di giustizia"; 9. Recenti pubblicazioni di Servitium
editrice; 10. Letture: Giorgio Agamben, Stato di eccezione; 11. Letture:
Vittorio Agnoletto, Prima persone; 12. Letture: Dario Antiseri, Principi
liberali; 13. Riletture: Edgarda Ferri, Il perdono e la memoria; 14.
Riletture: Margaret Mead, Maschio e femmina; 15. Riletture: Fernanda Pivano,
Poesia degli ultimi americani; 16. Le diagnosi di Messer Rovina: una
sciocchezza ancora; 17. Peppe Sini: uomini in gabbia; 18. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'.
* Numero 604 del 7 luglio 2003: 1. "Il paese delle donne": miracolo a Roma;
2. Enrico Peyretti: dieci tesi su religioni, violenza, nonviolenza; 3. Anne
A. Simpkinson intervista Thich Nhat Hahn dopo la strage dell'11 settembre
2001; 4. Simone de Beauvoir: la felicita'; 5. Michelangelo Bovero: questo
paese; 6. Un corso per mediatori internazionali di pace; 7. Letture:
Alessandro Dal Lago, Polizia globale; 8. Letture: Gillian Slovo, Polvere
rossa; 9. Letture: Augusto Zamora Rodriguez, El futuro de Nicaragua; 10.
Riletture: Laura Conti, Che cos'e' l'ecologia; 11. Riletture: Agnes Heller,
L'uomo del Rinascimento; 12. Riletture: Franca Ongaro Basaglia, Manicomio
perche'? 13. Benito D'Ippolito: uomini e tigri; 14. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 15. Per saperne di piu'.
* Numero 605 dell'8 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: volontari di pace e
mercenari criminali; 2. Luciana Castellina: i sentieri del movimento per la
pace; 3. Maria G. Di Rienzo: cantare; 4. Ricciardo Aloisi: ancora dieci
parole sul sentiero da Assisi a Gubbio; 5. Paola Mosconi e Renzo Samaritani:
per avere pace; 6. Il "Cos in rete" di luglio; 7. Un incontro dei Gruppi di
azione nonviolenta a Verona; 8. Dal 27 al 31 agosto un corso del Centro
nuovo modello di sviluppo; 9. Letture: Davide Tarizzo, Introduzione a Lacan;
10. Letture: Thomas Taterka: Dante deutsch; 11. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* Numero 606 del 9 luglio 2003: 1. Lotus Linton Howard: il manifesto delle
nonne; 2. Janina Bauman: quel che disse la signora Pietrzyk; 3. Giulio
Vittorangeli: sentimento del tempo; 4. Augusto Cavadi: oltre le ideologie
del Novecento; 5. Tommaso Di Francesco presenta "Meglio carcerati che
carcerieri" a cura di Peretz Kidrom; 6. Letture: Emilio Gentile, Renzo De
Felice. Lo storico e il personaggio; 7. Letture: Carlo Maria Martini, Sulla
giustizia; 8. Riletture: Anna Bravo, Anna Maria Bruzzone, In guerra senza
armi; 9. Riletture: Gian Mario Bravo, La prima Internazionale; 10.
Riletture: Giorgio Graziosi, L'interpretazione musicale; 11. Riletture.
Armanda Guiducci: La mela e il serpente; 12. Riletture: Louise Labe',
Oeuvres completes; 13. Riletture: Gaspara Stampa, Rime; 14. Riletture:
Alfonsina Storni, Irremediablemente; 15. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 16. Per saperne di piu'.
* Numero 607 del 10 luglio 2003: 1. Francesca Brezzi: la necessita'; 2. Una
petizione popolare perche' cessi la partecipazione italiana all'occupazione
militare dell'Iraq; 3. Sergio Paronetto: non c'e' pace senza diritto; 4.
Michael Moore: una lettera al sottotenente Bush; 5. Mao Valpiana:
arrivederci a Gubbio; 6. Omero Caiami Persichi: dieci quartine tra Assisi e
Gubbio; 7. Janina Bauman: il terrore e la memoria; 8. Luigi Ferrajoli: la
guerra, il diritto, e due ipotesi sull'Onu; 9. Amerigo Bigagli: ancora sulle
bandiere della pace; 10. "Nigrizia" di luglio-agosto 2003; 11. Riletture:
AA. VV., Canti della protesta femminile; 12. Riletture: Joan Baez, Ballate e
folksong; 13. Riletture: Billie Holiday, La signora canta il blues; 14.
Riletture: Violeta Parra, Canzoni; 15. Riletture: Bessie Smith, Canzoni; 16.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'.
* Numero 608 dell'11 luglio 2003: 1. "Azione nonviolenta" di luglio; 2.
Maura Gualco: una condanna a morte. Italiana; 3. Enrico Peyretti:
solidarieta' agli studenti iraniani. Nonviolenta; 4. Neta Golan:
lacerazioni; 5. Nirmal Puwar: i volti svelati della buona meticcia; 6.
Francesco Tullio: candidi come colombe; 7. Ida Dominijanni: le maschere
della guerra; 8. Presentazione di Emiliano Sbaraglia (a cura di), Cento
domande a Piero Gobetti; 9. La nona newsletter di "Migra"; 10. Letture: Noam
Chomsky, Dopo l'11 settembre; 11. Letture: Robert Fisk, Notizie dal fronte;
12. Letture: Howard Zinn, Non in nostro nome; 13. Riedizioni: Hermann Broch,
La morte di Virgilio; 14. Riedizioni: Anna Freud, Normalita' e patologia del
bambino; 15. Riletture: Michel Foucault, Taccuino persiano; 16. Riletture:
Armanda Guiducci, Donna e serva; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
18. Per saperne di piu'.
* Numero 609 del 12 luglio 2003: 1. Benito D'Ippolito: in memoria di Alice
Paul; 2. Maria G. Di Rienzo: come preparare una campagna per il cambiamento
sociale; 3. Da settembre a Baghdad un osservatorio internazionale
sull'occupazione militare; 4. Giuseppina Ciuffreda presenta "Un no molti
si'" di Paul Kingsnorth; 5. All'Associazione Gabriele Bortolozzo il Premio
internazionale Alexander Langer 2003; 6. Maruja Torres: per ultimo; 7.
Enrico Peyretti commenta "L'idea di giustizia e l'esperienza
dell'ingiustizia" di Gustavo Zagrebelsky; 8. Presentazione di AA. VV.,
Dentro la guerra; 9. Letture: Nafeez Mosaddeq Ahmed, Dominio; 10. Letture:
Nafeez Mosaddeq Ahmed, Guerra alla liberta'; 11. Letture: Paul Ginsborg,
Berlusconi; 12. Letture: Peretz Kidron (a cura di), Meglio carcerati che
carcerieri; 13. Riletture: Lidia Beccaria Rolfi, Bruno Maida, Il futuro
spezzato; 14. Riletture: Laura Ghidini, Dialogo con Emmanuel Levinas; 15. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'.
* Numero 610 del 13 luglio 2003: 1. Un convegno a Viterbo; 2. Mauro Laeng:
una considerazione su religioni e violenza; 3. Maria G. Di Rienzo: come
facilitare un dialogo; 4. Zenone Sovilla: tra emergenza e utopia; 5. Ida
Dominijanni: le mezze luci dell'Europa; 6. Augusto Cavadi: la teologia fuori
dalle Chiese; 7. Marco D'Eramo: per la critica delle ong; 8. Presentazione
di Vittorio Giacopini, La comunita' che non c'e'; 9. Un dossier di
"Opposizione civile" oggi in edicola; 10. Riletture: Maria Antonietta
Calabro', Le mani della mafia; 11. Riletture: Maria Antonietta Calabro', In
prima linea; 12. Riletture: Claire Sterling, Cosa non solo nostra; 13.
Riletture: Claire Sterling, Un mondo di ladri; 14. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 15. Per saperne di piu'.
* Numero 611 del 14 luglio 2003: 1. Lorella Pica: in cammino da Assisi a
Gubbio; 2. Hannah Arendt: avere sempre a cuore; 3. Simone Weil: il secondo
caso; 4. Guglielmo Ragozzino intervista Eveline Herfkens; 5. Gino Strada:
praticare la dichiarazione universale dei diritti umani; 6. Augusto Cavadi:
del disagio e dell'assuefazione; 7. Giobbe Santabarbara: la meglio
gioventu'; 8. Franca D'Agostini: della metafisica; 9. Il 6-9 agosto per un
futuro senza armi; 10. Letture: Elio Veltri, La legge dell'impunita'; 11.
Riletture: Nadia Bennuzzi (a cura di), Le donne nei processi di sviluppo
dell'Africa subsahariana; 12. Riletture: Maria Cristina Pudioli (a cura di),
Iran 1941-1991. Dalla monarchia alla repubblica islamica; 13. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 612 del 15 luglio 2003: 1. Pasquale Pugliese: in cammino da Assisi
a Gubbio; 2. Undicesimo incontro internazionale delle Donne in nero; 3.
Assia Djebar: l'uccello della felicita' inespressa; 4. Giulio
Vittorangeli:un grumo di felicita'; 5. Luisa Morgantini: la guerra nella
pancia; 6. Un profilo di Luisa Morgantini; 7. Franco Lattes Fortini: una
lettera agli ebrei italiani; 8. Peppe Sini: di Franco Fortini e di noi
medesimi; 9. Lidia Campagnano: la dimensione umana; 10. Charlotte-Rose de La
Force: la morale di Mulinello; 11. Riletture: Neera, Le idee di una donna;
12. Riletture: Emilia Pardo Bazan, Insolacion; 13. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 613 del 16 luglio 2003: 1. La scomparsa di Benny Carter e di Compay
Segundo; 2. Nurit Peled: noi, le vittime; 3. Nadia Cervoni: per Leyla Zana;
4. Sveva Haertter: gli obiettori di coscienza israeliani in tribunale; 5.
Elisabeth Jankowski: la lingua e la guerra; 6. Tiziana Barrucci: il rapporto
del Comitato europeo per la prevenzione della tortura; 7. Marina Salacrist:
ancora sul dialogo tra Luisa Muraro e Rossana Rossanda; 8. Severino
Vardacampi: a proposito di scorie nucleari; 9. Norma Bertullacelli: in
silenzio per la pace a Genova; 10. Riletture: Alfredo Bonazzi, Squalificati
a vita; 11. Riletture: Alberto Manacorda, Il manicomio giudiziario; 12.
Riletture: Maria Luisa Marsigli, La marchesa e i demoni; 13. Riletture:
Marina Valcarenghi, I manicomi criminali; 14. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 15. Per saperne di piu'.
* Numero 614 del 17 luglio 2003: 1. Ileana Montini: se il discorso della
comune casa; 2. Rino Martinez: oggi a Palermo, in solidarieta' con don
MeliI; 3. Riccardo Orioles: Palermo, undici anni dopo; 4. Il 18 luglio a
Palermo; 5. Un appello per la liberta' di stampa contro la mafia; 6. Una
lettera aperta sulle violenze di Genova; 7. Ida Dominijanni: "Democrazia e
diritto" analizza il sistema Berlusconi; 8. Chiara Zamboni: la cultura dei
diritti e la fine della politica; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
10. Per saperne di piu'.
* Numero 615 del 18 luglio 2003: 1. Il 27-31 agosto l'incontro della rete
internazionale delle Donne in nero; 2. Tiziana Barrucci e Stefano Liberti
intervistano Johan Galtung; 3. Anna Puglisi, Umberto Santino: appunti sulla
ricerca del Centro Impastato su "Donne e mafia"; 4. Riletture: Mariateresa
Fumagalli Beonio Brocchieri, Introduzione a Abelardo; 5. Riletture:
Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Le bugie di Isotta; 6. Riletture:
Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri e Massimo Parodi, Storia della
filosofia medievale; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne
di piu'.
* Numero 616 del 19 luglio 2003: 1. Un libro da leggere; 2. Lidia Menapace:
il processo; 3. Maria G. Di Rienzo: abbiamo piu' potere di quel che
crediamo; 4. Ettore Masina: siccita'; 5. Giuliana Sgrena: un rapporto
dall'Iraq di "Human rights watch"; 6. Gloria Zanardo: del neutro e della
differenza; 7. La newsletter n. 6 di "Questo mondo non e' in vendita"; 8.
Luca Fazio intervista Mario Valpreda sulla distruzione dei campi inquinati
con semi ogm in Piemonte; 9. Letture: Giulio Angioni, Il mare intorno; 10.
Riletture: Sylvia Plath, Lady Lazarus e altre poesie; 11. Riletture:
Rosvita, Tutto il teatro; 12. Riletture: Anna Storti Abate: Introduzione a
Capuana; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 617 del 20 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: l'Europa vista da
Genova; 2. Maria G. Di Rienzo: la coscienza sa parlare; 3. Mohandas Gandhi:
la noncollaborazione; 4. Rete di Lilliput: difendiamo i beni comuni; 5. Pax
Christi: il diritto internazionale, una via per la pace; 6. Un profilo di
Helene Cixous; 7. Indice dei numeri 577-597 (giugno 2003) de "La nonviolenza
e' in cammino"; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di
piu'.
* Numero 618 del 21 luglio 2003: 1. Comitato sardo "Gettiamo le basi": una
petizione al presidente della Repubblica; 2. Simone Weil: una seconda volta;
3. Lidia Menapace: dall'arcobaleno a un'Europa neutrale; 4. Maria G. Di
Rienzo: alcune note sull'azione diretta nonviolenta; 5. David Maria Turoldo:
sera a sant'Egidio; 6. Il segretario generale dell'Onu chiede la liberazione
di Aung San Suu Kyi; 7. Amnesty International chiede un'inchiesta
indipendente sulla morte della fotogiornalista Zahra Kazemi; 8. Giampaolo
Calchi Novati: buon compleanno, Madiba; 9. Alcune riviste utili; 10.
Letture: Francoise Dolto, Come allevare un bambino felice; 11. Letture:
Grazia Honegger Fresco, Essere genitori; 12. Letture: Silvia Vegetti Finzi
con Anna Maria Battistin, A piccoli passi; 13. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 619 del 22 luglio 2003: 1. Stevie Smith: non salutava, affogava; 2.
Giulio Vittorangeli: la rettitudine e la tenerezza; 3. Giobatta Corinzi:
ancora dieci parole riflesse in dieci volti sul sentiero da Assisi a Gubbio;
4. Peppe Sini: cessi l'illegale e criminale partecipazione militare italiana
alla guerra in corso in Iraq; 5. Rosa Luxemburg: una scoperta; 6. Agnes
Heller: una persona buona; 7. Hannah Arendt: sulla propaganda totalitaria;
8. Ignacio Ramonet: neoimperialismo; 9. Il "Bollettino bio" di luglio; 10.
Marianne Moore: la mente e' un cosa incantevole; 11. Lorenzo Milani: da qui
a stasera; 12. Una bibliografia essenziale di Helene Cixous; 13. Letture:
Thich Nhat Hanh, La luce del Dharma; 14. Riletture: Sofia Vanni Rovighi,
Elementi di filosofia; 15. Riletture: Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a
Anselmo d'Aosta; 16. Riletture: Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a Tommaso
d'Aquino; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'.
* Numero 620 del 23 luglio 2003: 1. Amnesty International: un appello per i
detenuti di Guantanamo Bay; 2. Tre lezioni dal popolo sardo; 3. Lidia
Menapace: gli esiti delle privatizzazioni, nelle ferrovie; 4. Orsola
Casagrande: David Kelly, una morte che accusa; 5. Elettra Deiana: una
lettera alle parlamentari e ai parlamentari; 6. Yael Meroz: pace e' dialogo;
7. Danilo Dolci: aver fiducia; 8. Hans Jonas: il vecchio tetro Hobbes; 9.
Luciana Castellina ricorda Nora Fumagalli; 10. Rossana Rossanda ricorda Nora
Fumagalli; 11. Valentino Parlato ricorda Franco Rodano; 12. Letture: Ursula
K. Le Guin, La salvezza di Aka; 13. Letture: Silvia Vegetti Finzi, Anna
Maria Battistin, L'eta' incerta; 14. Riedizioni: Marvin Harris, La nostra
specie; 15. Riletture: Ernesto Balducci, Gandhi; 16. Riletture: Ernesto
Balducci, Francesco d'Assisi; 17. Riletture: Ernesto Balducci, Giorgio La
Pira; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'.
* Numero 621 del 24 luglio 2003: 1. Lidia Menapace: un profumo di Nora ; 2.
Missionari comboniani: un decalogo per aiutare gli immigrati oggi; 3. Fiamma
Lolli intervista Vandana Shiva; 4. Ileana Montini: rumori, odori, diritti,
sentimenti; 5. Amnesty International: porre fine al "limbo legale" di
Guantanamo; 6. Un appello per l'immediato ritiro dei militari italiani
dall'Iraq; 7. Giovanni Mandorino: ci sta a cuore; 8. Serena Fuart: un
incontro a Milano sull'esperienza delle Donne in nero; 9. Adriana Zarri:
vittime innocenti; 10. Riletture: Bela Balazs, Il film; 11. Riletture: Bruno
Zevi, Editoriali di architettura; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
13. Per saperne di piu'.
* Numero 622 del 25 luglio 2003: 1. Aldo Capitini: nonviolenza e potere di
tutti dal basso; 2. Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto: tra tutte le
soluzioni; 3. "Un ponte per": via i soldati italiani dall'Iraq; 4. Elettra
Deiana: contro la partecipazione italiana all'occupazione militare
dell'Iraq; 5. Giuliana Sgrena: a Nasiriya un pessimo inizio; 6. Il Comune di
Alcamo mette al bando gli ogm; 7. Franca Ongaro Basaglia: una frattura; 8.
Gregory Bateson: le premesse errate; 9. Prossime pubblicazioni di Nonluoghi;
10. Letture: Thich Nhat Hanh, Il segreto della pace; 11. Riletture: Roland
Barthes par Roland Barthes; 12. Riletture: Raissa Maritain, Senza dimora;
13. Riletture: Dorothee Soelle, Fantasia e obbedienza; 14. Riletture: Edith
Stein, La scelta di Dio; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per
saperne di piu'.
* Numero 623 del 26 luglio 2003: 1. Maria G. Di Rienzo: l'amore che cammina
e guarisce; 2. Gwendolyn Brooks: il "Defender" di Chicago manda un uomo a
Little Rock, autunno, 1957; 3. Atia Gaheez: grido; 4. H. D. (Hilda
Doolittle): afa; 5. Vinoba: la nostra compassione; 6. Martin Luther King:
l'alba verra'; 7. Bruno Accarino presenta i diari 1950-1973 di Hannah
Arendt; 8. Ottavio Raimondo presenta "Rigenerare i poteri" di Walter Wink;
9. Benedetto Vecchi intervista Mike Davis; 10. Letture: Rosalba Conserva, La
stupidita' non e' necessaria; 11. Riletture: Liana Fiorani, Dediche a don
Milani; 12. Riletture: Elise Freinet, Nascita di una pedagogia popolare; 13.
Riletture: Arnold Schoenberg, Lettere; 14. Riletture: Arnold Schoenberg,
Manuale di armonia; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per
saperne di piu'.
* Numero 624 del 27 luglio 2003: 1. Un appello per la solidarieta' ai
magistrati Ilda Boccassini e Gherardo Colombo; 2. Giovanni Sarubbi: buon
cammino da Assisi a Gubbio; 3. Nadia Cervoni: una nuova udienza del processo
a Leyla Zana; 4. Chiara Schiavinotto: cinque finanziamenti alle banche dei
poveri in America Latina; 5. Maria G. Di Rienzo: ancora sui mantenitori
della pace; 6. La newsletter di "Bandiere di pace"; 7. Fatima Mernissi:
l'apparizione; 8. Silvia Vegetti Finzi: cosi' intenso; 9. Corso di
formazione per i Corpi civili di pace; 10. Riccardo Orioles presenta
"Genova, nome per nome" di Carlo Gubitosa; 11. Ida Dominijanni presenta "Il
soggetto scabroso" di Slavoj Zizek; 12. Anna Chiesura intervista Euclides
Andre' Mance; 13. "Dignitas. Percorsi di carcere e di giustizia"; 14. La
newsletter del "Movimento di Cunegonda"; 15. Riletture: Gianni Barbacetto,
Peter Gomez, Marco Travaglio, Mani pulite. La vera storia; 16. Riletture:
Gherardo Colombo, Il vizio della memoria; 17. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 18. Per saperne di piu'.
* Numero 625 del 28 luglio 2003: 1. Del trarre i cadaveri nella polvere, e
dell'apocalisse; 2. Chiara Zamboni: l'opera delle madri; 3. Enrico Peyretti:
una raffica ancora; 4. Campagna di obiezione/opzione di coscienza: "Scelgo
la nonviolenza"; 5. Geremia Cattristi: dieci parole e dieci volti da Assisi
a Gubbio; 6. Laura Boella: nella bellezza; 7. Thich Nhat Hanh: Cinque
addestramenti alla consapevolezza; 8. Riletture: Lidia Beccaria Rolfi, Anna
Maria Bruzzone, Le donne di Ravensbrueck; 9. Riletture: Anna Bravo, Daniele
Jalla (a cura di), La vita offesa; 10. Riletture: Franco Restaino, Adriana
Cavarero (a cura di), Le filosofie femministe; 11. Riletture: S. Teresa di
Gesu', Opere; 12. Peppe Sini: del colpo di stato in corso; 13. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 626 del 29 luglio 2003: 1. Enrico Peyretti: il trionfo impudico
della morte; 2. Resoconto dell'incontro del Movimento Nonviolento del 29
giugno a Verona; 3. Un campo estivo lillipuziano; 4. Franca Ongaro Basaglia:
a vent'anni dalla legge 180; 5. Mariantonietta Saracino: Doris Lessing tra
passato e futuro; 6. Dal 12 al 21 settembre lungo il Danubio l'Europa
s'incontra; 7. "Concilium"; 8. "Humanitas"; 9. "Rivista di teologia morale";
10. "Segno"; 11. Riletture: Ernst Bloch, Il principio speranza; 12. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'.
* Numero 627 del 30 luglio 2003: 1. Condannate le suore domenicane
protagoniste dell'azione diretta nonviolenta contro i missili nucleari in
Colorado; 2. Lidia Menapace: oscenita'; 3. Un "Forum Salute Mentale", rete
di pratiche per la salute e la cittadinanza; 4. Bela Balazs: la bellezza di
Greta Garbo; 5. Giulio Vittorangeli ricorda Alexander Langer; 6. Aldo
Capitini: inno; 7. Riviste: "Qui. Appunti dal presente"; 8. Letture: Gruppo
solidarieta', I soggetti deboli nelle politiche sociali della Regione
Marche; 9. Riletture: Anna Banti, Il coraggio delle donne; 10. Riletture:
Elena Croce, La patria napoletana; 11. Riletture: S. Giovanni della Croce,
Opere; 12. Riletture: Jayaprakash Narayan, Verso una nuova societa'; 13. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 628 del 31 luglio 2003: 1. Carlo Carretto: Francesco e il lupo di
Gubbio; 2. Lidia Menapace: siccita'; 3. Marco D'Eramo: l'acqua merce; 4.
Luisa Morgantini: pane e anguria a Diyarbakir; 5. Antonio Moscato: alcuni
recenti libri sugli Stati Uniti; 6. Riletture: Natalia Ginzburg, Lessico
famigliare; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.

9. LETTURE. FRANCO CAMBI: L'AUTOBIOGRAFIA COME METODO FORMATIVO
Franco Cambi, L'autobiografia come metodo formativo, Laterza, Roma-Bari
2002, pp. VIII + 152, euro 15. Un limpido e appassionato saggio del
prestigioso docente di filosofia dell'educazione e di storia della pedagogia
all'universita' di Firenze.

10. LETTURE. DUCCIO DEMETRIO: RACCONTARSI. L'AUTOBIOGRAFIA COME CURA DI SE'
Duccio Demetrio, Raccontarsi. L'autobiografia come cura di se', Raffaello
Cortina Editore, Milano 1996, 2001, pp. 232, euro 12,39. Duccio Demetrio,
docente di educazione degli adulti all'universita' di Milano, accompagna con
delicatezza e precisione all'accostamento di un tema da sempre piu' persone
sentito di decisiva importanza esistenziale.

11. LETTURE. ANGELO D'ORSI: INTELLETTUALI NEL NOVECENTO ITALIANO
Angelo D'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001,
pp. X + 374, euro 17,56. Un libro prezioso, che reca tra altri non meno
densi saggi un ampio ritratto di Aldo Capitini. Vivamente lo raccomandiamo.

12. LETTURE. DANILO FRANCHI, LAURA MIANI: LA VERITA' NON HA COLORE
Danilo Franchi, Laura Miani, La verita' non ha colore, Edizioni Comedit
2000, Milano 2002, 2003, pp. 272, euro 15. Un utile volume documentario
sull'esperienza della Commissione per la verita' e la riconciliazione
sudafricana (un'esperienza alla quale, come e' noto, attribuiamo una
decisiva importanza dal punto di vista della proposta nonviolenta come
principio giuriscostituente).

13. LETTURE. CESARE GARBOLI: RICORDI TRISTI E CIVILI
Cesare Garboli, Ricordi tristi e civili, Einaudi, Torino 2001, pp. XXVI +
110, euro 11,36. Una raccolta di scritti extravaganti, pubblicistici e
cursori (articoli, interviste, conversazioni) del sempre acuto letterato (e
letterato nel senso di quella "societe' des gens de lettres" cui si deve
l'impresa dell'Enciclopedia).

14. LETTURE. CESARE SEGRE: PER CURIOSITA'
Cesare Segre, Per curiosita', Einaudi, Torino 1999, pp. 304, lire 26.000.
"Una specie di autobiografia" recita il sottotitolo, ma nel rapsodicamente
narrare delle sue personali vicende Cesare Segre, uno dei grandi maestri
della cultura italiana del Novecento, dipinge un secolo di storia e sonda un
cosmo di cruciali esperienze e riflessioni.

15. RIEDIZIONI. VITTORINO ANDREOLI: LA VIOLENZA
Vittorino Andreoli, La violenza, Rizzoli, Milano 1993, 2003, pp. XIV + 328,
euro 9. Opportunamente ristampato in edizione economica questo assai utile
libro; solo dispiace che il prestigoso autore non vi citi mai le riflessioni
che sulla violenza hanno svolto le grandi figure della teoria e della prassi
nonviolenta.

16. RILETTURE. LUISELLA BATTAGLIA: ETICA E DIRITTI DEGLI ANIMALI
Luisella Battaglia, Etica e diritti degli animali, Laterza, Roma-Bari 1997,
pp. XVI + 192, lire 15.000. Una chiara ed acuta monografia introduttiva
della prestigiosa docente di filosofia morale  all'universita' di Genova e
direttrice dell'Istituto italiano di bioetica.

17. RILETTURE. SILVANA CASTIGNONE: POVERE BESTIE. I DIRITTI DEGLI ANIMALI
Silvana Castignone, Povere bestie. I diritti degli animali, Marsilio,
Venezia 1997, 1999, pp. 120, euro 5,16. Una piana e vivace introduzione al
tema della docente di filosofia del diritto all'universita' di Genova
autrice di altri rilevanti studi sulle frontiere attuali del diritto.

18. RILETTURE. PAOLA CAVALIERI: LA QUESTIONE ANIMALE. PER UNA TEORIA
ALLARGATA DEI DIRITTI UMANI
Paola Cavalieri, La questione animale. Per una teoria allargata dei diritti
umani, Bollati Boringhieri, Torino 1999, pp. 192, lire 24.000. Una rigorosa
proposta di riflessione della direttrice della rivista filosofica
internazionale "Etica e animali".

19. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

20. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti, la e-mail e': azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: lucben@libero.it;
angelaebeppe@libero.it; mir@peacelink.it, sudest@iol.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it. Per
contatti: info@peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Per non ricevere piu' questo notiziario e' sufficiente inviare un messaggio
con richiesta di rimozione a: nbawac@tin.it

Numero 676 del 17 settembre 2003