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Allende
Mario Benedetti (tr. it. Gennaro Carotenuto)
Per uccidere l’uomo della pace
per colpire la sua fronte limpida d’incubi
dovettero convertirsi in incubi
per vincere l’uomo della pace
dovettero congregare tutti gli odi
e di più gli aerei i carrarmati
per battere l’uomo della pace
dovettero bombardarlo dargli fuoco
perché l’uomo della pace era una fortezza
per uccidere l’uomo della pace
dovettero scatenare la guerra più turpe
per vincere l’uomo della pace
e zittire la sua voce modesta e martellante
dovettero spingere il terrore fino all’abisso
ed ammazzare di più per seguire ammazzando
per battere l’uomo della pace
dovettero assassinarlo molte volte
perché l’uomo della pace era una fortezza
per uccidere l’uomo della pace
dovettero immaginare fosse truppa
un’armata una banda una brigata
dovettero credere fosse altro esercito
però l’uomo della pace era soltanto un popolo
e teneva tra le mani un fucile e un mandato
ed erano necessarie più armi più rancori
più bombe più aereoplani più obbrobri
perché l’uomo della pace era una fortezza
per uccidere l’uomo della pace
per colpire la sua fronte limpida d’incubi
dovettero convertirsi in incubi
per vincere l’uomo della pace
dovettero affiliarsi per sempre alla morte
uccidere e uccidere per continuare uccidendo
e condannarsi alla solitudine blindata
per uccidere l’uomo che era un popolo
dovettero restare senza il popolo