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La nonviolenza e' in cammino. 659



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Numero 659 del 31 agosto 2003

Sommario di questo numero:
1. "Un ponte per": la violenza genera violenza, via i militari dall'Iraq
2. Alcune note per una bibliografia essenziale per un accostamento alla
nonviolenza (parte quarta)
3. La "Carta" del Movimento Nonviolento
4. Per saperne di piu'

1. APPELLI. "UN PONTE PER": LA VIOLENZA GENERA VIOLENZA, VIA I MILITARI
DALL'IRAQ
[Dall'organizzazione umanitaria "Un ponte per" (per contatti:
posta@unponteper.it) riceviamo e diffondiamo]
L'orribile attentato alla moschea di Najaf, nel quale hanno perso la vita
tante persone inermi, conferma purtroppo la previsione che la guerra
all'Iraq non avrebbe portato "pace, democrazia e benessere", ma ulteriore
violenza e sofferenza.
A tre mesi dall'occupazione, oltre a continuare a restare senza lavoro, e,
spesso, senz'acqua e senza elettricita', la gente dell'Iraq vive in una
situazione di grave e generale insicurezza ed assiste oggi a segnali  che
possono essere di incipiente guerra civile.
In assenza di un processo politico condiviso dagli iracheni si fa strada la
violenza che puo' impedire un movimento pacifico e di massa per
l'autodeterminazione che veda protagonista la gente.
A tutte le vittime di questa situazione va la nostra solidarieta', dalle
vittime degli attentati, a quelle della delinquenza, a coloro che continuano
a morire di fame e malattia.
E' necessario innanzitutto che gli eserciti lascino il paese e che si avvii
un processo di autodeterminazione che potra' essere garantito dall'Onu nella
misura in cui sia guidato dalle forze politiche irachene.
L'Italia deve fare la sua parte innanzitutto ritirando i soldati prima che
divengano bersagli in una guerra che il popolo italiano non ha voluto.
"Un ponte per", insieme alle organizazioni del "Tavolo di solidarieta' con
le popolazioni dell'Iraq" e' impegnata oggi a Baghdad e a Bassora per ridare
acqua alla gente in una situazione di sempre maggior pericolo per i  propri
volontari. Continueremo il nostro compito a fianco della popolazione
augurandoci che l'escalation di violenza non ci costringa a lasciare il
paese.
"Un Ponte per" invita a firmare la petizione del "Tavolo di solidarieta' con
le popolazioni dell'Iraq" per il ritiro dei soldati italiani dall'Iraq,
disponibile nel sito: www.tavoloiraq.org

2. MATERIALI. ALCUNE NOTE PER UNA BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE PER UN
ACCOSTAMENTO ALLA NONVIOLENZA (PARTE QUARTA)
[Le seguenti schede abbiamo estratto da un nostro piu' ampio e in gran parte
inedito work in progress dal titolo "Donne e uomini di pace. Schede
biobibliografiche su donne e uomini del Novecento che hanno contribuito alla
cultura della pace". E' nella natura di questi lavori essere sempre
inevitabilmente assai carenti, ogni segnalazione sara' naturalmente assai
gradita]

ELISABETH BISHOP
Profilo: poetessa americana (1911-1979), di acuto sguardo e acuta
commozione, sperimentatrice di moduli formali e nuovi e tradizionali
rigenerati da una parola che illumina (una poesia come "Visita all'ospedale
St. Elizabeth", ad esempio). Opere di Elisabeth Bishop: The complete poems,
Farrar, Strauss and Giroux, New York 1969; in italiano: Dai libri di
geografia, Salvatore Sciascia, Caltanissetta-Roma 1993.

ALBINO BIZZOTTO
Profilo: impegnato in molte iniziative di pace e di solidarieta', promotore
e presidente del movimento nonviolento "Beati i costruttori di pace", e' una
delle figure piu' vive della nonviolenza in Italia.

MAURICE BLANCHOT
Profilo : nato nel 1907, giornalista fino al 1940, saggista e narratore sui
generis, la sua riflessione sulla letteratura reca radicali quesiti sul
mondo e sulla nostra stessa consistenza. Opere di Maurice Blanchot:
segnaliamo almeno Lautreamont e Sade, Dedalo, Bari; Lo spazio letterario,
Einaudi, Torino; Il libro a venire, Einaudi, Torino; L'infinito
intrattenimento, Einaudi, Torino; Da Kafka a Kafka, Feltrinelli, Milano; La
follia del giorno, Elitropia, Reggio Emilia. Opere su Maurice Blanchot: cfr.
almeno i contributi di Jacques Derrida e di Emmanuel Levinas ne La follia
del giorno, cit.

VICENTE BLASCO IBANEZ
Profilo: scrittore spagnolo, nato a Valencia nel 1867, scomparso a Mentone
nel 1928. Pubblicista, parlamentare, fortemente impegnato per la democrazia,
la giustizia sociale, contro la guerra. Opere di Vicente Blasco Ibanez:
segnaliamo almeno il giustamente celebre I quattro cavalieri
dell'apocalisse.

MARC BLITZSTEIN
Profilo: compositore statunitense (1905-1964), fu allievo in Europa di N.
Boulanger e A. Schoenberg. Opere di Marc Blitzstein: segnaliamo almeno
l'opera-oratorio The Condemned su Sacco e Vanzetti.

ERNEST BLOCH
Profilo: compositore statunitense di origine svizzera (Ginevra 1880 -
Portland 1959), alcuni suoi lavori sono di straordinaria intensita'.

ERNST BLOCH
Profilo: Ernst Bloch (1885-1977) e' il grande filosofo dello "spirito
dell'utopia", del "principio speranza", dell'"ortopedia del camminare
eretti" (per citare alcuni titoli ed espressioni delle sue opere che sono
altrettante proposte di riflessione e di lotta per la dignita' umana). Opere
di Ernst Bloch: Spirito dell'utopia, La Nuova Italia, Firenze; Thomas
Muenzer, teologo della rivoluzione, Feltrinelli, Milano; Tracce, Garzanti,
Milano; Soggetto-oggetto, Il Mulino, Bologna; Il principio speranza,
Garzanti, Milano; Diritto naturale e dignita' umana; Ateismo nel
cristianesimo, Feltrinelli, Milano; Il problema del materialismo;
Experimentum mundi. Opere su Ernst Bloch: in italiano si vedano almeno gli
studi di Italo Mancini, Stefano Zecchi, Remo Bodei, Giuseppe Cacciatore,
Giuseppe Pirola, Laura Boella, Laennec Hurbon; si veda anche il fascicolo
monografico di "Aut aut", n. 173-174, settembre-dicembre 1979, dal titolo
Eredita' di Bloch.

MARC BLOCH
Profilo: illustre storico, nato a Lione nel 1886, docente a Strasburgo e
alla Sorbona, fondatore con Lucien Febvre delle "Annales d'histoire
economique et sociale" che hanno cosi' potentemente contribuito al
rinnovamento della storiografia. Impegnato nella Resistenza, fu assassinato
dai nazisti nel 1944. Opere di Marc Bloch: tra i suoi lavori segnaliamo
almeno La societa' feudale, I re taumaturghi, Apologia della storia, tutti
editi da Einaudi. Opere su Marc Bloch: Massimo Mastrogregori, Introduzione a
Bloch, Laterza, Roma-Bari 2001.

HAROLD BLOOM
Profilo: dall'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche
riprendiamo la seguente scheda: "Harold Bloom e' nato l'11 luglio 1930. E'
Sterling Professor di Discipline Classiche all'Universita' di Yale, e Berg
Professor di Lingua e letteratura inglese alla New York University, Stati
Uniti. Al centro delle ricerche di Harold Bloom su quello che lui chiama il
"canone", cioe' l'insieme delle opere piu' significative della civilta'
occidentale, c'e' il concetto di "angoscia dell'influenza". Bloom stesso si
e' spiegato sull'uso di questa categoria, che piu' che in senso psicologico,
va vista in rapporto con la produzione del testo letterario e le strategie
di difesa messe in opera da un autore verso i suoi precursori: clinamen,
correzione; tessera, integrazione; kenosis, svuotamento; daemonization,
repressione; askesis, limitazione; apophrades, ritorno del precursore, che
hanno puntuali corrispondenze nelle figure della psicopatologia e nei tropi
della retorica. L'effetto ultimo di questa concezione della storia
letteraria e' stata una revisione del canone, per metterne in risalto i
momenti di discontinuita', in base al principio polemico secondo cui
'canonical reading is weak reading'. Opere di Harold Bloom: Shelley's
Mythmaking, Yale University Press, New Haven, 1959; The Visionary Company,
Faber & Faber, London, 1961; Blake's Apocalypse, Lowe & Bridone, London,
1963; Commentary on David V. Erdman's Edition of The Poetry and Prose of
William Blake, 1965; Yeats, Oxford University Press, New York, 1970; The
Ringers in the Tower: Studies in Romantic Tradition, 1971; The Anxiety of
Influence, Oxford University Press, New York, 1973; Kabbalah and Criticism,
Seabury Press, New York, 1975; A Map of Misreading, Oxford University Press,
New York, 1975; Poetry and Repression, Yale University Press, New
Haven-London 1976; Figures of Capable Imaginatio, 1976; Wallace Stevens: The
Poems of Our Climate, 1977; The Flight to Lucifer: A Gnostic Fantasy, 1979;
The Breaking of the Vessels, Chicago University Press, Chicago-London, 1982;
Agon: Towards a Theory of Revisionism, 1982; The Strong Light of the
Canonical, 1987; Poetics of Influence, 1988; Ruin the Sacred Truths, 1989;
The Book of J, 1990; The American Religion, 1992, The Western Canon,
MacMillan, London, l995".

LEONARD BLOOOMFIELD
Profilo: linguista americano (Chicago 1887 - New Haven 1949), Opere di
Lonard Bloomfield: Il linguaggio (1933); Scienza del linguaggio e linguaggio
della scienza (1939).

HANS BLUMENBERG
Profilo: nato a Lubecca nel 1920, deceduto nel 1996, la sua riflessione
sulle metafore e' non solo di grande fascino ma di reale portata conoscitiva
sul mondo e sul nostro consistere. Opere di Hans Blumenberg: tra i suoi
libri tradotti in italiano segnaliamo Paradigmi per una metaforologia, La
leggibilita' del mondo, Naufragio con spettatore, Il riso della donna di
Tracia, L'ansia si specchia sul fondo, Elaborazione del mito, Passione
secondo Matteo; tutti presso Il Mulino.

AUGUSTO BOAL
Profilo: fondatore del "teatro dell'oppresso". Riportiamo questa breve
scheda realizzata da Giolli, l'associazione che in Italia lavora con le
tecniche elaborate da Boal: "Nato a Rio de Janeiro nel 1931, e' stato
regista del Teatro de Arena (Sao Paulo) dal 1956 al 1971, quando viene
espulso dal Brasile esiliandosi prima in Argentina, poi in Peru' (dove
inizia a formulare i giochi dell'arsenale politico del Teatro
dell'Oppresso), infine in Francia dove si stabilisce fino al 1991, creando
le tecniche del Flic-dans-la-tete. Di ritorno a Rio de Janeiro, e' eletto
Vereador (una sorta di consigliere comunale) per il Partito dos
Trabalhadores e svolge il suo mandato politico-teatrale applicando il Teatro
Legislativo a Rio ed in altre citta' brasiliane ed europee (Londra). E'
autore di testi drammaturgici e di libri teorici, alcuni dei quali tradotti
in trentacinque lingue. E' attualmente ancora attivo con iniziative
formative in tutto il mondo".

FRANZ BOAS
Profilo: illustre antropologo (1858-1942). Opere di Franz Boas: L'uomo
primitivo, 1911; Introduzione alle lingue indiane d'America, 1911.

MICHELE BOATO
Profilo: Michele Boato e' nato nel 1947, docente di economia, impegnato
contro la nocivita' dell'industria chimica dalla fine degli anni '60, e'
impegnato da sempre nei movimenti pacifisti, ecologisti, nonviolenti.
Animatore di numerose esperienze didattiche e di impegno civile, direttore
della storica rivista "Smog e dintorni", impegnato nell'Ecoistituto del
Veneto "Alexander Langer", aniamtore del bellissimo periodico "Gaia". Ha
promosso la prima Universita' Verde in Italia. Parlamentare nel 1987 (e
dimessosi per rotazione un anno dopo), ha promosso e fatto votare importanti
leggi contro l'inquinamento. Con significative campagne nonviolente ottiene
la pedonalizzazione del centro storico di Mestre, contrasta i fanghi
industriali di Marghera. E' impegnato nella campagna "Meno rifiuti". E'
stato anche presidente della FederConsumatori. E' una delle figure pił
significative dell'impegno ecopacifista e nonviolento, che ha saputo unire
ampiezza di analisi e concretezza di risultati, ed un costante atteggiamento
di attenzione alle persone rispettandone e valorizzandone dignita' e
sensibilita'. Opere di Michele Boato: ha curato diverse pubblicazioni
soprattutto in forma di strumenti di lavoro; cfr. ad esempio: Conserva la
carta, puoi salvare un albero (con Mario Breda); Ecologia a scuola; Dopo
Chernobyl (con Angelo Fodde); Adriatico, una catastrofe annunciata; tutti
nei "libri verdi", Mestre; nella collana "tam tam libri" ha curato: Invece
della tv rinverdire la scuola (con Marco Scacchetti); Erre magica: riparare
riusare riciclare (con Angelo Favalli); In laguna (con Marina Stevenato);
Verdi tra governo e opposizione (con Giovanna Ricoveri)

GIORGIO BOATTI
Profilo: giornalista e scrittore. Opere di Giorgio Boatti: L'Arma. I
carabinieri da De Lorenzo a Mino (1978); Le spie imperfette. I servizi
segreti da Custoza a Beirut (1987); Enciclopedia delle spie (1989); Il
comunismo portatile (1992); Vita e morte della DC (1992, con Vauro Senesi);
C'era una volta la guerra fredda (1994); Cielo nostro (1997); Piazza
Fontana. 12 dicembre 1969: il giorno dell'innocenza perduta (1999);
Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a
Mussolini (2001).

SILVIA BOBA
Profilo: esperta di questioni internazionali, impegnata nel movimento
sindacale dei lavoratori.

NORBERTO BOBBIO
Profilo: Norberto Bobbio e' nato a Torino nel 1909, antifascista, filosofo
della politica e del diritto, e' autore di opere fondamentali sui temi della
democrazia, dei diritti umani, della pace. E' uno dei piu' prestigiosi
intellettuali italiani viventi. Opere di Norberto Bobbio: per la biografia
(che si intreccia con decisive vicende e cruciali dibattiti della storia
italiana di questo secolo) si vedano il volume di scritti autobiografici De
Senectute, Einaudi, Torino 1996; e l'Autobiografia, Laterza, Roma-Bari 1997;
tra i suoi libri di testimonianze su amici scomparsi (alcune delle figure
piu' alte dell'impegno politico, morale e intellettuale del Novecento) cfr.
almeno Italia civile, Maestri e compagni, Italia fedele, La mia Italia,
tutti presso l'editore Passigli, Firenze. Per la sua riflessione sulla
democrazia cfr. Il futuro della democrazia; Stato, governo e societa';
Eguaglianza e liberta'; tutti presso Einaudi, Torino. Sui diritti umani si
veda L'eta' dei diritti, Einaudi, Torino 1990. Sulla pace si veda Il
problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna, varie
riedizioni; Il terzo assente, Sonda, Torino 1989; Una guerra giusta?,
Marsilio, Venezia 1991; Elogio della mitezza, Linea d'ombra, Milano 1994. A
nostro avviso indispensabile e' anche la lettura di Politica e cultura,
Einaudi, Torino 1955, 1977; Profilo ideologico del Novecento, Garzanti,
Milano 1990; Teoria generale del diritto, Giappichelli, Torino 1993. Opere
su Norberto Bobbio: segnaliamo almeno Enrico Lanfranchi, Un filosofo
militante, Bollati Boringhieri, Torino 1989; Piero Meaglia, Bobbio e la
democrazia: le regole del gioco, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di
Fiesole 1994; Tommaso Greco, Norberto Bobbio, Donzelli, Roma 2000. Per la
bibliografia di e su Norberto Bobbio uno strumento di lavoro utilissimo e'
il sito del Centro studi Piero Gobetti (www.erasmo.it/gobetti) che invitiamo
caldamente a visitare.

PAOLO BOCCAGNI
Profilo: Paolo Boccagni e' laureato in sociologia, svolge attivita' di
ricerca sociale con particolare riferimento ai temi dell'immigrazione
straniera. E' coautore con Maurizio Ambrosini del volume Un'integrazione
precaria. Immigrazione e lavoro a Rimini (Fara, S. Arcangelo di R. 2000); e
de L'immigrazione in Trentino. Rapporto annuale 2002; un suo testo e' in
Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, Annuario della pace. Italia /
giugno 2001 - maggio 2002, Asterios, Trieste 2002.

ILDA BOCCASSINI
Profilo: magistrato, tra i piu' impegnati nella lotta contro i poteri
criminali e la corruzione.

ALESSANDRA BOCCHETTI
Profilo: intellettuale femminista, tra le fondatrici del centro culturale
"Virginia Woolf" di Roma, che attualmente dirige. Opere di Alessandra
Bocchetti: Cosa vuole una donna, La Tartaruga, Milano 1995;
Dell'ammirazione, Stampa Alternativa, Viterbo 1996.

BRUNA BOCCHINI CAMAIANI
Profilo: docente di Storia della Chiesa moderna e contemporanea
all'Universita' di Firenze, e' responsabile dell'archivio della Fondazione
Balducci. Opere di Bruna Bocchini Camaiani: Ernesto Balducci. La Chiesa e la
modernita', Laterza, Roma-Bari 2002.

MARIA LUISA BOCCIA
Profilo: docente di storia della filosofia politica all'Universita' di
Siena, vicepresidente del Centro studi per la riforma dello Stato,  Opere di
Maria Luisa Boccia: L'io in rivolta. Vissuto e pensiero di Carla Lonzi,
1990; (a cura di), La legge e il corpo, 1997; (con Grazia Zuffa), L'eclissi
della madre, Pratiche, Milano 1998; La differenza politica, Il Saggiatore,
Milano 2002.

REMO BODEI
Profilo: dal sito www.emsf.rai.it riprendiamo la seguente scheda: "Remo
Bodei e' nato a Cagliari il 3 agosto 1938. Dopo la laurea all'Universita' di
Pisa e il diploma di perfezionamento, ottiene borse di studio per le
universita' di Tubinga e di Friburgo, dove segue le lezioni di Ernst Bloch e
Eugen Fink, e per l'universita' di Heidelberg, dove segue le lezioni di Karl
Loewith e di Dieter Henrich. Dal 1969 insegna storia della filosofia alla
Scuola normale superiore e, dal 1971, all'Universita' di Pisa. Dopo aver
ottenuto una borsa Humboldt presso la Ruhr-Universitaet di Bochum
(1977-1979), diviene Visiting Professor presso il King's College di
Cambridge, U. K. (1980) e successivamente presso la Ottawa University
(1983). Insegna, a piu' riprese, presso la New York University e,
recentemente, presso l'universita' di California a Los Angeles (dal 1992).
Attualmente ricopre la cattedra di storia della filosofia presso
l'Universita' di Pisa e ha insegnato anche presso la Scuola normale
superiore della stessa citta'. Gli interessi filosofici di Remo Bodei si
sono inizialmente focalizzati sulla filosofia classica tedesca,
sull'idealismo, sulla cultura e l'estetica del Goethezeit e del tardo
Ottocento; in seguito si sono spostati sul pensiero utopistico
dell'Ottocento e del Novecento e sulla filosofia politica contemporanea.
Nell'ultima decade le sue indagini si sono estese al mondo greco e romano,
ad Agostino e alla storia del concetto di individualita' e di passione. Piu'
recentemente ha orientato la sua ricerca sul tema del desiderio, cioe' sulla
funzione delle passioni volte al conseguimento di migliori condizioni di
vita. Opere di Remo Bodei: Oltre a numerosi articoli (oltre 220: su
Pirandello, Gramsci, Weber, Foucault, ecc.), a traduzioni ed edizioni di
testi (Hegel, Rosenkranz, Bloch, Rosenzweig, Adorno, Kracauer, Todorov,
Blumemberg), Remo Bodei ha pubblicato i seguenti volumi: Sistema ed epoca in
Hegel, Bologna, 1975; con F. Cassano, Hegel e Weber. Egemonia e
legittimazione, Bari, 1977; Multiversum. Tempo e storia in Ernst Bloch,
Napoli 1979, 1983 (nuova edizione); Scomposizioni. Forme dell'individuo
moderno, Torino, 1987; Holderlin: la filosofia y lo tragico, Madrid, 1990;
Ordo amoris. Conflitti terreni e felicita' celeste, Bologna 1991; Geometria
delle passioni. Paura, speranza e felicita': filosofia e uso politico,
Milano, 1991; Le forme del bello, Bologna, l995; Le prix de la liberte',
Paris, l995; Se la storia ha un senso, Bergamo, l997; La filosofia nel
Novecento, Roma, l997".

LAURA BOELLA
Profilo: Laura Boella, docente di storia della filosofia morale
all'Universita' di Milano, e' tra le massime studiose di Gyorgy Lukacs,
Agnes Heller, Ernst Bloch, Hannah Arendt; e' impegnata nella ricostruzione
del pensiero femminile nel Novecento; fa parte della redazione della rivista
filosofica "aut aut". Opere di Laura Boella: Il giovane Lukacs, De Donato,
Bari 1977; Intellettuali e coscienza di classe, Feltrinelli, Milano 1977;
Ernst Bloch. Trame della speranza, Jaca Book, Milano 1987; Dietro il
paesaggio. Saggio su Simmel, Unicopli, Milano 1987; (a cura di), Letture e
discussioni intorno a Levinas, Jankelevitch, Ricoeur, Unicopli, Milano 1988;
Parole chiave della politica, Mantova 1995; Hannah Arendt. Agire
politicamente, pensare politicamente, Feltrinelli, Milano 1995; Morale in
atto, Cuem, 1997; Cuori pensanti. Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein,
Maria Zambrano, Tre Lune, Mantova 1998; con Annarosa Buttarelli, Per amore
di altro. L'empatia a partire da Edith Stein, Cortina, Milano 2000; Le
imperdonabili. Etty Hillesum, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marina
Cvetaeva, Tre Lune, Mantova 2000

CLODOVIS BOFF
Profilo: nato nel 1944 a Concordia (Brasile), teologo della liberazione,
fratello di Leonardo. Da www.giovaniemissione.it: "Clodovis Boff, 53 anni,
brasiliano di origine italiana (i nonni emigrarono dalla provincia di
Belluno), e', con il fratello Leonardo, uno dei piu' noti esponenti della
teologia della liberazione. 'Una teologia', tiene subito a precisare, 'che
non e' morta, come molti desidererebbero. E' piu' viva che mai, visto che e'
ormai integrata nel normale insegnamento di molti seminari e facolta'
teologiche'. Prete dell'ordine dei serviti, ha studiato a Rio e a Lovanio,
ha fatto il missionario in Amazzonia, e ora insegna all'Istituto teologico
francescano di Petropolis, all'Iser (Istituto di studi religiosi) di Rio de
Janeiro, e, in questa stessa citta', segue i 'dottorandi' della Pontificia
universita' cattolica. Tiene molto anche all'incarico di responsabile della
pastorale nelle favelas della parrocchia di Nossa Senhora das dores
(dell'Addolorata)".

LEONARDO BOFF
Profilo: e' nato nel 1938 a Concordia (Brasile). Tra i suoi maestri (ha
studiato in Brasile e in Germania) ha avuto Evaristo Arns, Karl Rahner e
Wolfhart Pannenberg. E' tra le figure piu' rappresentative della teologia
della liberazione. Opere di Leonardo Boff: Teologia della cattivita' e della
liberazione, Queriniana, Brescia; Chiesa: carisma e potere, Borla, Roma; Con
la liberta' del vangelo, La Piccola, Celleno (Vt); La fede nella periferia
del mondo, Quando la teologia ascolta il povero, Cinquecento anni di
evangelizzazione, Ecologia, mondialita', mistica, Grido della terra, grido
dei poveri per un'ecologia cosmica, Come fare teologia della liberazione (in
collaborazione con il fratello Clodovis Boff), Selezione di testi
spirituali, Selezione di testi militanti, tutti presso la Cittadella di
Assisi (che ha pubblicato anche altri volumi di Boff). Opere su Leonardo
Boff: AA. VV., Il caso Boff, Emi.

HEINRICH BOELL
Profilo: Heinrich Boell e' nato a Colonia nel 1917, testimone degli orrori
del secolo, uomo di tenace, intransigente impegno morale e civile. Premio
Nobel per la letteratura nel 1972. E' scomparso nel 1985. La sua bonta'
dovrebbe passare in proverbio. Opere di Heinrich Boell: tra le opere di
narrativa (che sono sempre anche di testimonianza) piu' volte ristampate: Il
treno era in orario (Mondadori), Viandante, se giungi a Spa. (Mondadori),
Dov'eri, Adamo? (Bompiani), E non disse nemmeno una parola (Mondadori),
Racconti umoristici e satirici (Bompiani), Il nano e la bambola (Einaudi),
Opinioni di un clown (Mondadori), Foto di gruppo con signora (Einaudi),
L'onore perduto di Katharina Blum (Einaudi), Vai troppo spesso a Heidelberg
(Einaudi), Assedio preventivo (Einaudi), Il legato (Einaudi), La ferita
(Einaudi), Donne con paesaggio fluviale (Einaudi). Tra le raccolte di saggi
e interventi: Rosa e dinamite, Einaudi, Torino 1979; Lezioni francofortesi,
Linea d'ombra, Milano 1990; Terreno minato, Bompiani, Milano 1990;
Fraternita' difficile, Edizioni e/o, Roma 1999. Opere su Heinrich Boell:
Italo Alighiero Chiusano, Heinrich Boell, La Nuova Italia, Firenze 1974; ed
appunto Lucia Borghese, Invito alla lettura di Boell, Mursia, Milano 1990.

GIOVANNI BOLLEA
Profilo: Giovanni Bollea (nato a Cigliano Vercellese nel 1913),
neuropsichiatra infantile, docente universitario, e' tra i principali
innovatore della psicopedagogia e della neuropsichiatria infantile italiana
del dopoguerra. Formatosi a Losanna, Parigi e Londra, e' professore emerito
presso l'Universita' La Sapienza di Roma, dove tuttora vive e lavora.
Fondatore e direttore dell'Istituto di neuropsichiatria infantile a Rma,
primo presidente della Societa' italiana di neuropsichiatria infantile
(Sinpi), ha inoltre ricoperto vari prestigiosi incarichi in campo
internazionale. E' stato promotore di innumerevoli iniziative a favore
dell'infanzia. Opere di Giovanni Bollea: tra le molte sue pubblicazioni
segnaliamo almeno il Compendio di psichiatria dell'eta' evolutiva Bulzoni,
Roma 1980; Le madri non sbagliano mai, Feltrinelli, Milano, recentemente
ristampato.

GIANFRANCO BOLOGNA
Profilo: ambientalista, impegnato nel Wwf, autore e curatore di molte
rilevanti pubblicazioni.

CARLO ALBERTO BOLPIN
Profilo: formatore, presidente dell'associazione culturale "Esodo".

DIEGO BONA
Profilo: vescovo di Saluzzo, presidente nazionale di Pax Christi. Dal sito
www.oreundici.org riprendiamo la seguente scheda "Diego Bona e' dal 1994
vescovo di Saluzzo (Cn). Dal '93 presiede l'associazione pacifista Pax
Christi. Nato nelle colline della Langa, ai confini col Monferrato, figlio
di contadini, Diego Bona entra in seminario all'eta' di undici anni. Dopo la
guerra viene ordinato sacerdote e per qualche tempo svolge il servizio
pastorale nella zona di Alba. Nel '55 e' a Roma. Nella capitale rimarra' una
quarantina d'anni, trascorsi fra esperienze pastorali anche molto difficili:
per nove anni sara' in una borgata della periferia, poi il servizio con
Gioventu' Studentesca, avviata da don Giussani, poi in una parrocchia di
Ostia dove trascorre altri otto anni, poi alla Garbatella, tipica borgata
romana, quindi la nomina a vescovo di una diocesi per meta' fuori Roma e per
meta' in citta'. Infine il ritorno nella sua terra tra la sua gente". E' una
delle figure piu' note e rilevanti dell'impegno per la pace e la
nonviolenza.

LUIGI BONANATE
Profilo: nato a Saluzzo nel 1943, docente di Relazioni internazionali
all'Universita' di Torino. Opere di Luigi Bonanate: La politica della
dissuasione, Giappichelli, Torino 1971; (a cura di), La guerra nella
societa' contemporanea, Principato, Milano 1972; Teoria politica e relazioni
internazionali, Comunita', Milano 1976; Dimensioni del terrorismo politico,
Angeli, Milano 1978; Guerra e pace, Angeli, Milano 1987; Etica e politica
internazionale, Einaudi, Torino, 1992; I doveri degli Stati, Laterza,
Roma-Bari 1994; Terrorismo internazionale, Giunti, Firenze 1994; Ordine
internazionale, Jaca Book, Milano 1995; Una giornata del mondo, Bruno
Mondadori, Milano 1996; con F. Armao e F. Tuccari, Le relazioni
internazionali, Bruno Mondadori, Milano 1997; La guerra, Laterza, Roma-Bari
1998; Democrazia tra le nazioni, Bruno Mondadori, Milano 2001.

MARIE BONAPARTE
Profilo: la principessa Marie Bonaparte (1882-1963), pronipote di Napoleone,
fu filantropa, scrittrice, psicoanalista amica e collaboratrice di Freud,
salvatrice di perseguitati dal nazismo. Opere di Marie Bonaparte:
Psicoanalisi e antropologia, Guaraldi, 1972; La sessualita' della donna,
Newton Compton, Roma 1972; Introduzione alla teoria degli istinti e
profilassi infantile delle nevrosi, Newton Compton, Roma 1975; Edgar Allan
Poe, Newton Compton, Roma 1976; Topsy, le ragioni di un amore, Bollati
Boringhieri, Torino 1990. Opere su Marie Bonaparte: Anna Maria Accerboni (a
cura di), La donna e la psicoanalisi, Biblioteca Cominiana, Treviso 1989; C.
Bertin, L'ultima Bonaparte, Centro scientifico torinese, Torino 1984; per
una sintesi recente cfr. Anna Maria Accerboni, "Marie Bonaparte, l'amica",
in Silvia Vegetti Finzi (a cura di), Psicoanalisi al femminile, Laterza,
Roma-Bari 1992.

MAURIZIO BONATI
Profilo: medico del laboratorio di salute materno-infantile del Consorzio
Mario Negri Sud. Opere di Maurizio Bonati: un suo saggio e' in Linda Bimbi
(a cura di), Not in my name, Editori Riuniti, Roma 2003.

LUCA BONDI
Profilo: presidente dell'associazione umanitaria "Semi di pace", struttura
attiva a Tarquinia (Vt) ed impegnata sia nella solidarieta' concreta sul
territorio sia in iniziative di solidarieta' internazionale.

JOAN F. BONDURANT
Profilo: docente universitaria, e' forse la piu' importante studiosa di
Gandhi. Vive a Tucson, Arizona.  Opere di Joan F. Bondurant: Conquest of
Violence. The Gandhian Philosophy of Conflict, Princeton University Press,
Princeton 1958, nuova edizione riveduta 1988.

DARIA BONFIETTI
Profilo: insegnante, parlamentare, presidente dell'Associazione dei
familiari delle vittime della strage di Ustica.

DIETRICH BONHOEFFER
Profilo: Dietrich Bonhoeffer, nato a Breslavia nel 1906, pastore e teologo,
fu ucciso dai nazisti il 9 aprile del 1945; non e' solo un eroe della
Resistenza, e' uno dei pensatori fondamentali del Novecento. Opere di
Dietrich Bonhoeffer: Resistenza e resa (lettere e scritti dal carcere),
Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1988; Etica, Bompiani, Milano 1969; presso
la Queriniana di Brescia sono stati pubblicati molti degli scritti di
Bonhoeffer (tra cui ovviamente anche Sanctorum Communio, Atto ed essere,
Sequela, La vita comune). Opere su Dietrich Bonhoeffer: Eberhard Bethge,
Dietrich Bonhoeffer, amicizia e resistenza, Claudiana, Torino 1995; Italo
Mancini, Bonhoeffer, Morcelliana, Brescia 1995; AA. VV., Rileggere
Bonhoeffer, "Hermeneutica" 1996, Morcelliana, Brescia 1996; Ruggieri (a cura
di), Dietrich Bonhoeffer, la fede concreta, Il Mulino, Bologna 1996

MARIAGRAZIA BONOLLO
Profilo: impegnata nel movimento nonviolento dei "Beati i costruttori di
pace", di cui cura l'ufficio stampa.

ROSA PIA BONOMI
Profilo: Rosa Pia Bonomi e' impegnata da sempre per la pace e i diritti
umani, fa parte del movimento nonviolento di Pax Christi, ha promosso e
preso parte a varie iniziative particolarmente nel veronese, dove vive;
scrive nitide ed acute poesie.

GIOVANNI BONSIGNORE
Profilo: funzionario della Regione Sicilia, svolge il suo lavoro con
scrupolo e rigore, e per questo viene perseguitato e infine assassinato nel
1990.

MURRAY BOOKCHIN
Profilo: pensatore libertario americano, tra i principali punti di
riferimento della "ecologia sociale". Nato a New York, figlio di emigrati
russi (la nonna materna era una rivoluzionaria populista), ha fatto
l'operaio metalmeccanico, il sindacalista, lo scrittore, il docente
universitario. Opere di Murray Bookchin: I limiti della citta', Feltrinelli,
Milano 1975; Post-scarcity anarchism, La Salamandra, Milano 1979; L'ecologia
della liberta', Eleuthera, Milano 1988 (terza edizione); Per una societa'
ecologica, Eleuthera, Milano 1989; Filosofia dell'ecologia sociale, Ila
Palma, Palermo 1993; Democrazia diretta, Eleuthera, Milano 1993.

FRANCO BORGHI
Profilo: amico della nonviolenza, intensamente impegnato nelle iniziative in
difesa della Costituzione, per la pace e i diritti.

LAMBERTO BORGHI
Profilo: illustre pedagogista, nato a Livorno nel 1907, antifascista, libert
ario, esule in America, collaboratore di Aldo Capitini nell'impegno
pacifista e nonviolento. E' deceduto nel dicembre 2000. Opere di Lamberto
Borghi: tra i suoi lavori ormai classici segnaliamo Educazione e autorita'
nell'Italia moderna, 1951; John Dewey e il pensiero pedagogico contemporaneo
negli Stati Uniti, 1951; Il fondamento dell'educazione attiva, 1951;
L'educazione e i suoi problemi, 1953; Educazione e sviluppo sociale, 1962;
Scuola e comunita', 1964; Scuola e ambiente, 1964.

PIER CESARE BORI
Profilo: nato a Casale Monferrato nel 1937, docente universitario di
filosofia morale e storia delle dottrine teologiche, lavora nel campo dei
diritti umani e collabora con Amnesty International ed altre esperienze ed
iniziative pacifiste e nonviolente. Opere di Pier Cesare Bori: segnaliamo
particolarmente: (con Gianni Sofri), Gandhi e Tolstoj. Un carteggio e
dintorni, Il Mulino, Bologna 1985; Tolstoj oltre la letteratura, Edizioni
Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; Per un consenso etico
tra culture, Marietti 1991; L'altro Tolstoj, Il Mulino, Bologna 1995; (con
Saverio Marchignoli), Per un percorso etico tra culture, Carocci, Roma 1996,
2003. Ha anche curato due importanti convegni di cui sono stati pubblicati
gli atti: La pena di morte nel mondo, Marietti, Casale Monferrato 1983; e
L'intolleranza: eguali e diversi nella storia, Il Mulino, Bologna 1985.
Un'ampia bibliografia di Pier Cesare Bori e' nel n. 112 del 5 febbraio 2001
di questo notiziario.

MAX BORN
Profilo: illustre fisico (1882-1970), costretto all'esilio dal nazismo,
premio Nobel per la fisica nel 1954.

VITTORIO BORRACCETTI
Profilo: magistrato, fa parte della Direzione nazionale antimafia. Opere di
Vittorio Borraccetti: a cura di, Eversione di destra, terrorismo, stragi,
Angeli, Milano 1995.

FRANCESCA BORRELLI
Francesca Borrelli si e' laureata in lettere moderne con indirizzo in
critica letteraria, con tesi sulle Strutture concettuali e iconiche
nell'opera di Carlo Emilio Gadda; all'87 redattrice culturale del quotidiano
"Il manifesto", di cui ha diretto, nella precedente veste grafica, il
supplemento libri. Attualmente e' inviata per la sezione cultura; ha
collaborato a diverse riviste letterarie con recensioni e interviste; nel
secondo semestre del 1997 ha tenuto diversi seminari nelle universita'
statunitensi di Yale, Berkely, Browne, Harvard; ha pubblicato molti saggi,
ed ha tra l'altro curato i volumi di AA. VV., Un tocco di classico,
Sellerio, Palermo, 1987 (con saggi di Nadia Fusini, Giuseppe Grilli, Alfonso
M. Iacono, Luciano Canfora, Remo Ceserani, Francesco Sisci, Rossana
Rossanda, Aurelio Roncaglia, Alessandro Portelli, Marco Restelli, Valentino
Parlato, Barbara Lanati, Paola Colaiacomo, Filippo Gentiloni, Paola Bora,
Antonio Tabucchi, Goffredo Fofi, Cristiana Ceci, Elisabetta Rasy, Rina
Gagliardi, Franco Fortini, Anita Raja, Adriana Zarri, Francesca Borrelli,
Severino Cesari); e AA. VV., Pensare l'inconscio. La rivoluzione
psicoanalitica tra ermeneutica e scienza,  Manifestolibri, Roma 2001 (con
saggi di Paulo Barone, Stefano Bolognini, Remo Ceserani, Felice Cimatti,
Giovanni De Renzis, Maurizio Ferraris, Manuela Fraire, Massimo Fusillo,
Sergio Givone, Giampaolo Imparato, Jean Laplanche, Mario Lavagetto, Alberto
Luchetti, Stefano Mistura, Francesco Napolitano, Anna Maria Nicolo', Mario
Porro, Fernando Riolo, Roberto Speziale-Bagliacca)

FRANCESCO SAVERIO BORRELLI
Profilo: magistrato, alla guida del pool "Mani pulite" di Milano nella lotta
contro il regime della corruzione.

MARIO BORRELLI
Profilo: fondatore e direttore dell'Ipri, amico e studioso della
nonviolenza, impegnato nella "peace research" e nella promozione della
nonviolenza. Opere di Mario Borrelli: ha curato, con Antonino Drago e
Giovanni Salio, Se vuoi la pace educa alla pace, Edizioni Gruppo Abele,
Torino 1984.

KARI ELISABETH BORRESEN
Profilo: prestigiosa teologa femminista norvegese. Opere di Kari Elisabeth
Borresen: Natura e ruolo della donna in Agostino e Tommaso d'Aquino,
Cittadella, Assisi 1979; A immagine di Dio: modelli di genere nella
tradizione giudaica e cristiana, Carocci, Roma.

PAOLO BORSELLINO
Profilo: eroico magistrato, membro del pool antimafia di Palermo che istrui'
il maxiprocesso a Cosa Nostra, fu assassinato dalla mafia nel 1992. Opere di
Paolo Borsellino: e' stato tra gli autori dell'atto d'accusa alla base del
grande processo noto come "maxiprocesso" alla mafia, una sintesi di quella
decisiva sentenza-ordinanza del pool antimafia di Palermo e' stata
pubblicata a cura di Corrado Stajano con il titolo Mafia: l'atto d'accusa
dei giudici di Palermo, Editori Riuniti, Roma 1986; cfr. anche la raccolta
di interventi pubblici di Falcone e Borsellino, Magistrati in Sicilia, Ila
Palma, Palermo. Opere su Paolo Borsellino: Umberto Lucentini, Paolo
Borsellino. Il valore di una vita, Mondadori, Milano 1994; Giommaria Monti,
Falcone e Borsellino, Editori Riuniti, Roma 1996.

GABRIELE BORTOLOZZO
Profilo: da un comunicato della Fondazione Alewander Langer che nel 2003 ha
assegnato il suo premio annuale all'associazione che porta il nome e
prosegue le lotte di Gabriele Bortolozzo: "E' difficile immaginare una lotta
piu' solitaria e pionieristica di quella che Gabriele Bortolozzo, operaio al
Petrolchimico di Porto Marghera, inizia nei primi anni settanta contro l'uso
nello stabilimento del cloruro di vinile monomero (cvm). All'epoca il
sindacato locale e' concentrato sul tema della difesa del posto di lavoro,
la sensibilita' ecologista e' minoritaria, gli organismi preposti al
controllo della nocivita' e la magistratura sono sordi alla questione cvm.
Si sa poco e non si fa niente per sapere, con il risultato che nel corso
degli anni si arrivera' a 260 vittime (157 operai morti e 103 ammalati) e
alla devastazione della laguna. Nel 1973, subito dopo aver saputo che l'Oms
(Organizzazione Mondiale della Sanita') ha riconosciuto gli effetti
cancerogeni del cvm, Gabriele Bortolozzo da' il via a un lungo scontro con
il colosso chimico. Non accetta di farsi visitare nell'infermeria di
fabbrica precisando di non fidarsene; protesta perche' agli operai ammalati
si fanno mancare le cure; di anno in anno accumula esposti e denunce sulla
nocivita' nei reparti e sull'inquinamento ambientale, e si impegna per
promuovere una campagna di opinione contro lo scarico nel mare Adriatico dei
fanghi Montedison. E' il primo operaio in Italia a dichiararsi obiettore di
coscienza alle produzioni nocive e a rifiutarsi pubblicamente di lavorare
nei reparti del cvm, tra i primi a sollevare il problema dello smaltimento e
occultamento all'estero dei residui tossici delle lavorazioni. Nel frattempo
svolge una inchiesta capillare per censire le vittime del cvm. Parte dalle
persone che conosce, e seguendo i fili delle relazioni allarga il campo di
ricerca; forte della sua conoscenza del ciclo produttivo, mette insieme
liste di nomi reparto per reparto, raccoglie le schede mediche, parla con
gli ammalati e con le vedove; un passo dopo l'altro, una notizia dopo
l'altra, scopre i casi e li cataloga. A questo lavoro da detective
accompagna lo studio. Si procura tutti i dati disponibili della Montedison,
dell'Oms, di fabbriche simili all'estero, esamina i risultati e a volte li
corregge e li integra, dove c'era il vuoto fa nascere un patrimonio di
conoscenza. E diventa, prima di qualsiasi medico, magistrato o specialista,
il vero esperto della nocivita' del cvm. La risposta aziendale e' una serie
ininterrotta di soprusi, fino all'isolamento in un reparto confino. Ha dalla
sua parte la Commissione ambiente del Consiglio di fabbrica, ma il sindacato
nel suo complesso non lo sostiene. Negli anni novanta Bortolozzo e' meno
solo. Sull'onda della crescente attenzione ecologista e quindi anche
dell'interesse per i suoi dossier su problemi di inquinamento, viene
invitato a convegni e dibattiti, e va a parlare in alcune scuole,
l'attivita' che gli sta piu' a cuore. Stringe rapporti con Medicina
Democratica, e nel 1994 pubblica sulla rivista del gruppo un dossier sulle
morti e malattie da cvm al Petrolchimico; nello stesso anno presenta al
Pubblico Ministero di Venezia Felice Casson un esposto che sara' la  base
delle indagini per il processo contro i dirigenti Montedison ed Enichem
iniziato nel '98 e conclusosi con una generale assoluzione nel 2001, ma con
una forte crescita di consapevolezza sulla necessita' di costruire strumenti
di tutela dei cittadini e dei lavoratori dai danni ambientali. Questa e' una
storia importante, lungo la quale Bortolozzo sceglie costantemente di fare
da ponte fra diritti/bisogni spesso contrapposti, come  quello di avere un
lavoro e quello di preservare salute e ambiente. Ma non e' tutta la sua
vita. Lontanissimo dal "lavorismo" tanto diffuso nel movimento operaio,
Bortolozzo e' un uomo che si dedica ai figli e ai rapporti umani, un uomo
attento al bello, alle piccole cose, al privato, al "superfluo", che per se'
e per gli altri vuole il pane, ma anche le rose; che spende tempo e energie
per approfondire la conoscenza del territorio, dei fiumi, della flora, della
fauna, e sa distinguere centinaia di uccelli dal canto e ricostruire gli
itinerari veneti di Hemingway. Il pensionamento da' piu' spazio a queste
passioni. Studia, organizza per amici e scononosciuti gite ciclo-botaniche
nei dintorni della sua casa, e escursioni a tema su un artista o
sull'architettura di un dato periodo storico, per esempio le ville del
Terraglio e della riviera del Brenta, i paesini costruiti intorno al fiume o
al canale; pensando soprattutto ai piu' giovani, fornisce schede e materiali
informativi. Sono aspetti e modi di vita che rivelano una concezione
rinnovata e aperta, in cui la pensione e' una gioia anziche' una crisi da
perdita di ruolo, e un ideale educativo fondato sulla condivisione delle
esperienze, sul fare (ancora una volta) da ponte fra persone, temi, punti di
vista. Gabriele Bortolozzo muore il 12 settembre 1995 a Mogliano Veneto,
investito mentre pedalava sull'amata bicicletta. L'associazione a lui
dedicata, creata dai suoi figli Beatrice e Gianluca con altri amici e
estimatori, e' impegnata per la salvaguardia del patrimonio culturale e
ambientale del territorio veneto. Ha partecipato al processo contro
l'Enichem, creato due borse di studio, sviluppato un sito Internet per
divulgare la propria attivita' e costituire una biblioteca telematica. Ha
pubblicato, postumo, il libro di Gabriele Bortolozzo L'erba ha voglia di
vita, l'inchiesta Terra, aria, acqua, valutazione o svendita, il volume
Processo a Marghera".

GIANNI BOSIO
Profilo: riportiamo la seguente scheda biografica apparsa sul quotidiano "Il
manifesto" del 19 settembre 2002: "Gianni Bosio, nato ad Acquanegra sul
Chiese (Mantova) nel 1923, e' stato il protagonista di un lavoro di ricerca
e di organizzazione culturale che ha posto al centro la storia del mondo
popolare e delle classi non egemoni, a partire dalle loro stesse espressioni
culturali. Storico rigorosissimo fino alla minuziosita' filologica sui
documenti, e' stato anche fra gli anticipatori della storia orale, fra i
fondatori del movimento di ricerca e di riproposta della musica popolare, e
il teorico piu' rigoroso del rapporto fra ricerca e organizzazione
culturale. Si definiva "organizzatore di cultura", affermava la necessita'
di creare una figura di intellettuale "rovesciato" capace non tanto di
portare la cultura alle masse, quanto di apprendere da esse e restituire
questo sapere in modo da "armare la classe della sua stessa forza"
(L'intellettuale rovesciato e' il titolo del libro che raccoglie i suoi
saggi; altri libri significativi sono il Giornale di un organizzatore di
cultura e soprattutto l'incompiuto Il trattore ad Acquanegra sul Chiese, una
ricostruzione totale della relazione fra trasformazioni economiche,
tecnologiche e culturali in un territorio specifico). Dopo aver partecipato
giovanissimo alla Resistenza, Bosio aveva aderito all'ala libertaria,
luxemburghiana, del Partito Socialista. Nel 1949 fonda la rivista "Movimento
operaio", la prima rivista dedicata alla storia del movimento operaio in
Italia. Il fatto che trattasse la storia della classe in modo autonomo
rispetto alla storia delle sue istituzioni, partiti e sindacati, e dei loro
gruppi dirigenti; che attribuisse importanza decisiva alla dimensione locale
e ai filoni minoritari; che fondasse l'autonomia della storia delle classi
non egemoni su una rigorosa acribia filologica - tutto questo lo fa entrare
in conflitto con la storiografia ufficiale dei partiti di sinistra, finche'
nel 1953 viene estromesso dalla rivista. Fonda nello stesso anno le Edizioni
Avanti, che pubblicano saggi, documenti, materiali teorici e testi letterari
sulla storia e l'ideologia del movimento e della classe operaia. A partire
dal 1962, inizia la produzione di dischi di canti politici e sociali. Bosio
ha gia' cominciato le sue prime registrazioni di canti e racconti popolari,
ad Acquanegra e nel Sud. Nascono i Dischi del Sole, l'etichetta discografica
che fino agli anni '70 raccoglie praticamente tutta la produzione
significativa di canzone politica e canzone popolare in Italia, e il Nuovo
Canzoniere Italiano, un gruppo di musicisti legati a questo progetto
politico-culturale. Nel 1964 il Nuovo Canzoniere Italiano presenta al
Festival dei Due Mondi a Spoleto lo spettacolo Bella Ciao, che viene sospeso
e incriminato per i suoi contenuti classisti e antimilitaristi. Nello stesso
anno, anche a seguito della scissione avvenuta nel partito socialista, le
Edizioni Avanti diventano autonome e prendono il nome di Edizioni del Gallo.
Nel 1965, insieme con Roberto Leydi e Alberto Cirese, Bosio fonda l'Istituto
Ernesto de Martino "per la conoscenza critica e la presenza alternativa del
mondo popolare e proletario". L'Istituto Ernesto de Martino diventa luogo di
riflessione ed elaborazione culturale a cui fanno riferimento gruppi in
tutta Italia - tra cui la Lega di Cultura di Piadena e, piu' tardi, il
Circolo Gianni Bosio di Roma. Soprattutto, l'Istituto intraprende la
formazione di un archivio orale che e' tuttora il piu' importante in Italia
e uno dei maggiori in Europa In tutta la stagione degli anni '60 e '70, il
movimento di cui Bosio e' il principale animatore resta nell'ambito di una
sinistra rivoluzionaria e libertaria, ma anche rigorosamente autonomo da
ogni appartenenza di partito o di gruppo. Per questo, e' uno dei pochi
ambienti in cui tutti i filoni della sinistra vecchia e nuova possano
convivere in tempi di settarismi e divisioni; ma per la stessa ragione paga
la sua autonomia e il suo pluralismo con l'isolamento e la scarsita' di
risorse che lo porteranno vicino all'estinzione soprattutto negli anni '70.
Oggi, l'Istituto Ernesto de Martino ha ripreso a funzionare e ha sede a
Sesto Fiorentino, presso Firenze. Gianni Bosio muore improvvisamente nel
1971. L'anno dopo, il gruppo di ricercatori, musicisti, attivisti romani che
si veniva formando attorno all'Istituto decide di ricordarlo prendendo il
nome di Circolo Gianni Bosio".

LILI BOULANGER
Profilo: compositrice francese (Parigi 1893-1918), a diciannove anni e' la
prima donna ricevere il prestigioso Grand Prix de Rome per la composizione;
e' autrice di oltre cinquanta lavori. "Tra i lavori piu' toccanti e' la
Vieille priere bouddhique per tenore solo, coro e orchestra, in cui Lili usa
un antico testo buddhista che aveva ricevuto in dono da un'amica all'eta' di
sette anni. Questa meditazione sull'amore universale, messa in musica poco
prima di morire, nasce dalla sua strenua attenzione ai valori della pace e
della felicita'" (Eva Rieger).

NADIA BOULANGER
Profilo: compositrice e musicologa (Parigi 1887-1979), e' stata soprattutto
una grandissima insegnante (per molti anni, e fino alla morte, al
Conservatoire National di Parigi) e punto di riferimento per musicisti e
studiosi.

ALFRED BOUR
Profilo: missionario, impegnato nel Movimento internazionale della
riconciliazione (Mir-Ifor).

PIERRE BOURDIEU
Profilo: prestigioso intellettuale francese; directeur d'etudes all'Ecole
pratique des hautes etudes di Parigi, impegnato nel movimento contro la
globalizzazione neoliberista e per l'umanita'; e' deceduto nel gennaio 2002.
Dall'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche riprendiamo la
seguente presentazione: "Pierre Bourdieu e' nato a Denguin, il 10 agosto
1930. Dopo aver studiato al liceo di Pau, e poi al liceo Louis-le-Grand a
Parigi, entra all'Ecole normale superieure nel 1951. Agrege' di Filosofia
nel 1954, insegna l'anno successivo al liceo di Moulins. Tra il 1955 e il
1958 fa il servizio militare in Algeria, allora in guerra. Diventa quindi
assistente all'universita' di Algeri. Tornato in Francia nel 1960, come
assistente alla Sorbona, nel 1961 e' professore incaricato all'universita'
di Lille. Nel 1964 viene nominato direttore di studi all'Ecole pratique des
hautes etudes (VI sezione) e nel 1981 e' chiamato alla cattedra di
sociologia del College de France. Dirige il Centro di sociologia europea
(del College de France e dell'Ecole des hautes etudes en sciences sociales),
e le riviste "Actes de la recherche en sciences sociales" (fondata nel 1975)
e "Liber". E' dottore honoris causa della Freie Universitat di Berlino
(1989), membro dell'Accademia Europea e dell'American Academy of Arts and
Sciences, medaglia d'oro del Cnrs (1993), dottore honoris causa
dell'Universita' Johann Wolfgang Goethe di Frankfurt (1996). Influenzato
contemporaneamente dal marxismo e dallo strutturalismo, Bourdieu si e'
dedicato in particolare alla sociologia dei processi culturali, elaborando
il concetto originale di "violenza simbolica", connessa secondo lui con i
processi educativi. I suoi studi sul ceto studentesco universitario francese
ebbero vasta eco negli anni attorno al 1968, in piena agitazione
studentesca. Bourdieu ha rinnovato la tradizione francese dell'engagement,
prendendo posizione negli eventi piu' significativi del nostro tempo, in
difesa di Solidarnosc, al fianco degli studenti nelle lotte del 1986, e con
gli intellettuali algerini: interventi sostenuti tutti dalla sua competenza
di sociologo". Opere di Pierre Bourdieu: Sociologie de l'Algerie, P. U. F.,
Paris 1956; The Algerians, Beacon Press, Boston 1962; con A. Darbel, J. P.
Rivet e C. Seibel, Travail et travailleurs en Algerie, Mouton, Paris 1963;
con A. Sayad, Le deracinement. La crise de l'agriculture traditionnelle en
Algerie, Minuit, Paris 1964; con J. C. Passeron, Les heritiers, Minuit,
Paris 1964; con J. C. Passeron, Les etudiants et leurs etudes, Mouton, Paris
1964; con L. Boltanski, R. Castel e J.C. Chamboredon, Un art moyen. Essai
sur les usages sociaux de la photographie, Minuit, Paris 1965; con J. C.
Passeron e M. de Saint-Martin, Rapport pedagogique et communication, Mouton,
Paris 1965; con A. Darbel, L'Amour de l'art, Minuit, Paris 1966; con J. C.
Passeron e J. C. Chamboredon, Le Metier de sociologue, Mouton-Bordas, Paris
1968; Zur Soziologie der symbolischen Formen, Suhrkamp, Frankfurt 1970; con
J.-C. Passeron, La reproduction. Elements pour une theorie du systeme
d'enseignement, Minuit, Paris 1970; Esquisse d'une theorie de la pratique,
Droz, Geneve 1972; La distinction. Critique sociale du Jugement, Minuit,
Paris 1979; Le Sens pratique, Minuit, Paris 1980; Questions de sociologie,
Minuit, Paris 1980; Ce que parler veut dire. L'economie des echanges
linguistiques, Fayard, Paris 1982; Homo academicus, Minuit, Paris 1984;
Choses dites, Minuit, Paris 1987; L'ontologie politique de Martin Heidegger,
Minuit, Paris 1988; La noblesse d'etat, Paris 1988; Reponses. Pour une
anthropologie reflexive, Paris 1992; Les Regles de l'art. Genese et
structure du champ litteraire, Seuil, Paris 1992; La Misere du monde, Paris
1993; Libre-echange, Paris 1994; Raisons pratiques. Sur la theorie de
l'action, Seuil, Paris 1994. Tra i testi disponibili in traduzione italiana:
La distinzione, Il Mulino, Bologna 1984; Fuehrer della filosofia?
L'ontologia politica di Martin Heidegger, Il Mulino, Bologna 1989; La
responsabilita' degli intellettuali, Laterza, Roma-Bari 1991; Risposte. Per
un'antropologia riflessiva, Bollati Boringhieri, Torino 1992; Ragioni
pratiche, Il Mulino, Bologna 1995; Sulla televisione, Feltrinelli, Milano
1997; Meditazioni pascaliane, Feltrinelli, Milano 1998; Il dominio maschile,
Feltrinelli, Milano 1999. Tra i libri di intervento militante piu' recenti
segnaliamo particolarmente: Contre-feux, Editions Raisons d'agir, Paris
1998; Contre-feux 2, Editions Raisons d'agir, Paris 2001. A parziale
integrazione (e scusandoci per le inevitabili ripetizioni) riportiamo anche
la seguente notizia bibliografica, apparsa sul quotidiano "Il manifesto" del
25 gennaio 2002: "E' quasi impossibile citare tutti i volumi scritti o
diretti da Pierre Bourdieu, per non parlare dei suoi oltre 200 saggi e
articoli di sociologia. Tra i piu' importanti: Sociologie de l'Algerie
(1961), Le deracinement (con A. Sayad, 1964), Les heritiers (con J.-C.
Passeron, 1964), Un art moyen: essay sur les usages sociaux de la
photographie (con L. Boltanski, R. Castel e J.-L. Chamboredon, 1965);
L'amour de l'art (con A. Darbel, 1966); Le metier du sociologue, con J.-C.
Passeron e J.-C. Chamboredon, 1968); Pour une sociologie des formes
symboliques (1970): La reproduction (con J.-C. Passeron, 1971); Esquisse
d'une theorie de la pratique (1972, da poco ristampato da Seuil e di
prossima traduzione per Raffaello Cortina Editore con il titolo "La teoria
della pratica"); La distintion: critique sociale du jugement (1979, tradotto
dalla casa editrice Il Mulino con il titolo La distinzione, e ripubblicato
nel 2001); Le sens pratique (1980); Ce que parler veut dire (1982); Lecon
sur la lecon (1982); Homo academicus (1984); L'ontologie politique de Martin
Heidegger (1989); Reponses: pour une anthropologie reflexive (con L.
Wacquant, 1992); La misere du monde (a cura di, 1993); Meditations
pascaliennes (1997); La domination masculine 1998 (Il dominio maschile,
Feltrinelli); Sulla televisione (Feltrinelli 1997); Meditazioni pascaliane
(Feltrinelli 1998); Il mese scorso la Manifestolibri ha pubblicato
"Controfuochi 2. Per un nuovo movimento europeo". Oltre che gli "Actes de la
recherche en sciences sociales", Bourdieu ha diretto "Liber" e ha fatto il
caporedattore della rivista di tendenza "Inrockuptibles" 'per dar voce a chi
e' considerato irresponsabile dalla politica ufficiale'". Opere su Pierre
Bourdieu: Anna Boschetti, La rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu,
Marsilio, Venezia 2003.

GIOVANNA BOURSIER
Profilo: Giovanna Boursier e' una studiosa che ha dedicato particolare
attenzione ed importanti ricerche alla storia e alla cultura dei rom, ed
allo sterminio nazista.

GASTON BOUTHOUL
Profilo: sociologo francese (1899-1980), ha studiato soprattutto il problema
della guerra (a lui si deve il termine "polemologia").

JOSE' BOVE'
Profilo: contadino e sindacalista francese, prese parte in gioventu' alle
lotte nonviolente nel Larzac promosse da Lanza del Vasto, e' una delle voci
piu' note del movimento contro la globalizzazione neoliberista. Opere di
Jose' Bove': (con Francois Dufour), Il mondo non e' in vendita, Feltrinelli,
Milano 2000.

DANIEL BOVET
Profilo: scienziato, consulente dell'Organizzazione Mondiale della Sanita',
socio di numerose prestigiose istituzioni, ha ricevuto nel 1957 il premio
Nobel per la medicina. Presidente della sezione italiana della International
Physicians for the Prevention of Nuclear War (Ippnw), associazione insignita
del premio Nobel per la pace nel 1985. Opere di Daniel Bovet: autore di
oltre 350 pubblicazioni scientifiche; qui segnaliamo Tempesta del deserto.
Le armi del Nord, il dramma del Sud (con Manlio Dinucci), Edizioni cultura
della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991.

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

4. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti, la e-mail e': azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: lucben@libero.it;
angelaebeppe@libero.it; mir@peacelink.it, sudest@iol.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it. Per
contatti: info@peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Per non ricevere piu' questo notiziario e' sufficiente inviare un messaggio
con richiesta di rimozione a: nbawac@tin.it

Numero 659 del 31 agosto 2003