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report 122



 

REPORT 122 di Rosarita Catani

82 i morti per l’esplosione alla Moschea di Najaf. Baqer Al-Hakim forse tra gli uccisi.

 

Baghdad, August 29 2003 – Uno degli iracheni più conosciuti per la politica mussulmana sciita, l’Ayatollah Mohammad Baqer al-Hakim, capo dell’Assemblea Suprema della Rivoluzione Islamica in Iraq, è stato probabilmente ucciso, questa mattina, a seguito dell’esplosione di un’autobomba nel centro della città di Najaf.

Hakim è stato in esilio per 20 anni in Iran prima del ritorno trionfale in Iraq dopo la caduta di Saddam. In qualità di capo spirituale del Supremo Consiglio per la Rivoluzione islamica in Iraq si divideva dopo la fine della guerra tra Theran e Najaf l’antica città schiita dell’Iraq. L’al-Hakims è anche una delle famiglie più influenti nella comunità schita.

Hakim durante il suo sermone alla Moschea ha denunciato le angherie di Saddam Hussein e del partito Baath. L’autobomba è stata posta proprio dinanzi ad uno dei cancelli della Moschea dove Hakim era solito entrare ed uscire.

Quello di oggi è stato uno dei giorni più violenti da quando le forze d’occupazione sono entrate nel paese, l’esplosione causata dall’autobomba ha ucciso più di 82 persone ed il ferimento d’altre 229.. La televisione araba Al-Jazeera mostra i corpi straziati dall’esplosione, il sangue sparso per la strada, i feriti agonizzanti ed un cratere profondo in mezzo la strada di fronte la moschea. L’esplosione ha causato la distruzione di moltissimi negozi vicini.

Molte persone che si trovavano nella piazza, in preda al panico scappavano in tutte le direzioni dopo la deflagrazione che ha colpito quest’antica cittadina situata a 180 chilometri da Baghdad.

Un mercante che era nella Moschea afferma di aver visto al-Hakim uscire fuori dalla Moschea subito dopo il suo sermone ed un momento dopo c’è stata l’esplosione.

Le persone riunitesi dinanzi la Moschea dopo l’accaduto hanno iniziato a urlare “Allah Akbar (Dio è grande) ogni volta che un corpo veniva portato fuori.

Dalla Moschea il Muezzin continuava ad annunciare ai residenti di andare all’ospedale pediatrico per la donazione di sangue.

Pochi minuti dopo un’altro annuncio rilevava che Hakim è sopravvissuto all’esplosione .

La notizia della sua morte non è ancora certa.

Grave, risulta comunque , in questo particolare momento politico l’attacco contro la Moschea sciita che potrebbe aprire una crisi profonda tra mussulmani sunniti e mussulmani sciiti.

 

Nota: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto d’osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it -  sono utilizzabili liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice].

 



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