REPORT 112 di Rosarita Catani PALESTINA: LA TRAPPOLA DEL CANCELLO DI FERRO RAMALLAH, 15 luglio 2003 – Circa 800 palestinesi, bambini, lavoratori, malati, studenti, sono fermi sotto il sole cocente, per lunghe ore, nell’attesa di avere il permesso di attraversare il “cancello di ferro” al checkpoint d’Al-Trela Al-Gharbiya, a nord del West Bank, nella citta’ di Tulkarem. Il “cancello” è il solo passaggio tra un numero di citta’ nel Nord di Tulkarem ed altre localita’ situate lungo il muro, costruito dalle forze israeliane per separare il West Bank da Israele. Un’autoambulanza della luna rossa palestinese, con a bordo un malato, spiega le sue sirene ed attende il via per attraversare il cancello. I soldati israeliani sembrano sordi al richiamo e l’autoambulanza resta ferma lì. Questo cancello è una vera sofferenza per i palestinesi che non possono essere aiutati ma che attendono per lunghe ore il permesso di attraversare. Molti di loro attenderanno fino alla fine del giorno. A Ramallah ed a Salvit, molti cittadini devono attraversare tre cancelli di ferro al giorno. E’ una forma d’isolamento che separa i palestinesi da citta’ e villaggi riducendo la loro economia al minimo. I soldati israeliani hanno anche chiuso, alcuni di questi cancelli dalle 16.00 alle 9,00 del mattino, facendo passare solo casi d’emergenza. Recenti studi sugli effetti dei cancelli di Ramallah e al-Beira sulla vita dei cittadini palestinesi, hanno dimostrato che la popolazione ha gravi problemi economici, oltre a quelli psicologici. Intanto, Arafat ed Abu Mazen s’incontrano per mettere a punto il piano di pace, ma i disagi, il muro di separazione ed i cancelli restano. |
Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto d’osservazione privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it - sono utilizzabili liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice].