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[info-unponteper] COMUNICATO STAMPA - IRAQ: Da settembre a Baghdad osserv atorio internazionale sull’occupazione militare




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COMUNICATO STAMPA

IRAQ: Da settembre a Baghdad osservatorio internazionale sull’occupazione 
militare

"Occupation Watch", un osservatorio internazionale sull’occupazione 
militare sarà attivo, a partire da settembre, a Baghdad per denunciare le 
violazioni dei diritti umani da parte delle forze occupanti, monitorare la 
ricostruzione, l’utilizzo del petrolio, il comportamento delle aziende 
straniere, il processo democratico in Iraq.

Lo hanno annunciato nella capitale irachena un gruppo di organizzazioni 
pacifiste internazionali, tra cui l'italiana "Un Ponte per ..."

Fra i compiti specifici dell’osservatorio, la denuncia dei comportamenti 
illegittimi dei militari, degli arresti e delle detenzioni arbitrarie, 
dell'uso della forza non necessaria.

Esso dovrà inoltre monitorare gli appalti e i contratti per la 
ricostruzione fino ad oggi assegnati tutti a multinazionali statunitensi 
"senza gara di appalto e senza trasparenza", come è stato denunciato da 
Medea Benjamin di "United for Peace and Justice", una coalizione di 600 
associazioni e comitati pacifisti americani.

"Sinora le forze occupanti – ha affermato Ted Lewis di Global Exchange, 
organizzazione di San Francisco - non hanno rispettato gli obblighi 
internazionali di assicurare cibo e servizi essenziali alla popolazione. 
Non possiamo credere che un paese che ha una tecnologia così avanzata, che 
può permettersi di spendere 500 miliardi di dollari all'anno in armamenti, 
non sia in grado di riattivare l’energia elettrica in due mesi"

Per l’associazione "Un Ponte per .... che è tra i promotori 
dell’osservatorio, Fabio Alberti ha affermato che: "le forze di occupazione 
agiscono in una paese apertamente ostile non tanto perchè la popolazione ha 
nostalgia del passato regime , che nessuno rimpiange, ma quanto perché ogni 
giorno che passa gli intenti dell'occupazione militare - il controllo del 
petrolio e di un area strategica, gli affari della ricostruzione - appaiono 
più evidenti".

Nei giorni scorsi il "Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell'Iraq" 
presieduto da Alberti ha lanciato una petizione popolare per il ritiro 
immediato delle truppe italiane.

"L’osservatorio – ha continuato Alberti – avrà grande attenzione nel 
monitorare i contratti di subappalto a cui aspirano centinaia di aziende 
italiane e degli altri paesi occupanti quali Gran Bretagna e Polonia".

"Occupation Watch", basato esclusivamente sul volontariato e totalmente 
finanziato da associazioni pacifiste, sarà frutto del lavoro di un gruppo 
di ricercatori internazionali (tra cui un italiano) e iracheni che 
opereranno a Baghdad. I risultati delle ricerche saranno pubblicati su un 
sito dedicato.

Roma, 10 luglio 2003

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