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[info-unponteper] COMUNICATO STAMPA - IRAQ: Da settembre a Baghdad osserv atorio internazionale sull’occupazione militare
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- From: "un ponte per ..." <posta@unponteper.it> (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>)
- Date: Fri, 11 Jul 2003 14:55:06 +0200
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COMUNICATO STAMPA
IRAQ: Da settembre a Baghdad osservatorio internazionale sull’occupazione
militare
"Occupation Watch", un osservatorio internazionale sull’occupazione
militare sarà attivo, a partire da settembre, a Baghdad per denunciare le
violazioni dei diritti umani da parte delle forze occupanti, monitorare la
ricostruzione, l’utilizzo del petrolio, il comportamento delle aziende
straniere, il processo democratico in Iraq.
Lo hanno annunciato nella capitale irachena un gruppo di organizzazioni
pacifiste internazionali, tra cui l'italiana "Un Ponte per ..."
Fra i compiti specifici dell’osservatorio, la denuncia dei comportamenti
illegittimi dei militari, degli arresti e delle detenzioni arbitrarie,
dell'uso della forza non necessaria.
Esso dovrà inoltre monitorare gli appalti e i contratti per la
ricostruzione fino ad oggi assegnati tutti a multinazionali statunitensi
"senza gara di appalto e senza trasparenza", come è stato denunciato da
Medea Benjamin di "United for Peace and Justice", una coalizione di 600
associazioni e comitati pacifisti americani.
"Sinora le forze occupanti – ha affermato Ted Lewis di Global Exchange,
organizzazione di San Francisco - non hanno rispettato gli obblighi
internazionali di assicurare cibo e servizi essenziali alla popolazione.
Non possiamo credere che un paese che ha una tecnologia così avanzata, che
può permettersi di spendere 500 miliardi di dollari all'anno in armamenti,
non sia in grado di riattivare l’energia elettrica in due mesi"
Per l’associazione "Un Ponte per .... che è tra i promotori
dell’osservatorio, Fabio Alberti ha affermato che: "le forze di occupazione
agiscono in una paese apertamente ostile non tanto perchè la popolazione ha
nostalgia del passato regime , che nessuno rimpiange, ma quanto perché ogni
giorno che passa gli intenti dell'occupazione militare - il controllo del
petrolio e di un area strategica, gli affari della ricostruzione - appaiono
più evidenti".
Nei giorni scorsi il "Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell'Iraq"
presieduto da Alberti ha lanciato una petizione popolare per il ritiro
immediato delle truppe italiane.
"L’osservatorio – ha continuato Alberti – avrà grande attenzione nel
monitorare i contratti di subappalto a cui aspirano centinaia di aziende
italiane e degli altri paesi occupanti quali Gran Bretagna e Polonia".
"Occupation Watch", basato esclusivamente sul volontariato e totalmente
finanziato da associazioni pacifiste, sarà frutto del lavoro di un gruppo
di ricercatori internazionali (tra cui un italiano) e iracheni che
opereranno a Baghdad. I risultati delle ricerche saranno pubblicati su un
sito dedicato.
Roma, 10 luglio 2003
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