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Amnesty International sollecita nuovamente un intervento delladiplomazia italiana per il caso al-Sakhri. Continua la raccolta



Gent.mi tutti,

vi trasmettiamo il comunicato stampa della Sezione Italiana di
Amnesty International:


Amnesty International sollecita nuovamente un intervento della diplomazia
italiana per il caso al-Sakhri. Continua la raccolta di firme su
www.amnesty.it




Grazie per la cortese attenzione

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it





COMUNICATO STAMPA
CS96-2003

AMNESTY INTERNATIONAL SOLLECITA NUOVAMENTE UN INTERVENTO DELLA DIPLOMAZIA
ITALIANA PER IL CASO AL-SAKHRI. CONTINUA LA RACCOLTA DI FIRME SU
WWW.AMNESTY.IT


Amnesty International continua ad essere gravemente preoccupata per la vita
e l'incolumità di Muhammad Sa'id al-Sakhri, l'oppositore siriano
rimpatriato dall'aeroporto di Malpensa a novembre nonostante avesse fatto
domanda di asilo politico. Non si hanno ancora notizie certe sul luogo di
detenzione, né se sia ancora vivo e l'organizzazione ribadisce all'Italia e
alla Siria la richiesta di rispettare tutti i suoi diritti.  

"Temiamo fortemente che sia stato sottoposto a tortura e sappiamo che corre
il grave pericolo di morire in carcere, come è già accaduto ad altri
oppositori politici arrestati in Siria" ha dichiarato oggi Marco Bertotto,
presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

"Il Governo italiano ha assunto la Presidenza dell'Unione Europea senza
aver ancora risolto il caso di Muhammad Sa'id al-Sakhri, che da ormai otto
mesi è scomparso nelle carceri siriane dopo essere stato espulso
dall'Italia" ha aggiunto Bertotto. "L'Italia lo ha respinto - insieme alla
moglie e ai quattro bambini - obbligandolo a tornare nel paese dal quale
gli al-Sakhri erano fuggiti 20 anni prima e violando le convenzioni sul
diritto di asilo e contro la tortura. La Siria dal canto suo continua a
detenerlo senza dargli assistenza medica né legale, al di fuori del diritto
internazionale".

Tra le richieste di Amnesty International alla Presidenza italiana
dell'Unione Europea - inviate al governo e a tutti i parlamentari -
figurano quelle di garantire il diritto di asilo nell'Unione europea e di
salvare Muhammad Sa'id al-Sakhri dalla tortura e dalla pena di morte. Lo
scorso 4 aprile, nel corso di un incontro, l'organizzazione ha segnalato il
caso direttamente al ministro per gli Affari esteri Franco Frattini.

L'appello di Amnesty International ai ministri degli Affari Esteri e
dell'Interno in favore della famiglia al-Sakhri è disponibile sul sito
Internet all'indirizzo:
http://www.amnesty.it/campaign/diritti_in_europa/appello_siria.php3

FINE DEL COMUNICATO                                                   Roma,
8 luglio 2003

Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International - Ufficio stampa
Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it