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In Italia tre milioni di poveri



  IN ITALIA TRE MILIONI DI POVERI.

MA IL GOVERNO BERLUSCONI PENSA AD ALTRO

(E LE CHIESE PREFERISCONO IL SILENZIO...)



NELL’EDITORIALE DI "MOSAICO DI PACE", LA DENUNCIA DEL COORDINATORE 
NAZIONALE DI PAX CHRISTI, DON TONIO DELL’OLIO.



Da una parte Berlusconi che, come il pifferaio magico, si sforza di 
convincere gli italiani di un inesistente miracolo economico. Dall’altra, 
oltre 3 milioni di persone e 940mila famiglie che vivono in povertà, 
secondo i dati della commissione nazionale sull’esclusione del Ministero 
del Welfare.

Persone e famiglie che certamente non hanno tratto alcun giovamento dai 
provvedimenti salienti del Governo Berlusconi: la legge sul falso in 
bilancio, i condoni, le politiche sul lavoro che intervengono ormai 
esclusivamente a garantire gli interessi e i profitti delle imprese.

È quanto scrive don Tonio Dell’Olio, coordinatore nazionale di Pax Christi, 
nell’editoriale di giugno di "Mosaico di pace", la rivista del movimento 
cattolico per la pace.

Drastico il giudizio sulle politiche sociali seguite nei primi due anni di 
vita dal governo: "Davvero il premier - scrive don Dell’Olio - è convinto 
che la politica delle grandi opere pubbliche, della sanità aziendale, della 
scuola privata, del licenziamento facile, della giustizia dell’immunità 
parlamentare, della controriforma del commercio delle armi serva a quanti 
sopravvivono solo a stento?. L’unica prova di efficienza da parte di 
Governo e Parlamento, da due anni a questa parte, si è avuta solo quando 
s’è trattato di varare in tutta fretta leggi ad personam".

Ma l’editoriale chiama in causa anche la responsabilità delle chiese 
italiane. "I poveri amerebbero sentirsi compresi, difesi e sostenuti dalle 
chiese perché il loro stesso DNA - il Vangelo - proclama senza scampo la 
scelta degli ultimi". E invece troppo spesso, la parola delle chiese "cede 
il passo alle prudenze e ha paura di schierarsi dalla parte di quei 
poveri". E la scelta degli ultimi si riduce così all’assistenza in una 
mensa o in un dormitorio, a un contributo di denaro o di vestiti dismessi.

"Se avesse fatto così - conclude don Dell’Olio - anche Gesù sarebbe morto 
di vecchiaia nella sua casa di Nazareth".



Redazione: tel. 080-3953507, fax 080-3953450, e-mail: 
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11/06/2003 ore 14,00





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