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RossoNotizieNet n. 35 - 6 giugno 2003
- Subject: RossoNotizieNet n. 35 - 6 giugno 2003
- From: "associazione culturale punto rosso" <puntorosso@puntorosso.it>
- Date: Fri, 6 Jun 2003 16:47:39 +0200
ROSSONotizieNet
numero 35 - 6 giugno 2003
periodico elettronico dell'Associazione Culturale Punto Rosso
E' scomparso Dino Frisullo, dopo penosa malattia. Lo ricordiamo come
compagno ed amico, impegnato nelle battaglia a difesa dei senza diritti.
Dai migranti al popolo curdo, per la causa del quale non ha risparmiato
energie, abnegazione, vita. Abbracciamo i famigliari e tutti gli amici e
compagni che gli sono stati vicini.
IL 15 GIUGNO VOTA SI AL REFERENDUM PER L'ESTENSIONE DELL'ART. 18. SI AI
DIRITTI PER TUTTI.
E vota Si anche per la difesa del diritto alla salute contro l'elettrosmog.
Sommario
Iniziative
Milano: Verso la Costituzione europea: nativi, migranti, cittadinanza,
diritti - seminario (9 giugno 2003)
Milano: presentazione del libro di G. Piccoli, Colombia, il paese
dell'eccesso (9 giugno 2003)
Milano: Le poesie di Maria Teresa Rossi (16 giugno 2003)
Milano: Festa di liberazione: dibattito su Impero e Imperialismo con Atilio
Boron (21 giugno 2003)
Milano: Festa di liberazione: presentazione del libro di Vittorio Agnoletto
(1 luglio 2003)
Libera Università Popolare
- Corso sulla filosofia di E. Husserl
Iniziative locali
Roma: presentazione del libro di P. Pagliani, Alla Conquista del Cuore
della Terra (19 giugno 2003)
Materiali:
- Parlamento Europeo. Resoconto dell'audizione sul rispetto dei diritti
umani e lo stato della democrazia in Turchia (a cura di Luigi Vinci e
Silvana Barbieri
- Novità Edizioni Punto Rosso
Proposte Vacanze Impegnate:
- Messina-Reggio Calabria: campeggio contro il Ponte
- Le proposte consapevoli di Pindorama Viaggi (in allegato)
Forum Sociale Europeo - Forum per la Democrazia Costituzionale Europea
Verso la Costituzione Europea
NATIVI E MIGRANTI: CITTADINANZA - UGUAGLIANZA - DIRITTI SOCIALI
La nascita di un movimento sociale con orientamenti veramente globali in
Europa, aiuta a superare i timori che l'eurocentrismo e la concezione di
una fortezza Europa contribuiscano a rafforzarne l'appartenenza alla
costellazione dominante del mondo.
La cittadinanza europea non è mera conseguenza della cittadinanza di uno
stato membro e dell'uguaglianza tra i cittadini dell'Unione; l'interesse ed
il benessere "dei propri popoli" non può essere la prima preoccupazione
dell'Europa in formazione; il più ampio mondo non può essere preso in
considerazione primariamente come ambito di diffusione "dei propri valori;
la cittadinanza europea non è solo un complemento della cittadinanza di uno
Stato membro, pena la dissoluzione del concetto stesso di cittadinanza.
Cittadinanza, universalismo, diritti fondamentali: una fase di democrazia
plurale nel processo costituente dell'Europa?
Cittadinanza europea, cittadinanza dei due sessi.
La cittadinanza universale, la diffusione dei diritti umani nel mondo,
l'uguaglianza di fronte alla legge.
Nativi e Migranti: cittadinanza comune.
I diritti sociali e il diritto al lavoro.
Interventi di: Agostinelli, Barbarossa, Bellavite, Bernocchi, Bersani,
Bolini, Bonotto, Bonzagni, Bronzini, Campari, Emprin, Ferrajoli,
Fioravanti, Gianformaggio, Jorfida, Lareno, Levi, Marcon, Mecozzi,
Muhlbauer, Nardelli, Parola, Piccinini, Russo, Virgilio
Milano - 9 Giugno 2003 - ore 10-17
Camera del Lavoro C.so P.ta Vittoria Sala Buozzi
Milano - lunedì 9 giugno 2003 - ore 18
Libreria Feltrinelli - Piazza Duomo
Presentazione del libro di Guido Piccoli
Colombia, il paese dell'eccesso
Feltrinelli Editore 2003
Partecipano Guido Piccoli e Emilio Molinari
LE POESIE DI MARIA TERESA ROSSI
UNA SERATA DI LETTURE E DI COMMENTI PER RICORDARE LA NOSTRA CARA COMPAGNA E
PER APPREZZARE LE SUE POESIE PUBBLICATE POSTUME PRESSO LE EDIZIONI PUNTO
ROSSO
Maria Teresa Rossi, studentessa, subì il carcere fascista. Fu la prima
insegnante che nel '68 a Milano solidarizzò con gli studenti, partecipando
alla prima occupazione di una scuola superiore, il liceo Parini. Militò
nella nuova sinistra e contribuì con articoli e interventi alla vita del
Quotidiano dei lavoratori, il giornale di Democrazia Proletaria. Fu tra i
primi promotori di Rifondazione Comunista a Milano. E' stata l'esempio
della coerenza di una scelta di vita fatta giovanissima e perseguita per
tutta la vita con modestia, intelligenza, rigore.
Dopo la prima serata di ricordi svolta a un mese dalla morte, nel settembre
2001, un'altra serata, questa volta dedicata alle sue poesie. Come scrive
Montuoro, nella sua premessa alla raccolta, è "il segreto sospeso a
mezz'aria", il tentativo di visitare la sua "stanza segreta".
MILANO LUNEDI' 16 GIUGNO 2003 ore 21 - LICEO CLASSICO G. PARINI - VIA GOITO 4
Interventi programmati di
CLAUDIO ANNARATONE, GIUSEPPE POLISTENA e di altri amici e compagni
FESTA DI LIBERAZIONE MILANO 2003
IMPERO & IMPERIALISMO:
GUERRA, USA, NEOLIBERISMO IN AMERICA LATINA E NEL MONDO
In occasione della presentazione del libro di Atilio Boron, Impero &
Imperialismo. Una lettura critica di Michael Hart e Antonio Negri, Edizioni
Punto Rosso, Milano 2003. La necessità di un dibattito argomentato su
nozioni decisive del nostro tempo.
MILANO SABATO 21 GIUGNO 2003 ORE 21
FESTA DI LIBERAZIONE - AREA LAMPUGNANO
(MM1 LAMPUGNANO)
partecipano
ATILIO BORON (Università di Buenos Aires, Clacso)
JOSE' LUIZ DEL ROIO (Punto Rosso-Fma, Cons. Int. Fsm)
ANDREA FUMAGALLI (Università di Pavia)
CARLOS TABLADA (Università de L'Avana)
FESTA DI LIBERAZIONE MILANO 2003
A DUE ANNI DA GENOVA
LE RAGIONI DEL MOVIMENTO
CONTRO IL NEOLIBERISMO E CONTRO LA GUERRA
In occasione della presentazione del libro di Vittorio Agnoletto, Prima
persone. Le nostre ragioni contro questa globalizzazione, Laterza editori,
Roma-Bari 2003.
MILANO - MARTEDI' 1 LUGLIO 2003 ORE 21
FESTA DI LIBERAZIONE - AREA LAMPUGNANO
(MM1 LAMPUGNANO)
partecipano
VITTORIO AGNOLETTO (Cons. Int. Fsm)
RICCARDO PETRELLA (Univ. di Lovanio, Contratto Mondiale Acqua)
PATRIZIA SENTINELLI (segreteria naz. Prc)
introduce GIORGIO RIOLO (pres. Associazione Culturale Punto Rosso-Fma)
coordina AUGUSTO ROCCHI (segr. Fed. Mil. Prc)
LUP - LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE
Dipartimento di Storia della Filosofia "Ernst Bloch"
Il pensiero occidentale attraverso le sue grandi opere.
A seguito del grande interesse suscitato dai corsi svolti nei due anni
passati sulla
storia del pensiero occidentale, riprendiamo questo percorso a partire
dalle grandi opere di questo pensiero, come momenti paradigmatici della
storia della filosofia.
Dodicesimo Corso
La fenomenologia di E. Husserl
Durata: 3 lezioni
Luogo: Punto Rosso, Via Morigi 8, Milano
Quota di iscrizione: 10 Euro
Martedì 10 giugno 2003, ore 18.30-20-30
Introduzione alla filosofia di Husserl
Relatore: Roberto Mapelli
Maertedì 17 giugno 2003, ore 18.30-20-30
La fenomenologia di Husserl (I)
Relatore: da definire
Martedì 24 giugno 2003, ore 18.30-20-30
La fenomenologia di Husserl (II)
Relatore: da definire
INIZIATIVE LOCALI
Alla conquista del cuore della Terra
Giovedì 19 giugno a Roma, alle ore 19,30 presso la Biblioteca di Villa
Mercede in via Tiburtina 113
si terrà la presentazione della novità editoriale di Punto Rosso con una
discussione sulla situazione politica internazionale all'indomani della
guerra in Iraq.
Saranno presenti l'autore Piero Pagliani,
il responsabile del Tavolo di Solidarietà con le Popolazioni dell'Iraq,
Fabio Alberti
e il responsabile della Biblioteca, Massimo Converso.
E' anche previsto un intervento di un rappresentante del Partito
Comunista Iracheno.
Materiali
Parlamento Europeo
Resoconto dell'audizione sul rispetto dei diritti umani e lo stato della
democrazia in Turchia
Mercoledì 3 giugno, su iniziativa del gruppo GUE-NGL, si è tenuta a
Strasburgo, presieduta da Luigi Vinci, un'audizione sul rispetto dei
diritti umani e lo stato della democrazia in Turchia.
L'andamento del nuovo processo ai quattro parlamentari curdi Leyla Zana,
Selim Sadak , Hatip Dicle, Orhan Dogan, a seguito della condanna della
Turchia da parte della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per il
carattere iniquo del precedente processo, e la continua pesante repressione
che colpisce le associazioni per i diritti umani hanno portato i
parlamentari del GUE-NGL (Luigi Vinci e Feleknas Uca) membri della
commissione del Parlamento Europeo che sta monitorando questo processo alla
conclusione di portare al livello più alto la denuncia della situazione in
Turchia.
Partiamo dagli ultimi eventi: al nuovo processo a Leyla Zana, a parte la
scomparsa del giudice militare, presente invece al precedente processo,
che si tenne nel 1994-95, niente è cambiato, anzi si tratta di una brutta
fotocopia del precedente. Un fatto scandaloso sono i testimoni dell'accusa
(che tra l'altro gli avvocati della difesa non possono interrogare
direttamente), in parte poliziotti ma nella stragrande maggioranza "guardie
di villaggio", cioè membri di un esercito privato, armato e pagato dallo
stato, composto tuttora da 70.000 uomini, con ruoli di polizia e, di fatto,
impegnati nei lavori sporchi. Già questo per noi cittadini europei (come ha
sottolineato nell'audizione la parlamentare socialista greca Anna
Karamanou) rappresenta un fatto sconvolgente: infatti la sentenza di
condanna della Corte di Strasburgo aveva anche menzionato l'inattedibilità
delle testimonianze delle guardie di villaggio.
Un secondo fatto scandaloso è la repressione che continua a colpire le
associazioni per i diritti umani e le persone che lavorano per esse. Quanto
hanno raccontato gli amici dell'IHD di Ankara a proposito della
perquisizione senza mandato del 6 maggio eseguita dalla gendarmeria per
ordine della Procura del Tribunale per la Sicurezza dello Stato è
sconvolgente. E' inoltre da tenere presente che tutti i responsabili
dell'IHD di Ankara hanno processi in corso a loro carico, che fanno seguito
a una perquisizione di un anno fa, durante la quale sono state trovate
pubblicazioni cosiddette illegali: ignorando, con ciò, che tra le riforme
legislative dei cinque "pacchetti" finora approvati in Turchia vi è anche
la libertà di stampa.
Un terzo fatto sono i continui procedimenti intentati dal Tribunale per
la Sicurezza dello Stato a carico di dirigenti delle associazioni per i
diritti umani, accusati di collusione con il terrorismo, cioè di avere
rapporti con il partito Kadek, ex PKK. Inoltre queste accuse hanno portato
recentemente allo scioglimento, da parte della Corte Costituzionale, del
partito curdo Hadep. E questo genere di accuse è assai pesante: essa porta
a lunghe detenzioni, esattamente come è accaduto ai quattro parlamentari
curdi oggi sotto nuovo processo.
Sono stati questi dunque gli avvenimenti che hanno portato il Parlamento
Europeo a una durissima risoluzione di condanna della Turchia, votata
all'unanimità, il 15 maggio scorso.
L'audizione di mercoledì 3 giugno a Strasburgo, con la presenza di quasi
tutte le associazioni turche per i diritti umani e di alcuni avvocati del
collegio di difesa di Leyla Zana, tra cui il capo del collegio Yusuf
Alatas, hanno ora completato agli occhi del Parlamento Europeo il quadro
della situazione in Turchia.
Il governo turco sta discutendo un sesto pacchetto di riforme. Tuttavia i
precedenti pacchetti, a parte l'abolizione della pena di morte in tempo di
pace, sono rimasti sulla carta. L'abolizione della tortura e la possibilità
di denunciare i propri torturatori rappresentano certo un passo giuridico
in avanti. E benché in una condizione che rimane altamente repressiva come
quella della Turchia non sia facile dichiarare di aver subito torture e
denunciare i propri torturatori, ci sono state 220 denunce e, solo negli
ultimi in tre mesi, 183 casi di tortura denunciate all'IHD. Al tempo
stesso, tuttavia, non c'è stata nessuna condanna nei confronti dei
torturatori. Come perciò diceva all'audizione il dottor Onen, Presidente
della Fondazione per i Diritti Umani, difficilissimo rimane per i medici
stilare rapporti sulle persone che hanno subito torture, e ancora
fortemente violata è la legge sulla detenzione preventiva, che varia in
concreto dai 10 ai 30 giorni (dipende molto dal luogo dove si è arrestati):
e questo mentre una nuova legge ne prevede solo 4. Nel 2002 sono stati
perciò aperti 150mila fascicoli per abuso di detenzione preventiva, a
fronte, approssimativamente, di un milione e mezzo di persone che l'hanno
subita.
L'avvocato Yusuf Alatas, che è anche Vicepresidente dell'Associazione per i
Diritti Umani, ha sottolineato a sua volta che le riforme non toccano
purtroppo la gente, perché se anche le leggi sono cambiate non sono
cambiati né gli apparati statali né la mentalità delle persone che
amministrano la giustizia. Ampi settori di giudici e di prefetti esercitano
pressioni sul governo per mantenere inalterata la situazione di repressione
e, così, il loro potere.
Sehnaz Turan è una graziosa, giovane e timida avvocata, ma già Presidente
dell'associazione Tohav, che raccoglie numerose adesioni di avvocati e
giuristi democratici. Quest'associazione è nata nel 1994 per aiutare i
cittadini vittime della tortura ad avere giustizia e un risarcimento.
Sehnaz ha sottolineato la necessità di un'amnistia politica (in Turchia si
parla di 8-10 mila detenuti politici, in genere condannati per terrorismo
in processi irregolari e anche senza la presenza di un avvocato, e in
genere senza aver fatto nulla che nell'Unione Europea avrebbe portato alla
loro condanna). La legge in vigore dal 1995 sul perdono è tale che ad oggi
solo 853 persone ne hanno potuto usufruire, a fronte di diecimila
condannatri e di centomila indagati. Le modalità inventate in Turchia,
prosegue Sehnaz, di non applicazione delle nuove leggi di riforma sono
infinite. Ad esempio sei mesi dopo una richiesta di istituzione di un
corso di lingua curda, essa è stata respinta attraverso la contestazione
del nome dato al corso. Così dunque la legge di riforma che dà la
possibilità di insegnare il curdo entra dalla porta ed esce dalla finestra.
Ad un anno dal suo varo non c'è in Turchia un solo corso di lingua curda.
La testimonianza più toccante è forse quella dell'avvocato Demirtas,
Presidente dell'IHD di Diyarbakir. Egli ha raccontato al pubblico
dell'audizione di avere 30 anni, che ne aveva solo 6 quando il Curdistan
venne sottoposto allo stato di emergenza e che solo il dicembre del 2002,
alle ore 17, egli si è ritrovato a viverne fuori, cioè sei mesi fa. Egli ha
vissuto per 24 anni sotto lo stato di emergenza; così per lui come per il
governo e per l'esercito questa condizione è stata in realtà non
l'emergenza ma la normalità. Un'intera generazione curda è nata ed è
cresciuta sotto lo stato di emergenza. Per 24 anni migliaia e migliaia di
persone del Curdistan sono state così processate e torturate senza aver
avuto nella grande maggioranza dei casi neppure l'assistenza di un
avvocato. E inoltre l'abolizione di sei mesi fa dello stato di emergenza
non ha portato automaticamente diritti di libertà, anzi oggi interi
villaggi del Curdistan non sanno neppure, per le condizioni che continuano
a vivere, che lo stato d'emergenza non c'è più. Ai cittadini del Curdistan
occorre ora insegnare quali sono i loro diritti fondamentali. Ma chi farà
questo lavoro? Noi delle ONG dei diritti umani ce ne facciamo carico, egli
dice, ma occorre un impegno reale da parte dello stato e anche un grande
aiuto da parte dell'Unione Europea.
Sono presenti all'audizione molte persone, in rappresentanza di quasi tutti
i gruppi politici: Oostlander del gruppo popolare, Karamanou del gruppo
socialista, Ludford del gruppo liberale, Lagendijk del gruppo verde.
Particolarmente interessanti sono le osservazioni di Oostlander, che senza
mezzi termini dice che la democrazia turca è solo di facciata e che il
potere, quello vero, è nelle mani tuttora dei militari, il cui ruolo quindi
non è assolutamente paragonabile a quello dei militari dei paesi
dell'Unione Europea. Solo la Polonia aveva un esercito con poteri
equivalenti a quello turco, ma essa ha dovuto modificare questa situazione,
non potendo altrimenti entrare nell'Unione Europea. Dai colloqui da egli
avuti con la magistratura di Ankara, ha continuato, è emersa solo una
disponibilità all'implementazione dei diritti individuali, senza che mai
fossero menzionati i diritti collettivi, e questo è inaccettabile.
Oostlander ha concluso che l'Unione Europea è un'unione di stati
democratici e non solo un mercato, e che la Turchia vi entrerà solo
democratizzandosi.
Fa piacere sentir dire queste cose da parte di un parlamentare del gruppo
politico di cui fa parte anche il partito dell'on. Berlusconi, che invece
considera il mondo un grande mercato e che non fa distinzione tra chi
rispetta e chi non rispetta i diritti umani: al punto che proprio ieri è
stata approvata dal Parlamento italiano una legge che permette la vendita
di armi anche a paesi che questi diritti non li rispettano.
(A cura di Luigi Vinci e di Silvana Barbieri)
Novità Edizioni Punto Rosso
Piero Pagliani
Alla conquista del cuore della terra
Gli Usa: dall'egemonia sul "mondo libero" al dominio sull'Eurasia
Il mondo sta vivendo la fase discendente di una parabola storica
caratterizzata dalla supremazia degli Stati Uniti. Le stesse dinamiche che
nella prima metà del secolo scorso spingevano questa grande nazione a
contrapporsi agli Imperi Centrali prima e al nazifascismo in seguito, la
inducono ora a ricercare aggressivamente il dominio dell'Eurasia
ripresentando in forma nuova molti degli inquietanti fenomeni che
precedettero il drammatico scontro svoltosi tra il 1914 e il 1945 per la
successione al declinante dominio britannico. Il libro analizza le ragioni
e le modalità di questa politica per poterne discernere i pericoli e le
contraddizioni e identificare di conseguenza possibili linee di resistenza
al di fuori della logica dominante.
E' un invito a non fermarsi alla superficie delle cose e ad abbattere i
limiti in cui sono confinati i concetti di "libertà", "giustizia",
"democrazia" e "umanità".
Collana Libri FMA/7, pp. 292, 13,50 Euro.
Per ogni copia venduta un euro andrà al "Tavolo Solidarietà con le
popolazioni dell'Iraq"
Bruno Bertoli
No money, please!
Favoletta civile per tempi difficili
… "Il quadro può essere anche suggestivo", rispose con tono pacato il
vecchio professore "ma se viene abolito il denaro, che cosa accade?"
"Questo è proprio il fatto nuovo!
Occorre introdurre un'altra unità di misura per regolare la convivenza
sociale e allora ci si accorge che tutte le cose, proprio tutte, cambiano
di fisionomia e di contenuti, come si diventassero altra cosa…"
… "Credo di capire ciò che dici: ciascun uomo sarà fornito di uno strumento
assolutamente individualizzato e pressoché invisibile, che potrà
permettergli di segnare e registrare all'istante qualsiasi operazione
intenda compiere…"
"Certo, ma non solo. Questo strumento renderà impossibile l'accumulo e il
furto della ricchezza materiale da parte di chiunque. Praticamente renderà
impossibile quella violenza che nella quasi totalità dei casi ha origine e
giustificazione con il denaro e il potere che ne deriva".
La prima parte di questa favoletta civile per tempi difficili, pensata
soprattutto per il mondo giovanile, che durante gli anni '90 in particolare
appariva a tutti disgregato, disperso e confuso, è stata pubblicata in
edizione non venale nell'ottobre 2000.
I fatti e gli avvenimenti si succedono, a volte, imprevedibili, rapidi,
drammatici.
Cosi, il crollo delle Torri un anno dopo, e il diffondersi sempre più
esteso di un movimento globale assai critico nei confronti della cosiddetta
new economy, hanno suggerito le pagine della seconda parte, allegate con il
titolo "…cinquecento anni dopo".
Nel suo insieme la proposta vuole stimolare una platea più vasta a una
rivisitazione necessaria della realtà, cosi che possa poi diventare più
facile individuare nel buio dei nostri giorni le strade più adatte per
incominciare a costruire, finalmente e per tutti!, una civiltà a dimensione
umana.
Collana Varia, pp. 169, 10 Euro.
F. Houtart, S. Amin (a cura di)
La globalizzazione delle resistenze
Lo stato delle lotte 2002/2003
Il libro raccoglie i contributi di diversi autori da tutte le parti del
mondo sullo stato delle lotte nei diversi continenti e alcuni saggi sui
temi principali della resistenza alla globalizzazione capitalistica e sulle
sue alternative. Collana Libri FMA/8, pp.320, 14 Euro.
Atilio Boron
Impero & Imperialismo
Dal presidente della CLACSO argentina, un critica radicale del libro di
Negri e Hardt, Impero. Collana Varia, pp. 160, 10 Euro.
Quaderni di Alternatives Sud
Il potere delle transnazionali
Il punto di vista del Sud
Dall'Argentina, al Congo, all'India, il ruolo delle trans-nazionali nel
dominio planetario della globalizzazione. Pp. 220, 13 Euro.
Uscite Imminenti
François Houtart
La tirannia del mercato e le alternative
VACANZE IMPEGNATE: PROPOSTE
ACCOGLIMENTO PROPOSTA DEL SOCIAL FORUM EUROPEO DI FIRENZE PER LA
REALIZZAZIONE DEL CAMPEGGIO INTERNAZIONALE CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO DA
REALIZZARSI A MESSINA-VILLA S. GIOVANNI - 28 LUGLIO - 2 AGOSTO 2003
L'accelerazione liberista nei processi di mercificazione e l'imposizione in
tutti gli ambiti della priorità del profitto sta comportando un sacrificio
crescente del territorio e dell'ambiente, dei diritti, dei bisogni e delle
speranze delle popolazioni. Il Sud, da sempre mortificato nelle coscienze,
devastato nei territori e sempre alla ricerca di una possibilità di
esistenza dignitosa, si ribella opponendosi alle solite logiche di
sovradeteminazione.
Il Messina Social Forum, il Coordinamento Calabrese contro il Ponte e la
Rete del Sud Ribelle, facendo propria l'assunzione dell'impegno, preso dal
Social Forum Europeo tenutosi a Firenze, di indire per quest'estate un
Campeggio Internazionale contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto di
Messina, sta già lavorando alla preparazione dell'appuntamento. Questo
impegno internazionale, nato nell'ambito del Social Forum Europeo di
Firenze, e che ha visto convergere, su questo obiettivo, una significativa
partecipazione delle realtà meridionali ed una certa attenzione di quelle
nazionali, vuole essere un contributo centrale volto a sviluppare la
tematica della Lotta contro il Ponte e le Grandi Opere e per la tutela e la
valorizzazione dell'Ambiente e dei Territori. Il miraggio "Ponte" non
riguarda solo le città e le regioni direttamente interessate al progetto;
per la sua portata e per la centralità, nel legittimare l'ulteriore strappo
nella politica liberista del governo, assume una dimensione nazionale che
non può essere ignorata, pena l'irrilevanza di ogni pratica critica ed
antagonista.
La minaccia del Ponte è stata ed è presente nei programmi politici sia del
centro-sinistra che del centro-destra. Nella versione berlusconiana assume
le caratteristiche di un modello di sviluppo speculativo che lega la
realizzazione delle grandi opere alla svendita del patrimonio
naturalistico, culturale ed artistico, alla microspeculazione diffusa,
portatrice di cinismo sociale e di consenso consociativo.
In contrasto con le enunciazioni liberiste sulla centralità del mercato, il
denaro pubblico, sottratto penalizzando assistenza e servizi pubblici,
serve a realizzare Grandi Opere (Ponte, Autostrade, Trafori, Dighe,
Centrali…) che vengono poi regalate, attraverso la privatizzazione, a
Gruppi e Società collaterali al ceto politico, il cui contributo essenziale
è di incassare i profitti. Si ribadisce così il tradizionale passaggio
Spesa Pubblica - Profitto Privato.
Su questo piano è evidente la convergenza d'interesse dei potentati
finanziari, economici, politici e mafiosi, il cui intreccio ormai non fa
più né reato, né scandalo.
Del Ponte si parla da tempo, tanto da indurre molti ad abbassare la
guardia, ma forse stavolta una qualche mostruosità è in arrivo. Se la
realizzazione finale del Ponte è incerta sia sotto il profilo tecnico (si
pensi solo alle incognite determinate dal rischio sismico), che della
economicità, i pericoli che si avvicinano a grandi passi riguardano la
razzia di fondi pubblici (circa 7 Miliardi di euro) e la devastazione del
territorio con l'avvio della cantierizzazione.
Le ragioni del Ponte se affrontate in dettaglio si sfaldano l'una dopo l'altra:
In una realtà affamata di reddito le prospettive di occupazione locale
offerte dal Ponte sono di lavoro a termine e a bassa specializzazione,
inoltre grazie al subappalto a cascata il lavoro sarà fondamentalmente in
nero e gestito dal caporalato mafioso, quindi senza tutela contrattuale e
antinfortunistica, i morti si conteranno alla fine.
Quale Infrastruttura che dovrebbe svolgere una funzione di volano per lo
sviluppo economico, il Ponte, è un'opera morta che umilia le potenzialità
di crescita locale. É infatti anacronistica rispetto al suo compito
dichiarato di via di comunicazione, di fronte alla accertata caduta
tendenziale dei transiti e alla trasformazione in atto della intermodalità
nei collegamenti. Per le città di Reggio Calabria e Messina sarebbe
ulteriore fonte di marginalizzazione rispetto al flusso turistico, in
quanto con il sorvolo si troverebbero del tutto by-passate. In entrambe le
sponde il Ponte comporterebbe, inoltre, un esodo forzato delle parti di
popolazione residenti sul sito e in generale un drammatico ed invadente
processo di militarizzazione del territorio per l'evidente carattere di
obiettivo strategico di una simile opera. Infine, essendo il Ponte
sostanzialmente una infrastruttura fittizia, in quanto è essenzialmente una
operazione finanziaria speculativa e di immagine, il suo destino, ultimato
o non, sarebbe quello di affiancarsi, svettando, alle altre inutili
cattedrali nel desertificato nostro territorio. L'idea politica, che da
sempre riguarda il Sud del nostro paese, non riesce a prescindere da
interventi legati alla realizzazione di opere ad alto impatto ambientale e
criminale a fronte di una bassissima ricaduta occupazionale, il tutto
giustificato ed "accettato" a causa degli enormi tassi di disoccupazione
esistenti e della conseguente marginalità sociale.
Il lavoro di continua informazione che cerchiamo di sviluppare sul
territorio siciliano e calabrese, vuole dar voce e potenziare, con un
vitale collegamento alle realtà sociali e di movimento, quel lavoro critico
già avviato da tempo in ambiti di studio e di mobilitazione più ristretti,
ma soprattutto vuole centrare l'attenzione e la forza creativa dei soggetti
interessati sulla necessità di elaborare una visione complessiva
alternativa e proposte concrete volte a valorizzare i territori e a
perseguire una crescita della qualità della vita.
L'insularità della Sicilia non è un limite che va superato, ma è patrimonio
storico e culturale irrinunciabile. Piuttosto è da superare l'isolamento
derivante dalla marginalizzazione del territorio meridionale e
siculo-calabro in particolare.
La modernizzazione della rete ferrovia, stradale, marittima e
aereoportuale, secondo criteri di ecocompatibilità e di reale
commisurazione ai bisogni, può promuovere i nostri territori e sradicarci
dal fondo della penisola solo se risulterà accessibile a tutti e non
foriera di ulteriori devastazioni.
Il collegamento agile, veloce e di tipo "urbano" tra le due sponde dello
stretto è un'esigenza di unione sempre presente nelle popolazioni locali
che nulla hanno da spartire con il Mostro-Ponte.
É evidente che altre sono le priorità, che servono investimenti sottratti
al malaffare per servizi essenziali quali Acqua, Istruzione e Ricerca
pubblica, Sanità, valorizzazione delle risorse umane, storiche,
antropologiche ed ambientali attraverso una politica che consenta la
socializzazione e redistribuzione di reddito.
É evidente e scandaloso il mancato utilizzo della principale ricchezza del
meridione, quel giacimento inesauribile di Energia Solare (e di altre fonti
di energia rinnovabili), che per le forze politiche non esiste se non può
essere 'centralizzato' e mercificato tramite bollette, mentre potrebbe
essere immediatamente fruibile in modo disseminato e autogestito. É
emblematica, a tal proposito, la volontà di costruire nella Piana di Gioia
Tauro 6 nuove centrali alimentate a metano in un territorio ad alta
vocazione agricola e turistica.
É chiaro che la cosiddetta vocazione turistica del meridione può e deve
essere perseguita solo dentro le coordinate di un'ecocompatibilità
accertata e dibattuta e di una valorizzazione dei territori, della cultura,
dei saperi e delle competenze delle popolazioni locali, in condizioni di
libera interrelazione sociale, quindi anni-luce lontani dall'attuale stato
di assoggettamento e ricatto.
Per questo è indispensabile una tenace pratica di collegamento e
coordinamento, non solo tra le strutture di lotta contro le grandi opere,
ma anche tra tutti i soggetti, attivi nei territori meridionali e non, per
individuare modi e tempi di una mobilitazione comune e per fare cogliere
alle organizzazioni nazionali la centralità di questa tematica in termini
non espropianti nei confronti del protagonismo locale.
Alla luce delle suddette valutazioni con la realizzazione del Campeggio
Internazionale si propone:
- la ricerca di un momento di confronto aperto tra tutte le realtà che si
battono contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto;
- l'attivazione di momenti seminariali rivolti alla formazione dei
compagni/e per le iniziative di informazione e controinformazione nei
territori ed alla ricerca e definizione di ipotesi di crescita centrata
sulle risorse dei territori;
- una valutazione collettiva, dopo la presentazione del Progetto di massima
della società "Stretto di Messina S.P.A.",
- la socializzazione delle contro-deduzioni fatte e presentate al
"Progetto" dalle organizzazioni e dai movimenti ambientalisti;
- l'estensione delle prese di posizione contrarie alla realizzazione
dell'opera, così come ha deliberato il Comune di Villa San Giovanni;
- l'avvio di una campagna per l'acquisto di un terreno che ripercorra
l'esperienza positiva della "Verde Vigna" di Comiso;
- l'inizio di una vertenza con le autorità locali per l'assegnazione di uno
spazio nella zona di Faro-Ganzirri e Cannitello, finalizzata alla
continuità dell'intervento per promuovere la partecipazione popolare;
- la ricerca di iniziative di mobilitazione generali e nazionali contro il
proseguimento delle attività che tendono alla realizzazione del "Ponte".
Sull'attuazione del Campeggio Internazionale contro la realizzazione del
Ponte sullo Stretto di Messina, da tenersi a Messina e Villa San Giovanni
dal 28 luglio al 2 agosto 2003, si impegna il Social Forum Europeo ad
attivare tutti i propri canali affinché l'appuntamento possa diventare una
reale ed incisiva battaglia contro l'opera ed un momento di forte
socializzazione e di crescita tra la popolazione, locale e nazionale, del:
NO al Ponte!
Nel contempo lanciamo un appello, per l'adesione e la partecipazione
all'iniziativa, a tutte le Organizzazioni, le Associazioni, gli artisti ed
i giovani che hanno a cuore la salvaguardia dell'ambiente e la necessità di
autodeterminazione delle popolazioni.
Messina Social Forum - Rete del Sud Ribelle - Coordinamento Calabrese
contro il Ponte.
Per informazioni e programmi:
E-mail: info@noponte.org - Web: http://www.www.noponte.org -
Fax-Segreteria: 178 601 0835
Proposte di viaggi consapevoli di Pindorama Viaggi
Da anni, come Punto Rosso, collaboriamo con Pindorama Viaggi, una agenzia
di Milano che organizza viaggi di turismo consapevole e responsabile.
In Allegato trovate tutti i programmi dei prossimi viaggi.
Chiunque sia interessato può contattare Pindorama Viaggi, dicendo di essere
socio o sostenitore di Punto Rosso.
In questo modo NON avrete sconti, ma aiuterete a finanziare Punto Rosso
(che invece riceverà per ogni viaggiatore aggiunto una piccola
sottoscrizione da parte di Pindorama).
AFFRETTATEVI I VIAGGI SONO QUASI PIENI.
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ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO puntorosso@puntorosso.it
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE fma@puntorosso.it
LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE lup@puntorosso.it
EDIZIONI PUNTO ROSSO edizioni@puntorosso.it
VIA MORIGI 8 - 20123 MILANO - ITALIA
TEL. 02-874324 e 02-875045 (anche fax)
www.puntorosso.it
PINDORAMA VIAGGI CONSAPEVOLI
PROPOSTE DI VIAGGIO 2003 E PRIMAVERA 2004
CENTRO-SUD AMERICA
GUATEMALA
12-26 aprile -- 6-24 luglio -- 2-20 agosto - 9-26 agosto - 4-22 ottobre --
24 dicembre-7 gennaio 2004 - 26 dicembre 9 gennaio 2004 - 9-23 aprile 2004
Uno dei paesi più affascinanti del Centro America, le esperienze e le
speranze della gente, i profondi valori di un popolo che si sta
incamminando verso una nuova fase della sua storia. Guidati da referenti
locali, impegnati in attività sociali e di sostegno alle comunità, il
gruppo potrà avvicinarsi alla conoscenza di questo stupendo paese, nei suoi
aspetti umani e in quelli naturalistici e storici. Il viaggio si snoda
dalla capitale lungo tutto lo stupendo altipiano guatemalteco
(Antigua-Atitlan-Chichicastenango), quindi verso la parte orientale,
l'affascinante Alta Verapaz, per raggiungere lungo il Rio Dulce, la Costa
Atlantica, dove il quadro naturalistico ed etnico assume connotazioni
completamente differenti. Si prosegue sempre via terra verso Tikal, il
magnifico centro maya all'interno della giungla del Peten.
Quote: minimo 10 persone
_. 2.110 (viaggi agosto)
_. 1.930 (viaggi luglio e dicembre)
_. 1.800 (viaggi ottobre e aprile)
La quota include il volo, i trasporti con pulmino, l'accompagnamento di
referenti locali, il pernottamento e la prima colazione, una quota di 40
dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio.
MESSICO CENTRO SUD
12-26 aprile - 14 luglio-3 agosto -- 2-23 agosto -- 9-30 agosto - 7-28
settembre -- 4-25 ottobre -- 26 dicembre-9 gennaio 2004 - 10-25 aprile 2004
Un viaggio in regioni dai mille volti, piene di contrasti e di fascino, di
incredibile varietà e bellezza. Un complesso mosaico, con situazioni di
intollerabile povertà ed emarginazione, che ha portato alla sollevazione
degli indigeni del Chiapas. Il viaggio cercherà di cogliere le
sfaccettature di questa complessa realtà, le sue prospettive, le sue lotte.
L'itinerario parte dalla capitale e dai suoi dintorni e si snoda verso il
Chiapas, la terra della civiltà maya, per concludersi nella regione di
Oaxaca, uno dei più importanti bacini di fertilità, verde e cultura di
tutto il Mesoamerica, dove è prevista la visita a Uciri, uno dei più
importanti produttori di caffè del commercio equo e solidale. E' anche
previsto qualche giorno di mare sulle coste del Pacifico. L'itinerario di
dicembre non prevede la regione di Oaxaca.
Quote: minimo 10 persone
_ 1.660 (viaggi agosto e dicembre) + cassa comune 740 dollari (540 a dicembre)
_ 1.470 (viaggi luglio e settembre) + cassa comune 740 dollari
_ 1.430 (viaggi ottobre e aprile) + cassa comune 740 dollari
La quota include il volo aereo intercontinentale, due voli aerei interni,
l'accompagnamento di un referente locale, una quota di 40 dollari per un
progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio.A tale quota va
aggiunta una cassa comune per persona nella misura sopraindicata che serve
per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con
pulmini o mezzi pubblici.
PERU'
12-26 aprile - 14 giugno-4 luglio - 6-26 luglio -- 1-21 agosto -- 8-28
agosto -- 7-27 settembre - 4-24 ottobre -- 1-21 novembre -- 24 dicembre-7
gennaio 2004 - 10-25 aprile 2004
Viaggio in uno dei più affascinanti paesi del mondo, culla della grande
cultura e civiltà incaica, per cercare di conoscere la realtà attuale e
complessa di questo popolo e di questa terra unici e straordinari. Una
realtà dai contrasti stridenti, dove si trovano le più alte testimonianze
delle civiltà precolombiane e ecosistemi unici. L' itinerario si snoda da
Lima lungo tutta la sierra andina fino ai confini con la Bolivia
(Cuzco-Macchu Picchu-Valle Urubamba - Lago Titicaca), per raggiungere
Arequipa (Canyon Colca) e quindi la costa (Nazca-Pisco-Isole Ballestas),
alla scoperta delle antiche civiltà del passato rilette alla luce
dell'umanità del presente. Incontri con associazioni e con comunità
indigene legate al commercio equo e solidale. L'itinerario di dicembre e
quello di primavera non prevedono la costa.
Quote: minimo 10 persone
_. 2.460 (viaggi agosto)
_ 2.350 (viaggi luglio e settembre)
_ 2.270 (viaggi giugno, ottobre, novembre e dicembre)
_ 2.130 (viaggi aprile)
La quota include il volo aereo intercontinentale, due voli aerei interni,
l'accompagnamento di un referente locale, il pernottamento e la prima
colazione, i trasporti con pulmino o treni, le varie escursioni, una quota
di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio.
ECUADOR
12-26 aprile -- 6-23 luglio-- 7-26 agosto -- 7-24 settembre -- 4-21 ottobre
-- 1-17 novembre -- 24 dicembre-7 gennaio 2003 - 9-24 aprile 2004
Un paese bellissimo, variegato, con realtà naturalistiche ed etniche
completamente differenti fra di loro, ricco di selve, altipiani, laghi,
vulcani e mare, con una complessa realtà indigena, ciascuna con una propria
cultura e lingua. Un itinerario in tutto il paese, dalla Costa Pacifica,
con i suoi villaggi affacciati sul mare, all'Oriente Amazzonico,
all'interno della giungla, passando fra gli stupendi panorami e vulcani
della Sierra Andina. Un viaggio fra la gente, riservata e silenziosa sulle
Ande, rumorosa e allegra sulla Costa, orgogliosa e combattiva nell'Oriente
amazzonico. Esperienze e incontri con comunità indigene, un viaggio
all'insegna di un turismo "umano", che coinvolge attivamente le comunità
visitate.
Quote: minimo 8 persone
_ 2.200 (viaggio agosto)
_ 2.070 (viaggi luglio, settembre e dicembre)
_ 1.950 (viaggi ottobre e novembre)
_ 1.900 (viaggi aprile)
La quota include il volo aereo, l'accompagnamento di un referente locale,
il pernottamento e la prima colazione, i trasporti con pulmino, le
assicurazioni di viaggio.
CUBA
12-26 aprile -- 6- 23 luglio -- 6-23 agosto -- 24 dicembre-6 gennaio 2003 -
10-25 aprile 2004
Un viaggio per cercare di avvicinarsi alla realtà in via di trasformazione
di questa piccola e straordinaria isola. L'accompagnamento è gestito da una
Associazione locale impegnata in progetti di sviluppo sociale e ambientale,
che faciliterà la comprensione della realtà che sta vivendo oggi il paese.
Il viaggio parte dall'Avana e si snoda verso la parte occidentale, la Valle
de Vinales, uno dei posti più affascinanti dell'isola, fra cascate e
boschi, da dove si raggiungerà la stupenda spiaggia di Maria La Gorda,
all'interno di un paradiso naturalistico, con possibili escursioni alla
stupenda spiaggia di Cayo Levisa. Ritorno all'Avana e proseguimento verso
la parte centrale, Sancti Spiritus e Trinidad, splendida cittadina
coloniale, con possibilità di mare alla Playa Ancon. Quindi Cienfuegos e
proseguimento verso Santa Clara, con escursione alla bella spiaggia Las
Brujas, ultima tappa del viaggio.
Quote : minimo 10 persone
_ 1.390 (viaggi agosto e dicembre) + cassa comune 760 dollari (630 a dicembre)
_ 1.260 (viaggio luglio) + cassa comune 760 dollari
_ 1.190 (viaggio aprile 2003) + cassa comune 660 dollari
_ 1.210 (viaggio aprile 2004) + cassa comune 660 dollari
La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un
referente locale, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà,
le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per
persona nella misura sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese
di vitto, alloggio e trasporti via terra con pulmino.
NICARAGUA
6-24 luglio -- 6-24 agosto - 7-25 gennaio 2004
Viaggio nella terra di Sandino, la "Nicaraguita", come amano chiamarla i
nicaraguensi, terra ancora poco frequentata dal turismo, dove si incontrano
ancora le mille contraddizioni di una rivoluzione troppo presto interrotta,
ma che ancora si respira nell'aria e negli occhi della gente. Incontri e
visite con associazioni e persone si alterneranno alla conoscenza degli
stupendi luoghi del paese. Un viaggio intenso, in cui oltre a vedere
occorrerà ascoltare, lasciando ogni frenesia da "indigestione
turistica"....il tutto e subito qui non è possibile. Un itinerario da nord
a sud, dalle città coloniali di Leon e Grenada, alle montagne di Esteli,
ancora oggi centro del fermento sandinista a Matagalpa, con le coltivazioni
di tabacco, caffè e le foreste. E poi l'isola di Ometepe con i suoi vulcani
attivi e reperti archeologici. Ancora la stupenda Laguna de Apoyo, il
Volcan Masaya e il Mombacho e il mercato di Masaya. Possibilità di
prolungare il viaggio per qualche giorno di mare in più a Corn Island,
sulle stupende spiagge del Mar dei Caraibi.
Quote : minimo 8 persone
_ 1.500 (viaggio agosto) + cassa comune 640 dollari (500 dollari a dicembre)
_ 1.300 (viaggi luglio e gennaio) + cassa comune 640 dollari
La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un
referente locale, una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà,
le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per
persona nella misura sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese
di vitto, alloggio e trasporti via terra con pulmino.
REPUBBLICA DOMINICANA
7-25 agosto -- 26 dicembre - 8 gennaio 2004
Una delle isole più affascinanti dei Caraibi, in un percorso di conoscenza
dell'altra "Santo Domingo", rispetto a quella dei luoghi comuni turistici.
Un itinerario in tutta l'isola, verso oriente, Bayaibe, la bellissima isola
di Soroa, dove funziona un turismo gestito dalla gente del posto, quindi
verso la zona montagnosa del Guarey, dove si conviverà per un paio di
giorni con i contadini che producono il caffè esportato in Italia con i
canali del commercio equo. Ancora verso la zona ovest, Barahona, il Lago
Enriquillo da dove si proseguirà verso la frontiera con Haiti. Ultimi
giorni di riposo a Las Galeras, nella penisola di Samanà, uno dei paradisi
tropicali dell'isola.
Quote: minimo 10 persone
_ 2.120 (viaggio agosto)
_ 2.020 (viaggio dicembre)
La quota include il volo aereo, l'accompagnamento di un referente locale,
il pernottamento e la prima colazione, i trasporti con pulmino, una quota
di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio
BRASILE
7-28 agosto
Pindorama, la "terra delle palme", così gli indios tupì chiamavano i luoghi
dove vivevano all'epoca della conquista di Cabral, prima del loro
sterminio. Adesso questa terra si chiama Brasile, un paese immenso,
ricchissimo ma disperato, la cui gente vive e ha voglia di vivere a
dispetto di tutto. Lo visiteremo in alcune sue zone per cercare di
coglierne gli aspetti più veri, per conoscere le sue realtà umane e
sociali, oltre che le sue bellezze storiche e naturalistiche. Il viaggio
comincia dalla splendida Rio de Janeiro e tocca i suoi dintorni per
conoscere alcuni importanti progetti di scolarizzazione e lavoro
finalizzati al recupero di bambini di strada. Con un volo si raggiungerà
Iguacu, dove si potranno ammirare le stupende cascate e conoscere progetti
della Rete Radiè Resch, una associazione di solidarietà italiana con cui
Pindorama collabora fin dagli inizi. Quindi ancora in volo per Recife e
Olinda, dove si conoscerà la zona del nord-est del paese, con le sue
stupende spiagge e la realtà rurale e di lotta dei sem terra. Ultima tappa
in pulmann per Salvador Bahia, dove si entrerà nella dimensione nera del
paese con la sua poesia, i suoi riti e l'allegria della sua gente, da dove
si ripartirà per l'Italia.
Quote: minimo 10 persone
_ 1.780 + cassa comune 670 dollari
La quota include il volo aereo intercontinentale, due voli aerei interni,
l'accompagnamento di referenti locali, una quota di 40 dollari per un
progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va
aggiunta una cassa comune per persona di circa 670 dollari che serve per
pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via terra con
pulmino.
ARGENTINA (Nuova proposta*)
10-30 agosto
Terra dalle innumerevoli specie animali e dalle variegate e stupende
bellezze naturalistiche, con montagne di 7000 metri, pianure come il mare,
fiumi rabbiosi o tranquilli estuari, enormi ghiacciai e terme
caldissimeŠ.Suoni delle Ande che richiamano alla solitudine della
cordigliera, suoni della pampa che richiamano ad una solitudine
piattaŠ.infine la nostalgia struggente di un tango.
Paese dove la crisi del modello neoliberale è appena scoppiata creando
milioni di nuovi poveri ma anche uno spiraglio virtuoso di organizzazioni
popolari di ogni genere, che cercheremo di conoscere durante il viaggio.
Vedremo l'Argentina del dinosauro alto 26 metri ma assisteremo anche alla
festa della Pachamama, percorreremo le strade linde della capitale ma
conosceremo anche progetti di recupero per bambini di strada.
Il viaggio si snoda da Buenos Aires, la città più "italiana" del mondo, con
più del 60% dei suoi dieci milioni di abitanti che possono avere l'antica
cittadinanza, verso il Nord, , il cuore del paese, Salta, la regione
andina, terra di infiniti spazi e paesaggi spettacolari. Da qui ancora
verso Sud, la Patagonia, si arriverà nella zona di Trelew, dove ad agosto
sarà possibile assistere al passaggio delle balene. Ritorno a Buenos Aires
da dove si partirà per l'Italia.
Quote: da definire
* Sono viaggi che si effettuano per la prima volta e che richiedono
maggiore disponibilità e adattamento. Sono da mettere in conto, in misura
maggiore rispetto ad altri itinerari, imprevisti e difficoltà legate
all'organizzazione.
ASIA
THAILANDIA
4-25 agosto -- 24 dicembre-07 gennaio 2003
La Thailandia nei suoi vari aspetti: tradizione e corsa allo sviluppo
capitalistico, urbanizzazione selvaggia e progetti di salvaguardia
culturale e ambientale, foreste e spiagge, minoranze etniche. Si parte con
la visita dell'antica capitale di Chiang Mai: i templi, ma anche l'incontro
con un'associazione che si occupa di diritti umani in Birmania e una
camminata nella foresta dove si dormirà in un villaggio. Si visita poi
Sukhotai con i templi immersi in un grande giardino. Quindi è la volta di
Moo Bahn Dek, vicino al fiume Kwai: un progetto che accoglie bambini di
strada e minori in difficoltà. Segue la visita di Bangkok, i templi reali,
i canali, ma anche un progetto nelle baraccapoli iniziato da una ragazza
nata e cresciuta nelle baracche. Poi la visita ad una comunità buddhista
laica che promuove l'agricoltura biologica, la difesa della cultura thai,
l'impegno sociale che nasce da un'esperienza spirituale. Infine qualche
giorno di mare e l'osservazione della barriera corallina.
Quote: minimo 10 persone
_ 1.680 + cassa comune 550 dollari (450 dollari a dicembre)
La quota include il volo aereo intercontinentale, tre voli aerei interni,
l'accompagnamento di un referente locale e di un traduttore dall'Italia,
una quota di 40 dollari per un progetto di solidarietà, le assicurazioni di
viaggio. A tale quota va aggiunta una cassa comune per persona nella misura
sopraindicata che serve per pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e
trasporti via terra con treni e pulmini.
INDIA DEL SUD
31 luglio-21 agosto
Un viaggio nell'India meridionale, attraverso gli stati del Tamil Nadu e
del Karnataka, per conoscere le bellezze naturali e le ricchezze culturali
e artistiche di questo straordinario paese. Ma anche un viaggio per
cogliere il valore di numerose organizzazioni indiane che operano per lo
sviluppo dell'agricoltura, la difesa dell'ambiente, la protezione dei
minori, la produzione di artigianato e la collaborazione con i canali del
commercio equo e solidale. Accompagnati da una guida indiana si avrà
l'opportunità di essere ospiti di un paese affascinante, a cui è
impossibile restare indifferenti e si avrà la possibilità di essere
penetrati dalla sua cultura ricca di colori, forme, profumi, sguardi e
incontri.
Quote (escluso visto): minimo 10 persone
_ 2.400
La quota include il volo aereo, l'accompagnamento di un referente locale e
di un traduttore dall'Italia, il pernottamento, la prima colazione e la
cena, i trasporti con treni e pulmino, una quota di 40 dollari per un
progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio.
AFRICA
SENEGAL
28 giugno-14 luglio -- 26 dicembre-9 gennaio 2004
Il viaggio è in collaborazione con l'Associazione Teraanga, impegnata da
tempo in progetti di scambio culturale con il Senegal. Durante il viaggio
si verrà a contatto con "l'altra Africa": si conosceranno la città e i
sobborghi urbani (Dakar e Gueidiawaye), paesi e realtà territoriali
decentrate (Ziguinchor, 500 Km da Dakar, coltivazione, pesca, foresta),
villaggi e realtà tradizionali, la vita sul fiume e sul mare (Affiniam,
Baila, Elinkine,l'isola di Karabane), il periodo dello schiavismo (l'isola
di Gorèe), e soprattutto i progetti di autoaiuto di alcune associazioni di
base: Ascabs e associazioni legate all'attività di Ende Tiers Monde. E'
necessaria la capacità di darsi il tempo di conoscere senza pretendere di
capire "tutto-subito", evitare di giudicare e affrontare le difficoltà
provenienti dalla mancanza di alcune delle garanzie cui siamo abituati.
Quote: minimo 6/massimo 8 persone
_ 1.260 + cassa comune 520 euro
La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un
referente dall'Italia e di referenti locali, una quota di 40 dollari per
un progetto di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va
aggiunta una cassa comune per persona di circa 520 euro che serve per
pagare sul posto le spese di vitto, alloggio e trasporti via battello e
pulmino.
BENIN
11-25 luglio - 8-22 agosto - 26 dicembre-8 gennaio 2004
Il viaggio è in collaborazione con la Cooperativa Equo Mercato di Cantù,
realtà del commercio equo e solidale, che ha sviluppato rapporti di
cooperazione con piccole realtà di artigianato locale. Paese piccolo e
poco frequentato dal turismo, il Benin offre uno spaccato autentico ed
inaspettato dell'Africa, con le sue riserve naturali, fra le più belle
dell'Africa Occidentale, con i villaggi di pescatori sulle palafitte nella
laguna, con la sua cucina, fra le migliori del continente, con le sue
campagne dove ha avuto origine il culto vudù poi esportato ad Haiti dagli
schiavi, con i suoi artigiani che trasformano l'erba in collane. Il viaggio
si snoda fra i villaggi, i musei della capitale e i progetti di solidarietà
con artigiani, cooperative di donne e associazioni per la protezione dei
minori.
Quote: minimo 8 persone
_ 1.400 + cassa comune 650 euro
La quota include il volo aereo intercontinentale, l'accompagnamento di un
referente locale parlante italiano, una quota di 80 euro per un progetto
di solidarietà, le assicurazioni di viaggio. A tale quota va aggiunta una
cassa comune per persona di circa 650 euro che serve per pagare sul posto
le spese di vitto, alloggio e trasporti con pulmino.
VIAGGI IN ITALIA E IN EUROPA
La Coop. Chico Mendes è una delle più importanti realtà del commercio equo
e solidale italiano che opera nel territorio lombardo. Da sempre Pindorama
collabora in varie forme con Chico Mendes, da quest'anno la sinergia
diventa più concreta nella organizzazione e gestione di nuovi itinerari in
Italia e in un prossimo futuro anche Europa e nel mondo. L'obiettivo della
collaborazione è quello di sviluppare insieme nuovi viaggi a partire dai
contatti diretti con le realtà del commercio equo nei diversi paesi e di
fare crescere una cultura del turismo come forma concreta di economia
solidale.
Ecco i nuovi viaggi in Italia ed Europa:
NAPOLI, GENOVA, SICILIA, BARCELLONA
Per maggiori informazioni su questi viaggi:
italia@pindorama.org
www.chicomendes.it
ALCUNE NOTE IMPORTANTI SUI VIAGGI
I viaggi proposti da Pindorama sono itinerari particolari, in cui vengono
richiesti una capacità di adattamento e un atteggiamento mentale diversi
rispetto ai viaggi tradizionali.
Durante i nostri viaggi non trascuriamo di visitare le bellezze
archeologiche o naturalistiche del paese, ma il senso del viaggio è quello
di avvicinarsi, in punta di piedi e con il massimo rispetto ad una cultura
diversa dalla nostra. Il filo conduttore dei viaggi sono gli incontri
durante il percorso, gli scambi con le comunità locali, con persone
impegnate in organizzazioni sociali, politiche, religiose e del mondo della
cultura, in grado di poter fornire un quadro, il meno "schermato" possibile
della realtà che si visita.
I viaggi Pindorama non conoscono le logiche del "pacchetto tutto compreso"
e il viaggiatore non è concepito come il semplice consumatore passivo di un
"prodotto", ma il partecipe attivo, nel gruppo, di una esperienza che punta
a favorire uno scambio. Chi decide di partecipare al viaggio deve quindi
porsi con un atteggiamento mentale di apertura al nuovo, al diverso,
cercando di lasciare a casa i suoi preconcetti e mettendo anche in conto
gli imprevisti derivanti dall'affrontare una esperienza "in movimento". Da
qui la necessità nel partecipante di avere una capacità di autogestione e
di adattamento superiore ai tradizionali viaggi turistici.
Alcuni principi di fondo dei nostri viaggi:
- gli accompagnatori dei viaggi non sono professionisti del turismo, ma
persone locali inserite in realtà del commercio equo e solidale, in
organizzazione di base, nella società civile del paese visitato. Sono
quindi dei "facilitatori culturali", che possono agevolare il rapporto fra
le persone del gruppo e le realtà ospitanti;
- nei viaggi si cerca di favorire la piccola economia del posto. Oltre
quindi ad accompagnatori locali, si utilizzano piccoli alberghi per i
pernottamenti, ma dove è possibile anche case private e centri comunitari.
Per gli spostamenti mezzi pubblici, treni, pulmini;
- nel prezzo del viaggio è inclusa una quota di 40 dollari a persona (80
euro per il Benin) che viene destinata a finanziare un microprogetto che
possa soddisfare un bisogno delle realtà che vengono visitate. La
destinazione del progetto viene decisa dai referenti dei viaggi;
- il viaggio viene preparato con almeno un incontro preliminare alla
partenza, nel corso del quale vengono consegnate le microguide Pindorama
sul paese e favorita la conoscenza con i futuri compagni di viaggio.
Per informazioni più dettagliate e per le iscrizioni richiedere i programmi a:
PINDORAMA VIAGGI CONSAPEVOLI - VIA VENIERO 48 - 20148 MILANO
TEL. 02/39218714 FAX 02/33001936 email pindorama@iol.it www.pindorama.org