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MISSIONARI INCATENATI: “SIAMO DETERMINATI A CONTINUARE LA PROTESTA”
- Subject: MISSIONARI INCATENATI: “SIAMO DETERMINATI A CONTINUARE LA PROTESTA”
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Fri, 06 Jun 2003 15:08:58 +0200
Hanno passato la prima notte incatenati alla finestra della questura di
Caserta, i due missionari comboniani che da ieri protestano per il
trattamento della polizia contro gli immigrati di origine africana che
vivono nella zona di Castelvolturno. Padre Giorgio Poletti, 62 anni, e il
suo confratello Francesco Nascimbene, 50 anni, già missionari
rispettivamente in Mozambico e in Ecuador, hanno tutta l'intenzione di
continuare la loro rivendicazione fino a quando non avranno la garanzia
dalle autorità di sicurezza e dall'amministrazione locale che il fenomeno
dell'immigrazione sarà affrontato con politiche positive e non
esclusivamente con azioni repressive. Questa mattina presto, hanno
celebrato la Santa Messa senza abbandonare il loro posto, assistiti da
altri religiosi. "Le suore di Maria Riparatrice, le Orsoline di Caserta e i
Padri sacramentini hanno pregato con noi e molto probabilmente si uniranno
alla nostra protesta, così che si possa organizzare dei turni e darci il
cambio per stare qui incatenati. Così potremo resistere molto più a lungo",
ha detto alla MISNA padre Poletti. Poche ore fa il questore di Caserta,
Vincenzo Roca, ha parlato con i due religiosi ribadendo i motivi di
pubblica sicurezza che hanno spinto gli uomini della polizia ad
intraprendere le retate ed i fermi definiti indiscriminati dai due
dimostranti. "Noi abbiamo le prove dell'accanimento delle forze dell'ordine
contro questi lavoratori, molti dei quali in regola con i documenti", ha
affermato padre Poletti, aggiungendo che la questione ha un risvolto
politico: "Il nuovo sindaco di Castelvolturno, Antonio Scalzone, ha
promesso di liberarsi degli immigrati entro 2 anni ed a qualunque costo,
invece di collaborare per creare una rete d'integrazione a beneficio di
tutti". E' tornato sul luogo della protesta anche il vescovo di Caserta,
monsignor Raffaele Nogaro, che si è unito al dialogo con il questore.
Rinnovando il suo appoggio ai due missionari, il presule ha definito il
loro gesto "un'iniziativa di valore umanitario a difesa della vita".
fonte: http://www.misna.it