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DOSSIER EVIAN - raccolta report dal controvertice G8



di seguito le ultime notizie che la nostra amica Roberta ci manda dal G8 di 
Evian.

Ciao
Marco Servettini

Nodo di Como della Rete Lilliput
<http://www.comopace.org/lilliput/>http://www.comopace.org/lilliput/

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g8 Evian #9

2.6.03

Non sono più in grado di darvi notizie in diretta in quanto ho lasciato la 
città. Ciò significa che - per quanto da me ritenute attendibili - le fonti 
che ho sono indirette. Tuttavia vi segnalo che da Ginevra arrivano news 
preoccupanti.

Dopo la bella e tranquilla manifestazione di ieri, nel tardo pomeriggio un 
folto gruppo di persone (dicono qualche centinaio) ha cominciato a 
saccheggiare e distruggere negozi anche piccoli (non riconducibili ad 
azioni politiche).

Molte le testimonianze di Ginevrini che credono che queste persone non 
appartengano a nessun gruppo che ha preso parte alla manifestazione. 
(Ginevra è una città piccola, dove - bene o male - di vista, si conoscono 
tutti).

Anch'io ho potuto documentare nella tarda serata di ieri alcune scritte 
ambigue.

La polizia si è notevolmente innervosita ed ha cominciato ad arrestare 
persone nei campeggi ed in serata degli agenti, vestiti di nero, hanno 
fatto incursione all'Usine, un centro polifunzionale dove Indymedia aveva 
installato il suo media center (e dove anch'io avevo lavorato), 
sequestrando materiale e portando via le persone per accertamenti.

Ho chiamato l'Usine per avere conferme e dicono che oggi alle 3 ci sarà una 
conferenza stampa.

Per ora le notizie sono poche, difficilmente verificabili.

Per aggiornamenti in tempo reale anche Radio Popolare segue gli eventi.

Le foto che Indymedia pubblica relative all'incursione hanno numerosi volti 
a me noti e la cosa mi lascia una grande amarezza, perché - posso 
certamente confermare - queste persone hanno lavorato duramente in questi 
giorni, per dare un'informazione che fosse la più ampia possibile e per cui 
esprimo loro tutta la mia solidarietà.

(Roberta Clerici)

g8 Evian #8 - Ragazzo precipita da una trentina di metri

Losanna, 1.6.03

Ore 16.40 - La polizia, sembra per un incredibile errore, taglia la fune 
alla quale si era appeso un attivista pacifico, presso uno dei ponti dove 
erano in corso blocchi per disturbare il summit di Evian ed il ragazzo 
precipita nel vuoto per una trentina di metri.

La notizia agghiacciante, comincia a circolare nelle prime ore del pomeriggio.

Una testimone spagnola che era sul luogo mi racconta:

"Era in corso un' azione non violenta su un ponte che collega Ginevra con 
Losanna. L'intento era lo stesso dei numerosi altri blocchi che in 
mattinata avevano cercato di rallentare l'arrivo dei delegati al summit di 
Evian. Due persone, un ragazzo ed una ragazza si erano calati nel vuoto 
appesi a due funi, che attraversando il ponte ne impedivano il passaggio. 
Ad un certo punto è arrivata la polizia ed in poco tempo, nessuno ha fatto 
in tempo ad intervenire, ha tagliato una delle due funi.

Il ragazzo era appeso ad una trentina di metri dal suolo. Miracolosamente è 
riuscito a cadere in modo da non battere la testa e ancora cosciente è 
stato soccorso e trasportato all'ospedale in elicottero".

Il tutto è avvenuto sotto gli occhi dell'amica che partecipava all'azione e 
che, ancora appesa alla fune, da quanto posso immaginare, ha dovuto vivere 
dei momenti di vero panico prima di essere recuperata.

Le immagini, riprese da una ragazza (indymedia) fanno davvero venire i 
brividi, perchè ci rende conto dal vivo dell'altezza.

Ore 24.00- La polizia in una affollatissima conferenza stampa, ammette 
l'errore e spiega che il giovane poliziotto, arrivato sul ponte assieme ai 
colleghi, non si è reso conto che quella fune stava sorreggendo una persona 
e quindi - ignaro - l'ha tagliata per fare passare la vettura di una 
delegazione.

Maggiori info su indymedia e rainews.

(Roberta Clerici)

g8 Evian #7 - Tribunale per la riparazione del debito

Ginevra, 1.6.03

Presso una delle sale dell'università di Ginevra si sono svolti, per tutta 
la giornata di ieri, i lavori del "Tribunale Internazionale per la 
riparazione del debito".

L'organizzazione è stata a curata dal CADTM (comitato per l'annullamento 
del debito nei paesi del terzo mondo), dal CNCD (centro naz. di 
Cooperazione allo Sviluppo- Belgio) e dalla CUAE (conferenza universitaria 
delle ass. di studenti), con l'appoggio di numerose realtà associative e 
prevedeva una fattiva partecipazione del pubblico.

Al centro dei temi trattati, tanto per cambiare, il ruolo del FMI e della 
banca mondiale, quali strumenti di ricatto e condizionamento dei governi 
dei paesi più poveri, lo strangolamento delle loro rispettive economie e la 
conseguente oppressione dei popoli.

Gli intervenuti, numerosi quelli di Africa, Asia ed America Latina, hanno 
poi discusso dell'esperienza dei Tribunali anteriori (Dakar e Porto Alegre 
2002), dei processi contro le multinazionali, del debito irakeno e delle 
esperienze di rottura con il FMI e la Banca Mondiale (Argentina, Ecuador e 
Colombia).

La sala, non al completo, è intervenuta al dibattito con svariate questioni 
che andavano dal problema della corruzione dei governi terzomondisti, alla 
impossibilità di trovare un soggetto politico "internazionale" che possa 
agire sul ruolo delle "istituzioni bancarie".

Si è poi discusso del naufragio del NEPAD (nuova partnership per lo 
sviluppo dell' Africa), progetto presentato dal Presidente sud-africano 
Thabo Mbaki che criticava lo sfruttamento capitalistico delle risorse del 
continente africano e poi completamente stravolto nella sua natura, in seno 
ai lavori dei successivi g8 (Okinawa, Genova e Kananskis).

Come noto, al termine di questo controsummit, verrà presentato da nove 
rappresentanti, un documento unitario alla delegazione degli 8, che nel 
frattempo - titolano i quotidiani - annunciano di volersi occupare 
seriamente dei problemi del terzo mondo.

Fuori dalla sala, durante le pause, divertenti concerti, banchetti vari e 
iniziative spontanee.

Nel frattempo ad Annemasse, in Francia, Vittorio Agnoletto - tra gli altri 
- prendeva parte ad una conferenza dal titolo "Sida (aids) e solidarietà 
tra nord e sud"

(Roberta Clerici)

g8 Evian #6 - Manifestazione transfrontaliera

Ginevra, 1.6.03

E' stata davvero bella e colorata, allegra e fantasiosa la manifestazione 
che ha chiuso questo primo pomeriggio i lavori del contro g8.

I due cortei, uno in partenza da Ginevra e l'altro da Annemasse, si sono 
incontrati per dirigersi al confine franco-svizzero, dove simbolicamente è 
stato demolito il cartello che segnala la frontiera.

Tante le invenzioni simpatiche - un improvvisato mulino che annaffiava i 
manifestanti, varie maschere, catene di carta ritagliata a rappresentare la 
condizione degli immigrati, carrelli della spesa ironici, persone 
pitturate, bambolotti gonfiati su carri con musica - hanno accompagnato i 
circa 50.000.

Tra i messaggi, la condizione delle persone del sud del mondo (che in 
partenza da Ginevra hanno preso la testa del corteo), la lotta sindacale in 
Francia, il Sida, l'acqua, la pace, il petrolio, l'ambiente e molti altri.

Sulla stime nessuno è andato d'accordo, anche perchè il punto dove i due 
cortei si sono uniti non permetteva una visione d'insieme.

Certo è che, anche rispetto le presenze al concerto di Manu Chao di ieri 
sera (dal cui palco ha parlato la mamma di Carlo Giuliani), gli 
organizzatori alla fine sono stati soddisfatti.

Questo balletto delle cifre, che si sono inseguite prima dell'apertura 
ufficiale del "g8 illegittimo", risulta davvero singolare.

In principio (mesi fa) si era parlato di 400.000 presenze. Poi si era scesi 
a 200.000. Nessuno sa bene quale fonte avesse dato le cifre. Di fatto il 
campo a Ginevra allestito per 40.000, il venerdì sera era praticamente vuoto.

Si era creato così un clima un tantino triste, che si è sciolto con la 
numerosa affluenza di stamattina.

Anche i temuti incidenti sono stati pochi: un distributore di benzina è 
stato assaltato nei pressi dell'arrivo della manifestazione e qualche altro 
episodio si è verificato lungo la marcia, ma niente a che vedere con quanti 
prevedevano una seconda Genova.

Gli assalti dei "casseurs" si sono concentrati ieri notte.

Una via del centro piena di boutiques è stata presa di mira ed in un lasso 
di tempo molto breve il centro di Ginevra ha cambiato volto.

Sarà nei giorni prossimi che i Ginevrini trarranno le loro conclusioni.

Una nota positiva, per gli altermondialisti che non desiderano essere 
associati alle azioni violente, è che i giornali di questa mattina sono 
riusciti a fare la distinzione - diversamente da quanto avvenne per Genova 
- anche se questo fatto, come fa notare Marko Bandler (studioso dell'azione 
politica diretta), non è che un'ulteriore tappa per il percorso di 
confronto tra i vari gruppi che compongono il movimento.

(Roberta Clerici)

g8 Evian #5 - Manifestazione a Losanna Losanna, 29.5.03

Sono state meno del previsto le persone che hanno sfilato questa sera a 
Losanna in occasione della prima manifestazione ufficiale del g8 
illegittimo, 3 o 4 mila secondo le prime stime. Molti i giovanissimi, che 
con vestiti colorati, tamburi e simpatiche maschere hanno ravvivato una 
giornata piuttosto grigia. Come per una iettatura infatti, la partenza del 
corteo e coincisa con una pioggia torrenziale, grandine inclusa, che è 
durata per tutta la durata della manifestazione e che ironia della sorte è 
terminata quando, zuppe da capo a piedi le persone hanno iniziato a 
disperdersi. L'acqua non ha comunque scoraggiato nessuno, nemmeno i 
numerosissimi giornalisti che hanno continuato a riprendere proteggendo 
alla belle e meglio le telecamere. Contrariamente a quanto appreso da un 
dispaccio ANSA, non ci sono stati particolari scontri o incidenti. Solo 
qualche breve scaramuccia con una ventina di poliziotti che presidiavano, 
non si sa bene perché, la ex sede di una banca e che si sono presentati al 
corteo in tenuta antisommossa, nonostante accordi diversi. Soddisfatti gli 
abitanti di Losanna, che come quelli di Ginevra erano stati tempestati di 
notizie allarmanti circa l'arrivo degli altermondialisti. Meno soddisfatti 
alcuni dei partecipanti al corteo. Poco chiari ed incisivi i contenuti 
politici, dicono. Per la giornata di domani a Ginevra è previsto alle 11.00 
un assemblamento nella zona sede delle grandi organizzazioni 
internazionali, dove da sabato scatta il divieto di manifestare. (Roberta 
Clerici)

g8 Evian #4 - Catalogo divertente/preoccupante delle varie bufale Ginevra 
29.5.03

La psicosi che la stampa ha contribuito a creare intorno al controforum del 
g8 è diventata autonoma e le leggende urbane si inseguono sempre più 
clamorose senza che nessuno si chieda più se possano essere veritiere. C'è 
da ridere davvero, ma andando oltre, si potrebbe fare una riflessione seria 
su come i media tradizionali "utilizzano la notizia" e "l'evento" per fare 
marketing, facendo leva su quelle che sono le paure della collettività a 
discapito di quella che dovrebbe essere considerata la "corretta 
informazione" necessaria ad una visione d'insieme della realtà ed allo 
sviluppo di quelle capacità analitiche, così preziose in questo mondo 
dominato da un imperante monopensiero.

Per tornare a noi, Eric Budry sulla "Tribune de Geneve" di ieri, ha stilato 
un breve catalogo delle false voci che sono circolate attorno al forum anti 
g8: - Ritrovamento di armi: sono state ritrovate 800 molotov in differenti 
centri sociali ed a Thonon gli anti-global sono addirittura riusciti a 
piazzare un missile al centro di un giardino pubblico! - Terrorismo: non si 
teme solo per l'arrivo dei seguaci di Osama Bin Laden. Prove certe 
dimostrano che gli esponenti dell'ETA sono già sul suolo elvetico. Sono 
stati visti fare delle riprese video intorno a delle banche .. - Zingari: 
centinaia di zingari sarebbero accampati sul territorio francese in attesa 
di poter passare le dogane e saccheggiare a Ginevra le centinaia di case ed 
uffici lasciati vuoti a causa della paura per il g8 .. - Les "casseurs": 
les casseurs dal francese letteralemnte "coloro che spaccano" sarebbero già 
oltre 800. Sono tutti ad Annemasse, pronti ad entrare in azione .. - 
Politici: secondo alcuni uomini della destra, ci sarebbero prove certe di 
un deputato vicino agli altermondialisti che sarebbe andato a fare delle 
ricognizioni all'aereoporto, per preparare un attentato. Ed infine, la 
bufala più clamorosa: - Sulla "Tribune di Geneve" del 26 febbraio, il 
giornalista Cyril Belliver riporta: ".. svuoteranno il lago di Leman (anche 
detto lago di Ginevra), per impedire alle barche degli altermondialisti di 
raggiungere Evian" ed aggiunge .. ironicamente: "l'equipe del gruppo 
d'intervento della gendarmeria nazionale è già all'opera per trovare il 
tappo ..".

Per chi fosse interessato ad iniziare ad approfondire i temi relativi al 
ruolo dei media nella disinformazione globale, basta digitare "Ignazio 
Ramonet" e "Roberto Savio", solo per citare alcuni dei nomi che hanno preso 
parte all'ultimo forum della comunicazione e dell'informazione a Porto 
Alegre. (Roberta Clerici)

g8 Evian #3 - Psicosi a Ginevra Ginevra, 29.05.03

La città di Ginevra - sede delle grandi organizzazioni internazionali - si 
prepara a ricevere i manifestanti del contro g8 in un clima di psicosi 
generale. Per quanti di noi hanno vissuto le terribili esperienze di 
Genova, la situazione al momento non è rassicurante. Il Forum Social 
Lemanique (FSL-con sede a Ginevra) uno dei comitati organizzatori di questo 
forum, assieme a Charg8 (per la città di Annemasse) ed il Comitato Anti g8 
(per la città di Losanna), ha impegnato moltissime energie per spiegare 
alle autorità ed alla città che le intenzioni sono di protestare contro il 
summit del g8 in maniera magari anche divertente e provocante, ma 
assolutamente pacifica. Purtroppo come avvenne per Genova il clamore ha 
preso il sopravvento. I media locali hanno fatto una massiccia campagna, 
durata varie settimane, che ha allarmato la popolazione a tutti i livelli, 
col risultato che moltissimi Ginevrini stanno lasciando la città. Chiudono 
i negozi, gli uffici, le banche e persino le poste. Da sottolineare che 
anche i bancomat saranno fuori uso per tutta la settimana e cosi, se non ci 
si organizza per tempo, sarà facile rimanere al verde nella città 
considerata tra quelle più care del mondo. La stampa locale che negli 
ultimi giorni ha inspiegabilmente cambiato tendenza, non ha perso occasione 
per screditare il movimento con titoli che - in una perfetta strategia 
della tensione - hanno occupato le prime pagine dei giornali ogni giorno, 
da almeno tre settimane a questa parte. Si sono sprecati binomi del tipo 
Geneve come Genova col risultato che - in questo si le due città si 
somigliano - sono ben pochi qui a capire la differenza che c'è tra coloro 
che desiderano manifestare pacificamente e non violentemente e coloro che 
invece sono stati, in altre occasioni, protagonisti di atti di vandalismo. 
Ecco che passeggiando per la città si vedono ovunque artigiani improvvisati 
al lavoro per ergere le barricate dell'ultimo minuto (i grandi magazzini e 
le banche si sono affidate per tempo a ditte specializzate), cartelli tipo 
«chiusura a causa del g8» e per strada la gente discute del controforum 
pesantemente infastidita.

Sono stati lanciati appelli alla popolazione affinché non esca di casa e 
non cerchi di attraversare le dogane, che non saranno del tutto operative. 
Nelle sale dei grandi edifici internazionali ci sono cartelli che avvertono 
che durante il g8 saranno possibili interventi di evacuazione, chiusura 
forzata delle porte, disattivazione della corrente elettrica e via dicendo. 
Gli ospedali hanno sospeso gli interventi programmati per lasciare libere 
le sale operatorie ed infine come se tutto questo non bastasse ad allarmare 
la già nervosissima popolazione le cifre sulla spesa per sistemi di 
sicurezza si inseguono di giorno in giorno. Un milione di franchi svizzeri 
solo per la polizia ginevrina. Un appello quindi a tutti coloro che, 
facenti parte della società civile, desiderano mobilitarsi per raggiungere 
il "g8 illegitime" e dimostrare che si può manifestare contro le decisioni 
dei potenti in modo massiccio, determinato, ma pacifico. Oggi la prima 
grande manifestazione a Losanna e a seguire numerosissime iniziative. Ad 
Annemmasse il maggior numero di conferenze. Da ricordare la grande 
manifestazione transfrontaliera del 1 giugno. Per maggiori info visitare i 
siti: www.forumsociallemanique.org da oggi operativo anche in italiano 
www.antig8.org www.evian-g8.org www.indymedia.ch www.geneva03.org 
www.attac.info (Roberta Clerici)

g8 Evian #2 - 4 italiani respinti alla frontiera francese Ginevra - 28.5.03

Quattro gli Italiani del gruppo "global project", in viaggio con i propri 
apparati video per raggiungere il contro summit, sono stati fermati, 
perquisiti e respinti alla frontiera italo francese del monte bianco. Le 
autorità doganali alla richiesta di spiegazioni hanno dato risposte evasive 
ed hanno motivato la decisione di espulsione per dei carichi pendenti (non 
gravi) di due del gruppo. Per gli altri invece, il foglio di via è scattato 
per il solo fatto di essere nella stessa auto dei compagni.

La notizia è arrivata ufficialmente durante la riunione del coordinamento 
europeo, per parola di altri compagni che invece sono riusciti a passare ed 
è stata presa come una provocazione da parte delle autorità che avevano 
finora garantito che non sarebbe circolata nessuna lista nera per bloccare 
le persone alle dogane. Gli organizzatori del "g8 illegittimo" hanno subito 
deciso di mandare una delegazione alla frontiera per avere chiarimenti ed 
evitare futuri indiscriminati blocchi. Sono state segnalate pesanti 
perquisizioni sia entrando in Svizzera che in Francia. Al proposito il 
comitato giuridico (tel. 022.329.20.69 oppure 70 finale) sta pensando di 
mettere in piedi un servizio di assistenza in una dogana ancora da 
definirsi. Per i dettagli di questa iniziativa chiamare direttamente i 
numeri sopraindicati. Maggiori info sul sito www.sherwood.it (Roberta Clerici)

g8 Evian #1 - Lavoratori costretti a prendere le ferie Ginevra, 28.5.03

"Le Courrier" un quotidiano che si colloca a sinistra nella realtà 
ginevrina denuncia che sono molti i lavoratori che si sono visti costretti 
a prendere le ferie per la chiusura dei negozi durante il g8. I sindacati 
sono già scesi in campo e sono pronti a battersi in sede giuridica se non 
verrà trovato un accordo. Secondo quanto stabilito dal trattato che regola 
i diritti e doveri dei lavoratori "il lavoratore che, per cause 
indipendenti dalla sua volontà è impossibilitato a prestare la sua opera, 
ha il diritto di ricevere il normale salario". Alfiero Nicolini segretario 
sindacale alla FTMH ironizza sulla demagogia utilizzata dai padroni: "E' 
stato spiegato che la chiusura dei negozi è stata decisa per garantire la 
sicurezza e l'integrità dei propri dipendenti" che potrebbero subire danni 
in seguito agli attacchi da parte dei manifestanti. Con questa scusa i 
grandi magazzini "Globus" si sono addirittura spinti a chiedere ai propri 
dipendenti di restare a disposizione in caso di apertura, ma di essere 
pronti a prendere le ferie se ci fossero problemi. Bel paradosso per la 
città che tra le altre istituzioni internazionali ospita anche il BIT 
ovvero il Bureau International du Travail ... (Roberta Clerici)