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Buone Nuove n. 170
- Subject: Buone Nuove n. 170
- From: "Olivier Turquet" <turquet@dada.it>
- Date: Fri, 25 Apr 2003 15:53:49 +0200
- Priority: normal
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B U O N E N U O V E
Agenzia di stampa elettronica umanista
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Pubblica solo notizie sui progressi sociali,
scientifici, culturali dell'essere umano.
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N.170 25 Aprile 2003
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** EDITORIALE ** La bandiera della pace di Olivier Turquet
Continuate ad esporre dal vostro balcone la bandiera della pace;
intanto le guerre non sono finite, nemmeno quella in Irak; poi e' il caso
di ricordarsi di quella battaglia tra la violenza e la nonviolenza che si
svolge nel cuore di ognuno di noi e che ogni giorno vogliamo vincere.
** INDICE **
Repubblica democratica del Congo: cantante per la pace
Israele: batteria al magnesio
Russia: DNA preistorico
USA: approvata legge contro diamanti insanguinati
USA: scoperta l'origine dell'abuso di alcool
** NOTIZIE **
Luogo: Repubblica democratica del Congo
Tema: cantante per la pace
Data: 24/4/03
Fonte: Misna (www.misna.org)
Un'affollatissima marcia per chiedere la pace nella Repubblica
democratica del Congo e' sfilata ieri per
le vie della capitale congolese Kinshasa. La manifestazione, che ha
portato migliaia di persone in
strada, e' stata organizzata da un famoso cantante locale, Werrasson,
che insieme ai componenti della sua
band ('Wange musica maison') ha chiamato la popolazione civile della
capitale congolese a chiedere la
"pace, solo la pace", come si leggeva nei cartelli. Il corteo e' partito dai
quartieri periferici della
zona orientale di Kinshasa, che conta oltre 6 milioni di abitanti, ed e'
sfilato per una ventina di
chilometri fino al centro della città. A guidare i manifestanti, in sella ad
una moto e completamente
vestito di bianco, c'era Werrasson - ambasciatore di pace per l'Unicef -
seguito a ruota da una folta
schiera di di bambini che per tutto il percorso ha intonato a memoria le
sue canzoni. Il corteo si è
concluso con un discorso nel centralissimo 'Boulevard 18 juin', la
principale arteria viaria di
Kinshasa, nel quale Warrasson ha chiesto che i "Paesi vicini, Rwanda,
Uganda e Burundi rispettino gli
accordi di pace firmati con il nostro Paese". "Devono cessare le
aggressioni contro la nostra gente - ha
aggiunto il cantante leggendo un memorandum che nei prossimi giorni
sara' consegnato ai responsabili
della Missione delle Nazioni Unite in Congo (Monuc) - e i responsabili
dei massacri consumati su
territorio congolese devono essere portati davanti alla Corte penale
internazionale". Nel concludere la
manifestazione Werrasson ha chiesto alla comunita' internazionale di
organizzare una grande azione
umanitaria in soccorso della popolazione civile congolese stremata da
un conflitto che, dal 1998 ad
oggi, ha causato oltre 2 milioni e mezzo di morti.
Luogo: Israele
Tema: batteria al magnesio
Data: 18/4/03
Fonte: Internazionale
Realizzato il primo prototipo di batteria al magnesio
all'universita' israeliana Bar Ilan di Ramat Gan. La nuova batteria
potrebbe
prendere il posto di quelle al litio e al piombo: e' economica, non
tossica
ed ecologica perche' puo' essere ricaricata piu' volte.
Luogo: Russia
Tema: DNA preistorico
Data: 17/4/03
Fonte: Internazionale
Trovato in Siberia negli strati di permafrost del dna che risale
fino a 400mila anni fa. Dall'analisi delle impronte molecolari di 19
specie
di piante e di esemplari della megafauna, come mammut e bisonti, i
ricercatori dell'universita' di Copenaghen ricostruiranno la paleostoria
degli ecosistemi passati.
Luogo: USA
Tema: approvata legge contro diamanti insanguinati
Data: 11/4/03
Fonte: Misna (www.misna.org)
Il Senato americano ha approvato all'unanimita' il ‘Clean Diamond
Trade Act’ (Legge per il commercio dei
diamanti puliti), dopo che la Camera aveva fatto lo stesso appena due
giorni fa. Il disegno di legge è
passato con poche variazioni, ma sembra che altri, non meglio
specificati emendamenti, potranno essere
inclusi prima della firma del presidente George W. Bush, atto che
conclude l’iter legislativo. La legge
e' un passaggio necessario perche' anche Washington possa aderire
all’accordo internazionale Kimberley
Process Certification Scheme, che ha per obiettivo impedire il
commercio dei cosiddetti ‘diamanti
insanguinati’. Il trattato, sostenuto da diverse organizzazioni per i diritti
umani e firmato a novembre
del 2002 da 35 nazioni, introduce un sistema di certificazione
internazionale dei diamanti che dovrebbe
mettere fine al traffico di pietre preziose da Paesi, soprattutto africani,
attraversati da guerre
civili e dove lo sfruttamento illegale delle miniere permette a gruppi
ribelli di ottenere appoggi e
aiuti finanziari da governi stranieri. Secondo dati dell’ufficio generale
del commercio degli Stati
Uniti, il mercato americano assorbe tra il 65 e il 70 per cento dei
diamanti in commercio nel mondo. Si
tratta quasi sempre di pietre gia' lavorate. L’acquisto di diamanti grezzi,
invece, compre 816 milioni di
dollari e coinvolge 53 paesi.
Luogo: USA
Tema: scoperta l'origine dell'abuso di alcool
Data: 30/3/03
Fonte: Le Scienze On Line
Ricercatori dell'Oregon Health & Science University (OHSU) hanno
scoperto una nuova regione del
cervello coinvolta nel consumo cronico di alcool. La ricerca potrebbe
essere usata per sviluppare
nuovi farmaci e terapie contro l'alcolismo o per migliorare quelli gia'
esistenti. Lo studio,
pubblicato sul numero del 25 marzo della rivista "Journal of
Neuroscience", e' incentrato su un
peptide chiamato urocortina. Il peptide e' connesso al desiderio di
alcool. Gli scienziati dell'OHSU,
con la collaborazione di ricercatori dell'Universita' dell'Indiana, hanno
rintracciato l'urocortina
fino a un gruppo di cellule nel cervello, detto nucleo di Edinger-
Westphal (EW). "Si tratta della
prima ricerca - ha spiegato Andrey Ryabinin, principale autore dello
studio - che collega questa
regione del cervello all'abuso di alcool, e anche la prima volta che i
livelli di urocortina vengono
associati al consumo di alcool". Ryabinin e colleghi hanno esaminato
topi "alcolizzati" e topi
normali, cui veniva fatto bere alcool insieme a una soluzione di
zucchero. I ricercatori hanno
scoperto che i livelli di urocortina nel cervello corrispondevano al
desiderio di ciascun animale di
bere alcool. Hanno poi tracciato le comunicazioni fra le cellule
contenenti urocortina e una
particolare regione del cervello, coinvolta nella regolazione del
consumo di alcool e in meccanismi
di ricompensa cerebrale. La ricerca e' stata finanziata dal National
Institutes of Health (NIH) degli
Stati Uniti.
** BUONE NUOVE ITALIA **
Luogo: 24/4/03
Tema: "Mediawatch", osservatorio sull'informazione di guerra
Data: /3/03
Fonte: Internazionale
E' on-line alla pagina http://www.peacelink.it/mediawatch il rapporto
finale di "Mediawatch",
osservatorio sull'informazione di guerra. Il 15 febbraio alcuni siti e
riviste di informazione
indipendente hanno dato vita ad un "Mediawatch", un osservatorio
sull'informazione di guerra che in poco
piu' di un mese ha raccolto piu' di 300 segnalazioni, documentando
manipolazioni, forzature, censure,
menzogne e propaganda. L'iniziativa - ospitata sul sito
dell'associazione PeaceLink all'indirizzo
http://www.peacelink.it/mediawatch - e' stata promossa da un gruppo di
siti e riviste di informazione
indipendente: Altreconomia, Carta, Azione Nonviolenta, Buone Nuove,
Guerre & Pace, Indymedia.
Information Guerrilla, Informazione senza frontiere, PeaceLink, Terre
di Mezzo, Unimondo, Vita,
Volontari per lo sviluppo. Oggi piu' che mai i giornali e la televisione
sono chiamati a rispondere del
loro operato, e la lista delle cose di cui rendere conto e' stata costruita
grazie al contributo di
tutti i cittadini che hanno inserito le loro segnalazioni in rete, dando vita
ad una vera e propria
"commissione popolare di vigilanza" sul sistema giornalistico e
radiotelevisivo. Da soli non ce
l'avremmo mai fatta. La guerra ci ha travolto con una valanga di
informazioni e messaggi, difficili da
gestire singolarmente. La rete di osservatori nata attorno al
"Mediawatch", invece, e' diventata un
gruppo di "auto-aiuto" dove ognuno ha contribuito all'analisi collettiva
dell'informazione di guerra,
costruendo una "comunita' virtuale" di lettori consapevoli, dove lo
sforzo di documentazione veniva
ripagato dalle segnalazioni ricevute dagli altri. Il frutto di questo lavoro
e' stata una vittoria su
quella "overdose di informazioni" che costituisce la forma piu' subdola
della moderna censura. Il quadro
culturale e mediatico che emerge da questo sforzo e' davvero
desolante, con una lunga sequenza di
menzogne e falsita', propinate a ritmo piu' che quotidiano. I risultati
della
attivita' di monitoraggio possono essere liberamente riprodotti e
utilizzati citando la fonte (http://www.peacelink.it/mediawatch). Per
informazioni: mediawatch@peacelink.org
- 3492258342 (Carlo Gubitosa)
Luogo: Internet
Tema: firma per Amina
Data: 11/4/03
Fonte: Internazionale
Sono oltre mezzo milione le firme raccolte per evitare la lapidazione in
Nigeria di Amina; attenzione: la mail che gira su internet che dice che
la condanna e' stata confermata e che la donna sara' lapidata appena
finito di allattare il suo bambino e' un falso; il processo di appello non si
e' ancora svolto.
L'appello puo' essere firmato sul sito italiano di Amnesty International
dove trovate anche tutte le informazioni sul caso.
http://www.amnesty.it/appelli/appellonigeria.php3
Luogo: Roma
Tema: i volti del sud del mondo
Data: 8/4/03
Fonte: Misna (www.misna.org)
Dodici orizzonti lontani, dodici paesi dimenticati dove la popolazione
ogni giorno combatte guerre di
ogni tipo: contro la povertà, contro il degrado, contro l’analfabetismo,
contro il turismo sessuale. Una
mostra fotografica racconta questi mondi attraverso gli scatti in bianco
e nero di quattro pluripremiati
fotoreporter italiani che hanno visitato alcune delle sedi di progetti di
sviluppo condotti dalla ong
salesiana Vis. Le immagini sono state scattate nelle strade albanesi
rincorrendo i ragazzini che,
emigrati dalle campagne alle città, vivono di espedienti sognando
l’‘amerika’ oltre l’adriatico.
Descrivono cicli di vita iniziati e conclusi all’interno di fabbriche di
mattoni in Cambogia.
Suggeriscono un futuro migliore dietro gli sguardi di bambini cingalesi,
un tempo preda del turismo
sessuale e oggi attenti alunni di scuole missionarie. Ma la mostra
include testimonianze fotografiche
anche dall’Angola, Brasile, Ecuador, Etiopia, Kossovo, Libano,
Palestina, Repubblica Domenicana e Congo.
"Sentivamo il bisogno di far vedere a tanta gente che sostiene il lavoro
delle organizzazioni non
governative nei paesi del sud del mondo che le cose si muovano, che
situazioni terribili possono
migliorare" spiega Antonio Raimondi, presidente del Vis ribadendo il
proposito della sua organizzazione
di costruire un canale comunicazione con l’opinione pubblica italiana,
anche attraverso eventi culturali
come questa mostra fotografica che ha per titolo "Un mondo possibile
– Le vie dello sviluppo". "Non mi
aspetto che queste immagini scuotano la coscienza di milioni di
italiani, mi basta che suscitino un
sincero cambiamento sul piano personale anche di pochissime
persone" esordisce il fotografo Paolo
Verzone, davanti un suo scatto di un neonato, sorridente in una culla di
stracci tra pile di mattoni,
cotti probabilmente dai suoi fratellini. "Quando entri con la machina
fotografica nelle vite di queste
persone, sei tu che devi porti dei limiti, un rigore morale mentre scatti"
spiega Verzone. "Loro sono
completamente remissivi. E’ una situazione, da un punto di vista etico,
terribilmente imbarazzate.
Allora devi autocensurarti se necessario". Un ‘limite’ che non
impedisce affatto di fare un ottimo
lavoro fotogiornalistico, come dimostra l’esposizione che riunisce, oltre
a quello di Verzone, i lavori
di Dario Mitidieri, Paolo Pellegrin e Ivo Saglietti. La mostra sara'
ospitata a Roma fino al 4 maggio nel
Museo di Roma in Trastevere, a Piazza S.Egidio 1/b, e proseguira' nei
prossimi mesi a Milano, Padova,
Torino, Bologna, Napoli e Palermo. (Info: 0670309498)
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La riproduzione delle notizie e' incoraggiata
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