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Report: replica del 23 marzo



Gentile telespettatore la informiamo che domani 23 aprile alle ore 23,15
su Raitre, Report andrà in onda con la replica della puntata trasmessa il
23 marzo scorso dal titolo:

"LASCIAMOLI BERE IN PACE?"
di GIOVANNA CORSETTI E SANDRO TOMA'
REPLICA DEL 23 MARZO 2003 - RIEDIZIONE
www.report.rai.it


Nel nostro paese, dall'aprile del 2001, c'è una legge che regola la
vendita, la pubblicità, la somministrazione di bevande alcoliche ma che
non prevede indicazioni e informazioni sulle controindicazioni da abuso.
In molti altri paesi europei invece c'è l'obbligo per i produttori di
indicare sulle pubblicità o sulle etichette delle bottiglie i rischi
legati ad un consumo errato di bevande alcoliche.
Sulle etichette americane troviamo scritto "nuoce gravemente alla salute",
sulle pubblicità spagnole c'è l'indicazione di bere moderatamente, sulle
nostre nulla di nulla.
In Spagna 20 mila persone morivano ogni anno per abuso di alcool, per
questo le autorità spagnole hanno cominciato a muoversi, e i risultati si
vedono. In Italia siamo a quota 30 mila, ma nessuno lancia un allarme,
anzi, si viola continuamente la legge sia per quel che concerne la vendita
di bevande alcoliche ai minori sia riguardo la pubblicità di alcolici e
super alcolici nei luoghi frequentati dai minori.
Nel nostro paese invece abbondano, sull'alcool, commenti illustri, come
quello di Giorgio Bocca: "Lasciateci bere in pace" o di Vittorio Feltri:
"In alto i calici". Coloro che osano sollevare il problema vengono
scambiati per proibizionisti.
E allora via libera all'anima del commercio, con tutte le sue seduzioni.
Su alcune bottiglie di birra troviamo scritto "la cura divina per tutti i
mali". Valentino Rossi raccomanda di infilarsi il casco ma poi lo tiene
in bella mostra pieno di bottiglie di birra. E infatti il problema è
proprio quello dei giovani. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ci dice
che un ragazzo su quattro muore a causa dell'alcool e che tra i 14 e i 24
anni l'alcool è la prima causa di morte.
Ma come mai i giovani hanno improvvisamente cominciato a bere tanto?


PERCHE' SI TAGLIA E NON SI RISPARMIA?
di Chiara Baldassari

Negli edifici pubblici, come scuole e ospedali, in inverno la temperatura
è costantemente troppo alta. Di giorno e di notte. Nei reparti degenti le
finestre sono aperte perche' c'e' troppo caldo, ma il riscaldamento non si
abbassa. Negli ospedali tedeschi c'è il termostato da almeno 60 anni,
perche' in Italia non ci hanno ancora pensato? Se si fanno due conti,
abbassando di 3 gradi, ci sarebbe un bel risparmio.
Domanda: perché si tagliano continuamente le spese che riguardano la
sanita' e la scuola e non si evita di sprecare milioni di euro?