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Amman Report #9
di Rosarita Catani
da Shafa Badran
(Amman)
Giordania
PALESTINA
Cinque palestinesi sono stati uccisi nella striscia di Gaza il 9 aprile,
dopo che i carri armati israeliani ed un gruppo di persone armate hanno
fatto un'incursione nei campi profughi di Beit Hanoun e Jabalya.L'Ospedale
d'Al Shifa, dichiarava che Imad Al Hind di 19 anni e Ramez Talmas di 27
anni, militanti del gruppo Hamas che si trovavano nei campi profughi di
Jabalya erano tra le persone uccise. Hassan Masharqa, di 35 anni, Ahmad Abu
Al Qumsa, di 16 anni, e Abdul Mun'im Najim sono stati anch'essi uccisi
durante l'incursione israelianaQuello stesso giorno, ci sono stati scontri
tra i soldati israeliani, appoggiati dai coloni ed i Palestinesi a Hebron.
Cinque palestinesi sono stati feriti gravemente, inclusi Quattro
giornalisti che lavoravano per l'international media organizations. I
giornalisti sono stati poi arrestati dai soldati israeliani. I giornalisti
palestinesi non sono stati gli unici ad essere arrestati dai soldati
israeliani in quella settimana. Lo studente, Fadi Alawneh, d'anni 22 è
morto il 12 aprile dopo essere stato inseguito da un soldato israeliano in
un'area rurale ad est di Nablus. Alawneh, studiava giornalismo, stava
attraversando una strada non asfaltata del suo villaggio per dirigersi
all'Università d'Al Najah. Un soldato israeliano lo ha avvistato ed
inseguito. Lo ha colpito ed Alawneh è caduto sanguinante su masso
sofferente in quel maledetto giorno.Il 14 aprile, Muhammad Ismail, di 11
anni è stato rincorso da un colono israeliano vicino il Campo Profughi Al
Aroub di Hebron ed è stato ucciso. Quello stesso giorno un gruppo di coloni
attaccano due ragazzine palestinesi all'uscita della loro scuola sempre
nella città di Hebron. Il 10 aprile I soldati israeliani hanno assassinato
alcuni membri dell'organizzazione islamica Jihad, Saraya Al Quds, Mahmoud
Saqer Al Zatmeh, di 47 anni. Elicotteri Apache lanciano tre missili alla
macchina d'Al Zatmeh che stava guidando per le strade di Gaza, hanno ucciso
lui e ferito 16 persone residenti, molti studenti che ritornava a casa dopo
la scuola. Israele ha accusato Al Zatmeh di essere la mente direttrice di
numerose operazioni militari, incluse le operazioni suicide che hanno
ammazzato 22 soldati israeliani.Due palestinesi e tre israeliani sono morti
in un conflitto armato il 15 aprile. Un attivista delle Brigate dei Martiri
di Al Aqsa, Mazen Freitekh, di 29 anni, è stato ucciso a Nablus dopo che
lui ha ucciso un soldato israeliano ed averne feriti due. A Gaza, Muhammad
Younis, di 18 anni, residente nel Campo profughi di Jabalya è stato
assassinato dopo aver ucciso due israeliani e ferito altri tre. A Rafah
quello stesso giorno, Abdul Hameed Al 'Aish, di 29 anni, è stato ucciso
mentre attraversava la strada con un amico.
REPORTER N. 9
KARBALA. 22.04.2003
Oggi nella città di Karbal, Iraq, migliaia di persone sono scese in Piazza
per il 40° anniversario della morte d'Ali, nipote dello zio del Profeta
Maometto.
Saltellano dinanzi la moschea agitando le braccia e battendo il petto con
le mani in segno di preghiera. Il nipote dell'Imam della Moschea annuncia
che dopo la preghiera, le persone riunite nella piazza, faranno una
dimostrazione pacifica contro l'invasione americana. Seuk Ali Tai, spiega
le ragioni della dimostrazione: "Noi vogliamo vivere in Pace. Vogliamo
un'Irak senza intrusioni. Non crediamo che gli americani vogliano portare
né la libertà né la Pace. Ci sono stati troppi episodi di violenza".
A BAGDAD, anche oggi, i cittadini scendono per le strade in segno di
protesta. Agitano i loro cartelli. Sono sempre più numerosi. I
manifestanti, chiedono nuovamente, che le forze americane rilascino lo
sceicco sciita arrestato illegalmente dagli americani. Durante la
manifestazione, gli operatori della TV araba Al Jazeera, mettono a
disposizione delle persone la propria telecamera affinché possano dare un
messaggio ai loro parenti lontani.
Ogni messaggio, prima del saluto alla sorella, al padre, alla madre, al
fratello, allo zio, inizia con "Il Dio sia con Te. La Pace sia con Te"
(Salam Alekoom).
Le dimostrazioni continuano a NEJEF. Migliaia di persone, anche qui,
dimostrano proprio di fronte al presidio americano, circondato da filo
spinato. I dimostranti chiedono la liberazione d'alcuni giornalisti presi
dagli americani.
Alcune persone dichiarano che in Iraq la televisione non esiste più. Il
video trasmette solo immagini di repertorio. Un uomo dichiara: "Non
riusciamo a sapere neanche quello che succede realmente nel nostro paese.
Non ci divulgano notizie. Mi sento chiuso fuori del Mondo".
Gli episodi di violenza da parte dei soldati anglo-americani sono
all'ordine del giorno in Iraq.
In una zona desertica nei pressi di Bagdad, i soldati anglo-americani,
prendono una decina d'iracheni. I fucili sono tutti puntati sulle loro
teste. Sono maltrattati e fatti stendere per terra. Gli legano le mani
dietro la schiena. Ora, li fanno inginocchiare. Uno di loro tenta di
parlare. E' colpito con un calcio sulla faccia.
L'uomo cade con la testa rivolta all'indietro. Un altro soldato con il
piede puntato sulla sua schiena lo fa rialzare.
I soldati continuano i loro maltrattamenti. L'operatore che sta riprendendo
queste immagini è forse in luogo nascosto, perché ad un certo punto le
immagini si interrompono bruscamente.
"Salam"
(fine.)