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Testimonianza: "Ho visto i marine uccidere i civili iracheni"



Fonte: Il Manifesto - 14 aprile 2003

Testimonianza: "Ho visto i marine uccidere i civili iracheni"

"Ho visto i marines americani uccidere a sangue freddo civili iracheni, 
donne, vecchi, bambini ... sono una truppa agguerrita che agisce in nome 
dello slogan `Search and kill', cerca e uccidi". E' la terribile 
testimonianza, raccolta da Le Monde, del fotografo belga Laurent Van der 
Stockt (agenzia Gamma), al seguito dei 1.500 marines al comando del 
colonnello Bryan P. McCoy - che comanda i marine a Baghdad - per conto del 
New York Times Magazine. Il fotografo racconta che, nell'avanzata dal 
Kuwait verso Baghdad, l'esercito iracheno "e' stato praticamente 
inesistente, un fantasma". "Il 6 aprile siamo alla periferia di Baghdad - 
racconta - i tiratori americani hanno ricevuto l'ordine di sparare su tutto 
quello che avanza verso di loro: quella notte, un adolescente che 
attraversa il Baghdad Highway Bridge e' abbattuto. Il mattino dopo i 
marines decidono di passare il ponte ma un colpo di mortaio cade su un 
veicolo blindato e due marines vengono uccisi. Il percorso assume un 
andamento da tragedia, i soldati sono stressati, urlano...,".

Poi, e' la volta di "una camionetta che non si ferma agli spari di 
intimidazione: i marines sparano da tutte le parti, qualcuno grida `stop 
the fire!". Segue un silenzio sconvolgente: due uomini e una donna, dei 
civili, sono stati crivellati di colpi. Poco dopo, la scena si ripete con 
un'altra macchina, i passeggeri sono eliminati. Arriva un vecchio con il 
bastone, cammina lento, sul marciapiede: anche lui ucciso dai marines. Si 
salvano per miracolo due donne e un bimbo nonostante la raffica contro la 
loro auto: ma si rifugiano in una casupola, falciata da una mitragliata di 
tank".

E prosegue: "I marines sono condizionati dall'imposizione dell'obiettivo a 
tutti i costi...Sui loro carri sono dipinte le parole `Carnivore', o `Blind 
killer', killer cieco. Ho visto in diretta una quindicina di civili uccisi 
in due giorni. Ho coperto guerre a sufficienza per sapere che la guerra e' 
sempre sporca, che i civili sono le prime vittime. Ma cosi', e' assurdo", 
dice Van der Stockt: "Parecchi marines sono disorientati, protestano di non 
essere andati in Iraq per uccidere civili". "Ho trasportato in macchina un 
padre con due bambini feriti", conclude il fotografo: "Ci ha detto `non 
capisco, camminavo con i miei figli per mano ... Perche' non avete sparato 
in aria? Perche' avete sparato a me?".