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adista - exa, armi in mostra



da ADISTA n. 29

EXA, ARMI IN MOSTRA. TANTO MICA SERVONO ALLA GUERRA. MISTIFICAZIONI, REALTÀ
E PROTESTE A BRESCIA
31815. BRESCIA-ADISTA. (dal corrispondente). Camuffata con il sottotitolo
meno cruento di "fiera internazionale delle armi sportive, da caccia e da
sparo", si svolgerà a Brescia il prossimo 12-15 aprile la ventiduesima edizione
di Exa 2003, una delle principali esposizione mondiali di armi leggere.
A nulla sono valse le richieste della Cgil bresciana e del Brescia social
forum di sospendere la manifestazione, nonché quelle della diocesi di Brescia
di esporre effettivamente solo armi sportive e da caccia dal momento che,
in Iraq, si combatte una guerra anche con le armi che, ad Exa, saranno messe
in vetrina. Francesco Bettoni, presidente della Camera di Commercio di Brescia,
non ha voluto sentire ragioni: Exa si svolgerà regolarmente. Tuttavia ha
invitato gli espositori a rispettare alcune norme di 'galateo': a differenza
delle precedenti edizioni, per tutte le armi esposte - si legge in una lettera
inviata agli armieri della Val Trompia, i principali produttori italiani
di armi leggere e fra i leader mondiali del settore - "non dovranno essere
utilizzate descrizioni tipo sniper (i fucili usati dai cecchini, ndr), franco
tiratore, tiratore scelto, cecchino, assalto, combattimento o qualsiasi
altro termine di attinenza bellica"; "non potranno essere esposti manifesti,
depliant, grafica di guerra, proiezioni rappresentanti bersagli o sagome
umane, azioni cruente, anche di caccia". Le armi quindi saranno comunque
esposte, ma non si potrà scrivere a cosa servono né chi le usa.
"Exa si propone propagandisticamente come un evento tutto centrato 
sull'idilliaca
passione per le armi da caccia, sportive e da collezione - spiegano i militanti
del Brescia social forum -; in realtà, scorrendo la lista degli espositori
dell'ultima edizione, si comprende come dietro la facciata dell'esposizione
di armi sportive si nasconda una realtà diversa e più complessa: grandi
industrie che espongono ad Exa (dalla bresciana Beretta, una dei principali
fornitori dell'esercito Usa, alla Browning, dalla Colt alla Smith & Wesson)
destinano una parte rilevante della loro produzione alle armi da guerra,
alle armi leggere e di piccolo calibro, alla dotazione antisommossa".
"Un'Exa siffatta finisce per promuovere non l'attività sportiva ma l'idea
di un mondo armato, di una società in cui il ricorso alle armi è diventato
una faccenda banale, cosa di tutti i giorni ad alla portata di tutti. Una
mostra che nelle giornate aperte al pubblico viene infatti visitata da migliaia
di semplici cittadini (30mila lo scorso anno, ndr) tra cui molti ragazzi,
molti dei quali minori", si legge nell'appello "Disarmiamo Exa 2003" promosso
dal Brescia social forum e firmato da numerosi gruppi (fra gli altri Fiom,
S.in Cobas, PeaceLink, Gruppo Abele, Missionari saveriani, Rete Lilliput
e Pax Christi) e singoli (fra gli altri don Luigi Ciotti, Ettore Masina,
Lidia Menapace, don Fabio Corazzina e Luigi Pintor). "La società che trascolora
da questa rassegna è quella nella quale la sicurezza viene affidata alle
forze speciali, alle polizie di ogni ordine e grado e, infine, al fai-da-te
(?). Una società in preda alla paura, che alimenta e promuove una inaccettabile
cultura, con un unico strumento a sua disposizione: la violenza!". "Per
queste ragioni - prosegue il documento - facciamo appello a tutte le realtà
associative, politiche, sindacali, ai singoli cittadini, perché manifestino
in mille forme pacifiche e chiare l'opposizione alla produzione, alla 
promozione
e alla diffusione di armi per la difesa personale, per la repressione violenta
della libertà di pensiero e di manifestazione e per l'uso bellico. Esprimiamo
con la più grande varietà di iniziative la volontà e l'auspicio per la 
costruzione
di un mondo senza armi". L'appuntamento principale della protesta contro
Exa è fissato il prossimo 12 aprile alle ore 14 in piazza Loggia: una 
manifestazione
attraverserà il centro della città.