[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Editoria: il non profit chiede nuovo decreto su tariffe postali
- Subject: Editoria: il non profit chiede nuovo decreto su tariffe postali
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
- Date: Tue, 08 Apr 2003 16:41:10 +0200
Fonte: http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=30849
Editoria: il non profit chiede nuovo decreto su tariffe postali
di Redazione (redazione@vita.it)
08/04/2003
Un nuovo decreto sulle tariffe postali e una riserva del 10% della
pubblicita' istituzionale: ecco le richieste dei Media Non Profit
Un tavolo di concertazione per redigere un nuovo decreto sulle tariffe
postali e una riserva del 10% della pubblicita' istituzionale
all'informazione gestita da imprese senza fini di lucro: sono le richieste
avanzate oggi dal coordinamento dei Media Non Profit in una conferenza
nazionale tenutasi a Roma. Richieste cui hanno assicurato il loro sostegno
Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionale della stampa,
e i parlamentari Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita (Ds), Alessandro
Forlani (Udc), Sergio Bellucci (Prc), Carla Mazzuca (Udeur), Francesco
Paola (Italia dei Valori), intervenuti al convegno. ''C'e' una scarsa
attenzione ai processi che stanno coinvolgendo l'editoria a stampa'', ha
denunciato Maria Ricci del coordinamento Media Non Profit, un settore che
riunisce 110 associazioni e 6.000 testate. ''Proponiamo che l'informazione
gestita da imprese senza fini di lucro sia tutelata con una riserva pari al
10% delle risorse'' destinate alla pubblicita' istituzionale e ''chiediamo
di attivare un tavolo di concertazione e redigere un nuovo decreto'' sulle
tariffe postali, ''capace di assicurare soluzioni adeguate, di garantire
certezza normativa, tempi plausibili di adempimento e di ridurre
all'indispensabile gli adempimenti burocratici''. ''Sono qui per
testimoniare l'adesione anche formale alla vostra iniziativa'', ha detto
Serventi Longhi. ''La situazione della media e piccola editoria e'
drammatica, tanto piu' con una legge Gasparri orientata a rafforzare
l'unico vero soggetto forte a danno dei soggetti piu' deboli. Sul fronte
delle tariffe postali, occorre un intervento che consenta a tutte le
testate di lavorare, produrre e inviare i propri prodotti ai destinatari a
costi ragionevoli. Quanto alla pubblicita' istituzionale, il 10% mi sembra
anche poco''. Una posizione sostanzialmente condivisa da Giulietti: ''Il
ddl Gasparri e' una grande legge di finanziamento ai partiti, che
stabilisce che una sola agenzia di pubblicita' raccolga i soldi per tutte
le emittenti locali. E' una legge che non ci piace e rende intollerabile
che le ragioni di bilancio vengano impugnate per negare le agevolazioni
postali: occorre percio' aprire un tavolo fra un cartello di associazioni e
di imprese del settore non profit e la Presidenza del Consiglio per
stabilire se queste richieste vadano inserite dentro la legge o debbano
seguire un percorso parallelo, che termini esattamente con il voto finale
sulla Gasparri. Chiediamo che il governo abbia un milionesimo dell'amore
che ha Retequattro per le altre agenzie, periodici e giornali del nostro
Paese''. Vita ha sottolineato la necessita' che ''si ritiri il
regolamento'' relativo al decreto sulle tariffe postali, ''che da' il colpo
finale all'editoria non profit. Ci appelliamo altresi' a tutti perche' si
fermi il ddl Gasparri, che contiene norme gravissime sull'emittenza locale
e distrugge definitivamente la raccolta pubblicitaria a livello locale''.
''Pienamente consenziente'' con le richieste del settore anche Forlani, che
ha assicurato la disponibilita' dell'Udc a sostenerle in Parlamento. Anche
Bellucci ha sottolineato che ''la difesa degli interessi del settore e' una
grande battaglia di democrazia'', che deve tradursi nello sforzo per
''incentivare la nascita di nuove testate, mantenere in vita l'editoria non
profit e riconvertire in nuove iniziative quelle che non riescono a stare
sul mercato''.