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[Lettere.da.bagdad] report 7 (Giordania)



28/03/03 Aqaba Jordan

riflessioni:

la strategia Americana prevedva un attacco molto potente ed impulsivo con
un lavoro contemporaneo corruttivo allŽinterno delle istituzioni irachene
nella prospettiva di un voltafaccia e di una resa rapida ed indolore.I
giorni precedenti lŽattacco la convinzione e la percezione dei giornali era
proprio questa.

I giornalisti a Baghdad sono sempre accompagnati da "autisti" ed hanno
lŽobbligo di avere questo accompagnatore che col tempo diviene un loro
"amico di fiducia". Secondo me queste relazioni condizionano e possono
innescare tra I giornalisti delle percezioni della realtaŽ un poŽ distorte.
Inoltre la mia esperienza nel rapporto coi giornalisti conferma il fatto
che avessimo percezioni molto diverse; io pensavo di essere in errore in
quanto loro hanno sicuramente maggiore esperienza di me. Purtroppo peroŽ ,
almeno in apparenza, non ascoltavano cioŽ che avevo da dire. Ero sempre io
a mettermi in contatto con loro per avere le ultime notizie; me ne tornavo
da questi incontri con la testa intasata di allarmismi, visioni
catastrofiche e raccomandazioni a lasciare il paese al piuŽ presto (giaŽ un
mese prima de vero ultimatum). Mi son fatto lŽidea che in quellŽambiente le
notizie viaggiano seguendo logiche e canali particolari e che allŽinterno
si amplifichino ed autoalimentino caricandosi ulteriormente di un valore
emotivo aggiunto. Mi ato limitando ad una lettura umana del contesto
percheŽ se agguingessimo anche lŽelemento manipolativo delle notizie, in
entrambi I sensi, quello iracheno e quello americano, il tutto puoŽ far ben
immaginare di quanto ci si discosti dalla realtaŽ.

I fatti che cosa ci stanno dicendo? Che gli iracheni con I soldi e con la
possibilitaŽ di lasciare il paese se ne sono giaŽ andati da tempo (2-3
settimane); ci si aspettava lŽesodo della popolazione, sono stati preparati
campi di accoglienza dei profughi ai cinfini Giordano, siriano ed iraniano
e tuttora sono deserti (in quello siriano ci sono 13 persone del sudan e
nessun iracheno); cŽeŽ un movimento di migliaia di  iracheni allŽestero che
sta rientrando in iraq. Io stesso in giordania ho incontrato piuŽ iracheni
che stavano rientrando nel loro paese per "stare vicino alla mamma". Gli
iracheni allŽestero nei paesi occidentali hanno la possibilitaŽ di vivere
in un paese "libero" e confrontarlo con il proprio paese dŽorigine, hanno
inoltre la possibilitaŽ di sentire dellŽinformazione occidentale ossia
manipolata dai paesi occidentali, eppure continuano ad amare saddam e molti
stanno rientrando per combattere per la resistenza e contro "lŽinvasore
americano", eŽ pur vero che molti non amino saddam, ma rientrano per
difendere la propria terra non il rais. La propaganda Americana e le
aspettative erano quelle di unŽaccoglienza trionfalistica nei confronti
delle truppe di liberazione. Invece le cittaŽ non vengono espugnate percheŽ
la gente odia chi intende occupare il proprio territorio ed intende
comandare in una casa non sua. Queste osservazioni non sono ancora
sufficienti agli anglo-americani per capire che la popolazione per la quale
dicono di lottare non li vuole e che forse eŽ il caso di scoprire le carte
e dire che stanno combattendo per impossessarsi del petrolio iracheno:
questa confessione asrebbe moralmente inaccettabile!

Pensiamo anche da chi viene tutta questa democrazia, chi sono I portatori
di diritti: Bush che eŽ stato eletto democraticamente per 5000 voti contati
e ricontati, ovvero il 50% dei votanti che erano il 46% degli aventi
diritto quindi Bush rappresenta in sostanza il 23% degli americani
(correggetemi le percentuali se le ho sbagliate, ma la sostanza rimane);
LŽitalia, che sappiamo bene sotto quale propaganda ci troviamo e con che
abilitaŽ nella gestione dei media il nostro premier si eŽ fatto eleggere e
con quail false promesse. UnŽItalia che eŽ la prima al mondo nelle
mobilitazioni ed azioni pacifiste. Osserviamo come il mondo compatto stia
gridando no a questa stupida e sanguinaria Guerra eppure questi governi
portatori di democrazia e libertaŽ stanno agendo allŽopposto di cioŽ che I
propri elettori desiderano. Probabilmente governi destinati a cadere, ma
tante vite, tante sofferenze, e tante distruzioni non si stanno evitando.
Questo mi fa molto male!

Alfredo